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Impianto mini eolico già inserito nella rete elettrica domestica

  Questo impianto domestico a turbina eolica (ad asse orizzontale) è molto interessante per le sue caratteristiche. E’ in grado di funzionare ad una velocità del vento di oltre 10 metri al secondo (36 km/h). La turbina eolica è connessa alla rete elettrica domestica e produce una potenza media di 1000 watt (nel filmato possiamo vedere la produzione istantanea e un picco a 1137 watt). Quando il vento supera i 16 metri al secondo, la turbina si dispone automaticamente fuori dal flusso del vento per non danneggiarsi . Questo interessante impianto eolico domestico è in grado di produrre 10 Kw in 24 ore, quando il vento ha una velocità media di 12 metri al secondo. Le caratteristiche tecniche più salienti sono: Nome : Maja 1000 (Whisper 80) Produzione a 14 m/s : 1000 watt Diametro pala : 2,1 metri Tensione nominale generatore : 48 Volt trifase Immissione in rete (230 Volt) : inverter DMI 1200 Maggiori informazioni su : www.badgir.it ______...

La Teoria delle Stringhe (video documentario)

  La Teoria delle Stringhe è un “ modello fisico ” (in realtà non è considerata una vera a propria teoria) che descrive la realtà fisica in maniera diversa dalle teorie fisiche più largamente accettate. Essa si basa sul concetto di Stringa . Su wikipedia leggiamo: “…i costituenti fondamentali sono oggetti ad una dimensione (le stringhe) invece che di dimensione nulla (i punti) caratteristici della fisica anteriore alla teoria delle stringhe. Per questa ragione le teorie di stringa sono capaci di evitare i problemi di una teoria fisica connessi alla presenza di particelle puntiformi. Uno studio più approfondito della teoria delle stringhe ha rivelato che gli oggetti descritti dalla teoria possono essere di varie dimensioni e quindi essere punti (0 dimensioni), stringhe (1 dimensione), membrane (2 dimensioni) e oggetti di dimensioni D superiori (D-brane)”. Quindi le particelle, come ad esempio gli elettroni , i protoni e i neutroni , non sarebbero più descritti come degli o...

Fotografia di Giove

  In riferimento all’articolo sulle foto della Luna e di Giove che ho pubblicato giorni fa, ho cercato di realizzare qualche altra foto di Giove con il mio telescopio Newton da 150 mm e focale 1000 mm. La tecnica utilizzata è la stessa di prima, ma stavolta la fotocamera digitale è posta su un cavalletto ed è accostata all’ oculare . Con un autoscatto regolato a 2 secondi riesco ad evitare le vibrazioni dello scatto manuale. Il risultato è quello che vedete sotto, un po’ migliore di quello precedente anche se non è eccezionale a causa della turbolenza atmosferica molto elevata della sera del 15 agosto. Nelle prossime sere tenterò altre foto soprattutto se capita un momento di minore turbolenza atmosferica. Giove, la sera del 15 agosto, fotografato da Pedara (CT) con un telescopio Newton da 150 mm (focale 1000 mm), proiezione con oculare da 9 mm. __________________________________ Se questo articolo ti è piaciuto, iscriviti al mio feed . I feed ti permettono di ...

Le onde giganti esistono veramente

  Lo sfuggente fenomeno delle onde giganti , alte quanto un palazzo di 10 piani, è stato finalmente dimostrato come afferma un recente comunicato dell’ ESA , l’Agenzia Spaziale Europea. I racconti dei marinai spesso citano mostruose onde che causano l’affondamento delle navi, ma fino ad ora nessuno aveva creduto a questi racconti. Ma qualcuno ha voluto controllare se queste voci potevano avere un fondo di verità ed ha istituito un progetto denominato MaxWave . Il progetto ha fatto uso di due satelliti artificiali dell’ESA che per un certo periodo di tempo hanno sorvegliato gli oceani alla ricerca di onde giganti. In un arco di tempo di tre settimane i due satelliti hanno rilevato 10 onde giganti , tutte più alte di 25 metri. Sparizioni misteriose Negli ultimi 20 anni più di 200 grandi navi da trasporto (lunghe oltre 200 metri) sono scomparse in mare. Molti testimoni oculari riportano racconti di enormi onde che si alzano sulla superficie del mare in assenza di ...

La nebulosa Gum

  La nebulosa Gum prende il suo nome dall’astronomo australiano Colin Stanley Gum (1924-1960) ed è così grande e vicina da essere molto difficile da vedere . La sua parte più vicina si trova a 450 anni luce di distanza e la parte più lontana si trova addirittura a 1500 anni luce. Si tratta di una nebulosa formata da gas idrogeno che copre in cielo una estensione di 41 gradi, come possiamo vedere in questa spettacolare mosaico di immagini ottenute con un filtro H-alpha . Le deboli emissioni della nebulosa si confondono facilmente con lo sfondo della Via Lattea , il filtro H-alpha invece permette alle radiazioni emesse dall’idrogeno eccitato di spiccare rispetto al contesto degli altri numerosi oggetti astronomici. La nebulosa Gum non è altro che un residuo dell’esplosione di una supernova avvenuta oltre un milione di anni fa, al suo interno comprende persino un altro residuo di supernova, quello della costellazione della Vela . (clicca sull’immagine per vederla ingran...

Deriva dei continenti. Il passato, il presente e il futuro della Terra (video)

  La deriva dei continenti è stata una delle più grandi scoperte della scienza . In contrasto con l’intuitivo concetto di immobilità della superficie terrestre , la deriva dei continenti prevede che la crosta terrestre sia divisa in diverse zolle (o placche ) che scorrono su una superficie semifluida ( mantello ), muovendosi ed urtandosi. In questo modo l’aspetto dei continenti cambia continuamente al passare delle ere geologiche . I movimenti delle placche spiegano un gran numero di fenomeni geologici, come i terremoti , la formazione delle montagne ( orogenesi ) e il vulcanismo . In questo filmato possiamo vedere una simulazione realizzata al computer che copre un arco di tempo di 650 milioni di anni: da 400 milioni di anni nel passato fino a 250 milioni di anni nel futuro. In questo modo possiamo vedere il passato, il presente e il futuro della superficie terrestre . Il tutto in solo 1 minuto e 20 secondi. Tra il paleozoico ed il mesozoico tutti i continenti attualme...

Una turbina eolica ricavata da una scatola delle Pringles!

  Costruire una turbina eolica può essere molto complicato, ma non lo è se si hanno delle idee geniali, come vediamo in questo filmato. La turbina eolica che vediamo è di tipo Savonius ad asse verticale ed è ottenuta… tagliando a metà una scatola delle Pringles ! Questa piccola turbina eolica è persino dotata del generatore elettrico che converte la sua energia rotazionale in energia elettrica. Facciamo i complimenti ai due bravissimi autori di questo dispositivo: Andrea Mameli e Marco Cogoni , che l’hanno realizzato nel febbraio 2009, presso Pula (Cagliari) . _____________________________________________________________ Se questo articolo ti è piaciuto, iscriviti al mio feed . I feed ti permettono di ricevere direttamente sul tuo pc tutti gli articoli del mio blog senza bisogno di visitarlo continuamente! Per maggiori informazioni sui feed, guarda questo filmato .   Technorati Tag: turbina eolica , eolico fai da te , eolico autocostruito   Legg...