Buona visione a tutti.
sabato 1 dicembre 2018
La meccanica quantistica spiegata in 10 minuti (video).
Buona visione a tutti.
Sirio B, la mia foto
La notte del 19 gennaio 2017 è stata una breve pausa del maltempo che ha colpito in parte anche la Sicilia. Ho notato subito un cielo abbastanza limpido, ma la cosa più "strana" era che le stelle brillavano pochissimo. Ad esempio Sirio, che di solito nelle serate invernali con pessimo seeing brilla come se fosse un faretto impazzito (anche con rapide variazioni cromatiche), stavolta sembrava quasi "ferma". Allora ho tentato il "colpo grosso" e ho montato in balcone il mio Celestron CPC-800 con la camera planetaria ASI290MC del Gac Catania. Il risultato lo potete vedere in foto: si riesce a vedere la famosa nana bianca Sirio B. Una foto non facile perché Sirio B è 8200 volte più debole di Sirio A e quindi tende ad essere sommersa dalla luminosità della stella principale.
Dettagli tecnici della ripresa:
Telescopio: Celestron CPC-800 xlt @ f/10
Camera: ASI290MC
Durata del filmato: 62.17 sec.
Frames: 500
Tempo di posa per frame: 124.5 ms
Framerate: 8 fps
Gain: 188
Temperatura del sensore: 16 °C
Frames elaborati: i migliori 50 scelti manualmente.
Software utilizzati: Registax e Photoshop.
Cometa di Natale del 2018
Cometa 38P/Stephan-Oterma (mag. 10,58). L’ho cercata prima con il Newton 155/1000 e l’ho trovata senza troppe difficoltà (55x), ma si vedeva solo in visione distolta. Con il dobson 250/1250 invece si riusciva a vedere anche in visione diretta (70x) e si percepiva una condensazione centrale abbastanza compatta circondata da un alone diffuso.
mercoledì 6 dicembre 2017
Modello atomico ad orbitali (video)
Spesso il modello atomico ad orbitali può risultare un po’ difficile da imparare, perché c’è un’oggettiva difficoltà a visualizzare come sono fatti gli orbitali elettronici. Se si ha a disposizione una buona animazione si può capire sempre qualcosa in più.
In questo video possiamo vedere una buona spiegazione del modello atomico ad orbitali.
Buona visione a tutti.
domenica 3 dicembre 2017
Come funziona il pannello fotovoltaico? (video)
Il pannello fotovoltaico trasforma la radiazione solare in energia elettrica. E’ composto da celle fotovoltaiche in silicio che assorbono i fotoni presenti nei raggi solari. I fotoni solari interagiscono con gli elettroni presenti negli atomi di silicio. Alcuni di questi elettroni sono separati dall’atomo di silicio, generando un flusso di corrente elettrica all’interno di un materiale semiconduttore.
Ogni pannello fotovoltaico presenta infatti una cablatura sulla superficie di ciascuna cella che convoglia il flusso di corrente generato dalla radiazione luminosa ad un inverter. Il flusso di corrente che esce dal pannello fotovoltaico è infatti continuo, ma la rete elettrica conduce corrente alternata. Della trasformazione se occupa, appunto, l’inverter, aprendo e chiudendo un circuito.
Un impianto fotovoltaico prevede poi la presenza di un trasformatore che aumenta la tensione della corrente alternata per essere adattata alle caratteristiche della rete elettrica e di un contatore che rileva il quantitativo di energia prodotta.
Installare anche nella propria abitazione un impianto fotovoltaico è molto semplice: è sufficiente un tetto rivolto a sud non ombreggiato da altri edifici o vegetazione. I vantaggi sono evidenti: produzione di energia elettrica per sé e in caso di surplus, vendita dell’energia elettrica in eccesso.
Nel seguente filmato è possibile vedere una animazione di quanto è scritto sopra. Buona visione a tutti.
Mini pala eolica fai da te da spiaggia (solo per divertirsi)
Non sempre la costruzione di una pala eolica deve essere fatta per rifornirsi di energia. In questo caso un ragazzo ha costruito una mini turbina eolica solo per divertirsi e fare un filmato. Basta un coltellino, dei legnetti e dello spago e poi avere la voglia di passare un po’ di tempo a divertirsi.
Prima però è meglio guardare un attimo il filmato, ok? Buona visione a tutti.
sabato 2 dicembre 2017
Moltiplicazione giapponese (video)
Noi giorni scorsi ne hanno parlato persino nei telegiornali, perché un video che illustrava il metodo per fare la “moltiplicazione giapponese” era diventato virale e aveva fatto 100 milioni di visualizzazioni in poche settimane. In realtà questo metodo non è esattamente un novità e secondo me non è nemmeno un metodo particolarmente efficiente e veloce, se non in pochi casi particolari. Ecco un filmato che spiega come fare la “moltiplicazione giapponese”. Questo metodo per moltiplicare i numeri usa linee che si intersecano e consiste nel contare i punti di intersezione per trovare il risultato finale della moltiplicazione. In realtà non credo che sia un metodo molto veloce e semplice, soprattutto se si moltiplicano numeri che hanno molte cifre alte, ad esempio numeri che sono pieni di 8 e 9. Negli esempi che si trovano online infatti gli esempi sono fatti moltiplicando numeri con piccole cifre, ad esempio 123 x 321. Ma se si prova a fare una moltiplicazione come 987 x 998, ci si ritrova subito con un groviglio di linee in cui andare a contare i punti di intersezione non è per nulla facile. In ogni caso è utile conoscerlo per divertirsi anche un po’ a giocare.
Buona visione del video.
Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.
Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...