lunedì 12 settembre 2011

Elettricità dalla frutta

E’ possibile ottenere elettricità dalla frutta? La risposta è decisamente sì. 20 anni fa l’ENEA, e quindi anche la ricerca italiana, deteneva la leadership mondiale del fotovoltaico. Come era prevedibile l’abbiamo persa, visto che la ricerca scientifica in Italia è considerata meno che immondizia, e adesso sono altri i paesi che sono grandi produttori di pannelli solari fotovoltaici, quelli che convertono la luce solare in elettricità.

Celle solari al succo di mirtilli

Recentemente però a Lecce, il CNR, l’Università del Salento e l’Istituto Italiano di Tecnologia, stanno studiando la possibilità di realizzare pannelli solari più efficienti che usano estratti di frutta e verdura. Nonostante sembri qualcosa di bizzarro, in realtà questa tecnologia è già pronta per entrare nel grande mercato, ma ancora ha qualche difficoltà ad imporsi nel marketing tradizionale che è attualmente dominato dai pannelli solari fotovoltaici al silicio.

Queste celle solari innovative funzionano in maniera simile alla clorofilla delle piante, cioè assorbono la luce solare ma producono corrente elettrica solo se inserite in un dispositivo ottimizzato per questo scopo. La cosa è davvero interessante, perché a farle funzionare sarà una “marmellata di mirtilli” e questa marmellata sarà quindi in grado, in un futuro che si spera vicino, di far funzionare gli elettrodomestici delle nostre case.

Per produrre energia elettrica il pigmento estratto dai frutti di bosco deve essere fissato ad un sottile film bianco costituito da nanocristalli di ossido di titanio. In questo modo sta nascendo fotovoltaico di terza generazione, si tratta quindi di celle solari che fanno uso di sensibilizzatori organici, come succo di mirtillo, buccia di melanzane o arance rosse di Sicilia (!), invece del silicio policristallino e amorfo dei pannelli solari fotovoltaici attuali.

Le nuove celle solari hanno alcuni grandi vantaggi: riducono a metà i costi del fotovoltaico, sono biodegradabili, sottilissime e semitrasparenti. Sono anche in grado di integrarsi perfettamente nelle pareti verticali di un edificio, in un tessuto o nel parabrezza dell’auto. Uno dei più grandi vantaggi è, secondo me, che riescono a funzionare perfettamente con la luce diffusa, cioè non è necessario esporle alla luce diretta del Sole, in parole povere possono produrre energia elettrica anche con la luce ambientale all’interno di una stanza. Si tratta quindi di una tecnologia davvero straordinaria e si spera che possa avere il successo commerciale che merita.

Intanto, per maggiori informazioni sulle celle solari che funzionano con la frutta Sorriso potete guardare questo breve servizio di TG Leonardo che vi illustra la situazione. Buona visione.

 


domenica 11 settembre 2011

11 settembre 2001, per non dimenticare

11 settembre. Oggi il web sarà pieno di post commemorativi come questo, ma io ho scritto qualcosa lo stesso perché tutti dovrebbero ricordare quel giorno funesto.



Io, ad esempio, ricordo che stavo facendo un pisolino pomeridiano e quando mi sono alzato c'era mio padre davanti alla tv. "Sembra che ci sia stato un attentato" mi disse.

Vedevo le immagini di un grattacielo con il fumo che usciva. Ci sono voluti alcuni minuti per capire che quello era tutto "vero" e che non si trattava di un "film di fantascienza".

Per capire che due aerei avevano colpito le Torri Gemelle a New York c'è voluto forse anche qualche minuto in più. I servizi televisivi erano confusi, concitati, loro stessi non sapevano bene cosa dire. Alla fine si è capito che stavamo tutti guardando gli esiti del più grande attentato terroristico che fosse mai stati concepito e messo a segno.

Oggi sono passati dieci anni da quel giorno e il "trauma" materiale e psicologico non si è ancora rimarginato. Anche chi non si trovava a due passi dalla tragedia può capire quanta sofferenza, paura, dolore, incertezza e sgomento ci fossero in quegli istanti. Il tempo forse aggiusta tutto, ma non proprio tutto, qualcosa resta sempre.

Per questo, prima di tutto, prima di qualsiasi scontata considerazione, il nostro pensiero deve essere rivolto alle vittime del disastro e ai loro parenti sopravvissuti. Nella speranza che in futuro non si sia un altro 11/9.

Come in molte tragedie umane, anche nel caso della tragedia dell'11 settembre, si sono verificati casi di "sciacallaggio mediatico". Sto parlando dei famigerati "complotti dell'11 settembre". Si tratta di una serie di "teorie alternative" che affermano che giorno 11 settembre 2001 non furono Al Qaeda e Bin Laden i mandanti dell'attentato, ma una fantomatica cospirazione che mirava a trovare un pretesto per far partire un'ampia operazione di guerra che avrebbe portato il presidente Bush e gli Stati Uniti nientemeno che alla conquista del mondo!

Ovviamente esistono molte varianti di queste teorie del complotto che non posso illustrare in questo post, ma per averne una panoramica basta collegarsi al blog undicisettembre.

La mia opinione è che queste teorie sono solo un modo per confondere le acque, per guadagnare soldi sulla sofferenza degli altri, per distrarre l'opinione pubblica e non so per quale altro motivo. Nessuno mi venga a dire che sono "scientificamente provate" perché non è vero, non c'è fondamento in queste ipotesi. Per rendersi conto di ciò, basta dare di nuovo un'occhiata al blog undicisettembre (già citato prima) per leggere di ben 110 ipotesi diverse del complotto che sono state smentite dai fatti.

Nella seguente playlist (sono sette filmati) di YouTube possiamo vedere un documentario d'indagine sulle ipotesi di complotto riguardanti gli attentati dell'11 settembre 2001. Vedrete come tutte le ipotesi di complotto, una volta confrontate con i fatti, si "sciolgono" come un ghiacciolo al sole.

Buona visione.

sabato 10 settembre 2011

Come nascono le buone idee?

Esiste un modo per avere buone idee? In realtà modi ne esistono tanti ed è possibile anche capire quali sono.



Basta andare indietro nella storia delle grandi intuizioni e invenzioni dell’umanità, per capire in quali situazioni e ambienti nascono le buone idee. La prima cosa che si nota è che raramente una buona idea è merito di una sola persona.

Spesso una persona riesce a pensare solo ad una parte di un’idea, ma per sfruttarla realmente avrebbe bisogno di un’idea che è nella mente di qualcun altro. Bisogna vedere se queste due persone hanno la fortuna di incontrarsi.

A volte la situazione è ancora più complessa e il problema può essere risolto solo dalle idee che nascono da molte persone. A questo punto le probabilità che queste persone possano incontrarsi e comunicare è davvero minima.

Da questo ragionamento si arriva subito a comprendere l’importanza e l’utilità di Internet. E’ vero che Internet ci distrae da tante normali e importanti attività umane, ma d’altra parte ci permette una comunicazione e una condivisione di idee senza precedenti. Questa condivisione è anche veloce.

Per questo motivo il web è uno strumento straordinario di creatività. Coloro che sono nati prima dell’era del web, come me, ricorderanno come fosse difficile reperire informazioni su qualsiasi cosa e, ovviamente, senza informazioni diventa più difficile anche avere buone idee. In realtà Internet è diventato ormai la versione moderna dei Caffè dell'Illuminismo o dei Saloni letterari del Modernismo, che erano le antiche "officine" della creatività.

Non era solo più difficile, ma anche più dispendioso a livello di tempo. Per conoscere le previsioni del tempo bisognava aspettare il telegiornale, e comunque si sarebbero viste le previsioni solo per l’Italia, adesso basta sedersi davanti al computer e digitare “meteo” per avere subito previsioni del tempo per tutto il pianeta. Non è una differenza da poco.

Ovviamente questo è solo uno dei numerosi esempi che si possono fare (il primo che mi è venuto in mente), ma serve per farci capire che di solito ci si concentra sugli aspetti negativi di Internet dimenticando gli innumerevoli aspetti positivi e che possono ancora fare avanzare la nostra civiltà.

Come nascono le buone idee è anche un interessante saggio scritto da Steven Johnson che è stato presentato in questo video dalla grafica davvero accattivante. Qui si spiegano alcuni dei concetti accennati prima e che costituiscono il nucleo del suo saggio. Buona visione.

giovedì 8 settembre 2011

Eruzione Etna 8 settembre 2011

Anche oggi 8 settembre l’Etna si è fatta sentire. Un immenso pennacchio di cenere si è innalzato dai crateri sommitali ed è stato trascinato dal vento in direzione sud. A questa emissione è seguita una fitta pioggia di cenere che è durata una ventina di minuti. Da ciò che ho potuto vedere c’era anche una colata lavica che si riversava nella Valle del Bove. Ho scattato una foto della colonna di cenere (che ha oscurato il sole) e ho realizzato anche un breve filmato.

Questa è la foto:

Eruzione Etna 8 settembre 2011

 

E questo è il filmato:


mercoledì 7 settembre 2011

Gian Lorenzo Bernini

Gian Lorenzo Bernini (1598-1680). Gian Lorenzo nacque a Napoli ma, ancora bambino, si trasferì con la famiglia a Roma. La sua formazione artistica si svolse nella bottega del padre Pietro, pittore e scultore manierista, studiando i grandi maestri del Cinquecento e i modelli classici.

Gian Lorenzo Bernini (autoritratto)

Su commissione del cardinale Scipione Borghese, tra il 1619 e il 1624, eseguì i gruppi marmorei Enea e Anchise, il Ratto di Proserpina, David, Apollo e Dafne, suscitando grande ammirazione. L'ascesa al soglio pontificio di Urbano VIII Barberini assicurò a Bernini un posto di rilievo nella vita artistica romana. Nel 1629 fu nominato architetto di San Pietro. La sua attività nella Basilica, già iniziata nel 1624 con la commissione del Baldacchino, lo occupò fino alla morte. Per San Pietro eseguì la Tomba di Urbano VIII, la scenografica Scala Regia, oltre allo spettacolare e imponente colonnato antistante la Basilica (1656-1667), con relativa sistemazione della piazza. Altre importanti opere architettoniche sono la Chiesa di Sant'Andrea al Quirinale (1658-1670) e i progetti per la ristrutturazione del Louvre, mai realizzati. Sue sono anche alcune fontane monumentali, come la Fontana dei Fiumi in piazza Navona, la Fontana del Tritone e quella della Barcaccia in Piazza di Spagna. Morì nel 1680.

Fontana del Tritone

Gian Lorenzo Bernini è l'artista barocco per eccellenza. Fu architetto, scultore, pittore, scenografo; in tutti i campi mostrò una straordinaria capacità creativa e padronanza tecnica. Lavorò per i nobili romani e i papi che si succedettero nel Seicento, interpretandone la volontà di creare, attraverso l'arte, spettacoli sorprendenti: nelle sue opere fantasia, realtà e meraviglia giungono a confondersi, ponendo sempre l'osservatore di fronte ad autentici "miracoli visivi". Le sue architetture sembrano create con la sensibilità dello scultore: hanno superfici mosse e sono arricchite dall'uso di diversi materiali, modellati con maestria e sensibilità; marmi di diversi colori. bronzi, stucchi e superfici dorate. Fu autore di esemplari gruppi scultorei e anche di numerosi ritratti a mezzobusto in marmo. In alcune statue riuscì ad esprimere tutta la spiritualità e la sensualità barocca, come nell'Estasi di santa Teresa e nella Beata Ludovica Albertoni.


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Il post perfetto non esiste!

Il post perfetto non esiste? Che banalità! Se non si ha nulla da scrivere, allora il post perfetto è quello che attira visitatori, ma se si ha qualcosa da scrivere, il post perfetto è quello che tutti stavano cercando di leggere (oggi sono in vena di banalità camuffate da pensieri profondi Sorriso ).

blog

Sono sempre stato un detrattore dei blog di “aria fritta” che vivono della loro autoreferenzialità. Sono i blog che spiegano come bloggare, come guadagnare, come attirare più visitatori. Anche questi blog, ovviamente, hanno il loro diritto di esistere. Anche io, spesso, scrivo dei post di aria fritta, come questo, però poi riprendo con i post di informazione scientifica, con le curiosità, con le notizie. Io sono sempre stato orientato verso la condivisione di “contenuti” e non di “ricette miracolose”.

Per questo motivo il post perfetto non esiste davvero e nemmeno il blog perfetto. Esiste la blogosfera che è bella perché è (molto) varia, nonostante ci siano un sacco di persone che copiano l’atteggiamento di scrittura dagli altri. In fondo un blog che non viene visitato è come se non esistesse Occhiolino.

Buona lettura di tutti i blog del mondo.


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Fuochi d’artificio: quando la tecnologia fa spettacolo

Molti pensano che i fuochi d’artificio siano legati solo alla tradizione e alla manualità. In realtà pochi sanno che negli spettacolari giochi pirotecnici c’è dietro una notevole tecnologia. La tecnologia è importante fin dall’inizio della creazione dello spettacolo e si fa uso sia di strumenti informatici (software di simulazione dei giochi pirotecnici), sia elettronici. Dal punto di vista elettronico i fuochi vengono connessi ad un accenditore elettrico (collegato a sua volta ad una unità ricevente) che permette di ottenere degli effetti davvero straordinari come: accensioni simultanee, sequenziali e un perfetto sincronismo tra fuochi e musica.

spettacolo pirotecnico

Nel seguente filmato possiamo vedere un’intervista ad Antonio Parente e a Davide Parente della Parente Fireworks, una azienda che si occupa di fuochi d’artificio da oltre 100 anni. Vedremo così quanta tecnologia nascosta c’è in realtà negli spettacoli pirotecnici più sofisticati.

Buona visione.


martedì 6 settembre 2011

Stampante 3D Lego

Una stampante 3D Lego. Le stampanti 3D si stanno diffondendo lentamente ma inesorabilmente nella nostra "cultura" informatica. Se ne parla in TV e se ne scrive moltissimo nella blogosfera. Non appena ho visto che è  stata creata una stampante 3D con il Lego NXT, ho capito che ormai i tempi sono maturi per il grande "lancio" commerciale delle stampanti 3D. A questo punto non credo che sia lontano il momento in cui delle stampanti 3D di base, per così dire, compariranno negli scaffali dei negozi di informatica.



In realtà l'idea di creare una stampante 3D con il Lego non è affatto nuova, ad esempio qui possiamo vedere in questo articolo del 2008 come era stata creata una stampante 3D Lego facendo uso del cioccolato come materiale da plasmare.

Nel filmato sotto vediamo questa meravigliosa e sorprendente stampante 3D Lego ideata e realizzata da Arthur Sacek. Guardate il filmato fino alla fine, quando si vede il modello creato usando come materiale una spugna per fiori. Si noti la precisione del modello, ed è davvero incredibile, dato che tutto il dispositivo (tranne la punta metallica) è fatto da pezzi Lego. L'ho già messo in evidenza in altri post di questo blog, ma ripeterlo non guasta: con il Lego si può fare davvero di tutto! Sono contento che esista sempre qualcosa che non pone limiti alla creatività :-)

Buona visione del filmato.

Auto verde: il futuro dell'auto elettrica

L'auto verde prenderà piede nei prossimi decenni? Da molto tempo sono state sviluppate diverse soluzioni di auto elettriche, ibride e a idrogeno, ma non c'è niente da fare: la gente disprezza queste soluzioni, perché vuole l'auto potente ed è disposta a pagare a caro prezzo questo status symbol, infatti è disposta anche a sopportare l'inquinamento che ne deriva.



Convincere le persone ad usare un'auto elettrica diventa un po' come cercare di convincere chi fuma sigari a masticare gomme come alternativa! A nulla finora è servito il design accattivante che spesso sfoggiano questo tipo di automobili e non è servito nemmeno il fatto che ormai raggiungono alte velocità e notevoli autonomie. L'auto elettrica è vista ancora come una cosa da "sfigati". A questo punto ci chiediamo: quale potrebbe essere il futuro delle auto elettriche se i presupposti sono quelli che abbiamo analizzato? La risposta è semplice: si prevede un futuro incerto e nebuloso.

Forse le automobili elettriche (o anche quelle solari) resteranno solo degli interessanti prototipi, un prodotto apprezzato solo da una nicchia ristrettissima. Per fortuna la storia ci insegna che i gusti delle masse possono cambiare in maniera sorprendente. Basti pensare che fino agli anni '20 del secolo scorso l'abbronzatura era considerata volgare, mentre pochi anni fa era considerata una caratteristica delle persone più "alla moda". Adesso si sa per certo che l'abbronzatura aumenta il rischio di melanoma (nonostante tutto, pochi ci rinunziano). Le mode cambiano, così come le conoscenze scientifiche. Bisogna ovviamente dire che l'auto elettrica non può essere solo una moda, ma deve essere vista come un'opportunità di crescita tecnologica, oltre che un validissimo modo per diminuire l'inquinamento atmosferico. Speriamo bene per il futuro ;)

Nel seguente filmato Barbara Serra e Cosmo ci illustrano il futuro dell'auto elettrica. Con un'intervista a Edoardo Zanchini. Buona visione a tutti.

lunedì 5 settembre 2011

Raggi cosmici

Cosa sono i raggi cosmici? Sono pericolosi per la salute? Cosa genera i raggi cosmici? Sono domande che spesso ci facciamo, ma altrettanto spesso non abbiamo il tempo di metterci davanti al computer per cercare nei vari siti internet tutte queste risposte. Alcuni siti ci danno una lunga definizione di raggi cosmici e la "dispersione" delle informazioni non ci permette subito di avere una visione chiara dell'argomento.



In questo caso la cosa migliore da fare è cercare qualche video in cui si parla dei raggi cosmici e che fornisce una risposta a tutte le nostre curiosità contemporaneamente. Nel caso dei raggi cosmici questo filmato l'ho trovato e ve lo propongo subito. Si tratta di una intervista a Francesca Cavallari, ricercatrice INFN, che ci spiega molte cose riguardo ai raggi cosmici. Nell'intervista si spazia anche in altri argomenti, come la materia oscura, il bosone di Higgs, l'acceleratore di particelle LHC, le tempeste solari e la loro pericolosità. In poco più di 10 minuti si possono soddisfare le curiosità (almeno le più elementari) riguardo a molti argomenti scientifici attualmente molto in voga.

Buona visione dell'intervista.

Il primo film in 3D renderizzato della storia

Probabilmente in molti abbiamo la sensazione che i film in 3D renderizzati siano un'invenzione "recente". Con recente intendo dire qualcosa che risale a qualche anno fa, possibilmente non oltre i 10. In realtà i film in 3D renderizzati risalgono a poco meno di 40 anni fa. Ed Catmull, un informatico, pioniere della computer grafica e co-fondatore della Pixar (gli studi di animazione che hanno dato vita a film come Toy Story, Cars e Wall•E) nel 1972 diede vita al primo film in 3D renderizzato. Si trattava di una animazione 3D che mostrava una versione digitale della mano dello stesso Catmull. Prima di continuare con questa appassionante storia della "preistoria" delle animazioni 3D, spieghiamo in parole semplici cosa si intende per rendering. Il rendering è il processo che permette ad un computer di generare un'immagine a partire da una descrizione matematica.

La mano di Ed Catmull "renderizzata"

Ad esempio, se abbiamo una superficie qualsiasi, anche irregolare, la possiamo dividere in numerosi poligoni che la ricoprono interamente. La forma adesso è diventata un insieme di poligoni collegati fra loro e la possiamo descrivere come un insieme di punti e di superfici che possono muoversi in base a precise regole matematiche. Allo stesso modo possiamo descrivere anche le ombre, le luci, l'aspetto delle superfici. Tutto viene trasformato in numeri che possono variare in base a precise regole. In questo modo il computer è in grado di generare qualsiasi tipo di immagine.

Nel filmato che vi mostro, che è il vero primo film in 3D renderizzato della storia (1972), vediamo come Ed Catmull parte da un modello reale della sua mano, i poligoni vengono disegnati sul modello e grazie a questa divisione in poligoni il modello può essere digitalizzato.

Vi lascio alla visione di questo "storico" filmato. Buona visione a tutti.


40 Year Old 3D Computer Graphics (Pixar, 1972) from Robby Ingebretsen on Vimeo.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...