In questi due video che vi presento è racchiuso un documentario realizzato dall’INGV e che spiega i meccanismi che generano il temibile fenomeno dello Tsunami. Un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della Terra.
In questo video tratto dal CICAP-FEST del 2017 possiamo vedere una breve conferenza di Gianluca Vago, rettore dell’Università Statale di Milano. Si parla di cancro e di vera informazione scientifica.
La visione è consigliata per tutti coloro che non si fidano della scienza e della medicina scientifica.
La densità è una grandezza fisica definita come il rapporto tra la massa di un corpo e il suo volume. E’ molto utile per poter distinguere un materiale da un altro. In certi casi è facile distinguere un materiale da altri, a volte no.
In questo video lezione della durata di poco più di 10 minuti, possiamo vedere una semplice spiegazione della densità con alcuni esempi di calcolo.
La definizione di pressione è molto importante in Fisica. In questa video lezione possiamo vedere una spiegazione della definizione di pressione e della sua unità di misura.
Sappiamo che l’effetto placebo può aiutare nell’indebolire o eliminare dolori di lieve entità. Questo video potrebbe essere d’aiuto proprio nel caso in cui si abbia un mal di testa lieve, ma nonostante tutto fastidioso. Attenzione! Non si tratta di consigli medici, ma di una semplicissima tecnica che usa un effetto piscologico che si chiama effetto placebo. Potrebbe quindi non funzionare, ma in molti casi funziona. Se il mal di testa dovesse ripresentarsi spesso o se il dolore dovesse aumentare ovviamente bisognerà rivolgersi ad un medico e fare uso di medicinali “veri” (quindi niente omeopatia… mi raccomando).
Bisogna semplicemente rispondere ad alcune domande che riguardano la descrizione del vostro mal di testa. Ad esempio: “quale colore attribuisci al tuo dolore?”, oppure: “da che zona della testa proviene il dolore?”.
Probabilmente questa tecnica funziona perché distrae dal dolore che si sente in maniera continua e poi rilassa.
Ok, a questo punto vi lascio al video che dura poco più di 3 minuti. E speriamo che il mal di testa passi…
Come si può costruire un piccolo impianto fotovoltaico fai da te senza una spesa eccessiva? L’impianto dovrebbe essere adatto per l’alimentazione di camper, zone isolate, barche, ecc… Quindi si tratta di un impianto che deve essere capace di alimentare solo dispositivi che non assorbono moltissimo. In questo filmato si danno dei consigli per realizzare un tale impianto. Si parte da un pannello solare fotovoltaico da 100 W e 12 V policristallino che si può trovare su Ebay a poco più di 85 euro, poi si passa ad un controller regolatore di carica di pannelli solari 12V/24V automatico e USB (16,90 euro), e infino un power inverter da 4000W (81,89 euro), sempre su Ebay.
Nel filmato poi sono descritti (e mostrati) i collegamenti dei cavi tra questi componenti. Quindi tra il pannello solare fotovoltaico, il controller regolatore di carica e il power inverter. In questa catena di dispositivi occorre, ovviamente, una batteria.
Il video dura circa 8 minuti e non fatevi ingannare dai primi minuti, dove vedrete il realizzatore in costume da bagno (!). Nonostante l’inizio un po’ “antiestetico” il filmato è interessante e porta alla realizzazione di un impianto realmente funzionante.
Vediamo un piccolo impianto ibrido, eolico e fotovoltaico insieme, autocostruito. Nel filmato possiamo vedere il suo costruttore che lo descrive. Si tratta di una realizzazione che fa uso di materiali riciclati, il massimo per tutti coloro che sono appassionati di energie rinnovabili e di fai da te. Alla fine con questo piccolissimo impianto riesce ad alimentare una lampadina e led e persino a ricaricare lo smartphone! Direi che si tratta di un buon risultato! Se si è fuori casa un dispositivo del genere potrebbe essere molto utile per alimentare diversi tipi di dispositivi. Vale quindi la pena di guardare attentamente il video per trarre qualche spunto per altri tipi di realizzazioni di questo stesso tipo.
Per tutti i fans della saga di Guerre Stellari, si deve segnalare l’uscita del secondo trailer del film “Gli Ultimi Jedi”, ottavo episodio. Il trailer appare subito molto interessante, dato che si vedono delle scene e si sentono delle frasi che possono fare andare in orgasmo qualsiasi appassionato di Guerre Stellari.
Ad esempio spiccano frasi come: “Ho visto questa forza bruta solo una volta. Allora non ebbi paura… ne ho adesso” pronunciata da Luke Skywalker che probabilmente sta parlando con la protagonista Rey. Già una simile frase è in grado di fare venire i brividi! E poi: “Lascia morire il passato. Uccidilo, se necessario. E’ il solo modo per diventare ciò che devi.” pronunciata da Kylo Ren mentre scorrono scene di battaglia con astronavi e sembra che stia per sparare contro l’astronave di sua madre Leia Organa.
Impressiona anche: “Questa storia non andrà come tu pensi” pronunciata da Luke Skywalker mentre si trova semidisteso a terra in un istante che sembra ben poco rilassato, forse dopo uno scontro con Kylo Ren.
Episodio 8, Gli Ultimi Jedi, sembra attraversato da eventi molto tragici ed elettrizzanti. Dal trailer non appaiono le classiche scene anche un po’ comiche tipiche di questa saga. In ogni caso dovremo attendere fino al 13 dicembre 2017 per soddisfare la nostra insaziabile curiosità. Cosa ci riserverà questo film?
Qualcuno in rete azzarda l’ipotesi che Rey e Kylo Ren uniranno le loro forze (o Forze?) per combattere il malvagio Leader Supremo Snoke. Molti si sono interrogati sul significato dei colori dominanti del manifesto di questo film che sono il bianco, il rosso e il nero, che avrebbero una forte valenza “esoterica”. Non sappiamo se questi rumors sono veri, nel frattempo ci godiamo la visione del nuovo trailer che è già un piccolo capolavoro di “vedo, non vedo”.
Buona visione del secondo trailer del film “Gli Ultimi Jedi”.
Dopo più di tre mesi di utilizzo di questo telescopio possono scriverne una breve recensione. Si tratta del dobsonGSO da 10 pollici (254 mm) nella versione Deluxe con una focale di 1250 mm (f/5).
- Montaggio
Il montaggio di questo dobson non è un problema, ma solo perché su Youtube si può trovare una video guida molto esauriente (relativa ad un dobson Zhumell Deluxe, ma che è esattamente uguale al nostro GSO), perché nella scatola non c’è nessuna guida (!).
Ecco la video guida:
- Dotazione di serie
La dotazione di serie non è molto ampia, ma dato che si tratta di un dobson fatto apposta per essere economico non ci aspettavamo granché da questo punto di vista. Gli oculari sono un Plossl da 9 mm molto economico ma di qualità non disprezzabile e un Erfle da 30 mm con barilotto da 2” di qualità non eccelsa ma che fornisce visioni spettacolari di larghi campi stellari, se non si è troppo infastiditi dalla presenza di coma ai bordi del campo (ricordo ad esempio una bella visione del Doppio Ammasso di Perseo proprio con questo oculare). Un altro accessorio interessante è la ventola di acclimatamento già montata sulla culatta e alimentata da un alimentatore con 8 pile. Il cercatore 9x50 è quello classico montato in tantissimi telescopi e che garantisce una buona visione del campo stellare inquadrato anche sotto cieli non proprio bui. Il focheggiatore è di tipo Crayford micrometrico con rapporto 10:1.
Il cercatore 9x50.
Il focheggiatore Crayford.
- Impressioni d’uso
La stabilità della montatura è buona. Con un colpetto parte una vibrazione, ma si smorza in una frazione di secondo. La collimazione è facile con le tre manopole nere sulla culatta (più altre tre bianche di fissaggio), però non sono certo del fatto che questa collimazione tenga molto ad un lungo trasporto. Meglio controllarla sempre con un collimatore laser o meglio ancora con lo star test prima di ogni osservazione.
- Facilità di trasporto
Il telescopio ha un tubo largo 30 cm e lungo 1,2 metri. Entra facilmente disteso sul sedile posteriore di una Fiat Idea. La montatura entra nel portabagagli e resta molto altro spazio per zaini, cassette con accessori ecc… Il tubo ottico pesa circa 15 kg e la base circa 10 kg. Si tratta di pesi e ingombri assolutamente gestibili da una sola persona anche in caso di lunghe trasferte. Un filmato che ho trovato su Youtube, realizzato dall’astrofilo Saverio Falciani, mostra come si potrebbe trasportare questo dobson con facilità:
- Prestazioni sul deep sky
Ovviamente un dobson deve avere buone prestazioni nel deep sky dato che è stato inventato proprio per questo. Il GSO Deluxe da 10 pollici non fa eccezione e portato sotto cieli di magnitudine 21 e oltre rende esattamente come deve rendere una apertura da 10 pollici. Presso il rifugio Margio Salice vicino Maniace (ME), sono riuscito ad osservare tutte le componenti del Quintetto di Stephan, ben 71 oggetti deep sky in totale, e una visione spettacolare della Nebulosa Velo con un filtro OIII Baader.
Con il cielo di magnitudine 19 di casa mia riesco lo stesso ad osservare molti oggetti deep sky, basta che non siano troppo deboli o troppi diffusi. Sotto un disegno della nebulosa planetaria NGC 7662, osservata proprio da casa mia in una serata con buona trasparenza e buon seeing:
- Prestazioni nell’osservazione di Luna e pianeti
Fino a questo momento non ho testato in maniera molto approfondita questo strumento nel campo dell’osservazione planetaria. Il suo rapporto focale è di f/5 con una focale di 1250 mm. Significa che per ottenere alti ingrandimenti occorre utilizzare oculari di corta focale oppure una lente di barlow. Sono riuscito ad osservare Saturno con seeing buono una sola volta e solo per pochi minuti. A 250x (con oculare ortoscopico Celestron 5 mm) mostra la divisione di Cassini su tutto l’anello e si osserva anche una fascia atmosferica. Non ho fatto caso alla presenta dell’anello C o di altri particolari, ho solo notato che l’immagine appariva molto gradevole e contrastata. Giove l’ho potuto osservare solo una volta in condizioni di buon seeing, ma quando ormai il pianeta era basso sull’orizzonte e immerso in un residuo di luce diurna. In ogni caso i dettagli sulle fasce equatoriali erano ben contrastati anche se dal colore un po’ spento. Per test più esaustivi dovrò attendere fino all’anno prossimo per fare osservazioni più lunghe su Giove e soprattutto su Marte. Quando questo sarà fatto aggiornerò questa recensione.
Sulla Luna il contrasto è soddisfacente e i dettagli ben visibili.
- Prestazioni nell’osservazione di stelle doppie
Una delle cose che mi ha stupito di più di questo strumento è la sua notevole capacità nell’osservazione di stelle doppie. Sono riuscito a osservare doppie con una separazione di 0,5” a 390x e persino a 625x, come 52 Arietis con componenti di magnitudine 6,19 e 6,21 con separazione di 0,5” nel 2017.
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Il sistema binario 52 Arietis come l’ho visto in una serata dal seeing eccellente (a 625x) con il dobson GSO Deluxe da 10”.
In queste osservazioni è stata determinante la stabilità della base e i movimenti molto precisi e dolci di questo strumento. Anche nelle stelle doppie dalla luminosità sbilanciata questo telescopio è riuscito a dimostrare il fatto suo. E’ il caso ad esempio di 1 Delphini con una separazione di solo 0,9” e componenti di magnitudine 6,20 e 8,02 quindi con una differenza di ben 1,82 magnitudini.
Il sistema binario 1 Delphini con le sue componenti molto vicine e sbilanciate in luminosità, come si riuscivano a vedere a 625x nel dobson GSO Deluxe 10” in rari istanti di seeing eccellente.
Un disegno del sistema binario Mu1 Cygni come visto con il dobson GSO Deluxe da 10”.
- Conclusioni
Si tratta di uno strumento economico (circa 600 euro nel 2017, comprese spese di spedizione), dal buon rapporto prezzo-prestazioni, fatto per dare il meglio nelle osservazioni deep-sky, dalla buona meccanica con movimenti fluidi e che permette, se si è molto pazienti e ben addestrati, anche osservazioni ad alti ingrandimenti. L’ho trovato buono anche nell’osservazione planetaria, ma decisamente sorprendente nell’osservazione di stelle doppie anche ad ingrandimenti alti o altissimi. Consigliato anche per principianti per la sua facilità d’uso.
Da alcuni anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, abbiamo visto che la famigerata “teoria della Terra piatta” sta prendendo piede facilmente grazie (o dis-grazie) al web. Tra Nibiru, UFO, vaccini, medicine alternative e Terra piatta, ne abbiamo piene le tasche. Per fortuna è possibile trovare in rete anche ottime risorse che permettono di migliorare le proprie conoscenze scientifiche anziché peggiorarle. A queste fonti bisogna sempre rivolgersi.
Dobbiamo comprendere una cosa fondamentale: secondo me non è possibile contrastare queste tendenze pseudoscientifiche in maniera semplice. Dire che “basterebbe fare questo” oppure “basterebbe fare quell’altro” non ha senso e sarebbe in realtà una soluzione del tipo “formula magica” che somiglia molto alla stessa pseudoscienza che si vuole combattere.
La pseudoscienza non si combatte con altra pseudoscienza.
Ad esempio non credo che basterebbe migliorare la situazione dell’istruzione scolastica. Negli USA l’istruzione se la passa meglio rispetto a quella italiana, ma negli States la pseudoscienza dilaga anche molto peggio che nel nostro Paese. E in media c’è anche più benessere. Tra l’altro la “scienza alternativa” è anche un po’ figlia di questo benessere.
Quindi la soluzione è piuttosto complessa. Alcuni hanno proposto che la pseudoscienza dilaga perché tutti vogliono sentirsi un po’ “esperti” e un po’ “scienziati”. L’”esperto” che studia Nibiru, o i “misteri delle piramidi di Giza” oppure “il signoraggio” si sente davvero uno scienziato, uno che “ne sa più degli altri”. Spesso si scimmiottano atteggiamenti di arroganza e presunzione che vengono attribuiti erroneamente ai “veri” scienziati e ai “veri” ricercatori. Come se uno che ha passato la vita a studiare sia “colpevole” di conoscere cose che la maggior parte delle persone non immagina nemmeno. E’ come se un atleta, per il solo fatto di allenarsi per fare cose che gli altri non possono nemmeno sognarsi di fare, fosse considerato “colpevole” di uniformarsi al “sistema”. Io potrei sentirmi figo facendo lo “pseudo-atleta” correndo i 60 metri in meno di 9 secondi e annunziando che ho battuto il record di Bolt dei 100 metri! A parte che non sono così sicuro che riuscirei a percorrere 60 metri in 9 secondi (al limite ne faccio 50…), potrei andare in giro affermando che riuscirei a battere i migliori centometristi mondiali ma che non intendo partecipare a nessuno dei campionati “ufficiali” perché sono truccati e gli atleti stessi sono “dopati”. Nei prossimi giorni credo proprio che organizzerò una manifestazione pubblica per battere il record mondiale dei 100 metri, e mentre ci sono anche quello del salto in lungo (userò un metro truccato per la misura dei salti…).
Ma non divaghiamo con le mie straordinarie prestazioni sportive…
Una soluzione per fare in modo che tutti si sentano un po’ scienziati e un po’ geni è che leggano questo blog, ad esempio. Scherzavo, ovviamente sarebbe un buon punto di partenza , ma come dicevo prima, non sarebbe altro che una soluzione molto parziale, perché la buona informazione è stata perdente rispetto al dilagare della pseudoscienza in questo ultimi 10 anni.
Io ho sempre pensato che associazioni come il CICAP siano completamente inutili, se non addirittura dannose. Forse non ci crederete, ma io da un po’ di tempo odio il CICAP! Con quelle sue riunioni fatte “solo tra di loro” a fare ironia su tutto e su tutti. Forse anche loro si sentono dei grandi “geni” e grandi intellettuali. In questo modo si attirano ancora di più l’antipatia dei dubbiosi che cominciano a pensare che in fondo “loro” sono davvero servi del “sistema”…
Ma, alla fine, cosa volevo dire in questo post?
Niente! Solo far notare che la pseudoscienza dilaga e nessuno sa come arginare il problema, soprattutto non lo neanche io che scrivo questo post.
Pensateci voi, che siete più giovani ed avete una mente più brillante e più fresca.
Nel frattempo che ci pensate, però, andate a guardare questo bellissimo video che tratta l’argomento della Terra piatta. Buona visione a tutti.