In questo video si parla di radioattività. Viene spiegato che cos’è, come funziona, perché esiste, perché è dannosa e perché in certi casi invece ci può essere molto utile. Non si parlerà di atomi in senso stretto, ma di nuclei, perché la radioattività è un fenomeno che coinvolge i nuclei atomici.
Il mondo è pieno di persone che elaborano teorie strampalate e senza senso. La tecnologia ha permesso a queste persone di divulgarle senza limiti. Per fortuna internet permette anche alle idee scientifiche valide di diffondersi senza limiti.
In questo video si vuole sfatare un “mito” che si va diffondendo tra gli “studiosi” di scienze “alternative” e cioè che la gravità non esiste, cioè è una beffa e che Einstein aveva torto. In realtà sono tantissimi quelli che dicono che “Einstein aveva torto”, come se la teoria della Relatività fosse un’esclusività di Einstein. In realtà dopo Einstein la relatività (sia quella Ristretta che quella Generale) è stata studiata, completata, verificata sperimentalmente, sviscerata in tutti i suoi aspetti, da moltissimi altri scienziati. Non è che Einstein ha detto una cosa e tutti gli altri ci hanno creduto!
Ma per il momento vi raccomando di guardare questo interessantissimo video che ci fa capire che Einstein e tutti gli altri studiosi di relatività che sono venuti dopo di lui, hanno costruito una teoria straordinaria con un campo di applicabilità immenso.
In this video made by Roberto Maiorano and his friend Diego, let's see how you can make a RC model airplane powered by solar cells and without batteries.
This prototype can fly for 5 hours in a row without the need for batteries. The only current limit is the battery of the receiver, but we are in it.
Nessuno ha mai avuto la fortuna di vederlo. Non è nemmeno sicuro che esista. In realtà numerosi indizi hanno portato gli scienziati a credere che ci sia un pianeta, molto lontano, ai confini del Sistema solare. Lo hanno battezzato Planet 9, il pianeta 9: un enorme mondo misterioso, 10 volte più massiccio della Terra e con un’orbita talmente ellittica e lontana da portarlo a decine, o anche a centinaia, di miliardi di chilometri dal Sole.
E tu potresti essere la prima o il primo a trovarlo.
E come si potrebbe fare? La risposta è semplice: usando lo strumento online Backyard Worlds, i mondi nel nostro giardino: un tool di citizen science che consente a chiunque di visualizzare le immagini raccolte nel corso degli anni dal telescopio spaziale della Nasa Wise alla ricerca di qualcosa di sconosciuto che si muove.
Un artefatto che si sposta seguendo una traiettoria precisa. Compito difficile persino per i supercomputer più potenti del mondo, per il cervello umano risulta facile come se fosse un videogioco. Cosa bisogna fare? Ti viene proposta una sequenza di quattro o cinque immagini di una stessa porzione di cielo osservata a distanza di mesi, o anche anni. Se si nota un oggetto che sembra rispondere ai requisiti, lo clicchi con il mouse su ciascuna delle immagini. Quando hai finito, il programma ti permette di controllare se l’oggetto che hai individuato è già stato scoperto. E se non è così, ti viene chiesto di compilare un modulo da inviare agli astronomi per ulteriori verifiche.
Chissà se non sarai proprio tu a passare alla storia come colei, o colui, che ha riportato a nove il numero dei pianeti?
Benvenuti nel nostro piccolo mondo della creatività! Siamo un gruppo di creativi che ha unito le proprie competenze per offrire un servizio a 360°. Ci occupiamo di progettazione grafica per le imprese e di creazioni handmade per i tuoi eventi speciali. Contattaci per informazioni e se desideri una realizzazione particolare. Amiamo molto le sfide. Siamo in piena fase di crescita e presto vi mostreremo moltissime novità. Seguiteci per mantenervi aggiornati.
Ho trovato questo video dove si illustra una semplice spiegazione della “famosa” equazione di Dirac. Questa equazione è passata alla storia come quella che prevedeva matematicamente l’esistenza dell’antimateria e il fenomeno di annichilazione materia-antimateria.
La spiegazione del filmato fa uso di matematica ed è fruibile agli studenti universitari, ma anche chi non è competente in materia può seguire il discorso. Ovviamente non si tratta di una dimostrazione rigorosa (che richiederebbe un certo tempo per essere trattata).
Per gli appassionati di fantascienza segnalo questo trailer in italiano del film Valerian e la città dei mille pianeti. Il film sarà nelle sale italiane il 15 settembre 2017. Si tratta di un film interessante, sia perché la regia è firmata da Luc Besson (ricordiamo Il Quinto Elemento), sia perché è tratto da un fumetto francese. Una storia di fantascienza tutta europea, quindi.
Segnalo questo filmato di una turbina eolica fai da te. Si tratta di una mini turbina eolica ad asse verticale quadripala di tipo Darrieus. L’autore del filmato e di questa interessante realizzazione non ci fornisce molte informazioni: solo che è completamente fai da te e che ha utilizzato un motore da 500 w/h. Per il momento ci basta guardare il filmato.
Conoscete il dimetrodonte? Sì proprio quell’essere preistorico che ha questo aspetto (probabilmente lo avete già visto nei libri tante volte):
Ebbene, questo non è un dinosauro. Anzi, se vogliamo proprio dirla tutta, è una delle specie che ha dato inizio all’evoluzione dei mammiferi. A cosa serviva quella vistosa cresta? E’ un primo tentativo della natura di attuare un meccanismo di termoregolazione, cioè di mantenere costante la temperatura corporea per tutta la giornata. Questo meccanismo si è evoluto fino ad arrivare ai mammiferi che hanno una termoregolazione completamente interna.
Straordinario vero?
In questo breve video (in inglese, ma è facile da capire lo stesso), si spiega come gli esseri viventi sono classificati in base al loro aspetto ma anche in base alla loro origine. In questa classificazione ci aiutano i resti fossili e anche l’analisi del DNA. In questo modo è possibile ricostruire (faticosamente) la linea evolutiva e la catena di discendenze. In questo modo si capisce che gli uccelli sono più simili ai dinosauri di quanto lo fosse il dimetrodonte.
In questo quarto filmato possiamo vedere come si fa a passare il flussante sul polo negativo di una cella fotovoltaica. L’esempio è relativo ad una cella 3”x6” policristallina, ma è valido per qualsiasi altro tipo di celle fotovoltaiche.
In questo filmato si illustra come costruire un impianto fotovoltaico fai da te da 5 watt. I componenti usati sono facilmente reperibili su internet:
-Batteria da 4.5 Ah, 12 V, C20 (20 euro) -Regolatore di carica epsolar mod. LS0512R - (13 euro) -Pannello fotovoltaico da 5 w,12 V,0,228 A max (10 euro) -inverter per auto 12 V continui -220V alternati 100 W (20 euro).
Questi sono i componenti base di tutti gli impianti fotovoltaici. Si possono anche acquistare kit già completi di tutti i componenti e solo da assemblare, per esempio un kit da 5 watt si può reperire a circa 50 euro completo di pannello, batteria, regolatore e lampadina.