Avete mai sentito parlare di Puma Punku, delle linee di Nazca, delle piramidi di Giza costruite dagli alieni, delle lampadine egizie, dei "teschi di cristallo", degli UFO nell'arte antica, della visione di Ezechiele, degli Annunaki e di tante altre cose strane? Sono certo che anche se non siete degli esperti del settore ufologico, tutte queste cose non vi sembreranno del tutto nuove. Ma la cosa più importante non è questa e nemmeno è la cosa più inquietante. La nozione più inquietante è che sono molte, troppe, le persone che cominciano a credere a queste cose in maniera troppo decisa. E non è bene credere in cose che non sono vere. Purtroppo i documentari che vengono trasmessi anche da reti televisive che, in teoria, dovrebbero fare solo divulgazione scientifica, non aiutano a discernere la verità dalla bufala più clamorosa. Per fortuna c'è sempre qualcuno che riesce a divulgare qualcosa di buono.
In questo lungo filmato si parla dei cosiddetti antichi astronauti, cioè di fantomatici visitatori extraterrestri che avrebbero lasciato le loro tracce nei reperti archeologici e nelle sacre scritture. Queste storie sono più inventate della storia di babbo Natale.
Buona visione del filmato (in inglese).
domenica 15 dicembre 2013
mercoledì 11 dicembre 2013
Come funziona il Sole? (video)
In questo filmato da un minuto, possiamo trovare una bella spiegazione del perché il Sole riesce a fornirci la sua indispensabile energia.
Lo sapevate che se il Sole fosse alimentato dalla combustione, ad esempio, di benzina o legno, si sarebbe spento in poche migliaia di anni? Come mai invece splende da quasi 5 miliardi di anni? In realtà il Sole è come un grande sottomarino nucleare nel cielo. Infatti è alimentato da reazioni nucleari che fondono insieme nuclei di idrogeno per formare elio e anche altri elementi più pesanti. Queste reazioni di fusione rilasciano enormi quantità di energia. In questo modo il Sole sta lentamente convertendo la sua massa in energia, sotto forma di luce. Ed ha ancora abbastanza carburante per durare altri 5 miliardi di anni.
La cosa più curiosa è che sulla Terra abbiamo bisogno di rendere l'idrogeno 100 volte più caldo rispetto a come è nel Sole per ottenere una reazione di fusione. Come mai sul Sole bastano temperature più basse? Si tratta del famoso effetto tunnel.
L'effetto tunnel consiste nel fatto che esiste una piccola possibilità che gli atomi di idrogeno si fondano lo stesso anche se non hanno abbastanza energia. Il Sole è così grande ed ha così tanto idrogeno che questa piccola probabilità diventa una continua certezza. Ed è questo straordinario effetto quantistico che, alla fine, tiene il Sole acceso!
Nel seguente filmato potete vedere quanto ho appena scritto con delle divertenti vignette. Buona visione a tutti.
Lo sapevate che se il Sole fosse alimentato dalla combustione, ad esempio, di benzina o legno, si sarebbe spento in poche migliaia di anni? Come mai invece splende da quasi 5 miliardi di anni? In realtà il Sole è come un grande sottomarino nucleare nel cielo. Infatti è alimentato da reazioni nucleari che fondono insieme nuclei di idrogeno per formare elio e anche altri elementi più pesanti. Queste reazioni di fusione rilasciano enormi quantità di energia. In questo modo il Sole sta lentamente convertendo la sua massa in energia, sotto forma di luce. Ed ha ancora abbastanza carburante per durare altri 5 miliardi di anni.
La cosa più curiosa è che sulla Terra abbiamo bisogno di rendere l'idrogeno 100 volte più caldo rispetto a come è nel Sole per ottenere una reazione di fusione. Come mai sul Sole bastano temperature più basse? Si tratta del famoso effetto tunnel.
L'effetto tunnel consiste nel fatto che esiste una piccola possibilità che gli atomi di idrogeno si fondano lo stesso anche se non hanno abbastanza energia. Il Sole è così grande ed ha così tanto idrogeno che questa piccola probabilità diventa una continua certezza. Ed è questo straordinario effetto quantistico che, alla fine, tiene il Sole acceso!
Nel seguente filmato potete vedere quanto ho appena scritto con delle divertenti vignette. Buona visione a tutti.
Un Sistema Solare in miniatura
Come si può rappresentare un Sistema Solare in miniatura? Non è difficile e qualcuno ci ha provato con ottimi risultati divulgativi con una bella iniziativa. La manifestazione si è svolta sabato 7 dicembre 2013 presso gli impianti del CUS Catania, dove è stato realizzato questo interessante Sistema Solare in miniatura, con ognuno dei corpi rappresentati (il Sole, i pianeti, gli asteroidi e le comete) illustrato da un grande pannello 3D e da un secondo pannello che ne descrive le principali caratteristiche fisiche.
Nel filmato possiamo vedere alcune fasi salienti della manifestazione.
Nel filmato possiamo vedere alcune fasi salienti della manifestazione.
lunedì 9 dicembre 2013
La moto elettrica più potente del mondo si chiama Voxan Wattman
La nuova Voxan Wattman è la moto elettrica più potente del mondo. Le sue caratteristiche sono di tutto rispetto: raggiunge la velocità di 96 km/h in soli 3,4 secondi ed è capace di toccare una velocità massima di 160 km/h. La sua batteria da 12,8 kWh si ricarica in circa un'ora ed è collegabile ad una presa standard europea.
La Voxan Wattman è stata progettata a Monaco e costruita in Francia. Pesa 350 kg e può viaggiare 180 km con una carica della batteria. Il suo motore elettrico è raffreddato a liquido e fa uso di magneti permanenti. La potenza è di ben 200 cavalli, spezzando la tradizione dei veicoli elettrici che di solito sono piuttosto "economici".
Si tratta ovviamente di un prototipo realizzato per essere esposto a Le Salon de la Moto a Parigi. La Voxan ha intenzione di vendere questa moto solo su ordinazione, ma ancora non ha indicato nessun prezzo di listino. Il sospetto che ci viene è che questa moto segnerà anche un altro record: quello di moto elettrica più costosa.
Nel filmato possiamo vedere la Voxan presentata dal suo designer Sacha Lakic. Buona visione a tutti.
La Voxan Wattman è stata progettata a Monaco e costruita in Francia. Pesa 350 kg e può viaggiare 180 km con una carica della batteria. Il suo motore elettrico è raffreddato a liquido e fa uso di magneti permanenti. La potenza è di ben 200 cavalli, spezzando la tradizione dei veicoli elettrici che di solito sono piuttosto "economici".
Si tratta ovviamente di un prototipo realizzato per essere esposto a Le Salon de la Moto a Parigi. La Voxan ha intenzione di vendere questa moto solo su ordinazione, ma ancora non ha indicato nessun prezzo di listino. Il sospetto che ci viene è che questa moto segnerà anche un altro record: quello di moto elettrica più costosa.
Nel filmato possiamo vedere la Voxan presentata dal suo designer Sacha Lakic. Buona visione a tutti.
domenica 8 dicembre 2013
Il metodo Stamina tra le polemiche
Non è mia intenzione, in questo post, riassumervi la lunga odissea del famigerato "metodo Stamina", ma consigliarvi delle letture su questa vicenda. Ovviamente vi sto parlando di letture scientifiche sulla questione. Quindi bisogna escludere tutti quei siti o blog che inneggiano al metodo Stamina come di un metodo che funziona realmente. Il baraccone mediatico, oleato ben bene da una deludente serie di servizi delle Iene, ha ucciso la razionalità e la scienza e sta facendo trionfare le emozioni mal gestite e la voglia di protagonismo di un lungo elenco di personaggi che parte dalle pornodive ai cantanti fino ad arrivare agli immancabili politici.
In realtà le emozioni, anche se sono una parte importante e meravigliosa dell'essenza umana, non sono il modo migliore per gestire questioni scientifiche e, soprattutto mediche.
Se siete disorientati e non avete capito se il metodo Stamina è davvero valido, posso consigliarvi di leggere questo interessante pezzo pubblicato sulla rivista online Wired: Tutta la storia del metodo Stamina. Se avete tempo, potete leggere tutti i 16 articoli pubblicati da Wired, che potete trovare qui.
Un altro blog molto interessante che fa il punto sul metodo Stamina è MedBunker che lotta contro la dilagante disinformazione medica su internet e sugli altri media. Il post che vi consiglio di leggere subito è davvero molto interessante. Lo sapevate che Vannoni (l'inventore del metodo Stamina) è un esperto di comunicazione persuasiva? In parole povere è un esperto nel convincere le masse! Ecco il post: La comunicazione persuasiva nella pseudomedicina: due casi a confronto. Nel lungo articolo l'autore del blog analizza le somiglianze del "caso Vannoni" con quelle di un'altra imbarazzante vicenda, quella dell'ormai storico (siamo negli anni '90) "caso Di Bella".
I link che vi ho proposto non rivelano misteriosi complotti internazionali e nemmeno l'esistenza di meravigliose cure tenute nascoste dai cattivi, quindi non potranno soddisfare la vostra voglia di storie affascinanti, ma sono delle letture che cercano di fare vera informazione scientifica. D'altro canto se volete leggere le solite storie affascinanti su eroi che scoprono la soluzione di tutti i mali e che vengono ostacolati da tutti, non vi resta altro che cercare sui motori di ricerca: ne troverete a bizzeffe!
Giulia Tolone, in arte "Giglian" è la pornodiva che ha avviato una campagna fotografica contro le "lobby farmaceutiche". |
In realtà le emozioni, anche se sono una parte importante e meravigliosa dell'essenza umana, non sono il modo migliore per gestire questioni scientifiche e, soprattutto mediche.
Se siete disorientati e non avete capito se il metodo Stamina è davvero valido, posso consigliarvi di leggere questo interessante pezzo pubblicato sulla rivista online Wired: Tutta la storia del metodo Stamina. Se avete tempo, potete leggere tutti i 16 articoli pubblicati da Wired, che potete trovare qui.
Un altro blog molto interessante che fa il punto sul metodo Stamina è MedBunker che lotta contro la dilagante disinformazione medica su internet e sugli altri media. Il post che vi consiglio di leggere subito è davvero molto interessante. Lo sapevate che Vannoni (l'inventore del metodo Stamina) è un esperto di comunicazione persuasiva? In parole povere è un esperto nel convincere le masse! Ecco il post: La comunicazione persuasiva nella pseudomedicina: due casi a confronto. Nel lungo articolo l'autore del blog analizza le somiglianze del "caso Vannoni" con quelle di un'altra imbarazzante vicenda, quella dell'ormai storico (siamo negli anni '90) "caso Di Bella".
I link che vi ho proposto non rivelano misteriosi complotti internazionali e nemmeno l'esistenza di meravigliose cure tenute nascoste dai cattivi, quindi non potranno soddisfare la vostra voglia di storie affascinanti, ma sono delle letture che cercano di fare vera informazione scientifica. D'altro canto se volete leggere le solite storie affascinanti su eroi che scoprono la soluzione di tutti i mali e che vengono ostacolati da tutti, non vi resta altro che cercare sui motori di ricerca: ne troverete a bizzeffe!
sabato 7 dicembre 2013
L'esagono di Saturno visto in alta definizione
Essendo un pianeta gigante gassoso, quello che Saturno mostra alla nostra vista non è la superficie, ma lo strato più esterno delle nuvole. Tra i vari fenomeni che avvengono in questa atmosfera turbolenta, uno particolarmente bizzarro, è il cosiddetto esagono di Saturno, una corrente di gas che circola a più di 300 chilometri orari sopra il polo nord del pianeta, descrivendo una forma geometrica, curiosamente regolare e stabile, di dimensioni paragonabili a quelle della Terra.
Più volte la sonda Cassini ha fotografato questo gigantesco uragano e ripreso in dettaglio il furioso vortice che imperversa nel suo centro. Grazie al fatto che in questo periodo il Sole illumina l'interno della tempesta in maniera più favorevole, Cassini ha ora ottenuto una sequenza di immagini dell'esagono (che nel filmato possiamo vedere in falsi colori) con un dettaglio senza precedenti, fornendo per la prima volta una vista totale dell'intero fenomeno, permettendo di distinguere bene le differenze tra l'interno e l'esterno.
Gli scienziati possono usare queste immagini per comprendere meglio le diverse dinamiche atmosferiche di Saturno, ben diverse da quelle terrestri, dove, fatte le dovute proporzioni, una tempesta analoga si sarebbe esaurita in una settimana, mentre questa dura da decenni o forse da secoli.
Una curiosità: l'esagono di Saturno non è difficile da fotografare, accontentandosi di pochi dettagli, anche con piccoli telescopi amatoriali. Anche io ci ho provato con il mio telescopio e ho ottenuto questa immagine:
Sulla sinistra vediamo Saturno come era il 22 giugno 2013, a destra vediamo la proiezione polare della foto. Proprio nella zona del polo nord possiamo intuire la caratteristica forma esagonale della famosa tempesta. Per i dettagli tecnici della foto, vedi qui.
Adesso vi lascio al filmato dell'INAF dedicato alla tempesta esagonale su Saturno. Buona visione a tutti.
Più volte la sonda Cassini ha fotografato questo gigantesco uragano e ripreso in dettaglio il furioso vortice che imperversa nel suo centro. Grazie al fatto che in questo periodo il Sole illumina l'interno della tempesta in maniera più favorevole, Cassini ha ora ottenuto una sequenza di immagini dell'esagono (che nel filmato possiamo vedere in falsi colori) con un dettaglio senza precedenti, fornendo per la prima volta una vista totale dell'intero fenomeno, permettendo di distinguere bene le differenze tra l'interno e l'esterno.
Gli scienziati possono usare queste immagini per comprendere meglio le diverse dinamiche atmosferiche di Saturno, ben diverse da quelle terrestri, dove, fatte le dovute proporzioni, una tempesta analoga si sarebbe esaurita in una settimana, mentre questa dura da decenni o forse da secoli.
Una curiosità: l'esagono di Saturno non è difficile da fotografare, accontentandosi di pochi dettagli, anche con piccoli telescopi amatoriali. Anche io ci ho provato con il mio telescopio e ho ottenuto questa immagine:
Sulla sinistra vediamo Saturno come era il 22 giugno 2013, a destra vediamo la proiezione polare della foto. Proprio nella zona del polo nord possiamo intuire la caratteristica forma esagonale della famosa tempesta. Per i dettagli tecnici della foto, vedi qui.
Adesso vi lascio al filmato dell'INAF dedicato alla tempesta esagonale su Saturno. Buona visione a tutti.
giovedì 5 dicembre 2013
Uccelli scambiati per UFO!
Guardate che notizie che vengono date in certi blog! Vi presento questo filmato, realizzato presso Guanajuato in Messico, a 370 km a nord-ovest di Città del Messico, ad un’altitudine di quasi 2000 metri sopra il livello del mare, la sera del 26 Novembre 2013. Nel post si dice che nel filmato si possono ammirare delle "sfere di luce" in formazione in movimento ad alta velocità. La ripresa è stata fatta con una telecamera all'infrarosso.
Guardate il filmato per farvi un'idea...
Avete guardato con attenzione? Cosa ci avete visto? Io, personalmente, ci ho visto uno stormo di uccelli in formazione a V. La caratteristica forma a V si vede benissimo alla fine del filmato. Voi che ne pensate? Per forza a UFO bisogna pensare?
Avete guardato con attenzione? Cosa ci avete visto? Io, personalmente, ci ho visto uno stormo di uccelli in formazione a V. La caratteristica forma a V si vede benissimo alla fine del filmato. Voi che ne pensate? Per forza a UFO bisogna pensare?
mercoledì 4 dicembre 2013
myPower converte l'energia delle tue corse in energia rinnovabile per i dispositivi mobili
Esistono diversi modi per ricaricare i dispositivi mobili. Ad esempio esistono delle batterie che possono essere molto utili per questo compito, ma hanno il difetto che in ogni caso devono essere precaricate. Un team di ricercatori della della Northwestern University ha trovato una soluzione per trasformare in energia elettrica la fatica della propria corsa mattutina allo scopo di ricaricare i dispositivi mobili. Il dispositivo si chiama myPower e sfrutta l'energia del movimento della corsa. Con 45 minuti di corsa è possibile accumulare una carica sufficiente per mantenere in esecuzione uno smartphone per circa 8 ore.
Ovviamente si tratta di una soluzione tutta "americana" e per giunta per studenti universitari, che si mettono a correre ogni mattina presto prima di andare a lezione. Non so se per una utenza italiana una cosa del genere sarebbe gradita. Ci vorrebbe qualcosa che sfrutta l'energia del cazzeggiamento nelle piazze nei lunghi pomeriggi di dolce far niente ;-)
Ovviamente si tratta di una soluzione tutta "americana" e per giunta per studenti universitari, che si mettono a correre ogni mattina presto prima di andare a lezione. Non so se per una utenza italiana una cosa del genere sarebbe gradita. Ci vorrebbe qualcosa che sfrutta l'energia del cazzeggiamento nelle piazze nei lunghi pomeriggi di dolce far niente ;-)
martedì 3 dicembre 2013
Le grandi scoperte della scienza: la Fisica
Non è facile trovare dei buoni documentari scientifici su YouTube in italiano. In questo caso ho avuto fortuna e ho trovato questo bellissimo filmato che parla delle grandi scoperte della scienza e in particolare delle grandi scoperte della Fisica da Galileo ad oggi. Una carrellata storica su come la Fisica, in soli quattro secoli, grazie al metodo scientifico sperimentale, ha cambiato totalmente la nostra conoscenza dell'Universo ed ha rivoluzionato la nostra tecnologia.
Si tratta di una visione molto consigliata per i giovani che in Italia non sono sufficientemente sollecitati ad appassionarsi di questioni scientifiche.
Buona visione a tutti, e speriamo che tutto questo vi appassioni.
Si tratta di una visione molto consigliata per i giovani che in Italia non sono sufficientemente sollecitati ad appassionarsi di questioni scientifiche.
Buona visione a tutti, e speriamo che tutto questo vi appassioni.
Energia dai vulcani
La compagnia Carbon Recycling International è specializzata nella cattura di CO2 dalle emissioni industriali per convertirla in Renewable Metanol (RM), un combustibile che può essere miscelato con la benzina per soddisfare le direttive energetiche rinnovabili. In precedenza questa compagnia ricavava la CO2 dalle emissioni urbane, ma adesso sta modificando le sue "mire" su qualcosa di molto più esplosivo: i vulcani.
La Carbon Recycling International sta cercando di sviluppare un modo commercialmente praticabile di produzione di combustibile liquido direttamente dall'anidride carbonica. L'ambizioso progetto potrebbe ridurre i livelli di CO2 a livello mondiale e nel frattempo permetterebbe la produzione di una fonte rinnovabile di energia. In Islanda l'azienda ha già sviluppato dei sistemi per sfruttare le emissioni di anidride carbonica dai combustibili fossili e dalle sorgenti geotermali. Adesso stanno cercando di sfruttare anche le emissioni dei vulcani.
In nuovo tipo di combustibile ottenuto dall'anidride carbonica dei vulcani è stato chiamato Vulcanol e sembra che abbia un potenziale enorme. Purtroppo, come succede in questi casi, ci sono anche dei grossi problemi da superare. Innanzitutto è molto costoso, perché ricavarlo è piuttosto difficile. In realtà si è ben lontani da una reale competitività con altri tipi di carburanti, soprattutto con quelli di origine fossile.
Una cosa del genere potrebbe essere interessante da sperimentare anche in Italia, visti i vulcani attivi presenti nel territorio. Chissà se non si possano trovare delle soluzioni per rendere il processo di produzione più economico.
La Carbon Recycling International sta cercando di sviluppare un modo commercialmente praticabile di produzione di combustibile liquido direttamente dall'anidride carbonica. L'ambizioso progetto potrebbe ridurre i livelli di CO2 a livello mondiale e nel frattempo permetterebbe la produzione di una fonte rinnovabile di energia. In Islanda l'azienda ha già sviluppato dei sistemi per sfruttare le emissioni di anidride carbonica dai combustibili fossili e dalle sorgenti geotermali. Adesso stanno cercando di sfruttare anche le emissioni dei vulcani.
In nuovo tipo di combustibile ottenuto dall'anidride carbonica dei vulcani è stato chiamato Vulcanol e sembra che abbia un potenziale enorme. Purtroppo, come succede in questi casi, ci sono anche dei grossi problemi da superare. Innanzitutto è molto costoso, perché ricavarlo è piuttosto difficile. In realtà si è ben lontani da una reale competitività con altri tipi di carburanti, soprattutto con quelli di origine fossile.
Una cosa del genere potrebbe essere interessante da sperimentare anche in Italia, visti i vulcani attivi presenti nel territorio. Chissà se non si possano trovare delle soluzioni per rendere il processo di produzione più economico.
Una fase dell'eruzione dell'Etna del 28 novembre del 2013. |
lunedì 2 dicembre 2013
Il gatto di Schrödinger
Si avverte che nel seguente video nessun gatto è stato maltrattato ;-) Tornando seri, avete mai sentito parlare del gatto di Schrödinger? Probabilmente molti di voi conosceranno una versione di questo famoso esperimento mentale.
Si tratta di mettere un gatto in un bunker con dell'esplosivo instabile che ha il 50% di probabilità di esplodere nel minuto successivo e il 50% di non fare niente. Bisogna sapere che la versione con l'esplosivo è quella che dobbiamo ad Einstein, Schrödinger preferiva ricorrere ad una fiala di gas velenoso.
In buona sostanza, finché non guardiamo nel bunker, non sappiamo se il gatto è vivo o morto; quando guardiamo lo troviamo o vivo o morto. Ma se ripetiamo l'esperimento molte volte e con molti gatti, bunker ed esplosivi, vedremo che metà delle volte il gatto sopravvive, e l'altra metà delle volte non avrà la stessa fortuna...
L'interpretazione della Meccanica Quantistica è che prima di guardare, il gatto sia in una sovrapposizione di stati, cioè sarebbe sia morto che vivo ed è la nostra azione del guardare che forzerebbe la natura a prendere una decisione. In pratica la nostra curiosità potrebbe uccidere il gatto. A questo punto mettiamoci dal punto di vista del gatto all'interno del bunker. Esso vedrà l'esplosivo saltare in aria e poi muore, oppure l'esplosivo non salta in aria e il gatto non vede nulla. Non c'è l'opzione: "l'esplosivo è saltato in aria e il gatto non l'ha visto esplodere". La realtà del gatto è profondamente legata all'esito dell'esperimento ed è la nostra osservazione dell'esperimento che costringe la natura a "collassare" in una opzione o nell'altra.
Anche noi siamo come il gatto: o il gatto muore e lo vediamo morto, oppure vive e lo vediamo vivo. Chi ci sta osservando per costringere la natura a collassare in una realtà?
Oppure entrambe le possibilità avvengono in parallelo all'interno di un multiverso più grande?
Questo problema del "collassare in una realtà" è una delle più grandi domande senza risposta nella Meccanica Quantistica. Personalmente non è nemmeno un problema molto grave, perché una cosa è la teoria scientifica della Meccanica Quantistica con la sua descrizione, una cosa ben diversa è la sua interpretazione, che è più una questione filosofica.
Bene, a questo punto godetevi il filmato che descrive quanto ho scritto con delle simpatiche vignette.
Buona visione a tutti. (Purtroppo per il momento è disponibile solo il link).
http://www.youtube.com/watch?v=IOYyCHGWJq4&feature=share
Si tratta di mettere un gatto in un bunker con dell'esplosivo instabile che ha il 50% di probabilità di esplodere nel minuto successivo e il 50% di non fare niente. Bisogna sapere che la versione con l'esplosivo è quella che dobbiamo ad Einstein, Schrödinger preferiva ricorrere ad una fiala di gas velenoso.
In buona sostanza, finché non guardiamo nel bunker, non sappiamo se il gatto è vivo o morto; quando guardiamo lo troviamo o vivo o morto. Ma se ripetiamo l'esperimento molte volte e con molti gatti, bunker ed esplosivi, vedremo che metà delle volte il gatto sopravvive, e l'altra metà delle volte non avrà la stessa fortuna...
L'interpretazione della Meccanica Quantistica è che prima di guardare, il gatto sia in una sovrapposizione di stati, cioè sarebbe sia morto che vivo ed è la nostra azione del guardare che forzerebbe la natura a prendere una decisione. In pratica la nostra curiosità potrebbe uccidere il gatto. A questo punto mettiamoci dal punto di vista del gatto all'interno del bunker. Esso vedrà l'esplosivo saltare in aria e poi muore, oppure l'esplosivo non salta in aria e il gatto non vede nulla. Non c'è l'opzione: "l'esplosivo è saltato in aria e il gatto non l'ha visto esplodere". La realtà del gatto è profondamente legata all'esito dell'esperimento ed è la nostra osservazione dell'esperimento che costringe la natura a "collassare" in una opzione o nell'altra.
Anche noi siamo come il gatto: o il gatto muore e lo vediamo morto, oppure vive e lo vediamo vivo. Chi ci sta osservando per costringere la natura a collassare in una realtà?
Oppure entrambe le possibilità avvengono in parallelo all'interno di un multiverso più grande?
Questo problema del "collassare in una realtà" è una delle più grandi domande senza risposta nella Meccanica Quantistica. Personalmente non è nemmeno un problema molto grave, perché una cosa è la teoria scientifica della Meccanica Quantistica con la sua descrizione, una cosa ben diversa è la sua interpretazione, che è più una questione filosofica.
Bene, a questo punto godetevi il filmato che descrive quanto ho scritto con delle simpatiche vignette.
Buona visione a tutti. (Purtroppo per il momento è disponibile solo il link).
http://www.youtube.com/watch?v=IOYyCHGWJq4&feature=share
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