mercoledì 5 giugno 2013
Le nanotecnologie per le analisi mediche
Buona visione a tutti.
martedì 21 maggio 2013
Stelle doppie, galassie, Saturno e Luna (foto)
Vediamo la prima foto. Si tratta di una bella galassia ben visibile per gli osservatori australi, ma un po' difficile da vedere alle nostre latitudini, nelle nostre regioni del sud si vede un po' meglio, anche se resta sempre abbastanza bassa sull'orizzonte. Sto parlando della galassia a spirale M83 (denominata "girandola del sud"), distante 14,7 milioni di anni luce e visibile nella costellazione dell'Idra. Si tratta quindi di una galassia molto vicina.
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Veniamo adesso a un sistema stellare multiplo molto noto e ben visibile soprattutto nel nostro emisfero. Si tratta di Epsilon Lyrae, visibile ad occhio nudo nella costellazione boreale della Lyra e molto vicina prospetticamente alla stella Vega, una delle più luminose del cielo. Epsilon Lyrae è spesso chiamata anche "la doppia doppia", perché è formata da due sistemi binari stretti separati da circa 3 primi d'arco. Questo sistema si trova a 162 anni luce da noi. La prima doppia si chiama ε1 (sulla destra nella foto) ed è formata da due stelle separate da 2,35 secondi d'arco. La ε2 (sulla sinistra) è formata da due stelle separate quasi dello stesso angolo.
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Il protagonista del cielo primaverile di quest'anno è certamente il pianeta Saturno. In questa mia foto possiamo vedere alcuni dettagli degli anelli, come la divisione di Cassini (il solco scuro) e altri dettagli dell'atmosfera di questo gigante gassoso, come le bande atmosferiche colorate e, nella zona polare, si vede una regione più scura nota come "tempesta esagonale".
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Anche la Luna deve avere il suo spazio. In questa foto ho immortalato un panorama lunare nelle vicinanze del cratere Clavius (quello più grande al centro un po' spostato verso sinistra). Clavius è un cratere da impatto meteoritico largo 225 chilometri e che si è formato circa 4 miliardi di anni fa.
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mercoledì 8 maggio 2013
Free Energy: esiste realmente?
In questo video si parla di Free Energy, cioè della possibilità di costruire un motore che riesca a generare più energia di quella che consuma per funzionare (efficienza maggiore del 100%). In parole povere si tratterebbe di un “moto perpetuo” (ne avevo già scritto in questo post). Un simile motore, a quanto pare, violerebbe le più fondamentali leggi della Fisica, quindi in teoria sarebbe impossibile da realizzare. Ma in pratica? Perché gli scienziati si ostinano così tanto a negare qualsiasi possibilità dell’esistenza della Free Energy? O sono le multinazionali del petrolio che, con un complotto internazionale, impediscono qualsiasi sviluppo di questo tipo di studi scientifici? Dobbiamo pensare che c’è qualcosa sotto?
In realtà in questo video viene spiegato che gli scienziati hanno ottime ragioni (e anche noi le abbiamo) per pensare che NESSUNO ha finora mai realizzato un motore a free energy. Gustatevi il filmato e ditemi cosa ne pensate.
Buona visione a tutti.
Nanotecnologia in medicina: le nuove frontiere.
In medicina la nanotecnologia può avere applicazioni molto interessanti. Alcune polveri nanotecnologiche si possono usare addirittura per ricostruire intere ossa del corpo umano. Nanotecnologia è una tecnologia che manipola la materia a livelli di dimensioni paragonabili al miliardesimo di metro o, equivalentemente, al milionesimo di millimetro. In medicina, la nanotecnologia è molto importante perché le nanoparticelle possono aiutare le medicine ad agire in maniera selettiva. Per maggiori informazioni sulla nanotecnologie in medicina vi consiglio di guardare questo filmato in cui si spiegano alcune cose molto interessanti su questo notevole sviluppo della medicina.
Buona visione a tutti.
martedì 7 maggio 2013
Celle fotovoltaiche del futuro: come saranno?
Queste celle, inoltre, si potranno produrre con un processo molto simile a quello della stampa. Nel filmato che vi propongo potete avere tutti i dettagli sulle celle fotovoltaiche del futuro.
Buona visione a tutti.
domenica 5 maggio 2013
Foto astronomiche (biennio 2012 - 2013)
Buona visione del filmato.
giovedì 18 aprile 2013
I pianeti più simili alla Terra
L’ultima scoperta del “cacciatore di pianeti” Kepler, appena annunciata sulla rivista Science, riguarda i pianeti più simili alla Terra che siano mai stati scoperti finora. Sono simili le dimensioni rispetto alla Terra e anche la stella attorno a cui orbitano è simile al Sole. La cosa singolare è che anche la distanza orbitale è simile a quella terrestre. Nonostante tutto la certezza che in questi pianeti ci sia atmosfera e acqua liquida ancora non c’è.
Questo sistema planetario così interessante ruota attorno alla stella Kepler-62, molto simile al nostro Sole. Attorno a tale stella, Kepler ha rilevato 5 pianeti dotati di dimensioni che vanno dalla metà al doppio di quelle della Terra. I pianeti più interessanti sono quelli più esterni, denominati Kepler-62e e Kepler-62f. Il primo orbita ai limiti della cosiddetta zona abitabile, dove la radiazione proveniente dalla stella basta a consentire la vita, ma è anche abbastanza bassa per consentire l’esistenza di acqua allo stato liquido. Kepler-62f, grande 1,41 volte la Terra, si trova nella fascia centrale della zona abitabile, e dalla sua densità si deduce che dovrebbe essere roccioso, come il nostro pianeta. Potrebbe quindi avere, fiumi, laghi, mari e atmosfera respirabile per forme di vita simili alle nostre. Ma ciò non è sicuro, perché Kepler non è in grado di confermare questo tipo di ipotesi perché la stella è troppo lontana.
Dimensioni relative di alcuni dei pianeti orbitanti attorno alla stella (l’aspetto dei pianeti, tranne della Terra, è solo frutto della fantasia del disegnatore). Da sinistra a destra: Kepler-22b, Kepler-69c, Kepler-62e, Kepler-62f, Terra
Per potere essere sicuri di avere davvero scoperto un pianeta simile al nostro, bisognerà aspettare di osservare un sistema planetario di una stella più vicina, oppure attendere ancora per avere a disposizione strumenti e metodi ancora più potenti di quelli attualmente a nostra disposizione.
mercoledì 17 aprile 2013
Inversione del campo magnetico terrestre
Si dice che siamo in prossimità di un cambio di polarità del campo magnetico terrestre. Si dice che nel giro di pochi anni il campo magnetico terrestre invertirà la propria polarità. Cosa c’è di vero in questa notizia? E se dovesse essere vero, che conseguenze potrebbe avere sugli organismi viventi questa inversione? In passato l’inversione è già avvenuta? Come siamo riusciti a stabilire la polarità del campo magnetico terrestre nel passato? Si tratta di domande affascinanti a cui, in questo filmato, il professor Fabio Florindo dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia, ha cercato di rispondere spiegando che cos'è il campo magnetico terrestre, come si genera, perché è fondamentale per la nostra stessa sopravvivenza e quali sono i meccanismi che periodicamente lo fanno invertire.
In media si vede che il campo magnetico si inverte ogni 300000 anni e il processo di inversione avviene in poco meno di 10000 anni. Questo è sufficiente per dire che un simile fenomeno non può assolutamente accadere “domani”. Per saperne di più vi consiglio sicuramente di vedere il filmato perché può chiarire i vostri dubbi e curiosità sul campo magnetico terrestre. Sono in troppi ormai che, in balia a questa corrente di catastrofismo, “profetizzano” apocalittiche situazioni che coinvolgono l’inversione del campo magnetico terrestre. In questo video queste “profezie” sono sostituite da molto più salutari nozioni scientifiche, molto meno oscure e arcane, ma certamente molto più vere.
Buona visione a tutti.
martedì 16 aprile 2013
Motore a ghiaccio!
Buona visione del filmato.
Pannelli solari termici autocostruiti a Lucca (marzo 2013)
Si tratta di una iniziativa molto interessante che merita di essere divulgata. Buona visione del video.
WiFi gratis per tutti
In Italia esiste un paese che offre il WiFi completamente gratuito. Si tratta del comune di Verrua Savoia in Piemonte. La cosa più interessante è che il WiFi non serve solo per navigare su Internet, ma può aiutarci a far funzionare una enorme quantità di servizi molto utili per la nostra vita quotidiana e per rendere le nostre case più sicure e confortevoli. In questo caso il WiFi si può utilmente associare alla domotica. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Verrua Savoia e il laboratorio iXem del Politecnico di Torino.
In questo filmato possiamo vedere molte delle meravigliose applicazioni del WiFi.
Buona visione a tutti.
Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.
Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...