mercoledì 1 agosto 2012

Quanto pesa l’umanità?

La risposta è semplice: 287 milioni di tonnellate! Questo è il peso totale dell’umanità adulta, calcolato da Sarah Walpole (School of Medecine di Londra) e dagli esperti di statistica dell’OMS. Questo calcolo potrebbe sembrare incongruo, ma possiede una sua notevole importanza. Per prevedere il consumo alimentare del futuro bisogna tenere conto anche del peso della popolazione e non solo del numero di individui. Il consumo energetico della popolazione umana aumenta all’aumentare del suo peso. Ciò significa che per nutrire 9 miliardi di abitanti che hanno un peso medio di 60 kg richiede molta meno energia di 9 miliardi che hanno un peso medio, ad esempio, di 80 kg.
Secondo Sarah Walpole il 5% della biomassa umana e costituita da individui in sovrappeso. Ad esempio, gli Stati Uniti rappresentano il 5% della popolazione mondiale, ma è responsabile del 20% dell’eccesso di massa a causa del sovrappeso.

sovrappeso ed obesità

Invece l’India, in cui è concentrato il 16% della popolazione mondiale è responsabile solo del 3,8% dell’eccesso di massa dovuto al sovrappeso. Evidentemente in India in media si mangia di meno rispetto agli Stati Uniti...
Altri dati interessanti di questo studio sono: l’indice di massa corporea (IMC) medio della popolazione mondiale è pari a 20,2, il peso medio degli adulti è di 62 kg, e ogni giorno consumiamo 12 miliardi di miliardi di kilocalorie! Devo dire che fare mangiare l’umanità non è mai stato così difficile! Quando saremo diventati 9 miliardi in questo pianeta, cosa ci dovremo inventare per nutrire questo enorme numero di persone?



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L’omosessualità non è contro natura

Non c’era certo bisogno di questo post per scoprire questa evidenza, ma un recente articolo comparso sul numero 238 della rivista Focus, dal titolo “Sesso Sapiens”, mi ha ispirato una serie di riflessioni che ho ritenuto essere sufficientemente interessanti da meritare di essere pubblicate sul blog.

L’articolo in questione non parlava direttamente di omosessualità, ma della sessualità umana che in certi casi si differenzia di molto da quella animale, tanto da poter affermare che non è vero che a letto noi liberiamo i nostri istinti più “bestiali”, piuttosto diventiamo ancora più “umani”.

Dell’articolo in particolare mi ha colpito l’evidenza che esistono centinaia di specie animali in cui l’omosessualità è ben documentata e questo lo scrive anche David Linden, neuroscienziato e docente della Johns Hopkins University di Baltimora, autore di un saggio dal titolo “La bussola del piacere”. In questo saggio afferma che nel mondo animale in molti casi non è disdegnato nemmeno il sesso con i cadaveri! Sorpresa

Questi studi ci fanno comprendere come l’affermazione secondo cui l’omosessualità è contro natura è davvero sbagliata e non c’è nessuna ragione di sostenere una simile tesi.

Il problema che questa idea dell’omosessualità contro natura è invece molto ben radicata in molte persone. Poco male, si potrebbe pensare, ognuno in fondo è libero di pensarla come crede. Purtroppo la questione non è affatto così semplice…

Per fare un esempio in Italia ci sono alcuni partiti politici che battono moltissimo sulla questione dell’omosessualità cercando di raccogliere voti con slogan basati sul fatto che se vinceranno loro alle elezioni impediranno con ogni mezzo i matrimoni gay e altre cose del genere. La campagna elettorale si comincerà ad infiammare tra pochi mesi, visto che il 2013 si avvicina e presto bisognerà tornare alle urne. Credo che sia vergognoso basare una campagna elettorale sull’omofobia, quindi è necessario che l’evidenza che nell’omosessualità non c’è niente di innaturale e di patologico (o di “peccaminoso”) sia ben assimilata da tutti.

Solo se la gente avrà una conoscenza ben strutturata della natura dell’uomo e del mondo che ci circonda potrà evitare di lasciarsi condizionare da idee obsolete che possono avere però conseguenze enormi per la nostra società.

Votare in massa per le persone sbagliate può portare infatti a tristissime conseguenze, come la storia ci insegna…


giovedì 19 luglio 2012

Camioncino dei gelati con pannelli solari

La compagnia di design Springtime ha prodotto un notevole camioncino dei gelati alimentato da pannelli solari fotovoltaici. Il dispositivo usa i pannelli solari per caricare le batterie che alimentano l’unità di refrigerazione interna.

camioncino dei gelati a pannelli solari

In un periodo in cui ogni cosa si sta trasformando in “solare”, non poteva certo mancare il camioncino dei gelati! Occhiolino In realtà sono contento di questa “cultura”, qualunque sia la reale utilità di una simile “creazione”.

Il camioncino dei gelati con pannelli solari è stato progettato per montare un pannello solare sul suo tetto per caricare le batterie elettriche che possono mantenere il gelato alla giusta temperatura anche in caldissime giornate estive. Possibilmente questo camioncino potrebbe diffondersi in tutto il mondo ed avere un grande successo commerciale, il futuro ci darà sicuramente la risposta.

Buona estate e buoni gelati! Sorriso


martedì 10 luglio 2012

Celle fotovoltaiche a doppia faccia

Siamo abituati a vedere celle fotovoltaiche che hanno gli elementi fotosensibili solo in una faccia della cella. bSolar ha ideato delle celle fotovoltaichea doppia faccia” che possono arrivare a produrre fino al 50% di energia in più rispetto alle celle “normali” a faccia singola. Ovviamente non si tratta di una rivoluzione, ma è comunque un raffinamento da non sottovalutare. Questo perché queste celle fotovoltaiche permettono di sfruttare molta della luce che di solito non viene sfruttata, come quella riflessa dai tetti, dalle nuvole, dal terreno e dall’atmosfera.

celle fotovoltaiche a doppia faccia

Ovviamente mi chiedo quanto costi questo aumento della luce raccolta. Se una faccia della cella fotovoltaica viene colpita in pieno dalla luce solare, il costo di questa faccia viene sfruttato a dovere. Se l’altra faccia viene colpita solo da luce indiretta l’efficienza sarà ovviamente molto più bassa. E’ come se si avessero due serie di pannelli; una sotto il sole cocente e l’altra all’ombra che riceve luce indiretta. Siamo sicuri che i soldi per questa seconda serie di pannelli siano ben spesi?

bSolar double sided solar cells

In ogni caso le celle solari fotovoltaiche a doppia faccia bSolar sono state utilizzate in un progetto di una centrale solare con una potenza di 730 kW in Giappone. Vuol dire che i giapponesi sono avanti Sorriso.


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Come fare una gif animata con GIMP

Come si può creare una gif animata con GIMP? Per chi ancora non lo conoscesse, GIMP è un software open source gratuito che rivaleggia con il più famoso (e costoso) Photoshop. Secondo i suoi “amanti”, GIMP è anche più potente e facile da usare di Photoshop. Per quanto riguarda le potenzialità non saprei prendere posizione, ma riguardo alla facilità d’uso l’ho trovato più complicato rispetto a Photoshop. Dovendo realizzare una gif animata con GIMP mi sono trovato subito in difficoltà. Per fortuna su YouTube si possono trovare numerosi tutorial su GIMP.

Il tutorial che vi presento è un esempio per principianti che spiega in maniera semplice (il filmato dura solo 7 minuti) come realizzare una gif animata. Se siete capitati qui nella disperata ricerca di come fare una cosa del genere, spero che questa segnalazione vi sia utile.

Buona visione a tutti.


mercoledì 4 luglio 2012

Annunciata la scoperta del bosone di Higgs

Bosone di Higgs: sembra che stavolta ci siamo. Si tratta di una scoperta straordinaria che viene inseguita da alcuni decenni e che è stata possibile grazie alla potenza del gigantesco acceleratore di particelle LHC del CERN di Ginevra. Per i più curiosi vi rimando ad un post che avevo scritto tempo fa è che spiega in maniera semplice cosa è il bosone di Higgs e perché è importante.

Bisogna fare una doverosa precisazione: la vera scoperta è che è stato osservato un nuovo bosone che "dovrebbe" essere il bosone di Higgs. Ovviamente è molto difficile che sia qualcos'altro, ma in campo scientifico bisogna sempre essere molto precisi.

Il nuovo bosone scoperto avrebbe una massa di circa 126,5 GeV e la misura ha un livello di significatività di 5 sigma, ciò significa che la probabilità che il segnale rilevato sia una fluttuazione statistica è davvero minima.

Queste sono alcune slides della conferenza trasmessa in webcast stamane a partire dalle ore 9:00 dal CERN.

Scoperta bosone di Higgs


Annuncio scoperta bosone di Higgs


In questa immagine possiamo vedere Peter Higgs (presente nella sala conferenze), il fisico che nel 1964 teorizzò l'esistenza del bosone di Higgs (è ovvio!) che conferisce massa a tutte le particelle dell'Universo. Per lui oggi deve essere stata una soddisfazione davvero enorme! :-) Ha aspettato 48 anni per vivere questo giorno!

Peter Higgs

Ok, adesso la scoperta è stata fatta, a quanto pare. Da questo punto in poi comincia l'era delle misurazioni sul bosone di Higgs. Buon lavoro a tutti i fisici che ci suderanno sopra ;-).

martedì 3 luglio 2012

Viaggio al centro della nostra Galassia

Viaggio al centro della Terra è forse il più famoso romanzo di Giulio Verne, ma in questo filmato possiamo vedere un viaggio che nemmeno il geniale scrittore francese aveva mai osato immaginare. Si tratta del viaggio al centro della Via Lattea. In direzione della costellazione del Sagittario c'è il nucleo della nostra Galassia, la Via Lattea. Viaggiando con una ipotetica astronave in quella direzione incontreremmo nubi di gas, ammassi di stelle e, proprio al centro, un immenso buco nero.

Questa "zoomata" verso il centro della Galassia è stata ottenuta grazie alle meravigliose immagini della Digitized Sky Survey. Si tratta di un viaggio meraviglioso che vi consiglio di fare per queste vacanze ;-)

Buona visione a tutti.

mercoledì 27 giugno 2012

Alcuni oggetti astronomici del cielo estivo (foto)


Nel cielo estivo ci sono oggetti astronomici di molti tipi. In questo post vi mostro un ammasso aperto (M11), un ammasso globulare (M5), una nebulosa planetaria (M27) e una nebulosa ad emissione (M8). Sono tutte foto fatte da me. Non sono paragonabili a quelle che riuscirete a trovare in giro degli stessi oggetti, ma, come al solito, c’è una notevole soddisfazione a fotografare il cielo con una buona dose di “fai da te”. Tutte le foto sono state fatte con un telescopio Celestron CPC 800 xlt, una fotocamera digitale Canon EOS 600D e sono state ottenute grazie ad una tecnica di sovrapposizione di vari fotogrammi con pose massime di 30-35 secondi.

Ammasso aperto M11 (Costellazione Scutum, lo Scudo). E’ formato da più di un centinaio di stelle. Si trova a 6200 anni luce da noi e viene chiamato Ammasso dell’Anitra Selvatica, perché, con molta fantasia, ricorda il volo di uno stormo di anatra.

ammasso aperto M11




Ammasso globulare M5 (costellazione Serpens, il Serpente). Si trova a 24500 anni luce e contiene più di 100000 stelle. La sua età stimata è di 13 miliardi di anni e questo lo rende uno degli oggetti più “anziani” della nostra galassia.

ammasso globulare M5




Nebulosa planetaria M27 (Costellazione Vulpecula, la Volpetta). Chiamata anche nebulosa Dumbbell (“manubrio” e non “campana muta”, come sembrerebbe dalla traduzione letterale) Si trova a 1360 anni luce ed è il risultato dell’evoluzione finale di una stelle di massa simile a quella del Sole.

nebulosa planetaria M27 manubrio




Nebulosa ad emissione M8, detta “Laguna” (Costellazione Sagittarius, il Sagittario). E’ la foto che mi è venuta peggio a causa del fatto che è un oggetto basso sull’orizzonte e dalle mie parti è disturbata dall’inquinamento luminoso dovuto alla vicinanza di Catania. Si trova a 4100 anni luce ed è una zona in cui nascono nuove stelle.

nebulosa ad emissione M8 laguna



giovedì 21 giugno 2012

6 modi per raffreddare la casa

Nei prossimi giorni è prevista un’ondata di caldo, con picchi che supereranno i 40 gradi? Se odiate i condizionatori sappiate che, per fortuna, esistono ben 6 modi per raffreddare la casa senza ricorrere a costosi dispositivi che raffreddano la casa, ma nel frattempo consumano una quantità scandalosa di corrente e contribuiscono a inquinare l’ambiente a causa degli elevati consumi.

Ecco 6 modi per raffreddare la casa (ma anche l’ufficio) senza avere bisogno del condizionatore.

1) Usa gli indumenti giusti

Dopo il disastro di Fukushima e la conseguente crisi energetica, in Giappone il governo ha chiesto ai lavoratori di non usare cravatte, giacche o altri indumenti “formali” sul luogo di lavoro. L’uso di indumenti leggeri che permettono la traspirazione e non aumentano a dismisura la temperatura corporea permette di usare meno risorse energetiche per mantenere un ambiente confortevole dal punto di vista termico. In casa è molto più facile che la gente “stia in mutande”, ma non mancano casi di persone che non rinunciano a vestirsi in maniera ordinata anche a casa. Per stavolta potete fare uno strappo alla regola…

 

2) Non permettere al calore di entrare

Un modo incredibilmente efficace per prevenire il riscaldamento eccessivo di un qualsiasi locale (sia casa che ufficio) è di montare delle tende esterne alle finestre, soprattutto quelle che sono direttamente esposte alla luce solare. Un’altra fonte di calore che spesso viene trascurata è quella costituita dagli apparecchi elettronici in casa. Spegni tutti i computer, televisori, stampanti che non stai usando direttamente. Spegnili staccando direttamente la spina (o spegnendo l’interruttore della presa multipla): le vere fonti di calore di questi dispositivi sono i loro alimentatori che restano caldissimi e sotto alimentazione anche quando i dispositivi stessi sono spenti, con conseguente consumi parassiti di corrente.

 

3) Metti l’aria in movimento

Il movimento dell’aria, anche solo un lieve movimento, può fare una grande differenza. L’uso di ventilatori a soffitto o di ventilatori portatili aumenta la circolazione dell’aria e può rendere gli ambienti confortevoli con un basso consumo energetico. Aprire le finestre per creare correnti d’aria tra le stanze può aiutare, ma va fatto solo quando la temperatura esterna è minore di quella interna, altrimenti si corre il rischio di riscaldare la casa in maniera rapidissima. Ho notato che quando le temperature superano di molto i 40 gradi è molto meglio tenere tutto chiuso, esattamente come se fuori ci fosse una tormenta di neve!

 

4) Usa le fresche notti per avere fresche giornate

In alcuni posti c’è una notevole escursione termica tra giorno e notte. Questa caratteristica deve essere sfruttata a dovere. Finestre aperte di notte con ventilatori che soffiano l’aria dall’esterno all’interno per portare l’aria fresca negli ambienti; di giorno le finestre devono essere chiuse per impedire che l’aria calda del rovente mattino possa entrare.

 

5) Isola termicamente l’abitazione

Se sei disposto a mettere mano al portafogli è possibile trovare un rimedio radicale al caldo estivo in casa: un buon isolamento termico di soffitti, pareti e di finestre è utile anche d’inverno. In questo modo la casa (o qualunque altro ambiente) diventa un luogo con poca escursione termica. L’investimento iniziale permette però di abbattere notevolmente i consumi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento. Questa in realtà è la soluzione migliore da adottare soprattutto per gli edifici di nuova costruzione.

 

6) Scegli bene il condizionatore

Se proprio non volete fare a meno del condizionatore, almeno controllate che faccia bene il suo lavoro. Molto spesso durante l’estate vengono venduti condizionatori a prezzi molto scontati, ma avete controllato se hanno una buona efficienza? Spesso i prodotti economici consumano molto, ma non hanno una efficienza adeguata. Un altro errore che spesso si commette è di acquistare condizionatori nettamente sovradimensionati rispetto agli ambienti che si intendono raffreddare. Il motto “più potente è e meglio è” che viene raccomandato da molti commessi di negozi di elettrodomestici, non è sempre corretto. Stanno cercando di appiopparvi un prodotto che non fa per voi.

Ondata di caldo

Questi 6 modi per raffreddare la casa di solito sono quelli più raccomandati, ma se siete a conoscenza di qualche altro “metodo segreto” condividetelo con noi nei commenti. Estati fresche a tutti!


lunedì 18 giugno 2012

Saturno con reflex digitale

E’ possibile fotografare un pianeta come Saturno con una reflex digitale (in questo caso una Canon EOS 600d) ottenendo risultati apprezzabili? Se la turbolenza atmosferica (seeing) ti aiuta (questione di fortuna) e conosci un minimo di tecnica fotografica astronomica, si riescono ad avere belle soddisfazioni. Nel mio caso la tecnica fotografica è ancora da principiante, ma l’11 giugno 2012 l’atmosfera dalle mie parti era sufficientemente ferma da consentire una buona ripresa. Il risultato è questo:

Saturno 11 giugno 2012 reflex digitale

Per chi ha un minimo di conoscenza di fotografia planetaria, questa immagine è “quasi” paragonabile a quelle che si possono ottenere con sensori CCD dedicati all’imaging planetario. Si riesce bene a vedere la divisione di Cassini degli anelli di Saturno, qualche dettaglio delle fasce nuvolose dell’atmosfera, l’ombra del grande pianeta sui suoi anelli. Con un telescopio del diametro di 20 cm raramente si riesce a vedere qualche piccolo dettaglio in più.

I dati della ripresa sono:

Telescopio Celestron CPC 800 xlt, Canon EOS 600d al fuoco diretto, lente di barlow 2,5x, filmato 1920x1080 25 fps, elaborazione di 1000 su 2450 fotogrammi con Autostakkert 2 + Registax 6 + Photoshop 5.5. Seeing della serata: 6-7/10.

Ovviamente non mi fermo qui e se mi capita qualche altra serata con un seeing ancora migliore cercherò di fare qualche altra foto nella speranza di ottenere qualcosa di meglio Sorriso.


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domenica 17 giugno 2012

Topolino su Mercurio fotografato dalla sonda Messenger!

Messenger è una sonda spaziale che sta orbitando attorno al pianeta Mercurio dal 2011 e ci sta mandando una meravigliosa serie di immagini di quel piccolo, ma caldissimo, pianeta. Le immagini di Messenger sono ad alta risoluzione, anche perché si tratta di riprese a distanza ravvicinata.

Tra le tante meraviglie che sono state fotografate, anche di altissimo valore scientifico, si possono trovare immagini molto divertenti, come quella che vi presento in questo post. Questa serie di crateri hanno un profilo che vi risulta familiare? Con buona pace di tutti coloro che credono di vedere una faccia su Marte di origine aliena, in questo caso nessuno ha osato pensare che la Disney ha fatto disegnare l’effigie di Topolino sulla superficie di Mercurio… O sbaglio? Sorriso

Il ragionamento è questo: anche se ci fosse una faccia su Marte niente ci dice che sia di origine aliena (e nemmeno di origine artificiale), così come questo profilo di Topolino non è stato “stampato” apposta su Mercurio. Si tratta solo del noto fenomeno psicologico della pareidolia, che ci fa riconoscere forme note da forme vaghe e con contorni poco netti.

Però devo dire che questo profilo di Topolino ci sta bene sulla superficie di Mercurio Occhiolino.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...