giovedì 20 ottobre 2011

Batteri al microscopio

In questo breve filmato possiamo vedere alcuni batteri al microscopio ottico (siamo a 5500 ingrandimenti). Si tratta di batteri del genere spirillum in una superficie formata da cellule epiteliali. Nell’immagine sono visibili anche alcune strutture delle cellule epiteliali, ad esempio i microvilli.

spirillum

Il filmato dura solo 32 secondi e i batteri spirillum appaiono abbastanza piccoli, quindi per vederli bisogna fare un po’ attenzione. Buona visione a tutti.


Qual è il mammifero più piccolo del mondo?

I più piccoli mammiferi del mondo sono il mustiolo (Suncus Etruscus), simile ad un toporagno e lungo 6-7 centimetri (coda inclusa), e il pipistrello calabrone (Craseonycteris thonglongyai) che vive in Thailandia e in Birmania, lungo solo 3,5 centimetri. In entrambi i casi il peso è di circa 2 grammi. Il mustiolo invece vive in Europa meridionale, Asia occidentale e meridionale e Africa centro-settentrionale.

Un’immagine che mostra un mustiolo. Si noti il confronto con la mano di un uomo.

mustiolo

 

In questa immagine invece possiamo vedere un pipistrello calabrone. Si noti anche in questo caso il confronto con le dimensioni di una mano.


mercoledì 19 ottobre 2011

Effetti ottici della Relatività Speciale

Cosa vedremmo se la velocità della luce fosse di solo 1 metro al secondo anziché i quasi 300000 chilometri al secondo correntemente misurati? A parte il fatto che sarebbe ben difficile correre troppo in autostrada Sorriso potremmo osservare spettacolari effetti ottici relativistici anche nella nostra vita quotidiana.

Effetti ottici relativistici

Questo è proprio ciò che viene immaginato nel bellissimo filmato che vi mostro in questo post. Nella prima scena possiamo vedere un tragitto senza alcun effetto relativistico. Si noti la posizione e l’orientazione delle strutture nel deserto. Nella scena successiva possiamo osservare gli effetti di aberrazione relativistica. Quando si accelera si può notare come l’effetto di compressione angolare crei l’iniziale impressione di un movimento all’indietro. Non appena si supera l’edificio, questo sembra ruotarci attorno. Questo è un effetto relativistico noto come rotazione di Terrell. La cosa più strana è che si riesce a vedere anche il muro nel retro dell’edificio. Si noti l’estrema deformazione di tutti gli oggetti e anche il cielo sembra “concentrarsi” tutto verso il punto di fuga.

Nel terzo spezzone invece si aggiunge anche il cambiamento cromatico della scena dovuta all’effetto Doppler relativistico. La scena appare sempre più blu in direzione del punto di fuga e sempre più rossa verso i bordi. Nel quarto spezzone, oltre all’aberrazione e all’effetto Doppler viene aggiunta anche la variazione di intensità luminosa. In questo caso si vede che la scena diventa luminosissima in direzione del punto di fuga e sempre più scura ai bordi man mano che si accelera.

A questo punto viene mostrata anche una scena in cui si passa nelle vicinanze di una forma cubica forata. Viene messa di nuovo in evidenza la rotazione di Terrell. La cosa più strana anche questa volta è che quando si è già nettamente superato il cubo, questo viene visto come se fosse ancora davanti a destra.

Nella scena successiva si vede cosa succede se si passa attraverso gli spazi interni del cubo. In questo caso la cosa più sorprendente è che nel momento in cui si è all’interno del cubo questo interno si vedrebbe proiettato come se fosse davanti a noi. Il risultato è uno spettacolare effetto caleidoscopico.

Tutte questi effetti ottici sono davvero spettacolari e sorprendenti e sono stati “calcolati” grazie alle formule matematiche della Relatività Speciale e trasformate in scene grafiche grazie ai computer.

Ma adesso vi lascio al filmato. Buona visione a tutti.


L’occhio in slow motion

In questo filmato possiamo vedere un occhio umano filmato in slow motion. Non si tratta però di un filmato a scopi scientifici. Chi lo ha filmato (ha filmato il proprio occhio) lo ha fatto solo per pura curiosità di vedere quali dettagli si potessero cogliere da una simile inquadratura.

Il risultato però è ugualmente molto interessante, perché noi guardiamo di tutto durante la giornata, ma non ci rendiamo realmente conto di quali siano i movimenti che compiono i nostri occhi. Con questo filmato possiamo soddisfare la nostra (eventuale) curiosità Occhiolino

Ed ecco a voi il filmato in questione prodotto dall’utente di YouTube SaintJimmey. Attenzione che il contenuto del video potrebbe risultare fastidioso per soggetti particolarmente impressionabili. Buona visione a tutti.


martedì 18 ottobre 2011

Per dormire bene fare sport e bagni caldi

Dormire bene predispone al buonumore e facilita tutte le attività della giornata. Purtroppo molte persone hanno difficoltà ad addormentarsi. Prima di rivolgervi al medico per risolvere il problema, provate alcuni di questi rimedi, compresa la tradizionale tazza di latte tiepido con miele di tiglio o arancio prima di andare a dormire.

dormire bene

Tra le altre attività che possono conciliare il sonno ci sono: fare un bagno caldo per almeno10 minuti, fare esercizio fisico per mezz'ora nel pomeriggio, fare una cena leggera evitando caffè, cioccolata, bibite a base di cola e bevande alcoliche almeno tre ore prima di addormentarsi, evitare attività stimolanti nelle ore serali, svegliarsi presto al mattino e andare a letto sempre alla stessa ora ogni sera. Non stare molte ore al computer prima di andare a letto la sera.

Se non volete fare il bagno potete sostituirlo con un pediluvio caldo. Per distendere i nervi, scaricare la tensione e cercare di scacciare i pensieri negativi una passeggiata può aiutare. Un ultimo fondamentale consiglio è quello di non riscaldare la stanza: il sonno arriva quando il corpo si scalda dopo essere stato raffreddato dall'atto dello spogliarsi. Questo aumento della temperatura è un fattore importante per favorire il sonno.


La dieta vegetariana

La dieta vegetariana. Quanto è veramente vegetariana? Quali sono gli aspetti positivi e i limiti eventuali di tale dieta? In Italia ci sono ben 7 milioni di sostenitori della dieta vegetariana che hanno rinunciato a bistecche e insaccati.

Dieta vegetariana

In generale i nutrizionisti non sono contrari alla dieta vegetariana, ma chi la pratica deve essere ben consapevole delle proprietà e della composizione di tutti gli alimenti. Bisogna sempre mangiare in modo da assumere tutte le sostanze necessarie per il funzionamento del nostro organismo. Una cosa che non tutti sanno è che anche i vegetariani possono andare incontro al sovrappeso e all’obesità e in questi casi le quantità di cibo devono essere limitate.

Il segreto della dieta vegetariana sta tutto in un delicato equilibro di sostanze per evitare carenze nutrizionali. Ad esempio per facilitare l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali conviene abbinarli ad alimenti ricchi di vitamina C. Un’altra abbinata vincente è la classica pasta e fagioli. Questa combinazione consente una buona sintesi proteica perché compensa l’assenza reciproca di alcuni amminoacidi importanti.

In questo filmato possiamo vedere alcune indicazioni interessanti sulla dieta vegetariana e sulla sua effettiva applicabilità. Buona visione a tutti.


lunedì 17 ottobre 2011

Jolly Roger

Jolly Roger è la bandiera tradizionale dei pirati americani ed europei, raffigurante un teschio bianco e due tibie incrociate su sfondo nero, simbolo di morte e distruzione. Ogni capitano pirata aveva la possibilità di scegliere il proprio vessillo e di modificare la bandiera a suo piacimento.

Jolly Roger

I pirati Calico Jack Rackam e Thomas Tew usavano una variante con due spade al posto delle ossa. Edward Teach (più noto come “barbanera”) usava uno scheletro che reggeva una clessidra in una mano e una spada o una freccia nell’altra, con a fianco un cuore sanguinante.

L’origine della locuzione “Jolly Roger” non è chiara. Una teoria vuole che derivi dal francese “jolie rouge”, bella rossa, che in inglese venne trasformato in “Jolly Roger”. Questo perché esistevano una serie di “bandiere rosse” molto temute dalle navi nemiche. La bandiera rossa infatti stava a significare che in battaglia non ci sarebbe stata alcuna pietà per il nemico.

Un’altra teoria vuole che il nome derivi da “Old Roger”, termine con cui si designava il diavolo.


L’invincibile armata

In spagnolo, Invencible Armada. Si tratta di una flotta navale armata nel 1588 dal re cattolico Filippo II di Spagna per invadere l’Inghilterra protestante governata dalla regina Elisabetta I. La flotta era composta da 130 navi e 30000 uomini, più altri 30000 soldati che si imbarcarono nei Paesi Bassi: uno degli eserciti più imponenti che avesse fino a quel momento solcato i mari, detta perciò “invincibile”, con moto di orgoglio e di ottimismo.

Invincibile Armata

(Le navi da battaglia inglesi respingono la flotta dell’Invincibile Armata, 25 luglio 1588)

Malgrado questo, la flotta spagnola si rivelò tutt’altro che invincibile: dapprima fu sorpresa da forti tempeste, poi venne respinta dalle navi inglesi comandate dall’ammiraglio Francis Drake nel Canale della Manica. Fu la prima battaglia combattuta interamente in mare con l’uso della sola artiglieria pesante, i cannoni. Solo la metà delle navi dell’Invincibile Armata fece ritorno in Spagna.


giovedì 13 ottobre 2011

La storia del doping

Ma perché il doping? Molti atleti sono sottoposti a una tale pressione psicologica e fisica che i loro allenatori e perfino i medici che li assistono li inducono a ricorrere all'uso di farmaci vietati per sfruttarne gli effetti stimolanti, aumentare o diminuire il peso, combattere la fatica, aumentare la resistenza cardiaca e la concentrazione mentale. Non dimentichiamo, poi, le motivazioni di carattere economico: il prestigio di una vittoria e i notevoli vantaggi, anche monetari, che ne derivano possono spingere gli atleti, contro tutti i principi dell'attività sportiva, ad affrontare carichi di allenamento difficilmente sopportabili se non si ricorre a sostanze dopanti.

sostanze dopanti

La storia del doping

•    Già nei Giochi olimpici del 668 a.C. si assumevano sostanze stimolanti: erano funghi allucinogeni.

•    Si dice che Milone di Crotone (VI sec. a.C.), vincitore della lotta in sei Olimpiadi, si nutrisse con 10 kg di carne e 10 litri di vino al giorno.

•    Il medico greco Ippocrate (460-377 a.C. circa) ricostruì la dieta di uno degli atleti greci, Biante: grandi quantità di formaggi, carne di maiale poco cotta, meloni, frutta, uova, vino in abbondanza. Egli concludeva che “l'atleta per diventare forte non può vivere a lungo”.

•    Secondo un altro medico greco, Claudio Galeno (130-200 d.C.), gli atleti greci erano “uomini con poco cervello destinati a morire presto”. Egli descrive anche, nei suoi scritti, le sostanze che assumevano gli atleti romani per migliorare le loro prestazioni.

•    Anche tra gli atleti aztechi era diffusa l'abitudine di mangiare grandi quantità di carne, tra cui cuore umano, prima delle gare.

•    Il ricorso a sostanze che fornivano aggressività e coraggio era molto diffuso tra i vichinghi.

•    Nella seconda metà dell'Ottocento, alcuni ciclisti europei assumevano sostanze eccitanti, tra le quali morfina.

•    Nel 1865 fu descritto per la prima volta in una rivista scientifica (il “British Medicai Journal”) un caso di doping (un nuotatore espulso da una gara ad Amsterdam).

•    Al 1886 risale la prima morte conosciuta per doping: un ciclista gallese (Arthur Linton), nella Parigi-Bordeaux.

•    Il vincitore della maratona nei Giochi olimpici del 1904, Thomas Hicks, aveva assunto stricnina e brandy durante la gara: non fu squalificato, perché le regole ancora non lo prevedevano.

•    Le anfetamine, sintetizzate negli anni Trenta del Novecento, diedero origine alla prima vera epidemia di doping farmacologico e iniziarono la loro avventura olimpica nel 1936, ai Giochi di Berlino. La loro diffusione su larga scala come sostanze dopanti ricevette poi grande impulso dal massiccio impiego che ne fecero tutte le forze armate impegnate nel secondo conflitto mondiale. La lista di atleti morti per assunzione di anfetamine è lunghissima; per limitarsi ai più noti:
—    il ciclista italiano Alfredo Falzini (1949, al termine della Milano-Rapallo);
—    il ciclista danese Kurt Jensen (Olimpiadi del 1960);
—    il ciclista inglese Tommy Simpson (1967, Tour de France, mentre scalava il Mont Ventoux, sotto gli occhi delle telecamere);
—    il calciatore francese Jean-Louis Quadri (1968).

•    Al 1952 (Olimpiadi di Helsinki), risale probabilmente l'inizio dell'uso degli anabolizzanti.

•    Nel 1954, ai Campionati del Mondo di sollevamento pesi di Vienna, gli atleti sovietici, imbottiti di testosterone, fecero incetta di medaglie d'oro.

•    Negli anni Cinquanta, in piena «guerra fredda delle medaglie», gli statunitensi risposero all'uso di ormoni sessuali maschili da parte dei sovietici assumendo diversi steroidi anabolizzanti.

•    Negli anni Settanta-Ottanta, le nuotatrici della DDR fecero uso di anabolizzanti.

•    Nel 1971 il CIO pubblicò una lista di sostanze proibite che viene periodicamente aggiornata.

•    Fra il 1987 e il 1990 morirono per doping diversi ciclisti.

•    Nel 1988, alle Olimpiadi di Seoul, il vincitore dei 100 metri, il canadese Ben Johnson, fu squalificato per uso di sostanze dopanti.

Ben Johnson

•    Agli inizi del 1990 si scoprirono archivi con i nomi di oltre 10.000 atleti della Germania dell'Est che avevano ricevuto sostanze dopanti come parte di un piano governativo.

•    Fra il 1987 e il 1990 le nuotatrici cinesi utilizzarono sostanze dopanti.

•    Nel 1998 esplose lo scandalo doping al Tour de France, vinto con grande distacco da Marco Pantani, che l'anno successivo, durante il Giro d'Italia, risultò positivo all'antidoping.

Marco Pantani

•    II 14 dicembre 2000 fu approvata la legge antidoping n. 376, per la tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping. Tale pratica quindi divenne un reato che comporta a chi lo pratica la reclusione da 3 mesi a 6 anni, con multe da 2500 a 52000 euro.

•    Recentemente sono state introdotte anche altre sostanze dopanti, difficili da rilevare attraverso le normali analisi del sangue e delle urine; tali sostanze agiscono accrescendo la capacità del sangue di trasportare ossigeno (eritropoietina, EPO) o stimolando la produzione di energia da parte delle cellule (ormone della crescita, GH).

La lotta al doping continua…


Un mondo nascosto rivelato: la superficie di Titano

Titano è il più grande satellite di Saturno. Fino a poco tempo fa la struttura della sua superficie era un mistero. Titano infatti è ricoperto da una spessa atmosfera impenetrabile dalle normali frequenze ottiche.

Titano è talmente grande da superare le dimensioni del pianeta Mercurio (un diametro equatoriale di 5150 Km contro i 4879 Km di Mercurio). Da molto tempo gli astronomi sospettano che Titano sia un mondo molto interessante per studiare i primordi dello sviluppo della vita.

La sonda Cassini è stata utilizzata per fare una mappa a falsi colori della superficie di Titano sfruttando le radiazioni infrarosse che possono penetrare la spessa atmosfera del satellite di Saturno. Le osservazioni (si tratta di una raccolta di dati durata ben 7 anni) della sonda Cassini sono state accuratamente riportate nella mappa visibile in questo filmato e coprono quasi tutta la superficie di Titano. E’ possibile notare vaste regioni di dune (in marrone), le aree elevate (in bianco), e alcuni laghi di metano vicino al polo nord.

Buona visione del filmato.


Come togliere il calcare

In commercio esistono tanti prodotti contro il calcare, ma con il tempo si rischia di rovinare le superfici su cui vengono utilizzati. Dalla natura vengono alcuni rimedi naturali, economici ed ecologici. Il più noto è l'aceto, che offre un'azione anticalcare efficace, purché non si intervenga su incrostazioni importanti.

aceto

Per agire, occorre utilizzare un panno imbevuto d'aceto e passarlo sulle macchie. Se necessario, conviene collocare sulle parti incrostate (come la base della rubinetteria) delle strisce di stoffa o di carta da cucina imbevute d'aceto e lasciarle agire per un'ora. Per togliere le incrostazioni di calcare dal water, la sera, prima di andare a dormire, versate una bottiglia di aceto rosso caldo e lasciatelo agire tutta la notte.

Al mattino, dopo aver lasciato scorrere a lungo l'acqua, potrete constatare il risultato. Se il problema del calcare riguarda l'interno delle pentole (inconveniente che può capitare soprattutto quando si lascia bollire per troppo tempo l'acqua), un aiuto può venire dal . Un pentolino d'acciaio, immerso nel tè al limone e fatto bollire per pochi minuti, tornerà come nuovo. Bisogna ricordarsi, però, di pulirlo alla fine con una spugna per piatti con la parte abrasiva e sciacquarlo abbondantemente.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...