martedì 31 maggio 2011

Tetti fotovoltaici. La Renault costruisce un impianto gigantesco.

 

La casa automobilistica francese Renault sta iniziando la costruzione del più grande impianto di tetti fotovoltaici del mondo. La superficie totale sarà pari a quella di 63 campi di calcio! La Renault sta costruendo questo gigantesco impianto solare che genererà 60 megawatt di energia non appena completato. Il progetto permetterà di evitare l’emissione di un totale di 30000 tonnellate di CO2 all’anno.

tetti solari Renault

Si tratterà di una serie di tetti solari che serviranno come copertura per i servizi di spedizione di Douai, Maubeuge, Flins, Batilly e Sandouville. Anche i parcheggi del personale della Renault saranno dotati di tetti solari a Maubeuge e Cléon (come possiamo vedere nelle foto di questo post).

tetti fotovoltaici Renault

L’energia prodotta da tutti questi tetti solari potrebbe alimentare una città di ben 15000 abitanti. La costruzione comincerà a giugno 2011 e si prevede che finirà entro il febbraio del 2012.

La Renault negli ultimi tempi sta spingendo moltissimo riguardo alle “emissioni zero”, sia con questo grande progetto, sia con la sua gamma di automobili ad emissioni zero. La società infatti prevede di tagliare le proprie emissioni inquinanti complessive del 10% entro il 2013 e di un ulteriore 10% tra il 2013 e il 2016. Con questo nuovo progetto solare attivo e funzionante il prossimo anno, non dovrebbe essere un obiettivo difficile da ottenere.


Tag di Technorati: ,

lunedì 30 maggio 2011

Tutti i nodi vengono al pettine

 

Nella tessitura presto o tardi il pettine del telaio incontrerà tutti i nodi che in precedenza erano stati fatti nei fili, rivelandone l’esistenza e costringendo a sbrogliarli. In altre parole non c’è speranza di nascondere gli errori commessi, né c’è vantaggio a non risolvere tempestivamente e bene i problemi perché giungerà il momento in cui ce li ritroveremo addosso.

Il detto tutti i nodi vengono al pettine è sempre attuale perché ha un peso sia nelle nostre scelte personali, sia nelle scelte collettive. Pensiamoci prima di andare a votare o prima di rispondere ad un referendum. Ma di questo ne parlerò in un prossimo post. Sorriso


Pannello solare ad orientamento automatico con carica batterie

 

Gli appassionati che riescono a costruire piccoli impianti solari (in questo caso è piccolissimo) con caratteristiche notevoli sono sempre di più. In questo caso si tratta di  una tesina per l’esame di Stato. La caratteristica saliente è che il pannello solare si orienta automaticamente verso il Sole nel punto di massima efficienza.

Il sistema di controllo è gestito da un microcontrollore, dopo di che è in grado, con l'energia ricavata dal Sole, di caricare una batteria al piombo per motorini, attraverso un altro circuito per regolare le tensioni e le correnti di carica.

Direi che si tratta di una realizzazione davvero interessante. Questo pannello solare ad orientamento automatico lo possiamo vedere in funzione in questo breve filmato.

Buona visione.


domenica 29 maggio 2011

Origami istruzioni video

 

L’arte giapponese dell’origami ebbe origine nel diciassettesimo secolo ma si è trasformato con il passare del tempo in una forma di arte moderna. La parola origami significa piegare la carta. L’origami infatti è l’arte di trasformare un foglio di carta in una vera e propria “scultura” piegandolo con magistrali tecniche. E ammirando le immagini e i filmati di questo post vedremo che ne vengono fuori delle sculture davvero stupende e in qualche modo stupefacenti.

Una curiosità: nonostante esista una carta creata specificatamente per l’origami, qualsiasi tipo di carta è utile per creare un origami.

Per tutti coloro che non hanno familiarità con le tecniche dell’origami, i seguenti filmati potrebbero essere utili per imparare alcune tecniche di base.


Come fare un pinguino origami (istruzioni)

 

Eccone uno un po’ più difficile da creare Occhiolino


Come fare una tazzina origami (istruzioni)

 

Ed ecco una tazzina origami molto più complicata.


Come fare la classica barchetta di carta origami (istruzioni)

 

Questa barchetta di carta invece l’ha fatta un vero artista Sorriso


Come fare un gatto origami (istruzioni)

 

Questo gatto origami è certamente più complicato da realizzare.


Come fare una rana origami (istruzioni)

 

Questa rana origami è molto più artistica.


L’amianto

 

L’amianto è un minerale del gruppo dei silicati, che si presenta sotto forma di ammassi fibrosi biancastri o grigio-chiari tendenti al verdognolo. I giacimenti più ricchi sono quelli canadesi (Québec e regione dei Grandi Laghi): altri si trovano negli Stati Uniti (Vermont, New Jersey, New York, Arizona), nella zona degli Urali, nello Zimbabwe, nel Sudafrica e nell’isola di Cipro. In Italia ci sono giacimenti di amianto a fibra lunga in Val Malenco (Sondrio) e fibra corta presso Balangero nelle valli di Lanzo (Torino).

Per la sua alta resistenza alla fusione e alla combustione l’amianto è servito a confezionare indumenti (le tute dei pompieri) e tessuti che non prendono fuoco (ignifughi), e soprattutto il cemento-amianto (eternit), materiale per lastre, tubi, cisterne, pannelli antincendio.

La fortuna dell’amianto si è lentamente interrotta quando si è scoperto che è un materiale nocivo e cancerogeno: le polveri di amianto provocano diverse malattie nell’apparato respiratorio: l’asbestosi, il tumore dei bronchi e delle pleure (mesotelioma).

Nel seguente filmato possiamo vedere un servizio che ci mostra quali sono i reali pericoli per la salute dovuti all’amianto e quali sono le misure che si possono seguire per risolvere il problema.

Buona visione.


Incidente durante le qualifiche del Gran Premio di Monaco

 

In questo filmato possiamo vedere il video dell’incidente occorso a Sergio Perez, pilota della scuderia Sauber, durante le qualifiche per il Gran Premio di Monaco. Per fortuna il pilota non ha riportato gravi infortuni. Tuttavia scene come questa ci ricordano sempre che gli sport automobilistici sono molto rischiosi e spesso sono causa di incidenti mortali, come si è spesso verificato in passato.

Buona visione del filmato.


Cos'è l'osmosi

L'osmosi è un fenomeno che si verifica quando due soluzioni a diversa concentrazione, cioè due liquidi in cui sono disciolte quantità diverse di una determinata sostanza, sono separate da una membrana semipermeabile, cioè dotata di piccolissimi pori che permettono il passaggio delle molecole d'acqua, ma bloccano il passaggio delle altre sostanze presenti nella soluzione.
Il solvente (cioè l'acqua) tende a passare dalla soluzione più diluita a quella più concentrata finché non viene raggiunto un equilibrio. Negli organismi viventi l'osmosi è un fenomeno che avviene attraverso le membrane cellulari e rappresenta un importante meccanismo che consente a un organismo di regolare la quantità di acqua presente nelle cellule.

Nel seguente filmato possiamo anche vedere una spiegazione del fenomeno dell'osmosi. Il video è stato realizzato dall'Istituto di Istruzione Superiore di Spezzano Albanese (CS). L'esperienza di laboratorio che viene illustrata fa uso di foglie di lattuga per dimostrare il fenomeno dell'osmosi.

Buona visione.


venerdì 27 maggio 2011

Il casco LEGO per ascoltare i fumetti

 

La LEGO ci ha abituato a vari tipi di gadget interessanti, ma mai simpatici e geniali come quello che vi sto per presentare. Gli appassionati di LEGO conosceranno benissimo l’aspetto dei caschi da astronauta degli omini LEGO. In questo caso però il casco è “a grandezza naturale”, ha una visiera dorata, è dotato di un drive USB e serve per la lettura dei fumetti!

Inserendo il mattoncino LEGO USB nella fessura del casco, il bambino che lo indossa può seguire i fumetti, i giochi e i rompicapo della rivista allegata disponibile solo in abbonamento. Questo sistema LEGO audio comic è davvero geniale!

Ci chiediamo solo una cosa: quando faranno la versione di questo casco LEGO di misura adatta anche per gli adulti? Sorriso

Nel filmato seguente potete vedere una dimostrazione d’uso di questo interessante casco LEGO. Buona visione.


Tag di Technorati: ,,

La musica delle sfere (che esplodono). La Supernova Sonata.

 

A partire da aprile del 2003 fino ad agosto del 2006, il Canada-France-Hawaii Telescope ha osservato 4 zone del cielo il più frequentemente possibile. Facendo uso del rivelatore digitale (in pratica una fotocamera digitale) più potente che sia mai stato finora costruito, il CFHT ha monitorato questi 4 campi stellari alla ricerca di un particolare tipo di supernova (chiamata supernova di tipo Ia) che sono prodotte dalla detonazione termonucleare di una o più stelle nane bianche. Queste esplosioni emettono una grande quantità di energia e sono visibili a distanze cosmiche.

Questi 4 settori ricoprono un’area del cielo che è pari a 16 volte il disco lunare, ovvero circa un decimillesimo di tutto il cielo. Anche se è si tratta di una piccola frazione del cielo, sono state osservate ben 241 supernove di tipo Ia durante tutto il periodo di osservazione.

Il video che vi presento mostra le 241 supernove osservate in questi campi stellari durante il CFHT Legacy Survey. Nel filmato vengono mostrati i quattro campi e le posizioni delle supernove sono indicate al passare del tempo. L’animazione avviene a 15 fotogrammi al secondo, e ogni fotogramma corrisponde a poco meno di un giorno (un intero secondo di questa animazione corrisponde a circa due settimane di tempo reale).

Ad ogni supernova è stata assegnata una nota musicale in base a questi criteri:

Volume = Distanza. Il volume della nota è determinato dalla distanza della supernova. Più la supernova è distanza, più il suono è debole.

Pitch = “Stretch”. Il passo della nota è determinato dallo “stretch” della supernova che è una proprietà di come la supernova si illumina e si spegne.

Strumento musicale = massa della galassia ospite. Lo strumento della nota musicale viene determinato in base alla massa della galassia in cui avviene l’esplosione della supernova. Le supernove esplose in galassie massicce sono “suonate” da un basso mentre quelle esplose in galassie meno massicce sono suonate da un pianoforte a coda.

Da ciò ne è scaturita una affascinante “supernova sonata” che adesso possiamo ascoltare.

La luminosità delle supernove è molto bassa, come si può vedere nel filmato. Tali esplosioni, anche se molto potenti, sono talmente lontane da apparire comunque molto deboli qui sulla Terra.

Buona visione e buon ascolto della “supernova sonata”.


giovedì 26 maggio 2011

Grafica del blog aggiornata

 

Dopo alcune prove che non mi hanno dato grande soddisfazione, finalmente (forse) ho trovato qualcosa che mi piace e quindi ho aggiornato la grafica di questo blog. Spero che vi piaccia. Io la terrò per un po’ di tempo, ma se è il caso tornerò a qualcosa di più minimalista se non dovesse soddisfare le mie (e le vostre) esigenze estetiche Sorriso.

A proposito, partecipate al sondaggio che ho pubblicato in fondo (scorrete il cursore fino a fondo pagina) per farmi sapere cosa ne pensate di questa nuova veste grafica.

Buona lettura a tutti.


Questa eruzione vulcanica è di un altro pianeta!

 

La Terra non è il pianeta del Sistema Solare più attivo dal punto di vista vulcanico. Il vero record spetta a Io, un grande satellite del pianeta Giove. Io ha un diametro di 3642 km e guardandolo nelle foto delle sonde spaziali sembra una pizza Sorriso La sua superficie è costellata di vulcani che eruttano zolfo e biossido di zolfo; proprio per questo i colori dominanti della superficie di Io sono il giallo, il rosso, il rosa, il bianco.

Recentemente abbiamo visto l’eruzione del vulcano islandese Grimsvotn che ha prodotto un pennacchio di cenere che si elevato fino ad una quota di 20 chilometri. Le immagini di questa eruzione sono ancora fresche nella nostra mente. In realtà le eruzioni vulcaniche su Io sono ben più corpose di questa. In alcune immagini di Io riprese nel 1997 dalla sonda spaziale Galileo possiamo vedere un pennacchio emesso dal vulcano Prometheus. Il getto di materiali di colore azzurro si erge dalla bocca vulcanica per ben 140 km, sette volte più alto del pennacchio del Grimsvotn. Ovviamente l’accelerazione di gravità su Io è molto minore di quella terrestre, per la precisione è 5,46 volte minore, quindi la maggiore altezza dei materiali espulsi è giustificata da questo aspetto.

La cosa più straordinaria invece è che l’eruzione del Prometheus probabilmente è durata ben 18 anni! 18 anni sono davvero molti per un’eruzione di questa intensità. Non c’è che dire, siamo davvero su un altro pianeta! Occhiolino

Una spettacolare foto della colonna di cenere eruttata dal vulcano Grimsvotn in Islanda.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...