mercoledì 29 dicembre 2010

Motivazione: la "molla" dell'agire

 

Motivazione: una possibile definizione

Provate a pensare alle innumerevoli attività che svolgete durante la giornata: mangiate o fate uno spuntino spinti dalla fame o dalla gola; uscite con gli amici o andate in palestra per rilassarvi e divertirvi; ripassate l'algebra o la grammatica per prepararvi all'interrogazione e così via. Ognuna di queste attività scaturisce da una spinta, da un impulso che ci induce a iniziarla, proseguirla e portarla a compimento, vincendo eventuali fattori in grado di contrastarla (ad esempio la fatica, o le distrazioni che potrebbero distoglierci dallo studio). Chiamiamo motivazione questa spinta, e comportamento motivato la sequenza di azioni a cui essa dà luogo.

motivazione

Innanzitutto, è importante osservare che la motivazione non è un'entità statica e immutabile, ma qualcosa di dinamico, che può variare nel tempo conoscendo notevoli oscillazioni: un individuo, ad esempio, può intraprendere un determinato sport con un livello di motivazione molto alto, ma stancarsi dopo un certo periodo di tempo e avvertire l'impulso a ricominciare solo molti anni più tardi.

In secondo luogo, occorre sottolineare che in un soggetto convivono più motivazioni a livello potenziale, e tra queste non tutte concorrono a determinare il suo comportamento: ad esempio, un giovanotto che alla sera ami uscire con gli amici o con la ragazza può anche decidere di rinunciarvi, se proprio quella sera trasmettono in TV un'importante partita della sua squadra del cuore.

Talvolta, inoltre, oscilliamo tra differenti motivazioni, ed è un determinato stimolo ambientale a orientarci in una direzione piuttosto che in un'altra. Ad esempio, se non sappiamo se rincasare o andare al cinema, l'incontro con un amico desideroso di passare fuori la serata può spingerci verso questa seconda soluzione: possiamo allora dire che aver incontrato l'amico ha funzionato da incentivo, cioè da stimolo ambientale in grado di orientare le nostre spinte motivazionali. È bene tuttavia osservare a questo proposito che gli stimoli ambientali funzionano solo se possono fare leva su una spinta ad agire nella direzione tracciata da uno stimolo già esistente. Ad esempio, su una persona che non ha alcuna intenzione di smettere di fumare difficilmente faranno presa l'esempio degli amici che hanno abbandonato il fumo o le campagne pubblicitarie contro il tabacco; o, ancora, per un atleta poco combattivo gli incitamenti del pubblico non saranno determinanti per raggiungere un buon risultato nella competizione.

È utile, a questo punto, sottolineare la differenza esistente tra il concetto di motivazione e quello di bisogno. Con questo termine — che non appartiene solo all'ambito della psicologia, ma anche a quello di altre discipline, come l'economia — possiamo designare un'esigenza biologica dell'organismo, capace di innescare comportamenti adeguati per colmare una situazione di mancanza.

Comunemente si distingue tra:

bisogni omeostatici, che rispondono alla necessità degli organismi viventi di mantenere in equilibrio le proprie condizioni interne (sono di questo tipo bisogni come la fame e la sete);

• e bisogni innati specifici, che sono esigenze modellate dall'evoluzione della specie per facilitare l'adattamento dell'individuo all'ambiente (rientrano in questa categoria, ad esempio, la curiosità, oppure quello che gli psicologi chiamano need for competence, ovvero l'esigenza di mettere alla prova le proprie abilità, spesso per il puro gusto dell'esercizio).

Distinguiamo quindi tra bisogni e motivazioni perché i primi attengono alla sfera biologica dell'individuo, mentre le seconde riguardano la sfera psicologica.

La differenza tra bisogni e motivazioni ci appare più evidente se pensiamo che spesso, tra una necessità biologica dell'organismo e la relativa spinta ad agire (motivazione) che dovrebbe essere innescata da quel bisogno, non c'è corrispondenza immediata. I soggetti con gravi disturbi del comportamento alimentare, ad esempio, hanno nei confronti del cibo spinte attrattive o repulsive che non sono giustificate da reali necessità organiche. E noi tutti, in generale, anche quando crediamo di mangiare semplicemente spinti dalla fame, in realtà sentiamo un'esigenza che passa attraverso la nostra rappresentazione psicologica del cibo, dell'alimentazione e di ciò che il nostro contesto sociale e culturale definisce "mangiabile". Per fare un esempio: nella nostra società, una persona affamata (salvo che in situazioni estreme) difficilmente sentirà la spinta a mangiare carne di topo, di gatto o di altri animali che abitualmente non consumiamo.


Motivazioni intrinseche ed estrinseche

La presenza di una certa motivazione viene solitamente inferita dal comportamento a cui essa dà luogo (ad esempio, se una persona studia cinese, ne deduciamo che sia motivata a farlo). In realtà, uno stesso comportamento (l'atto del mangiare, ad esempio) può avere alla base spinte motivazionali molto diverse (fame, gola, tensione ecc.): un ragazzo può suonare uno strumento musicale o praticare uno sport per assecondare i genitori, mentre un altro può fare le stesse cose spinto da motivazioni differenti o addirittura opposte (ad esempio, per ripicca verso la famiglia, che scoraggia la pratica di attività del genere).

Una distinzione molto importante introdotta a questo proposito dagli psicologi è quella tra motivazione intrinseca e motivazione estrinseca:

• è intrinseca la motivazione dell'individuo che agisce per la semplice gratificazione che scaturisce dal comportamento messo in atto;

• è estrinseca quella del soggetto che tende a una meta "esterna" al comportamento, ma conseguibile tramite esso.

Per esemplificare, è motivata intrinsecamente una ragazza che frequenta una palestra per la soddisfazione di sentirsi in forma e in salute, mentre è estrinseca la motivazione della sua compagna, che pratica questa attività semplicemente per conoscere gli aitanti giovanotti che frequentano il corso di spinning.


martedì 28 dicembre 2010

Un milione di galassie

Le galassie più vicine sono distribuite in maniera casuale? Questa straordinaria immagine è la mappa di oltre un milione di galassie rilevate dalla Two Micron All Sky Survey (2MASS) e ci fa vedere che le galassie non sono affatto distribuite in maniera casuale.
Molti gruppi di galassie sono legate gravitazionalmente per formare degli ammassi (cluster), che si raggruppano a loro volta per formare i superammassi (supercluster). Ma persino i superammassi spesso si allineano per formare strutture ancora più grandi.
L’impressione è che la struttura su grande scala dell’Universo sia simile a quella di una spugna.
La striscia bluastra che solca l’immagine verticalmente è la nostra Via Lattea che con le sue polveri e gas filtra e indebolisce la luce degli oggetti extragalattici.



(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)


lunedì 27 dicembre 2010

L’equazione della fine del mondo

 

Perché parlare di fine del mondo proprio in questo periodo di festività? Per non annoiarci, ovviamente :-)

E alla fine ce l’ho fatta, sono riuscito, dopo complicatissimi calcoli e notti insonni, a ricavare un risultato epocale (mi perdoni la Gelmini se uso l’aggettivo epocale anche per la mia scoperta oltre che per la sua riforma): l’equazione della fine del mondo!

Ebbene sì, ecco, vi mostro per la prima volta questa mostruosità matematica:

Le soluzioni di questa equazione sono i numeri 21, 12 e 2012, cioè i numeri che compongono la data 21/12/2012, quella in cui sarebbe fissata la famigerata fine del mondo!

Stupiti?

Qualcuno lo sarà certamente, ma chi conosce un po’ di matematica avrà sicuramente capito che si tratta di una burla e avrà capito anche il metodo, davvero semplicissimo, con cui ho ricavato questa equazione.

Come si fa ad ottenere un’equazione che ha come soluzioni i numeri 21, 12 e 2012? Basta scrivere questa espressione:

moltiplicare i tre binomi tra parentesi, sommare i termini simili, e il gioco è fatto, si ottiene proprio l’equazione mostrata all’inizio del post ;-)

Adesso potete tornare a dormire sonni tranquilli: non esiste alcuna base matematica che dimostri che la data della fine del mondo sia proprio quella :-) Un saluto a tutti e non fatevi suggestionare da quel 666 che compare in uno dei coefficienti dell’equazione (ma io ve l’ho fatto notare proprio perché così vi suggestionate…).


venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale 2010 a tutti i lettori

 

Buon Natale a tutti i lettori di questo blog e un sincero ringraziamento per la vostra “fedeltà”. E prima di immergerci nella festa natalizia vi propongo questo filmato Lego.

Buona visione e ancora buon Natale 2010.


giovedì 23 dicembre 2010

Samsung Blue Earth, il primo cellulare ecologico

 

Il Samsung Blue Earth è un telefonino completamente ecosostenibile. Non ha presa, non ha caricabatteria. Per farlo funzionare basta solo un po’ di luce. Infatti questo cellulare funziona grazie ad un sistema di pannelli solari. Un apparecchio così sarebbe già ecologico, ma in questo caso non ci si è fermati solo all’aspetto dell’alimentazione elettrica.

Infatti Samsung Blue Earth possiede anche i rivestimenti ricavati da materiali riciclati, come le bottiglie di plastica. Inoltre offre anche alcuni strumenti interessanti come l'Eco-Pedometer che misura quanta CO2 si risparmia quando si cammina a piedi invece di camminare con la macchina, e anche l’Eco-Calendar che segnala gli appuntamenti più importanti dal mondo della sostenibilità come l'Earth Day. Persino la confezione è realizzata con carta riciclata!

In questo filmato possiamo vedere tutti i dettagli sul cellulare Samsung Blue Earth.

Samsung Blue Earth

Depressione a Natale

 

Per molti le feste natalizie non sono sinonimo di relax o di vacanze piacevoli. Infiniti studi realizzati da psicologi mostrano che il periodo che va da Natale a capodanno è un periodo in cui c’è un aumento notevole di sintomi di ansia e depressione. Difficile dire qual è il motivo di questa depressione per gli studiosi.

Sarà difficile per gli psicologi, ma non per noi Occhiolino Noi lo sappiamo bene quali sono le fonti di ansia a depressione: sono i parenti Sorriso, cioè il fatto che in questo periodo di feste si passa molto tempo con numerosi parenti. E questo generalmente non è un bene… Sorriso

Adesso che abbiamo svelato il mistero possiamo passare le nostre vacanze da soli, possibilmente partendo per mete lontane.


Eclissi di Sole su Marte

 

Il profilo della luna marziana Phobos si staglia sul Sole in questa inedita eclissi solare su Marte. Questa sequenza di immagini è stata realizzata il 9 novembre 2010 dal rover della NASA Opportunity. Il rover ha eseguito una foto ogni 4 secondi e i fotogrammi sono stati combinati per ottenere il filmato dell’eclissi della durata di circa 30 secondi.

Devo dire che è davvero affascinante poter osservare un’eclissi di Sole in un altro pianeta causata da una luna che non è la nostra! :-)

Buona visione del filmato.


mercoledì 22 dicembre 2010

Eclissi totale di Luna del 21 dicembre 2010

 

In questo filmato possiamo vedere un’animazione fotografica dell’eclissi totale di Luna avvenuta il 21 dicembre del 2010. Le immagini sono state riprese con un intervallo medio di 1 minuto. In alcune sequenze l’intervallo è stato anche maggiore.

Luogo di ripresa: La Dehesa (Cile), 1100 metri sul livello del mare.

Telescopio: 90 mm f/5,56; rifrattore apocromatico.

Campo visivo: 1,4 x 1,0 gradi.

Risoluzione sensore: 1600 x 1200.

Si tratta di una sequenza di immagini davvero spettacolari che mostrano questa eclissi di Luna che non è stata visibile dall’Italia.

Buona visione.


La cellula vegetale

 

Quella che vediamo in questo filmato in 3D è la rappresentazione di una tipica cellula vegetale. Come nella cellula animale, la membrana cellulare, o membrana plasmatica, formata da un doppio strato di fosfolipidi, separa la cellula dal mondo esterno. Intorno alla membrana plasmatica si trova la parete cellulare elastica, costituita principalmente da cellulosa.

All’interno della membrana plasmatica si trova il citoplasma costituito da una densa soluzione, il citosol,  e da numerosi organuli rivestiti di membrana. In molte cellule vegetali la struttura più evidente è un grosso vacuolo pieno di una soluzione di sali e altre sostanze che svolge un ruolo determinante nel mantenere il turgore cellulare.

Il citosol è attraversato e diviso da una serie di membrane che costituiscono il reticolo endoplasmatico liscio e rugoso. Sul reticolo endoplasmatico rugoso si trovano i ribosomi, strutture sulle quali avviene la sintesi proteica.

I cloroplasti, generalmente concentrati in prossimità della superficie della cellula, sono i luoghi in cui si svolge la fotosintesi clorofilliana. Particolarmente numerosi nelle cellule vegetali, sono gli apparati di Golgi, centri di immagazzinamento delle molecole sintetizzate dalla cellula.

I mitocondri sono le centrali energetiche cellulari in cui avvengono le reazioni chimiche che producono grandi quantità di ATP. Dopo il vacuolo, la struttura più grande presente nella cellula vegetale è il nucleo, circondato da una doppia membrana forata, la membrana nucleare. All’interno del nucleo si trovano il nucleolo, sede di formazione dei ribosomi e la cromatina, formata da lunghi filamenti di DNA e proteine (gli istoni).

Nel filmato possiamo vedere un’ottima ricostruzione 3D di una cellula vegetale. (Vedi anche il filmato che spiega le strutture della cellula animale.)


La cellula animale

 

Quella che vediamo in questo filmato in 3D è la rappresentazione di una tipica cellula animale. La membrana cellulare o membrana plasmatica formata da un doppio strato di fosfolipidi, separa la cellula dal mondo esterno. Tutte le sostanze che entrano o escono dalla cellula, devono attraversare questa barriera.

All’interno della membrana plasmatica si trova il citoplasma costituito da una densa soluzione, il citosol, e da numerosi organuli rivestiti di membrana. Il citosol è attraversato e diviso da una serie di membrane che costituiscono il reticolo endoplasmatico liscio e rugoso.

Sul reticolo endoplasmatico rugoso, si trovano i ribosomi, strutture sulle quali avviene la sintesi proteica. L’apparato di Golgi è un centro di immagazzinamento delle molecole sintetizzate dalla cellula. I lisosomi sono vescicole contenenti enzimi digestivi in cui vengono degradate, nei loro componenti più semplici, diversi tipi di molecole.

I mitocondri sono le centrali energetiche cellulari in cui avvengono le reazioni chimiche che producono grandi quantità di ATP. La struttura più grande presente nella cellula è il nucleo, circondato da una doppia membrana forata: la membrana nucleare. All’interno del nucleo si trovano il nucleolo, sede di formazione dei ribosomi, e la cromatina, formata la lunghi filamenti di DNA e proteine (gli istoni).

La forma della cellula è mantenuta da un intricato intreccio di fibre proteiche che attraversano tutto il citosol e costituiscono il citoscheletro.

Nel filmato possiamo vedere un’ottima ricostruzione 3D di una cellula animale. (Vedi anche il filmato che spiega le strutture della cellula vegetale.)


14 milioni contro 650!

 

Non succede spesso che una galassia appaia prospetticamente vicina ad una stella luminosa. Nella foto possiamo vedere uno di questi rari casi. Si tratta della galassia PGC 39040 e della stella HD 106381.

Ovviamente si tratta solo di una coincidenza: la stella si trova a 650 anni di distanza, mentre la galassia a 14 milioni di anni luce (che in realtà è una distanza abbastanza modesta per una galassia).

La galassia PGC 39058 è una galassia nana e contiene solo pochi milioni di stelle (contro i 100 miliardi di una galassia a spirale di “taglia media”). In questo caso la distanza gioca il suo ruolo e la stella appare luminosissima rispetto alla galassia, anche se si tratta di una stella invisibile ad occhio nudo!


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...