lunedì 28 giugno 2010

Pannelli solari fai da te. Un esempio pratico

 

Esistono molti modi per costruire in casa propria, con materiali economici, un pannello solare. In questo post presento un esempio che ho trovato in un forum straniero. Ovviamente un qualsiasi processo di autocostruzione passa sempre attraverso una serie di tentativi ed errori che è molto personale, quindi ognuno deve “sporcarsi le mani” per ottenere il risultato voluto. Nei vari post in cui ho parlato di autocostruzione di pannelli solari (o di turbine eoliche) si è trattato sempre, ovviamente, di esperienze personali da cui si possono però trarre ampi spunti per le proprie realizzazioni.

Il metodo più ragionevole è sempre uno: la semplicità.

 

Questa prima immagine mostra le celle solari poste con la parte sensibile verso il basso sistemate in una maschera di cartone spillato in un pannello di compensato dello spessore di 6 mm. In seguito sono stati saldati i contatti elettrici delle celle, cioè quelle sottili striscette metalliche (ribbon) che attraversano ciascuna cella. Questa saldatura è indispensabile per ottenere il circuito elettrico del pannello solare.

 

Qui vediamo le varie celle solari in cui è stato applicato (in ciascuna di esse) del silicone.

 

Adesso è il momento di applicare un pannello di compensato facendolo aderire mediante il silicone “spalmato” dietro alle celle solari. Per posizionare correttamente questo pannello di compensato sono stati usati dei listelli di legno che fungevano da distanziatori. Quando la posizione è quella giusta, i listelli si sfilano via e il pannello di compensato si “incolla” grazie al silicone. Anzi, per meglio dire, sono le celle solari che restano incollate al compensato.

 

Il passo successivo è quello di capovolgere il tutto. Vediamo che ciascuna cella solare è rimasta incollata al pannello di compensato che era stato applicato nel modo visto prima. Il pannello solare comincia a prendere forma.

 

Adesso è arrivato il momento di sistemare i contatti elettrici delle celle. Una vite tiene ferma una lamina di rame che fa contatto con i ribbon delle celle solari.

 

In questa immagine vediamo come sono state sistemate le lamine di rame. I contatti sono stati saldati.

 

Adesso viene applicato un doppio strato di nastro per guarnizioni di tubature intorno al perimetro del pannello.

 

L’ultimo passo consiste nell’avvitare un pannello si plexiglass che va a ricoprire le celle solari e funge da protezione.

 

Il pannello solare fai da te è completato.

L’unica cosa che resta da fare è il collegamento dei contatti elettrici con un inverter (che trasforma la corrente continua in corrente alternata) e costruire un supporto che possa orientare il pannello in modo da assorbire efficacemente i raggi solari. Ma questo eventualmente sarà argomento per un prossimo post.

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La terrificante bellezza della Nebulosa Cono

 

La Nebulosa Cono fa parte di un grande complesso di nebulose in cui avviene un’intensa formazione di nuove stelle. La nebulosa si trova nelle vicinanze dell’ammasso stellare aperto NGC 2264, nella costellazione dell’Unicorno. Nelle foto realizzate con i grandi telescopi la Nebulosa Cono e le nebulosità adiacenti appaiono come un panorama celeste di straordinaria bellezza, come possiamo ben vedere nelle immagini sotto. Tutto ciò dista 2700 anni luce da noi.

 

Un’immagine “zoomata” della Nebulosa Cono.

 

Un’immagine a largo campo della zona di cielo vicino alla Nebulosa Cono. E’ un panorama celeste davvero spettacolare.

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domenica 27 giugno 2010

La più grande simulazione dell’Universo (video)

 

Alla velocità della luce ci vogliono più di 4 anni per arrivare alla stella più vicina (Proxima Centauri e non Alfa Centauri, come si vede nel filmato), ma l’Universo è immensamente più grande di così. La nostra galassia, la Via Lattea, ha un diametro di oltre 100000 anni luce e la galassia di Andromeda dista 2 milioni e 200000 anni luce. Le galassie più distanti che siano mai state individuate sono lontane ben 13 miliardi di anni luce.

In questo filmato possiamo vedere una simulazione della struttura dell’Universo. Le stime più recenti hanno evidenziato che nell’Universo ci dovrebbero essere da 125 a 200 miliardi di galassie, ciascuna di esse possiede a sua volta centinaia di miliardi di stelle.

La simulazione, chiamata Millennium Simulation, è stata realizzata nel 2005 tramite un supercomputer dal Virgo Consortium, un gruppo internazionale di astrofisici provenienti da Germania, Inghilterra, Canada, Giappone e USA.

Buona visione della “Millennium Simulation”

Fine del mondo nel 2036? Falsa anche quella!

 

Apophis Ai dispensatori di amore fraterno e cosmico, come di solito si autodefiniscono i veggenti e i “ricercatori della verità”, poteva mai bastare la fine del mondo del 2012? Giammai! Ed ecco che adesso la fine del mondo è rimandata al 2036 in occasione del passaggio ravvicinato dell’asteroide Apophis.

L’asteroide Apophis è una roccia orbitante attorno al Sole del diametro di circa 300 metri (è di forma irregolare) che avrà due passaggi molto ravvicinati con la Terra nel 2029 e nel 2036. L’avvicinamento maggiore avverrà però nel 2036 tanto da fare sospettare la possibilità di un disastroso impatto con il nostro pianeta.

Questa è la premessa, ma in questa “sfigatissima” previsione c’è, come al solito, una infinita dose di disinformazione e forse anche di sadica soddisfazione nel creare paura nelle persone più psicologicamente indifese.

Per quando riguarda questa “bufala” dell’asteroide Apophis, occorre fare due precisazioni:

1) La probabilità calcolata di impatto con la Terra è di 1 a 250000, quindi è una probabilità davvero ridicola e con le prossime misurazioni astronomiche potrebbe diminuire ulteriormente.

2) Apophis è largo solo 300 metri, quindi è troppo piccolo per creare danni a livello globale. Se dovesse veramente cadere (ma nel punto 1 abbiamo spiegato che è davvero molto, ma molto difficile) creerebbe sicuramente immensi danni in un’area di raggio di un centinaio di chilometri dal punto dell’impatto, ma non sarebbe assolutamente sufficiente a generare la temuta fine del mondo. Produrrebbe gli effetti di una potente eruzione vulcanica, certamente catastrofica, ma niente fine del mondo.

In ogni caso, lo ripeto, l’asteroide non cadrà, quindi non farà danni.

Riguardo ad Apophis e alla falsa fine del mondo del 2036 ho trovato un post molto completo ed esauriente che spiega tutto con dovizia di dettagli e dati numerici e che fa capire in maniera definitiva che nel 2036 non ci sarà nessuna fine del mondo! Vi consiglio di dare una lettura a tutto il blog (fuffologi e creduloni… Se li conosci non ti uccidono), perché è molto interessante.

Spero di esservi stato utile e di avere tranquillizzato le vostre eventuali incertezze o paure. :-)

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sabato 26 giugno 2010

Firefox: il browser di fuoco

 

Il suo nome è Firefox, Mozilla Firefox, ed è un browser, un programma per navigare in Internet. Attualmente Firefox è il secondo browser più utilizzato al mondo dopo Internet Explorer per Windows, che forse primo non sarebbe, se non si trovasse già installato insieme ai sistemi operativi Microsoft. Firefox (attualmente giunto alla versione 3.6.4) è disponibile per qualsiasi sistema operativo: ovviamente per Linux, visto che è Open Source, ma anche per Windows e Mac. E chiaramente è gratuito.

Nel filmato gli altri dettagli.

Buona visione.

La fine della “fine del mondo” del 21 dicembre 2012

 

E’ cominciata la nuova serie di Superquark e già alla prima puntata, tra tanti servizi davvero interessanti, spicca il servizio sulla discussa fine del mondo del 21 dicembre 2012. I due video presentati, relativi alla puntata di Superquark del 24 giugno 2010, fanno piazza pulita su tutte le teorie della fine del mondo, mostrandone l’assoluta infondatezza. Il tutto viene fatto intervistando “veri” studiosi e scienziati e lasciando perdere le stupidaggini di “veggenti” e “ricercatori della verità”.

Nella mia “crociata” a favore di una corretta divulgazione scientifica non poteva mancare una chicca del genere.

P.S. Questi filmati fateli vedere a più persone che potete! ;-)

Buona visione.

 

venerdì 25 giugno 2010

Mini turbina eolica: Energy ball

 

turbina eolica domestica Nell’ambito della produzione eolica casalinga l’efficienza e la silenziosità sono molto importanti, oltre al prezzo, ovviamente. Una turbina eolica domestica deve avere caratteristiche tali da poterla installare in uno spazio abbastanza ristretto.

Nell’ambito dell’offerta riguardante le turbine eoliche domestiche, la Energy ball è una piccola turbina di forma sferica, disegnata dalla Home Energy ed è perfettamente adatta proprio ad una produzione domestica.

La turbina Energy ball sfrutta il cosiddetto paradosso idrodinamico (effetto di Venturi) ovvero l’aumento di velocità e la diminuzione di pressione di un fluido costretto a passare per un condotto la cui sezione si rimpicciolisce. In pratica la turbina convoglia il vento al suo interno e riesce quindi ad ottenere un’alta efficienza anche con venti molto deboli, dai 2 ai 4 m/s.

Il rotore prende posto in un solo metro cubo di volume, la turbina viene installata generalmente su un palo di altezza variabile, ma si adatta bene anche ai tetti.

La sua caratteristica migliore è sicuramente la silenziosità, tanto che l’ECN (Energy Research Center of The Nederland) non è riuscito a distinguere il suo rumore da quello di fondo, in orario serale.

La turbina eolica Energy ball dovrebbe costare intorno ai 2500 Euro e produrre circa 500 KWh all’anno, facendo un rapido calcolo ci si rende conto subito che si rientra dei costi dopo un periodo abbastanza lungo, rispetto ad altre mini turbine.

[fonte: EcoWiki]

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Guida alle spade laser

 

L’arma più interessante della saga di Guerre Stellari è sicuramente la spada laser (lightsaber in inglese). In questa immagine possiamo vedere, per la gioia degli appassionati di Guerre Stellari, le spade laser dei Jedi (o Sith) che sono apparse nei vari episodi della saga.

Si noti la doppia spada laser di Darth Maul nel film “La minaccia fantasma” (The Phantom Menace, 1999), forse la spada laser più sorprendente di tutta la saga.

Il cimitero delle Fontanelle (Napoli)

 

Il cimitero delle Fontanelle a Napoli (rione Sanità) è uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della città. Le origini del sito risalgono al XVI secolo epoca in cui Napoli su colpita da disastrose epidemie e carestie che provocarono un numero immenso di decessi. Non c’era abbastanza posto per contenere i morti sotto le chiese, come si usava fare all’epoca, e quindi si decise di sistemare i cadaveri nelle vecchie cave abbandonate da cui si ricavava il tufo.

Il cimitero delle Fontanelle rimase abbandonato fino alla fine del 1800 quando si sistemarono ordinatamente le ossa che in origine erano state semplicemente ammassate.

In questo breve filmato possiamo vedere e ascoltare tutti i dettagli sul misterioso e affascinante cimitero delle Fontanelle.

Buona visione.

giovedì 24 giugno 2010

Creme anticellulite. Sono davvero efficaci?

 

rimedi cellulite L’estate è appena iniziata e comincia il circo dei “complessi” che riguardano l’aspetto fisico. Troppo grassa? Troppa cellulite? Sono i momenti peggiori dell’anno per molte donne, perché la nostra società da un risalto eccessivo all’aspetto estetico e quasi mai a quello della salute. Il grasso fa male alla salute in generale, ma solo se è in eccesso. Il problema della cellulite è un altro. La pelle a buccia d’arancia è quasi un tabù e occorre trovare il modo per eliminare il “gravissimo” problema.

Ci vengono in aiuto molte industrie (in aiuto per modo di dire…) con i loro costosissimi prodotti anticellulite che promettono miracoli ma non li mantengono. Sono prodotti che fanno bene solo a chi li vende. In fondo arricchirsi è facile, basta vendere le giuste illusioni…

Ma esiste uno studio serio che riguarda l’efficacia delle famigerate creme anticellulite? In effetti sì e, sbirciando su Internet ho trovato qualcosa si interessante.

E’ emerso che la fondazione tedesca Warentest, ha testato la reale efficacia di creme, oli e vibratori anticellulite.

Gli esperti tedeschi hanno testato otto prodotti cosmetici e due apparecchi. Il risultato?

Il risultato è che hanno ottenuto tutti un voto “insufficiente”. Dopo quattro settimane di prova fra 300 donne, nessuno di questi ha potuto dimostrare un miglioramento visibile, né le creme né i vibratori.

La Warentest è la maggiore associazione di consumatori tedesca e i suoi studi vengono divulgati molto spesso dai media tedeschi, persino dalle tv. In Italia, invece, nessuno ha ripreso la nota dell’Aduc, benché tv e settimanali femminili dedichino molto spazio al benessere e all’estetica personale.

Non è difficile spiegare questo comportamento: una notizia del genere sarebbe troppo controcorrente, confermare che certi prodotti di bellezza non hanno la minima efficacia potrebbe irritare alcuni inserzionisti pubblicitari, ed alcune grosse case cosmetiche e farmaceutiche.

Chi ha orecchie per intendere, intenda…

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Internet Explorer 9 è molto più veloce di Chrome 6 con HTML 5 (video)

 

La “guerra dei browser” non è finita. Prima era tra Internet Explorer e Firefox, adesso è tra l’ultima versione del browser Microsoft, Internet Explorer 9 e il nuovo browser “made in GoogleChrome 6.

Il test di velocità è stato effettuato per l’HTML 5 (si tratta di una animazione di un acquario in cui si vedono numerosi pesciolini che nuotano) e vede una schiacciante vittoria di Internet Explorer 9.

Il filmato parla da solo.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...