Gli integratori stanno avendo grande successo probabilmente perché trasmettono un messaggio positivo ad un'ampia fascia della popolazione: migliorato benessere e protezione dal processo di invecchiamento.
L'utilizzo di una gamma assai ampia di tali prodotti pone però il problema della loro validità scientifica e della loro utilità. In Italia non sembrerebbe giustificata un'assunzione così massiccia, in mancanza di effettiva carenza di fattori nutrizionali. Sulla utilità degli integratori, in particolare di quelli vitaminici e vitaminico-minerali, vi sono comunque opinioni contrastanti e qualcuno li considera addirittura potenzialmente dannosi. Secondo la National Academy of Sciences americana non vi è prova che alte dosi di antiossidanti (vitamine A e C e β-carotene) possano ridurre il rischio di malattie legate ai fenomeni di ossidazione e invecchiamento. Le vitamine dovrebbero essere opportunamente assunte con gli alimenti e non con gli integratori. Rischi da abuso di vitamina A e β-carotene erano già stati evidenziati anche in altri studi.
L'uso incontrollato di prodotti con attività biologica marcata potrebbe quindi essere rischioso? "Integratori naturali" a base di cromo e alghe, ginseng, gingko biloba o iperico sono veramente innocui o sicuri?
Nel 1996 la FOFI aveva segnalato la spregiudicatezza di certe campagne di marketing basate su informazioni e messaggi ingannevoli e ricordato che il farmacista dovrebbe astenersi dall'allestire vetrine che diano un'immagine non consona al ruolo primario di presidio sanitario che un esercizio farmaceutico deve svolgere.
Si riportano i risultati, a dir poco allarmanti, emersi da studi eseguiti per verificare gli effetti di alcuni integratori (o sostanze presenti in essi) sull'uomo. E' ovvio che si tratta di dati che devono essere confermati, ma la fonte è sicuramente attendibile ed è perciò auspicabile, quanto meno aumentare il livello di attenzione.
Da: "Adverse Cardiovascular and Central Nervous System Events Associated with Dietary Suppelements Containing Ephedra Alkaloids" (C.A. Haller, N.I. Benowitz) e da "Phenylpropanolamine and the Risk of Hemorrhagic Stroke" (W.N. Kernan et al.). 2000 Massachusetts Medical Society.
Le sostanze elencate di seguito possono favorire le emorragie cerebrali, ma sono di facile reperibilità sul mercato (sono contenute in alcuni integratori alimentari sia di tipo sportivo che "per perdere peso"):
efedrina
pseudoefedrina
norefedrina
norpseudoefedrina
possono essere anche chiamati:
alcaloidi dell'efedrina
ma huang
Prodotti commerciali in cui sono presenti:
Ultimate Orange (bevanda tonificante)
Ripped Force (bevanda tonificante)
Shape-Fast Plus (capsule per perdere peso)
Ripped Fuel (capsule per perdere peso)
La fenilpropanolamina, altro prodotto pericoloso come quelli sopra menzionati, che si usa per sopprimere l'appetito, entra anche nella composizione di prodotti per il raffreddore di uso comune, come:
BABYRINOLO
DENORAL
ZERINETTA
ZERINOL
DURAZINA
TEMPORINOLO
TRIAMINIC
Nota bene: tutte queste sostanze fanno parte della lista delle sostanze Doping per le attività sportive agonistiche.
(Fonte: http://www.sportmedicina.com/index.htm)
Si impone una riflessione, quindi. L'abuso degli integratori alimentari, soprattutto per i giovani che fanno sport, può essere dannoso. Soprattutto per coloro che fanno body building... Nelle stesse palestre gli iscritti vengono spinti a fare un uso massiccio di integratori (e qui siamo al limite del doping vero e proprio) che non fanno bene alla salute. Amate lo sport e amate, soprattutto la vostra salute, che viene sempre prima di qualsiasi ambizione agonistica.