mercoledì 26 settembre 2007
Tutte le teorie sull'estinzione dei dinosauri, gli esseri viventi più grandi (ma non sempre) e più affascinanti del nostro pianeta.
I dinosauri hanno sempre avuto un fascino particolare nell'immaginario collettivo, tanto da essere protagonisti di svariati libri e film di grande successo, come Giurassic Park. Ogni scoperta di un nuovo dinosauro viene prontamente riportata su giornali e anche alla televisione.
Il nome dinosauro, come si può trovare in qualsiasi enciclopedia, deriva dal greco e significa letteralmente "lucertola terribile".
I dinosauri infatti affascinano per la loro mole gigantesca, anche se non è vero in tutti i casi, perché esistevano dinosauri di dimensioni molto contenute, come un tacchino. I più giganteschi potevano arrivare a pesare 100 tonnellate e, quasi sicuramente avevano un'indole docile come una pecora. Solo pochi erano i carnivori predatori e sanguinari, come il mitico Tirannosaurus Rex, che tanto è stato rappresentato anche al cinema.
Il fascino dei dinosauri non si ferma solo alla loro natura di esseri viventi giganteschi, vissuti milioni di anni, ma negli ultimi decenni si è aggiunto un nuovo mistero: quello della loro totale scomparsa, avvenuta circa 65 milioni di anni fa.
Come si sono estinti i dinosauri?
Questa è una domanda a cui molti hanno cercato di rispondere, infatti le teorie che spiegano questo fatto sono diverse e spesso contraddittorie.
Vediamo di elencarne brevemente qualcuna.
1) La più famosa (a anche la più accreditata) è certamente l'ipotesi dell'impatto di un meteorite. Fu formulata da Walter Alvarez nel 1980 e si basava sull'aumento dei livelli di Iridio in alcuni strati rocciosi rinvenuti a Gubbio (PG) risalenti proprio a 65 milioni di anni fa. L'Iridio è un elemento radioattivo e sulla Terra non supera una certa quantità. Un livello troppo alto di Iridio indica una provenienza dallo spazio, quindi in quel periodo deve essere certamente caduto un grosso meteorite. In effetti il cratere scavato da questo corpo celeste è stato trovato nella penisola dello Yucatan ed ha un diametro di 170 chilometri. Un cratere di queste dimensioni deve essere stato generato da un asteroide di circa 10 km di diametro. Gli effetti dell'impatto sono stati catastrofici. Una nube di detriti e polveri si alzò nell'atmosfera e finì per ricoprire tutto il pianeta, facendolo piombare in una "notte perenne" durata decenni, che causò la morte e l'estinsione di numerose specie viventi. A farne le spese furono i dinosauri che si estinsero del tutto.
2) Secondo i ricercatori Gerta Keller, Thierry Adatte, Wolfgang Stinnesbeck, Mario Rebolledo-Vieyra, Jaime Urrutia Fucugauchi, Utz Kramar e Doris Stüben, l'impatto del meteorite avvenne almeno 300000 anni dopo l'estinzione dei dinosauri. Secondo loro la fine dei grandi rettili avvenne a causa di una serie incredibilmente violenta di eruzioni vulcaniche avvenute nel Deccan che è una regione dell'India. Queste enormi eruzioni avrebbero causato gli sconvolgimenti climatici per causare una estinzione di massa. L'enorme quantità di gas emessi dai vulcani e di altre sostanze avrebbero determinati quasi sicuramente gli effetti che oggi i paleontologi possono rilevare nelle rocce sedimentarie intorno ai 65 milioni di anni fa.
3) La teoria (un po' troppo fantascientifica) di Vinicio Coletti. Secondo questo programmatore informatico(!) l'evoluzione dei dinosauri avrebbe portato alla nascita di un essere intelligente che avrebbe sviluppato una tecnologia avanzata fino all'autodistruzione per inquinamento. Lascio a voi ogni commento ;-)
4) Secondo Peter D. Ward, le estinzioni di massa avvenute negli ultimi 500 milioni di anni sarebbero dovute ai gas venefici che scaturirebbero dai mari a causa del riscaldamento globale.
5) Ed ecco, finalmente la vera spiegazione (da ridere):
http://it.dada.net/video/1162878/come-%C3%A8-avvenuta-l-estinzione-dei-dinosauri/
martedì 25 settembre 2007
Miss Italia. Foto e link.
lunedì 24 settembre 2007
Dylan Dog, l'investigatore dell'occulto, un successo straordinario che dura da più di 20 anni.
Le storie del fumetto sono di genere horror, ma si tratta di un horror un po' diverso da quello a cui ci ha abituato Hollywood, fatto di mostri, alieni, catastrofi annunciate. Invece le storie di Dylan si svolgono nel mondo reale, di solito a Londra, i protagonisti sono persone comuni. Gli argomenti abbracciano quasi tutta la possibile gamma del fantastico (si passa dall'horror alla fantascienza vera e propria). Spesso i racconti di fantasia costituiscono un pretesto per cominciare dal protagonista, affrontare tematiche sociali di attualità, purtroppo reali, quali l'emarginazione, la vivisezione, la droga, il razzismo, la violenza e i soprusi del potere.
E poi ci sono i mostri. In questo fumetto i mostri sono feroci o inermi, ma alla fine sono tristemente simili a tutti noi e simboleggiano ovviamente che il male potrebbe annidarsi anche in persone insospettabili, come noi stessi...
Dylan è un personaggio molto complesso: è un ex alcolista, le donne lo adorano, passa il tempo libero a montare un modellino di galeone che presumibilmente non finirà mai. Del suo passato non si sa quasi nulla, solo che è un ex agente di Scotland Yard e che ha sempre avuto il pallino delle investigazioni dell'occulto.
Chi si rivolge a lui non è il marito tradito che vuol far pedinare la moglie, o comunque il normale cliente di un investigatore privato, ma una persona che è stata colpita o anche solo sfiorata dall'ala nera del soprannaturale: una donna che ha visto un morto risorgere dalla tomba e diventare uno zombi, un uomo ossessionato dagli spettri, una ragazza il cui fidanzato è stato ucciso da un mostro tentacolare... Una persona a cui la polizia non crede, che tutti ritengono pazza, e che spesso rischierebbe davvero di scivolare nella follia se non trovasse qualcuno disposto ad ascoltarla e ad aiutarla. Ma Dylan ci crede, potete stare tranquilli... ma fino ad un certo punto, perché non si lascia mai andare ad una credulità incontrollata: la razionalità lo guida per non farlo uscire dai binari di un mondo che deve in ogni caso mantenere una parvenza di logicità. Grazie a questa sua capacità attraversa gli incubi e se ne libera. Combatte la paura e la vince.
Per concludere questo pur brevissimo intervento, non si può non fornire qualche cifra sul successo di questo fantastico fumetto: 800000 copie mensili di tiratura (per un fumetto, ve lo assicuro, sono davvero tante), 253 numeri usciti (il prossimo, dal titolo: I mostri di Sullivan, esce il 28 settembre), migliaia di recensioni (buone o cattive) in altrettante riviste o giornali.
Come sempre, per non lasciare a bocca asciutta tutti gli affamati di approfondimenti, vi fornisco qualche link interessante.
http://www.sergiobonellieditore.it/auto/cpers_index?pers=dylanhttp://www.mydylandog.it/
http://www.cravenroad7.it/forum/ (forum)
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domenica 23 settembre 2007
Il significato dei sogni. Un mistero mai completamente risolto che dura da secoli.
In particolare Freud riteneva che il sogno fosse l'appagamento, in chiave spesso simbolica, di un desiderio sessuale represso nella vita diurna. Dopo Freud, molti si sono occupati del fenomeno del sogno. Contributi originali sono stati portati nel 1952 da Ronald Fairbairn, per il quale il sogno sarebbe un fenomeno schizoide, da interpretare alla luce della teoria degli oggetti parziali della Klein, ponendo l'accento sull'aspetto simbiotico della personalità.
Bonime nel 1962 propone una teoria del sogno basata sulla concezione che il sogno sia un autoinganno volto a preservare e a rafforzare un modello di vita, ponendo l'accento sull'aspetto comportamentale sociale della personalità.
Ecco alcune proposte per l'interpretazione dei sogni:
1) Un guardiano del sonno, poiché difenderebbe il sonno dagli stimoli sensoriali.
2) Una specie di esercizio cerebrale a vuoto, utile alla fisiologia neurale.
3) Un’autorappresentazione spontanea della situazione attuale dell’inconscio espressa in forma simbolica (Carl Gustav Jung)
Negli ultimi decenni, inoltre, si è imposta all'attenzione di molti un aspetto peculiare dei sogni: il cosidetto sogno lucido. Un sogno lucido (lucid dream) è un'esperienza onirica durante la quale il sognatore (detto oneironauta) prende coscienza del fatto di stare sognando. Questo gli permette di avere una percezione cosciente del suo mondo onirico e, con la pratica, di esplorarlo e modificarlo a piacere. Stephen LaBerge, scienziato all'università di Stanford e fondatore del Lucidity Institute, un centro di ricerca sul fenomeno dei sogni lucidi, descrive l'esperienza come "il sognare sapendo di stare sognando".
I sogni lucidi sono argomento di interesse per una larga cerchia di gruppi tra cui psicologi, aderenti alla cultura new age, occultisti e artisti. Inoltre, secondo LaBerge, l'esperienza dei sogni lucidi può essere d'aiuto negli ambiti più disparati, come il Problem solving, lo sviluppo della creatività, il rafforzamento dell'autostima, la capacità di affrontare paure e inibizioni e, più in generale, il raggiungimento di un senso di liberazione e armonia nella propria vita.
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sabato 22 settembre 2007
Com'è nato l'Etna, il vulcano più attivo in Europa. Una storia complessa e avvincente cominciata 700000 anni fa...
Fra i 200000 ed i 100000 anni fa, l'attività cambiò e da tipo "fissurale" diventò più centralizzata in punti di emissione che si strutturarono in edifici vulcanici indipendenti, i cosiddetti "Centri Alcalini Antichi".
Questi si distribuiscono in tutto il territorio in piccoli e numerosi centri eruttivi, affiancandosi o sovrapponendosi e a volte attivandosi contemporaneamente.
Si rinvengono affioramenti di questi centri in Valle del Bove e Val Calanna, quali il centro del Calanna e quello del Trifoglietto I, mentre molti altri rimangono nascosti sommersi da colate recenti e sono individuabili solo da studi morfologici.
L'attività di questi antichi centri eruttivi è caratterizzata da lave meno fluide e con un incremento delle manifestazioni esplosive tali da conferire a questi edifici vulcanici versanti più scoscesi.
Negli anni a seguire, si instaura un'attività vulcanica prevalentemente esplosiva, con l'alternarsi di periodi a carattere relativamente effusivo: questo genera edifici vulcanici di notevole altezza.
Così, tra i 75000 e i 50000 anni fa si venne a formare un vulcano chiamato Trifoglietto II, che rappresenta per dimensioni il più grande centro eruttivo sviluppatosi successivamente ai "Centri Alcalini Antichi".
Dagli affioramenti, in Valle del Bove, delle colate risalenti a questo centro si evince un'altezza di quasi 4000 metri, e l'asse di alimentazione dei crateri principali posto più a Sud-Est degli attuali crateri, al centro del vasto anfiteatro costituito dalle pareti Sud-Ovest di questa valle.
I suoi prodotti vulcanici indicano una violenta attività idro-esplosiva generata oltre che dal tipo di magma, anche, dalla presenza a quelle quote e in quel periodo, di nevai e ghiacciai sulla sommità del cono.
Sovrapposti ed affiancati all'edificio del Trifoglietto II si svilupparono altri centri eruttivi contemporanei alle fasi finali di attività e successivi a questo quali: Serra Giannicola Grande, il Vavalaci, il centro del Cuvigghiuni.
Lo sviluppo dell'attuale Etna incomincia con l'Ellitico, centro eruttivo formatosi circa 25000 anni fa.
L'attività dell'Ellitico mostra l'alternarsi di fasi più effusive e fasi estremamente esplosive, come mostrano gli affioramenti di colate laviche e prodotti piroclastici di composizioni estremamente diverse. L'attività eruttiva dell'Ellitico termina circa 15000 fa durante un'intensa fase esplosiva caratterizzata da una serie di eruzioni catastrofiche, che hanno causato la formazione di una caldera di circa 4 km di diametro.
L’attività effusiva degli ultimi 14000 anni porterà alla formazione dell'edificio vulcanico attuale denominato Mongibello. Circa 9000 anni fa una porzione del versante orientale del vulcano Mongibello fu soggetta ad una serie di grosse frane che hanno portato alla formazione dell'ampia depressione della Valle del Bove. Questo imponente collasso del versante orientale del vulcano Mongibello ha messo in luce gran parte della struttura interna sia dei Centri eruttivi della Valle del Bove che del vulcano Ellitico affioranti lungo le pareti della suddetta valle. Sebbene l'attività predominante del vulcano Mongibello è di tipo effusivo numerose eruzioni esplosive di notevole intensità, generate dalle bocche sommitali, hanno caratterizzato questa recente fase eruttiva.
venerdì 21 settembre 2007
La dieta ipocalorica può allungare la vita anche di un terzo.
Recentemente alcuni scienziati della Harvard e della Cornell Medical School (Usa) in collaborazione con i National Institutes of Health, hanno individuato due geni, chiamati Sirt3 e Sirt4, 'chiave' per un invecchiamento sano e 'duraturo'.
Questi geni potrebbero diventare la base di nuovi farmaci per combattere diabete, patologie neurodegenerative e cancro.
Nel nuovo lavoro, gli studiosi hanno rilevato che Sirt3 e il Sirt4 agiscono mantenendo 'alta' la vitalità dei mitocondri contenuti nel citoplasma, cosa che contribuisce indirettamente a preservare la longevità e a evitare la morte delle cellule. "Non a caso i mitocondri - spiega David Sinclair, patologo a capo della ricerca - sono definiti i 'guardiani' delle sopravvivenza cellulare".
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Il mistero del volo a V degli uccelli.
giovedì 20 settembre 2007
Il magico mondo delle conchiglie marine (foto).
mercoledì 19 settembre 2007
Lo studente arrestato durante il forum con John Kerry. Il filmato su YouTube.
In realtà dalle immagini sembra che il ragazzo sia un po' esagitato e non sembra affatto che sia strattonato con violenza. Qui c'è il filmato e potete giudicare voi stessi.
Perché i buchi neri sono così affascinanti?
Mi capita spesso di sentirmi rivolgere questa domanda: ma cosa sono i buchi neri? La gente è affascinata da questo "mostro" interstellare forse perché sente dire che si tratta di un corpo celeste da cui non può uscire nulla, nemmeno la luce.
Ma vediamo di rispondere a quelle che sono le domande più frequenti che riguardano i buchi neri.
D: Cosa è un buco nero?
R: Si tratta di un corpo celeste estremamente denso, la cui attrazione gravitazionale è talmente alta da non permettere l'allontanamento nemmeno della radiazione elettromagnetica. Da qui viene l'attributo di "nero", poiché la luce non si può allontanare dal buco nero, esso non può apparire luminoso, quindi sarà appunto nero.
D: Come nascono i buchi neri?
R: Sono il risultato della morte di una stella di grande massa (oltre 2,5 volte la massa del Sole). Quando il carburante nucleare della stella si esaurisce, si innesca un complicato processo: gli strati più esterni della stella vengono espulsi a grande velocità (creando il fenomeno della supernova), mentre gli strati più interni subiscono un collasso gravitazionale che non viene arrestato da nessuna forza fisica conosciuta. Il collasso porta l'intera massa della stella ad essere contenuta all'interno di una sfera di raggio inferiore a 10 Km. Vedi evoluzione stellare.
D: Ma il Sole, alla fine del suo ciclo vitale, diventerà un buco nero?
R: No, come ho detto prima il buco nero è un destino riservato solo alle stelle di grande massa (oltre 2,5 masse solari). Il destino del Sole è diverso: diventare una nana bianca.
D: Come mai la luce non può uscire dal buco nero?
R: Ogni corpo celeste ha una sua "velocità di fuga", cioè una velocità minima con la quale un corpo può sfuggire alla sua forza gravitazionale. Ad esempio la Terra ha una velocità di fuga di 11,2 km/secondo. Quindi, se con un razzo vogliamo uscire dal campo gravitazionale terrestre dobbiamo avere "almeno" quella velocità. La velocità di fuga dipende dalla massa del corpo celeste ma anche dal suo raggio. Tra due corpi che hanno la stessa massa, la velocità di fuga è più alta in quello con raggio minore. I buchi neri hanno una massa di almeno 2,5 volte quella del Sole e un raggio di soli 10 km: la velocità di fuga arriva ad essere uguale a quella della luce.
D: cosa c'è dentro un buco nero?
R: Non si può sapere esattamente cosa c'è dentro un buco nero, proprio perché da esso non può uscire nessuna radiazione. In ogni caso il buco nero non è un "oggetto" nel senso più comune del termine, ma è più simile ad un "fosso" infinito nello spazio-tempo, in cui la materia continua a cadere per sempre, senza mai toccare il fondo.
D: Allora cosa potrebbe esserci?
R: Tutto ciò che ci è caduto dentro.
D: E' vero che sono stati scoperti buchi neri molto vicini alla Terra e che possono risucchiarla?
R: No. Sono stati scoperti molti probabili buchi neri, ma si tratta di corpi celesti lontani anche centinaia di anni luce e quindi non c'è alcun rischio per la Terra.
D: E' vero che se si entra in un buco nero, poi si esce in un'altra epoca o in un'altra dimensione? Il buco nero è una sorta di macchina del tempo?
R: Questa è una bella ipotesi fantascientifica, ma non c'è alcun supporto scientifico a questa congettura. Si tratta solo di una interessante speculazione senza alcuna prova osservativa. In realtà il buco nero si può spiegare, dal punto di vista della Relatività Generale, come una deformazione dello spazio-tempo, dove la massa "curva" lo spazio-tempo fino a "sfondarlo", creando un pozzo senza fondo.
D: Cosa è "l'orizzonte degli eventi"?
R: E' un "confine" tra due regioni dello spazio tra le quali non c'è più alcun modo di interagire. In maniera semplicistica si potrebbe dire che la "superficie" di un buco nero è un orizzonte degli eventi. Una volta che un oggetto varca quel confine non c'è modo di sapere che fine fa.
D: Ma come gli è venuta in mente agli scienziati l'idea dei buchi neri?
R: L'idea non è così moderna come si potrebbe credere. Già nel 1783 l'astronomo John Michell pubblicò un saggio in cui affermava che una stella di massa e densità molto grandi avrebbe avuto un campo gravitazionale così forte che neanche la luce sarebbe riuscita a sfuggirgli. Tuttavia l'espressione buco nero fu coniata solo nel 1969 da John A. Wheeler. I buchi neri sono previsti dalla Teoria della Relatività Generale di Einstein e sono stati formalizzati matematicamente già nel 1939. Sono stati studiati in maniera sistematica solo a partire dal 1971, quando il satellite Uhuru scoprì la sorgente di raggi X, Cygnus X-1, nella costellazione del Cigno. I raggi X di questa sorgente sarebbero prodotti dal gas di una stella che viene risucchiato da un buco nero. Nella caduta, il gas si comprime e aumenta la sua temperatura fino ad emettere raggi X.
Si potrebbe rispondere a tante altre domande, ma per farlo si dovrebbe scrivere un intero libro. Per approfondire il tema vi consiglio una serie di link:
http://web.tiscalinet.it/buchineri/start.htm
http://www.pd.astro.it/PlanetV/L23_04S.html
http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=buconero.html
http://www.pd.astro.it/MOSTRA/NEW/A3004BKH.HTM
Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.
Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...