Spesso il modello atomico ad orbitali può risultare un po’ difficile da imparare, perché c’è un’oggettiva difficoltà a visualizzare come sono fatti gli orbitali elettronici. Se si ha a disposizione una buona animazione si può capire sempre qualcosa in più.
In questo video possiamo vedere una buona spiegazione del modello atomico ad orbitali.
Il pannello fotovoltaico trasforma la radiazione solare in energia elettrica. E’ composto da celle fotovoltaiche in silicio che assorbono i fotoni presenti nei raggi solari. I fotoni solari interagiscono con gli elettroni presenti negli atomi di silicio. Alcuni di questi elettroni sono separati dall’atomo di silicio, generando un flusso di corrente elettrica all’interno di un materiale semiconduttore.
Ogni pannello fotovoltaico presenta infatti una cablatura sulla superficie di ciascuna cella che convoglia il flusso di corrente generato dalla radiazione luminosa ad un inverter. Il flusso di corrente che esce dal pannello fotovoltaico è infatti continuo, ma la rete elettrica conduce corrente alternata. Della trasformazione se occupa, appunto, l’inverter, aprendo e chiudendo un circuito.
Un impianto fotovoltaico prevede poi la presenza di un trasformatore che aumenta la tensione della corrente alternata per essere adattata alle caratteristiche della rete elettrica e di un contatore che rileva il quantitativo di energia prodotta.
Installare anche nella propria abitazione un impianto fotovoltaico è molto semplice: è sufficiente un tetto rivolto a sud non ombreggiato da altri edifici o vegetazione. I vantaggi sono evidenti: produzione di energia elettrica per sé e in caso di surplus, vendita dell’energia elettrica in eccesso.
Nel seguente filmato è possibile vedere una animazione di quanto è scritto sopra. Buona visione a tutti.
Non sempre la costruzione di una pala eolica deve essere fatta per rifornirsi di energia. In questo caso un ragazzo ha costruito una mini turbina eolica solo per divertirsi e fare un filmato. Basta un coltellino, dei legnetti e dello spago e poi avere la voglia di passare un po’ di tempo a divertirsi.
Prima però è meglio guardare un attimo il filmato, ok? Buona visione a tutti.
Noi giorni scorsi ne hanno parlato persino nei telegiornali, perché un video che illustrava il metodo per fare la “moltiplicazione giapponese” era diventato virale e aveva fatto 100 milioni di visualizzazioni in poche settimane. In realtà questo metodo non è esattamente un novità e secondo me non è nemmeno un metodo particolarmente efficiente e veloce, se non in pochi casi particolari. Ecco un filmato che spiega come fare la “moltiplicazione giapponese”. Questo metodo per moltiplicare i numeri usa linee che si intersecano e consiste nel contare i punti di intersezione per trovare il risultato finale della moltiplicazione. In realtà non credo che sia un metodo molto veloce e semplice, soprattutto se si moltiplicano numeri che hanno molte cifre alte, ad esempio numeri che sono pieni di 8 e 9. Negli esempi che si trovano online infatti gli esempi sono fatti moltiplicando numeri con piccole cifre, ad esempio 123 x 321. Ma se si prova a fare una moltiplicazione come 987 x 998, ci si ritrova subito con un groviglio di linee in cui andare a contare i punti di intersezione non è per nulla facile. In ogni caso è utile conoscerlo per divertirsi anche un po’ a giocare.
Avete mai visto i filmati pubblicati nel canale YouTube “The Q”? Se non lo avete ancora fatto potete cominciare a farlo, soprattutto se siete dei creativi che amano il fai da te.
Ecco alcuni esempi di realizzazioni proposte in questo canale:
Come costruire una pressa idraulica usando compensato e siringhe di plastica!
Come costruire un potentissimo cannone con delle lattine di Coca Cola.
Come realizzare un labirinto creativo per un criceto.
Come costruire un dispenser per caramelle
E poi ci sono tanti altri filmati, io ne ho presentati solo alcuni, cioè quelli che mi hanno colpito di più. Nel complesso è un canale davvero molto interessante e pieno di spunti creativi. Spero di avervi fatto una buona segnalazione.
Consideriamo una bacchetta di plastica, una sfera di metallo e un filo isolante che sostiene la sfera di metallo. Se strofiniamo la bacchetta di plastica con un panno e la avviciniamo alla sfera di plastica vedremo che sfera e bacchetta si attraggono. Questa attrazione avviene anche se la sfera di metallo è scarica elettricamente.
Com’è possibile che un corpo carico ne attragga uno scarico?
La risposta è nella legge di Coulomb. La bacchetta di plastica ha una carica elettrica negativa, quando si avvicina alla sfera ne respinge gli elettroni, che sono liberi di muoversi all’interno del metallo, e si spostano dalla parte opposta della sfera. Così la parte della sfera più vicina alla bacchetta rimane carica positivamente, mentre la superficie più lontana diventa negativa. Per la legge di Coulomb, però, l’attrazione tra cariche vicine è maggiore di quella tra cariche lontane. Ecco perché la sfera è attratta dalla bacchetta.
Questo in realtà non è un fenomeno di elettrizzazione vero e proprio, perché nel complesso la sfera di metallo rimane elettricamente neutra com’era all’inizio. La bacchetta infatti non trasferisce una carica sulla sfera ma spinge, cioè induce, le sue cariche interne a redistribuirsi in maniera tale che alcune parti della sfera risultino localmente elettrizzate.
Questo fenomeno si chiama induzione elettrostatica.
Non è un fenomeno irreversibile. Per tornare nelle condizioni iniziali, infatti, basta allontanare la bacchetta. Subito allora le cariche positive e negative presenti sulla sfera tornano a mescolarsi. L’induzione elettrostatica si verifica grazie alla libertà di movimento degli elettroni all’interno di un materiale conduttore.
Però anche un materiale isolante, come la carta, può essere attirato da un corpo carico. Una penna di plastica elettrizzata per strofinio, per esempio, riesce ad attrarre piccoli pezzetti di carta.
In questo caso avviene il fenomeno chiamato polarizzazione. Gli elettroni della carta che sono più vicini alla penna sentono una forza che li respinge e anche se sono poco liberi di muoversi nelle molecole, una piccola ridistribuzione di carica si crea ugualmente. Il risultato è che nel complesso le cariche di segno opposto sono più vicine tra loro, mentre quelle dello stesso segno sono più distanti. Ecco perché i pezzettini di carta sono attratti dalla penna.
Il fenomeno della polarizzazione spiega come mai l’intensità della forza di Coulomb si riduce quando le cariche sono poste in un materiale isolante. Una carica positiva attrae verso di se gli elettroni delle molecole che la circondano, perciò risulta schermata dallo strato di cariche negative e interagisce con altre cariche più debolmente di quanto farebbe nel vuoto. Il valore della costante dielettrica di un materiale è dunque una misura di quanto quel materiale si polarizza in presenza di cariche elettriche.
Nel seguente filmato potete vedere una animazione di quanto detto nel testo precedente. Buona visione a tutti.
In questi filmati viene presentato un pannello solare ad aria calda fai da te. Nel primo video si vede un test di questi pannelli che mostrano chiaramente la loro grande efficienza. Nel secondo video invece viene illustrata la possibilità di aumentare ulteriormente l’efficienza utilizzando dei riflettori. Nel terzo video invece viene misurata la temperatura raggiunta con il metodo dei riflettori per migliorare l’efficienza.
Mi è capitato spesso di vedere in giro dei bellissimi pupazzi di neve realizzati con i bicchieri di plastica. Ne sono rimasto affascinato e ne ho voluto realizzare uno anche io. Devo dire che è piuttosto facile e richiede anche poco tempo. Il risultato finale che ho ottenuto è questo:
Ho aggiunto anche alcuni led all’interno per avere l’effetto di luci natalizie. Per imparare a fare questo pupazzo di neve con i bicchieri di plastica mi sono affidato ad uno dei tanti tutorial che si trovano su YouTube e che vi segnalo in questo post. Il video è questo:
Spero che questo tutorial sia stato utile per costruire il vostro pupazzo di neve con i bicchieri di plastica. Facile vero? Ovviamente è possibile personalizzarlo in tantissimi modi.
Nel 2009 in questo blog pubblicai un post sul teorema di Pitagora che è esattamente questo: Teorema di Pitagora. Ecco come impararlo facilmente. Divenne uno dei post più visitati di questo blog. A distanza di 8 anni ho pensato di rinnovare il “filone” del teorema di Pitagora segnalando un altro dei numerosi filmati che promettono di spiegare questo teorema in maniera facile e veloce.
Osserviamo un palloncino gonfiato con elio che è un gas di densità inferiore rispetto alla densità dell’aria. Questo palloncino è posto all’interno di un cilindro pieno d’aria ed è chiuso ermeticamente da un pistone che è libero di scorrere. Se spingiamo in basso il pistone vediamo che il palloncino si restringe uniformemente, questo significa che il suo volume diminuisce, ma la sua forma non cambia. L’aumento di pressione esercitato dal pistone sull’aria contenuta nel cilindro si è dunque “trasmesso” in modo uniforme su tutta la superficie del palloncino, non solo sulla parte rivolta verso il pistone. Questo risultato è una dimostrazione della validità del principio di Pascal che si può enunciare nel seguente modo:
“La pressione esercitata su una qualunque superficie a contatto con un fluido, sia esso un liquido o un gas, si trasmette con la stessa intensità su tutte le altre superfici a contatto con il fluido”.
Nel seguente filmato potete vedere l’animazione del pistone e del palloncino in questo esperimento che dimostra il principio di Pascal.
In questi due video che vi presento è racchiuso un documentario realizzato dall’INGV e che spiega i meccanismi che generano il temibile fenomeno dello Tsunami. Un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della Terra.
In questo video tratto dal CICAP-FEST del 2017 possiamo vedere una breve conferenza di Gianluca Vago, rettore dell’Università Statale di Milano. Si parla di cancro e di vera informazione scientifica.
La visione è consigliata per tutti coloro che non si fidano della scienza e della medicina scientifica.
La densità è una grandezza fisica definita come il rapporto tra la massa di un corpo e il suo volume. E’ molto utile per poter distinguere un materiale da un altro. In certi casi è facile distinguere un materiale da altri, a volte no.
In questo video lezione della durata di poco più di 10 minuti, possiamo vedere una semplice spiegazione della densità con alcuni esempi di calcolo.
La definizione di pressione è molto importante in Fisica. In questa video lezione possiamo vedere una spiegazione della definizione di pressione e della sua unità di misura.
Sappiamo che l’effetto placebo può aiutare nell’indebolire o eliminare dolori di lieve entità. Questo video potrebbe essere d’aiuto proprio nel caso in cui si abbia un mal di testa lieve, ma nonostante tutto fastidioso. Attenzione! Non si tratta di consigli medici, ma di una semplicissima tecnica che usa un effetto piscologico che si chiama effetto placebo. Potrebbe quindi non funzionare, ma in molti casi funziona. Se il mal di testa dovesse ripresentarsi spesso o se il dolore dovesse aumentare ovviamente bisognerà rivolgersi ad un medico e fare uso di medicinali “veri” (quindi niente omeopatia… mi raccomando).
Bisogna semplicemente rispondere ad alcune domande che riguardano la descrizione del vostro mal di testa. Ad esempio: “quale colore attribuisci al tuo dolore?”, oppure: “da che zona della testa proviene il dolore?”.
Probabilmente questa tecnica funziona perché distrae dal dolore che si sente in maniera continua e poi rilassa.
Ok, a questo punto vi lascio al video che dura poco più di 3 minuti. E speriamo che il mal di testa passi…
Come si può costruire un piccolo impianto fotovoltaico fai da te senza una spesa eccessiva? L’impianto dovrebbe essere adatto per l’alimentazione di camper, zone isolate, barche, ecc… Quindi si tratta di un impianto che deve essere capace di alimentare solo dispositivi che non assorbono moltissimo. In questo filmato si danno dei consigli per realizzare un tale impianto. Si parte da un pannello solare fotovoltaico da 100 W e 12 V policristallino che si può trovare su Ebay a poco più di 85 euro, poi si passa ad un controller regolatore di carica di pannelli solari 12V/24V automatico e USB (16,90 euro), e infino un power inverter da 4000W (81,89 euro), sempre su Ebay.
Nel filmato poi sono descritti (e mostrati) i collegamenti dei cavi tra questi componenti. Quindi tra il pannello solare fotovoltaico, il controller regolatore di carica e il power inverter. In questa catena di dispositivi occorre, ovviamente, una batteria.
Il video dura circa 8 minuti e non fatevi ingannare dai primi minuti, dove vedrete il realizzatore in costume da bagno (!). Nonostante l’inizio un po’ “antiestetico” il filmato è interessante e porta alla realizzazione di un impianto realmente funzionante.
Vediamo un piccolo impianto ibrido, eolico e fotovoltaico insieme, autocostruito. Nel filmato possiamo vedere il suo costruttore che lo descrive. Si tratta di una realizzazione che fa uso di materiali riciclati, il massimo per tutti coloro che sono appassionati di energie rinnovabili e di fai da te. Alla fine con questo piccolissimo impianto riesce ad alimentare una lampadina e led e persino a ricaricare lo smartphone! Direi che si tratta di un buon risultato! Se si è fuori casa un dispositivo del genere potrebbe essere molto utile per alimentare diversi tipi di dispositivi. Vale quindi la pena di guardare attentamente il video per trarre qualche spunto per altri tipi di realizzazioni di questo stesso tipo.
Per tutti i fans della saga di Guerre Stellari, si deve segnalare l’uscita del secondo trailer del film “Gli Ultimi Jedi”, ottavo episodio. Il trailer appare subito molto interessante, dato che si vedono delle scene e si sentono delle frasi che possono fare andare in orgasmo qualsiasi appassionato di Guerre Stellari.
Ad esempio spiccano frasi come: “Ho visto questa forza bruta solo una volta. Allora non ebbi paura… ne ho adesso” pronunciata da Luke Skywalker che probabilmente sta parlando con la protagonista Rey. Già una simile frase è in grado di fare venire i brividi! E poi: “Lascia morire il passato. Uccidilo, se necessario. E’ il solo modo per diventare ciò che devi.” pronunciata da Kylo Ren mentre scorrono scene di battaglia con astronavi e sembra che stia per sparare contro l’astronave di sua madre Leia Organa.
Impressiona anche: “Questa storia non andrà come tu pensi” pronunciata da Luke Skywalker mentre si trova semidisteso a terra in un istante che sembra ben poco rilassato, forse dopo uno scontro con Kylo Ren.
Episodio 8, Gli Ultimi Jedi, sembra attraversato da eventi molto tragici ed elettrizzanti. Dal trailer non appaiono le classiche scene anche un po’ comiche tipiche di questa saga. In ogni caso dovremo attendere fino al 13 dicembre 2017 per soddisfare la nostra insaziabile curiosità. Cosa ci riserverà questo film?
Qualcuno in rete azzarda l’ipotesi che Rey e Kylo Ren uniranno le loro forze (o Forze?) per combattere il malvagio Leader Supremo Snoke. Molti si sono interrogati sul significato dei colori dominanti del manifesto di questo film che sono il bianco, il rosso e il nero, che avrebbero una forte valenza “esoterica”. Non sappiamo se questi rumors sono veri, nel frattempo ci godiamo la visione del nuovo trailer che è già un piccolo capolavoro di “vedo, non vedo”.
Buona visione del secondo trailer del film “Gli Ultimi Jedi”.
Dopo più di tre mesi di utilizzo di questo telescopio possono scriverne una breve recensione. Si tratta del dobsonGSO da 10 pollici (254 mm) nella versione Deluxe con una focale di 1250 mm (f/5).
- Montaggio
Il montaggio di questo dobson non è un problema, ma solo perché su Youtube si può trovare una video guida molto esauriente (relativa ad un dobson Zhumell Deluxe, ma che è esattamente uguale al nostro GSO), perché nella scatola non c’è nessuna guida (!).
Ecco la video guida:
- Dotazione di serie
La dotazione di serie non è molto ampia, ma dato che si tratta di un dobson fatto apposta per essere economico non ci aspettavamo granché da questo punto di vista. Gli oculari sono un Plossl da 9 mm molto economico ma di qualità non disprezzabile e un Erfle da 30 mm con barilotto da 2” di qualità non eccelsa ma che fornisce visioni spettacolari di larghi campi stellari, se non si è troppo infastiditi dalla presenza di coma ai bordi del campo (ricordo ad esempio una bella visione del Doppio Ammasso di Perseo proprio con questo oculare). Un altro accessorio interessante è la ventola di acclimatamento già montata sulla culatta e alimentata da un alimentatore con 8 pile. Il cercatore 9x50 è quello classico montato in tantissimi telescopi e che garantisce una buona visione del campo stellare inquadrato anche sotto cieli non proprio bui. Il focheggiatore è di tipo Crayford micrometrico con rapporto 10:1.
Il cercatore 9x50.
Il focheggiatore Crayford.
- Impressioni d’uso
La stabilità della montatura è buona. Con un colpetto parte una vibrazione, ma si smorza in una frazione di secondo. La collimazione è facile con le tre manopole nere sulla culatta (più altre tre bianche di fissaggio), però non sono certo del fatto che questa collimazione tenga molto ad un lungo trasporto. Meglio controllarla sempre con un collimatore laser o meglio ancora con lo star test prima di ogni osservazione.
- Facilità di trasporto
Il telescopio ha un tubo largo 30 cm e lungo 1,2 metri. Entra facilmente disteso sul sedile posteriore di una Fiat Idea. La montatura entra nel portabagagli e resta molto altro spazio per zaini, cassette con accessori ecc… Il tubo ottico pesa circa 15 kg e la base circa 10 kg. Si tratta di pesi e ingombri assolutamente gestibili da una sola persona anche in caso di lunghe trasferte. Un filmato che ho trovato su Youtube, realizzato dall’astrofilo Saverio Falciani, mostra come si potrebbe trasportare questo dobson con facilità:
- Prestazioni sul deep sky
Ovviamente un dobson deve avere buone prestazioni nel deep sky dato che è stato inventato proprio per questo. Il GSO Deluxe da 10 pollici non fa eccezione e portato sotto cieli di magnitudine 21 e oltre rende esattamente come deve rendere una apertura da 10 pollici. Presso il rifugio Margio Salice vicino Maniace (ME), sono riuscito ad osservare tutte le componenti del Quintetto di Stephan, ben 71 oggetti deep sky in totale, e una visione spettacolare della Nebulosa Velo con un filtro OIII Baader.
Con il cielo di magnitudine 19 di casa mia riesco lo stesso ad osservare molti oggetti deep sky, basta che non siano troppo deboli o troppi diffusi. Sotto un disegno della nebulosa planetaria NGC 7662, osservata proprio da casa mia in una serata con buona trasparenza e buon seeing:
- Prestazioni nell’osservazione di Luna e pianeti
Fino a questo momento non ho testato in maniera molto approfondita questo strumento nel campo dell’osservazione planetaria. Il suo rapporto focale è di f/5 con una focale di 1250 mm. Significa che per ottenere alti ingrandimenti occorre utilizzare oculari di corta focale oppure una lente di barlow. Sono riuscito ad osservare Saturno con seeing buono una sola volta e solo per pochi minuti. A 250x (con oculare ortoscopico Celestron 5 mm) mostra la divisione di Cassini su tutto l’anello e si osserva anche una fascia atmosferica. Non ho fatto caso alla presenta dell’anello C o di altri particolari, ho solo notato che l’immagine appariva molto gradevole e contrastata. Giove l’ho potuto osservare solo una volta in condizioni di buon seeing, ma quando ormai il pianeta era basso sull’orizzonte e immerso in un residuo di luce diurna. In ogni caso i dettagli sulle fasce equatoriali erano ben contrastati anche se dal colore un po’ spento. Per test più esaustivi dovrò attendere fino all’anno prossimo per fare osservazioni più lunghe su Giove e soprattutto su Marte. Quando questo sarà fatto aggiornerò questa recensione.
Sulla Luna il contrasto è soddisfacente e i dettagli ben visibili.
- Prestazioni nell’osservazione di stelle doppie
Una delle cose che mi ha stupito di più di questo strumento è la sua notevole capacità nell’osservazione di stelle doppie. Sono riuscito a osservare doppie con una separazione di 0,5” a 390x e persino a 625x, come 52 Arietis con componenti di magnitudine 6,19 e 6,21 con separazione di 0,5” nel 2017.
I
Il sistema binario 52 Arietis come l’ho visto in una serata dal seeing eccellente (a 625x) con il dobson GSO Deluxe da 10”.
In queste osservazioni è stata determinante la stabilità della base e i movimenti molto precisi e dolci di questo strumento. Anche nelle stelle doppie dalla luminosità sbilanciata questo telescopio è riuscito a dimostrare il fatto suo. E’ il caso ad esempio di 1 Delphini con una separazione di solo 0,9” e componenti di magnitudine 6,20 e 8,02 quindi con una differenza di ben 1,82 magnitudini.
Il sistema binario 1 Delphini con le sue componenti molto vicine e sbilanciate in luminosità, come si riuscivano a vedere a 625x nel dobson GSO Deluxe 10” in rari istanti di seeing eccellente.
Un disegno del sistema binario Mu1 Cygni come visto con il dobson GSO Deluxe da 10”.
- Conclusioni
Si tratta di uno strumento economico (circa 600 euro nel 2017, comprese spese di spedizione), dal buon rapporto prezzo-prestazioni, fatto per dare il meglio nelle osservazioni deep-sky, dalla buona meccanica con movimenti fluidi e che permette, se si è molto pazienti e ben addestrati, anche osservazioni ad alti ingrandimenti. L’ho trovato buono anche nell’osservazione planetaria, ma decisamente sorprendente nell’osservazione di stelle doppie anche ad ingrandimenti alti o altissimi. Consigliato anche per principianti per la sua facilità d’uso.
Da alcuni anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, abbiamo visto che la famigerata “teoria della Terra piatta” sta prendendo piede facilmente grazie (o dis-grazie) al web. Tra Nibiru, UFO, vaccini, medicine alternative e Terra piatta, ne abbiamo piene le tasche. Per fortuna è possibile trovare in rete anche ottime risorse che permettono di migliorare le proprie conoscenze scientifiche anziché peggiorarle. A queste fonti bisogna sempre rivolgersi.
Dobbiamo comprendere una cosa fondamentale: secondo me non è possibile contrastare queste tendenze pseudoscientifiche in maniera semplice. Dire che “basterebbe fare questo” oppure “basterebbe fare quell’altro” non ha senso e sarebbe in realtà una soluzione del tipo “formula magica” che somiglia molto alla stessa pseudoscienza che si vuole combattere.
La pseudoscienza non si combatte con altra pseudoscienza.
Ad esempio non credo che basterebbe migliorare la situazione dell’istruzione scolastica. Negli USA l’istruzione se la passa meglio rispetto a quella italiana, ma negli States la pseudoscienza dilaga anche molto peggio che nel nostro Paese. E in media c’è anche più benessere. Tra l’altro la “scienza alternativa” è anche un po’ figlia di questo benessere.
Quindi la soluzione è piuttosto complessa. Alcuni hanno proposto che la pseudoscienza dilaga perché tutti vogliono sentirsi un po’ “esperti” e un po’ “scienziati”. L’”esperto” che studia Nibiru, o i “misteri delle piramidi di Giza” oppure “il signoraggio” si sente davvero uno scienziato, uno che “ne sa più degli altri”. Spesso si scimmiottano atteggiamenti di arroganza e presunzione che vengono attribuiti erroneamente ai “veri” scienziati e ai “veri” ricercatori. Come se uno che ha passato la vita a studiare sia “colpevole” di conoscere cose che la maggior parte delle persone non immagina nemmeno. E’ come se un atleta, per il solo fatto di allenarsi per fare cose che gli altri non possono nemmeno sognarsi di fare, fosse considerato “colpevole” di uniformarsi al “sistema”. Io potrei sentirmi figo facendo lo “pseudo-atleta” correndo i 60 metri in meno di 9 secondi e annunziando che ho battuto il record di Bolt dei 100 metri! A parte che non sono così sicuro che riuscirei a percorrere 60 metri in 9 secondi (al limite ne faccio 50…), potrei andare in giro affermando che riuscirei a battere i migliori centometristi mondiali ma che non intendo partecipare a nessuno dei campionati “ufficiali” perché sono truccati e gli atleti stessi sono “dopati”. Nei prossimi giorni credo proprio che organizzerò una manifestazione pubblica per battere il record mondiale dei 100 metri, e mentre ci sono anche quello del salto in lungo (userò un metro truccato per la misura dei salti…).
Ma non divaghiamo con le mie straordinarie prestazioni sportive…
Una soluzione per fare in modo che tutti si sentano un po’ scienziati e un po’ geni è che leggano questo blog, ad esempio. Scherzavo, ovviamente sarebbe un buon punto di partenza , ma come dicevo prima, non sarebbe altro che una soluzione molto parziale, perché la buona informazione è stata perdente rispetto al dilagare della pseudoscienza in questo ultimi 10 anni.
Io ho sempre pensato che associazioni come il CICAP siano completamente inutili, se non addirittura dannose. Forse non ci crederete, ma io da un po’ di tempo odio il CICAP! Con quelle sue riunioni fatte “solo tra di loro” a fare ironia su tutto e su tutti. Forse anche loro si sentono dei grandi “geni” e grandi intellettuali. In questo modo si attirano ancora di più l’antipatia dei dubbiosi che cominciano a pensare che in fondo “loro” sono davvero servi del “sistema”…
Ma, alla fine, cosa volevo dire in questo post?
Niente! Solo far notare che la pseudoscienza dilaga e nessuno sa come arginare il problema, soprattutto non lo neanche io che scrivo questo post.
Pensateci voi, che siete più giovani ed avete una mente più brillante e più fresca.
Nel frattempo che ci pensate, però, andate a guardare questo bellissimo video che tratta l’argomento della Terra piatta. Buona visione a tutti.
Un video che spiega come effettuare la riparazione di lampadine a led. Ritengo che sia molto utile. Ad esempio non sapevo che fosse possibile riparare questo tipo di lampadine con metodi fai da te, quindi questo tutorial potrebbe esserci utile se ci dovesse capitare qualche led che non si accende più.
Nel corso della storia dell’umanità ci sono state delle invenzioni che hanno cambiato profondamente la vita dell’uomo. Di solito nei libri di storia si parla del fuoco, della ruota, della macchina a vapore, ecc… In realtà uno dei cambiamenti più radicali deriva dall’invenzione del transistor che ha avviato la rivoluzione elettronica e poi quella informatica. Non c’era mai stato un cambiamento così radicale nella storia dell’umanità…
Il 40% dell’umanità è connessa ad Internet. SI tratta di una larga parte dell’umanità che è interconnessa con ogni altro essere umano a qualunque distanza esso si trovi. Una cosa straordinaria!
Tutto questo è merito di un piccolissimo dispositivo chiamato transistor.
Cosa è un transistor?
Il seguente filmato spiega in maniera semplice cos’è un transistor e come funziona.
Una delle più grandi misconcezioni della scienza moderna è che l’entropia sia sinonimo di “disordine”.
Consideriamo un vetro che si rompe in mille pezzi. Questi pezzi si disporranno secondo una certa configurazione. La cosa più interessante è che questa configurazione è altrettanto speciale e improbabile di qualsiasi altra configurazione, compresa la configurazione in cui tutti i pezzi sono uniti insieme.
In realtà l’entropia è solo la differenza tra i micro-stati e i macro-stati del sistema fisico. Il concetto di “ordine” in Fisica invece è arbitrario, esattamente come i concetti di caldo-freddo e di grande-piccolo.
Guardando questi filmato (con didascalie in inglese), sarà molto più chiaro il vero concetto di entropia.
Questo è un breve video per avvertire che questa sera del 7 agosto 2017 avrà luogo una eclissi parziale di Luna. La Luna si vedrà sorgere già con un bel “morso” perché il fenomeno avrà inizio alle 19:25 quando la Luna è ancora sotto l’orizzonte. Noi potremo cominciare a vederla alle 20:12, mentre la fase di massima parzialità è prevista per la 20:20.
Naturalmente la Luna sarà ancora bassa sull’orizzonte al culmine di questo fenomeno, quindi per poterla osservare nelle migliori condizione è consigliabile spostarli in un luogo che abbia l’orizzonte in direzione est il più libero possibile.
L’eclissi sarà visibile a occhio nudo o anche con un semplice binocolo si potrà osservare l’ombra curva della Terra. L’eclissi era considerata anticamente una delle tantissime prove della sfericità della Terra.
In questo periodo dell’anno in cui il caldo può infastidire soprattutto gli anziani e i bambini, occorre fare qualcosa per soffrire il meno possibile. Da questo punto di vista possiamo ascoltare i consigli di persone competenti (meglio lasciar perdere i consigli dei cosiddetti “naturopati” o altre cose simili).
Ascoltiamo Domenico Pellegrino - direttore Dipartimento Medico Asst e Lariana Barbara Parma - Pediatra Ospedale Sant'Anna cosa ci consigliano per difenderci dall’afa dei giorni più caldi. I loro consigli sono validi sia per gli anziani che per i bambini.
Roberto Mannocci è un collezionista di conchiglie. Nella sua collezione figurano ben 10000 specie classificate. Anche se sembra un numero enorme, nel mondo si stima che le specie di molluschi dotati di conchiglia siano oltre 150.000. In ogni caso è una collezione sterminata, divisa in 11 famiglie di molluschi. Mannocci ha cominciato a collezionare conchiglie a 12 anni e adesso ne ha 75 (ne aveva 70 nel 2012, data in cui è stato realizzato il filmato presentato). Una vita dedicata a questa passione che io considero meravigliosa e che secondo me è doveroso divulgare su internet. Si pensi anche ai sacrifici e alla dedizione necessaria per portare avanti un’impresa del genere.
Nella sua collezione figurano anche molte specie del mar Mediterraneo con numerosi esemplari molto belli e piuttosto rari.
Nel filmato Mannocci ci fa vedere alcuni pezzi tra i più belli e tra i più rari della sua collezione di conchiglie.
Buona visione del filmato (cliccare sull’immagine per farlo partire).
Quanti appassionati di elettronica e di fai da te desiderano possedere una stampante 3D nel proprio laboratorio? Questo tipo di stampante è decisamente utilissimo per realizzare moltissimi progetti. In questo video potrete vedere come realizzare una stampante 3D con meno di 50 euro. Una cifra decisamente interessante!
In questo video che vi presento potete vedere una introduzione al progetto di costruzione della stampante 3D, gli altri li potete trovare facilmente su YouTube.
Un ventilatore fai da te senza pale? Si può costruire con facilità? In questo filmato della durata di poco più di 16 minuti possiamo vedere proprio come costruire, usando materiale riciclato, un ventilatore senza pale in stile Dyson. Con questo caldo non è una cattiva idea riuscire a costruire un ventilatore del genere. Ovviamente durante il montaggio cercate di non sudare troppo!
Vi lascio subito al filmato. Buona visione a tutti.
Il Bosco Verticale di Milano, nel nuovo quartiere di Garibaldi-Isola è stato riconosciuto nel 2014 come il grattacielo più sostenibile del mondo e nel 2015 come il più bello del mondo. Formato da 2 torri alte rispettivamente 80 e 112 metri, comprende 113 appartamenti, dotati ciascuno di un terrazzo pensato per essere una vera stanza all'aperto e in cui crescono piante e alberi di varietà differente. Il grattacielo è dotato di un sistema d'irrigazione progettato appositamente per la struttura.
Vi siete mai chiesti come funzionano le cannucce? Può sembrare una domanda oziosa, ma ci può introdurre a interessanti argomenti di Fisica, come la capillarità e la depressione (non vi preoccupate, non è quella che vi fa sentire tristi…). In questo breve filmato possiamo vedere come funziona quella bella cosa che abbiamo usato tutti sin da bambini.
In questo video si farà vedere la costruzione di un compasso per la falegnameria. Per la falegnameria si fa uso di diversi tipi di compasso. In questo caso verrà costruito un compasso in legno. L’utilità di questo video sta nel fatto che non è facile trovare in commercio dei compassi da falegnameria perché sono piuttosto grandi, quindi il “fai da te” in questo caso diventa più un’esigenza che un semplice esercizio.
Alcuni dicono che esiste un modo sicuro per vincere a pari o dispari, e forse potrebbe essere vero…
Pari o dispari è uno dei giochi più utilizzati in assoluto per prendere anche decisioni importanti! Alzi la mano chi non l’ha mai utilizzato per fare una cosa del genere!
Dal punto di vista matematico si può dimostrare che pari o dispari non è un gioco “equilibrato”, cioè un gioco in cui c’è la stessa probabilità di vincere o di perdere (ad esempio testa o croce).
Nel filmato possiamo vedere un piccolo esperimento fatto sfidando per strada i passanti a pari o dispari. Guardate il risultato…
Quanto è lungo un metro e quando dura un secondo? E poi: siamo sicuri che il mio metro è uguale al tuo? La storia delle unità di misura comincia più o meno con la Rivoluzione Francese. Prima di quel periodo c’era una confusione totale. Alcuni paesi usavano lo stesso nome per l’unità di misura di qualche quantità, ma il valore numerico non era per nulla lo stesso.
Per evitare questo tipo di confusioni si decise quindi di usare delle unità di misura che fossero uguali per tutti.
In questo video potete trovare una spiegazione semplice delle unità di misura e degli standard di riferimento.
Il plasma è considerato il quarto stato della materia. I primi tre stati sono i più comuni in natura e sono solido, liquido e gas. In ordine di temperatura, quindi, il quarto grado sarebbe proprio il plasma. Possiamo descrivere il plasma come un gas ad altissima temperatura e, soprattutto, come un gas fortemente ionizzato.
Cosa significa “ionizzato”?
Nel seguente video possiamo vedere una spiegazione semplice e chiara sulla natura del plasma e della ionizzazione.
Vi siete mai chiesti perché il cielo di notte è buio? La risposta sembra semplice: non c’è il Sole! In realtà non si sta pensando al fatto che nell’Universo ci sono miliardi di miliardi di stelle, ed è questa consapevolezza che genera il paradosso. Se l’Universo fosse infinito e quindi con un contenuto di infinite stelle, il paradosso si esprimerebbe nella maniera più drammatica possibile. Quanta luce fanno infinite stelle? La risposta è facile. E allora come mai il cielo di notte e buio?
In questo filmato la spiegazione (in chiave moderna) di questo paradosso…
In questo filmato possiamo vedere una breve intervista ai vincitori dell'edizione 2017 delle Olimpiadi italiane di astronomia. Si tratta di ragazzi che dimostrano grande passione e grande impegno nel campo dell'astronomia. Potrebbero essere loro gli astronomi italiani che un domani ci porteranno a fare grandi scoperte!
Si può fotografare un buco nero? In realtà si potrebbe fotografare il cosiddetto “orizzonte degli eventi” che non è altro per quella zona di confine oltrepassata la quale nessun segnale di tipo elettromagnetico può uscire dal buco nero.
Per fotografare l’orizzonte degli eventi occorre utilizzare lo strumento giusto. Per questo gli astronomi stanno usando una rete di radiotelescopi detta VLBI che abbraccia mezzo globo terrestre. In questo modo è come se si avesse un radiotelescopio con un diametro paragonabile al diametro terrestre con grande vantaggio per quanto riguarda la risoluzione dei dettagli degli oggetti osservati.
In questi giorni questa rete di radiotelescopi sarà puntata verso il buco nero nel centro della nostra galassia (Sagittarius A*) “ascoltando” alla frequenza di 230 Ghz. Dal 5 al 14 aprile 2017 si cercherà in questo modo di “vedere” l’orizzonte degli eventi di questo gigantesco buco nero.
In questo video si parla di radioattività. Viene spiegato che cos’è, come funziona, perché esiste, perché è dannosa e perché in certi casi invece ci può essere molto utile. Non si parlerà di atomi in senso stretto, ma di nuclei, perché la radioattività è un fenomeno che coinvolge i nuclei atomici.
Il mondo è pieno di persone che elaborano teorie strampalate e senza senso. La tecnologia ha permesso a queste persone di divulgarle senza limiti. Per fortuna internet permette anche alle idee scientifiche valide di diffondersi senza limiti.
In questo video si vuole sfatare un “mito” che si va diffondendo tra gli “studiosi” di scienze “alternative” e cioè che la gravità non esiste, cioè è una beffa e che Einstein aveva torto. In realtà sono tantissimi quelli che dicono che “Einstein aveva torto”, come se la teoria della Relatività fosse un’esclusività di Einstein. In realtà dopo Einstein la relatività (sia quella Ristretta che quella Generale) è stata studiata, completata, verificata sperimentalmente, sviscerata in tutti i suoi aspetti, da moltissimi altri scienziati. Non è che Einstein ha detto una cosa e tutti gli altri ci hanno creduto!
Ma per il momento vi raccomando di guardare questo interessantissimo video che ci fa capire che Einstein e tutti gli altri studiosi di relatività che sono venuti dopo di lui, hanno costruito una teoria straordinaria con un campo di applicabilità immenso.
In this video made by Roberto Maiorano and his friend Diego, let's see how you can make a RC model airplane powered by solar cells and without batteries.
This prototype can fly for 5 hours in a row without the need for batteries. The only current limit is the battery of the receiver, but we are in it.
Nessuno ha mai avuto la fortuna di vederlo. Non è nemmeno sicuro che esista. In realtà numerosi indizi hanno portato gli scienziati a credere che ci sia un pianeta, molto lontano, ai confini del Sistema solare. Lo hanno battezzato Planet 9, il pianeta 9: un enorme mondo misterioso, 10 volte più massiccio della Terra e con un’orbita talmente ellittica e lontana da portarlo a decine, o anche a centinaia, di miliardi di chilometri dal Sole.
E tu potresti essere la prima o il primo a trovarlo.
E come si potrebbe fare? La risposta è semplice: usando lo strumento online Backyard Worlds, i mondi nel nostro giardino: un tool di citizen science che consente a chiunque di visualizzare le immagini raccolte nel corso degli anni dal telescopio spaziale della Nasa Wise alla ricerca di qualcosa di sconosciuto che si muove.
Un artefatto che si sposta seguendo una traiettoria precisa. Compito difficile persino per i supercomputer più potenti del mondo, per il cervello umano risulta facile come se fosse un videogioco. Cosa bisogna fare? Ti viene proposta una sequenza di quattro o cinque immagini di una stessa porzione di cielo osservata a distanza di mesi, o anche anni. Se si nota un oggetto che sembra rispondere ai requisiti, lo clicchi con il mouse su ciascuna delle immagini. Quando hai finito, il programma ti permette di controllare se l’oggetto che hai individuato è già stato scoperto. E se non è così, ti viene chiesto di compilare un modulo da inviare agli astronomi per ulteriori verifiche.
Chissà se non sarai proprio tu a passare alla storia come colei, o colui, che ha riportato a nove il numero dei pianeti?
Benvenuti nel nostro piccolo mondo della creatività! Siamo un gruppo di creativi che ha unito le proprie competenze per offrire un servizio a 360°. Ci occupiamo di progettazione grafica per le imprese e di creazioni handmade per i tuoi eventi speciali. Contattaci per informazioni e se desideri una realizzazione particolare. Amiamo molto le sfide. Siamo in piena fase di crescita e presto vi mostreremo moltissime novità. Seguiteci per mantenervi aggiornati.
Ho trovato questo video dove si illustra una semplice spiegazione della “famosa” equazione di Dirac. Questa equazione è passata alla storia come quella che prevedeva matematicamente l’esistenza dell’antimateria e il fenomeno di annichilazione materia-antimateria.
La spiegazione del filmato fa uso di matematica ed è fruibile agli studenti universitari, ma anche chi non è competente in materia può seguire il discorso. Ovviamente non si tratta di una dimostrazione rigorosa (che richiederebbe un certo tempo per essere trattata).
Per gli appassionati di fantascienza segnalo questo trailer in italiano del film Valerian e la città dei mille pianeti. Il film sarà nelle sale italiane il 15 settembre 2017. Si tratta di un film interessante, sia perché la regia è firmata da Luc Besson (ricordiamo Il Quinto Elemento), sia perché è tratto da un fumetto francese. Una storia di fantascienza tutta europea, quindi.
Segnalo questo filmato di una turbina eolica fai da te. Si tratta di una mini turbina eolica ad asse verticale quadripala di tipo Darrieus. L’autore del filmato e di questa interessante realizzazione non ci fornisce molte informazioni: solo che è completamente fai da te e che ha utilizzato un motore da 500 w/h. Per il momento ci basta guardare il filmato.
Conoscete il dimetrodonte? Sì proprio quell’essere preistorico che ha questo aspetto (probabilmente lo avete già visto nei libri tante volte):
Ebbene, questo non è un dinosauro. Anzi, se vogliamo proprio dirla tutta, è una delle specie che ha dato inizio all’evoluzione dei mammiferi. A cosa serviva quella vistosa cresta? E’ un primo tentativo della natura di attuare un meccanismo di termoregolazione, cioè di mantenere costante la temperatura corporea per tutta la giornata. Questo meccanismo si è evoluto fino ad arrivare ai mammiferi che hanno una termoregolazione completamente interna.
Straordinario vero?
In questo breve video (in inglese, ma è facile da capire lo stesso), si spiega come gli esseri viventi sono classificati in base al loro aspetto ma anche in base alla loro origine. In questa classificazione ci aiutano i resti fossili e anche l’analisi del DNA. In questo modo è possibile ricostruire (faticosamente) la linea evolutiva e la catena di discendenze. In questo modo si capisce che gli uccelli sono più simili ai dinosauri di quanto lo fosse il dimetrodonte.
In questo quarto filmato possiamo vedere come si fa a passare il flussante sul polo negativo di una cella fotovoltaica. L’esempio è relativo ad una cella 3”x6” policristallina, ma è valido per qualsiasi altro tipo di celle fotovoltaiche.
In questo filmato si illustra come costruire un impianto fotovoltaico fai da te da 5 watt. I componenti usati sono facilmente reperibili su internet:
-Batteria da 4.5 Ah, 12 V, C20 (20 euro) -Regolatore di carica epsolar mod. LS0512R - (13 euro) -Pannello fotovoltaico da 5 w,12 V,0,228 A max (10 euro) -inverter per auto 12 V continui -220V alternati 100 W (20 euro).
Questi sono i componenti base di tutti gli impianti fotovoltaici. Si possono anche acquistare kit già completi di tutti i componenti e solo da assemblare, per esempio un kit da 5 watt si può reperire a circa 50 euro completo di pannello, batteria, regolatore e lampadina.
Sono sempre di più coloro che tentano di realizzare da soli dei piccoli impianti per lo sfruttamento dell’energia eolica. Ad esempio in questo filmato possiamo vedere una turbina eolica ad asse orizzontale che riesce a sviluppare una potenza di picco pari a 1.5 kw. Come spesso succede, coloro che si applicano alla realizzazione di tali progetti non si fanno sfuggire l’occasione di usare materiali riciclati (o parzialmente riciclati) per arrivare al loro obiettivo.
In questo caso l’autore del filmato ha fatto proprio così, realizzando questa turbina eolica fai da te con una spesa totale pari a 70 euro! Un risultato davvero stupefacente che deve essere un esempio per tutti quelli che desiderano fare qualcosa di simile.
In questo terzo filmato possiamo vedere come saldare il ribbon sul polo positivo di una cella fotovoltaica 3”x6” policristallina. Ovviamente questo metodo è valido anche per altri tipi di cella fotovoltaica.
Arduino è un progetto interamente italiano diventato famoso in tutto il mondo ed è utilizzato da milioni di persone per imparare l’elettronica e per realizzare dei progetti anche piuttosto complessi. Si va da sistemi semplici capaci di accendere e spegnere una lampadina fino alla costruzione della centralina di controllo di un motore. Arduino è composto da una parte hardware cioè da una scheda elettronica (come quelle che si vedono nel video di questo post) e da una piattaforma software che permette di scrivere in maniera semplice dei programmi che, tramite una connessione USB, si possono trasferire alla scheda.
Nel filmato vengono presentate le schede Arduino UNO, MEGA e LEONARDO. La scheda Arduino UNO è forse la più conosciuta e la più diffusa, ma anche la Arduino MEGA è molto diffusa e possiede delle caratteristiche superiori rispetto alla UNO. In realtà nel sito di Arduino vengono proposte più di una decina di schede diverse dotate di caratteristiche diverse.
In sostanza si potrebbe dire che Arduino è un computer dotato di un microprocessore, di una memoria interna e di collegamenti che permettono di interagire con l’esterno.
Nel filmato vengono presentate le caratteristiche principali di Arduino e vengono illustrati dei semplici esempi pratici. Una guida perfetta per chi è a digiuno di elettronica e intende imparare da zero qualcosa di nuovo.
Molti credono all’esistenza dei fantasmi e altrettanti affermano di averli visti. Non tutti sanno che, finalmente, abbiamo tra le mani prove scientifiche che dimostrano che non esistono! Secondo Brian Cox, fisico e divulgatore britannico, non può esistere una forma di vita extracorporea che abbia una forma stabile. Secondo Cox una struttura del genere non sarebbe compatibile con il Modello Standard delle particelle. Inoltre, dato che i fantasmi non si possono toccare, sarebbero fatti di energia e poiché l’energia tende a disperdersi non potrebbero restare come entità per un tempo superiore a qualche frazione di secondo; figuriamoci se possono esistere per tempi di anni o anche di secoli! La conclusione di Brian Cox è che i fantasmi non possono esistere e noi siamo perfettamente d’accordo con lui .
In questo filmato possiamo vedere una breve spiegazione di questi concetti. Buona visione.
Blender è un software di modellazione e animazione 3D molto potente ed è anche gratuito (qui il link per scaricarlo). Il “difetto” di Blender è che la sua interfaccia in un primo momento può sembrare molto complessa. In questi casi un buon tutorial o una buona lezione introduttiva può essere d’aiuto e ci può dare l’input per cominciare ad imparare. In realtà Blender non è così complicato come sembra e, una volta capita la sua logica, riesce a dare grandi soddisfazioni (ad esempio io stesso, da assoluto principiante, ho creato senza troppe difficoltà questa semplice animazione che riguarda la Legge di Stevino). Questo video è una lezione introduttiva alla modellazione con Blender (nella versione 2.78). In seguito segnalerò ai lettori di questo blog altri interessanti tutorial dedicati a Blender.
Se sulla carta la costruzione di un pannello solare fai da te può sembrare semplice, poi ci si scontra sempre con problemi pratici molto elementari. In un post precedente ho mostrato un video intitolato “Come passare il flussante sul polo positivo di una cella fotovoltaica”. Stavolta vediamo come si salda il ribbon sul polo negativo della cella fotovoltaica. Anche in questo caso nel filmato viene utilizzata come esempio una cella fotovoltaica 3"x6" policristallina ma questa regola vale per tutti i tipi di cella solare. Se lo desiderate avevo pubblicato anche un altro filmato sull’argomento, dal titolo “Pannelli solari fai da te. Saldare il ribbon su una cella solare”.
Quando si costruisce un pannello fotovoltaico fai da te occorre saper fare correttamente molte azioni pratiche. In questo breve filmato, ad esempio, possiamo vedere come si passa il flussante sul polo positivo di una cella fotovoltaica che verrà utilizzata per la costruzione di un pannello solare fai da te. Nell’esempio mostrato viene preso come esempio una cella 3”x6” policristallina, ma ovviamente il metodo è esattamente lo stesso per tutti i tipi di celle solari.
La legge di Stevino è una equazione che permette di calcolare la pressione ad ogni profondità di una colonna di liquido conoscendo l’altezza della colonna e la densità del liquido.
In definitiva questa legge afferma che la pressione in un liquido è direttamente proporzionale all’altezza del liquido, alla sua densità e alla forza di gravità. Queste proporzionalità si possono esprimere con la seguente formula:
dove P è la pressione, g è l’accelerazione di gravità (sulla Terra è pari a 9,81 m/s2), h è altezza del liquido.
Un tipico esperimento che dimostra la legge di Stevino è quello che si può realizzare con un contenitore a cui sono stati fatti dei fori ad altezza diversa. Dai fori più in alto si noterà che il getto d’acqua sarà più debole, dai fori in basso il getto d’acqua sarà più forte.
In questo breve filmato possiamo vedere una animazione (realizzata con Blender) che mostra questo tipo esperimento della legge di Stevino.
In questo filmato possiamo vedere cosa succede ad una stella se si avvicina troppo ad un buco nero. L’animazione mostra il gas strappato alla stella dalla forza di gravità del buco nero. Questa materia gassosa si avvicina al buco nero con un’orbita molto eccentrica e poi viene “sparata” via lontano fino a scontrarsi con altro gas che sta arrivando. Questo urto tra nubi gassose produce un enorme aumento della temperatura del gas che è visibile a varie lunghezze d’onda. Dopo un mese la materia gassosa torna nel punto più vicino rispetto al buco nero causando una intensa emissione nei raggi X. Tutto questo avviene in una galassia a 290 milioni di anni luce da noi.