Passa ai contenuti principali

Pesci velenosi

I più noti pesci velenosi appartengono alla famiglia degli Scorpenidi: hanno tutti lunghissime spine associate a ghiandole velenifere ed eccezionali capacità mimetiche che li rendono molto pericolosi. Il pesce leone, il pesce scorpione e il pesce pietra vivono nelle acque tropicali, anche nei bassi fondali rocciosi della barriera corallina. Le loro punture possono essere mortali perché la tossina che producono è un potente veleno (quello del pesce pietra è perfino più potente di quello del cobra) che procura nelle vittime un dolore lancinante agendo sul sistema nervoso. Non sono aggressivi e se ne stanno pigramente adagiati sul fondo, in attesa di una preda; nessun altro abitante del mare li disturba riconoscendo, dai colori sgargianti, la loro pericolosità. Solo i pesci leone, più vanitosi, sfoggiano il loro vistoso aspetto "piumato", nuotando leggiadri e lasciandosi ammirare dai sub. Alcuni raiformi, come i trigoni a macchie blu, le pastinache o le aquile di mare, hanno un lungo aculeo velenoso alla base della coda, che viene usata come una frusta per allontanare gli importuni.

Uno scoglio… mobile!

Scorfano

Nei nostri mari si possono trovare gli scorfani, debolmente velenosi, "cugini" di pesci leone e scorpione. Gli aculei presenti nelle pinne branchiali e dorsali sono ricoperti da una guaina e il veleno viene secreto da apposite ghiandole appena la guaina si rompe nella carne della vittima.

 

Insidie della spiaggia

Tracina

Nascoste sott'acqua nella sabbia, da cui lasciano emergere solo gli occhi, le tracine, o pesci ragno, possono ferire i piedi di incauti bagnanti con gli aculei delle branchie e i raggi spinosi della prima pinna dorsale. Più l'esemplare è grande, più la puntura è dolorosa; il veleno delle tracine è termolabile, perciò per alleviare un po' il dolore bisogna immergere in acqua molto calda la parte ferita.

 

Diavoli di mare

Pastinaca

Quando si seppellisce nella sabbia, la pastinaca, dal corpo romboidale largo e piatto, risulta praticamente invisibile perfino nelle acque più limpide. Se si sente minacciata, avvolge il nemico con la sottilissima coda munita di aculeo seghettato all'estremità per iniettare il potente veleno, capace di provocare cancrena, tetano e perfino la paralisi del sistema cardiocircolatorio.

 

Mimetismo perfetto!

Pesce pietra

I pesci pietra sono gli Scorpenidi più velenosi, possono risultare anche mortali, sebbene esista un antidoto da iniettare immediatamente in caso di puntura. Vivono sul fondo, immobili e spesso restano intrappolati nelle pozze di scogliera dopo le ondate di marea, rappresentando
un pericolo per chi cammina a piedi nudi.

 

Sotto i flash

Pterois

Estendendo al massimo le pinne pettorali e dorsali i pesci del genere Pterois (pesce scorpione) ingannano i predatori sulle loro reali dimensioni. Nei mari tropicali, questi pesci sono tra i soggetti più ricercati dai fotografi.


Commenti

Post popolari in questo blog

Perché un numero moltiplicato per zero fa zero?

Ad alcuni potrà sembrare una domanda banale, ma non potete immaginare quante sono le persone che me lo chiedono e che prima di trovare una risposta degna di questo nome si scervellano senza successo. Evidentemente il problema non viene percepito come così banale. In realtà il “ mistero ” ha una risposta semplicissima. Per capire perché un numero qualsiasi (diverso da zero) moltiplicato per zero da come risultato zero , possiamo ricorrere ad un esempio . Come prima cosa dobbiamo pensare che i numeri sono degli “ insiemi ” di oggetti . Ad esempio il numero 5 lo possiamo immaginare come un insieme formato da 5 caramelle , o da 5 biglie, o da 5 oggetti qualsiasi. Se dobbiamo moltiplicare il numero 5 per il numero 3, significa quindi che dobbiamo prendere 3 insiemi formati da 5 caramelle. Se contiamo tutte le caramelle che adesso abbiamo, troviamo il numero 15. Occorre notare che anche se prendiamo 5 insiemi da 3 elementi, otteniamo 15 elementi. infatti 3x5=15, ma anche 5x3=15, come ci ...

Onde trasversali e onde longitudinali

  Un’onda che si forma muovendo l’estremità di una lunga molla è un esempio di onda elastica . Essa si chiama così perché si propaga grazie alle proprietà elastiche del mezzo materiale in cui ha origine. Onda trasversale . Un’onda elastica si può generare spostando alcune spire di una molla in direzione perpendicolare rispetto alla molla stessa. Per esempio, possiamo spostare una delle prime spire per poi rilasciarla: accade così che le spire contigue, sollecitate dalla prima, si mettano anch’esse in movimento, spostandosi trasversalmente rispetto alla direzione di propagazione dell’onda . Il processo poi continua, consentendo all’onda di investire spire sempre più lontane. Onda longitudinale . E’ possibile perturbare la molla anche in un altro modo e cioè avvicinando e poi rilasciando alcune spire di una lunga molla. Si ha così una regione di spire compresse che si sposta lungo la molla, seguita da un’altra zona di spire rade: ciascuna spira, quando è investita dalla pert...

Problemi WiFi con OS X Lion. La soluzione definitiva!

Sono tantissimi gli utenti che, dopo l'installazione del nuovo sistema operativo OS X Lion , hanno avuto gravi problemi con la connessione WiFi . Di solito il problema si presenta come una difficoltà di connessione con il router: la connessione dura pochi minuti e poi cade senza motivo. Su internet ci sono varie guide per cercare di risolvere il problema, ma nessuno di questi rimedi funziona veramente . Per fortuna qualcuno su internet ha trovato la soluzione definitiva : sostituire i driver WiFi della versione di OS X 10.7.0 (Lion) con quelli della versione 10.6.4 (Leopard) . In questo modo i problemi di connessione WiFi con Lion si risolvono completamente in pochi minuti. Come faccio a saperlo? Con il mio iMac 21,5 il metodo ha funzionato alla perfezione! :-) ( update : oggi 28 settembre 2011 ancora il wifi sta funzionando!) Ecco cosa bisogna fare ( attenzione che tutto ciò che farete da questo momento in poi è A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO !) 1) Scaricare l...