domenica 30 ottobre 2011

Celestron CPC 800 GPS (XLT) - recensione

Il telescopio Celestron CPC 800 GPS (XLT) non è un prodotto nuovo (è uscito già nel 2005) e in giro per la rete potrete sicuramente trovare altre recensioni più complete, ma dopo l’acquisto e una breve prova, anche io ho voluto dire la mia su quello che è considerato uno dei più diffusi telescopi amatoriali. In questo momento è anche piuttosto interessante perché il prezzo è sceso a 1829 euro.

Celestron CPC 8 xlt

Cominciamo col dire che si tratta di un telescopio in configurazione ottica Schmidt-Cassegrain, obiettivo da 203 mm, focale 2000 mm, rapporto focale di circa f/10. Il telescopio viene fornito in due pacchi diversi, uno per il treppiede e l’altro per il telescopio vero e proprio. Il pacco in cui è contenuto il telescopio è abbastanza pesante ed ingombrante, il peso è di oltre 19 kg. Un po’ più leggero è il treppiede.

Vediamo subito le prime impressioni nella visione di oggetti astronomici.

Ammassi stellari.

Celestron Plossl 40 mm

Ho potuto vedere gli ammassi aperti M36, M37, M38. Con il Plossl 40 mm (foto sopra) fornito in dotazione (50x) si vedono molto bene ed è possibile contare agevolmente da 30 a 50 componenti. Le stelle appaiono perfettamente puntiformi senza apparenti aberrazioni. Molti dicono che questo oculare è di pessima qualità, ma io direi che è un giudizio eccessivamente severo. E’ vero che non ha un grande campo visuale, ma guardandoci dentro non si ha una brutta impressione.

L’ammasso globulare M15 appariva risolto anche nelle zone centrali anche con il mio vecchio ortoscopico da 9 mm di cui parlerò tra qualche rigo.

Pianeti.

Ortoscopico Celestron 9 mm

Giove. Per l’osservazione di Giove ho utilizzato il mio vecchio oculare Celestron ortoscopico da 9 mm del 1984! (che potete vedere nell’immagine sopra). Un oculare che compie tra poco i 30 anni ma che fa ancora bene il suo lavoro Sorriso. Le bande atmosferiche apparivano molto evidenti e con diverse irregolarità. Purtroppo il seeng non molto buono della serata non ha consentito di vedere altri dettagli. Ovviamente questa recensione verrà aggiornata non appena troverò migliori condizioni osservative.

 

Allineamento.

Tastiera Celestron

Il Celestron CPC 800 GPS (XLT) ha un sistema di allineamento automatico basato sul GPS integrato. Nel manuale è facile seguire le istruzioni per effettuare l’allineamento. Io ho effettuato l’allineamento usando due stelle luminose conosciute. Ho usato Deneb e Vega. In pratica basta accendere il telescopio (attenzione che purtroppo di serie viene fornito solo l’alimentatore che si può connettere con l’accendisigari dell’auto, però è possibile anche acquistare a parte l’alimentatore di rete oppure, meglio ancora, un alimentatore portatile ricaricabile), aspettare qualche minuto che il GPS rilevi i satelliti in orbita e inserire l’orario da tastiera (foto sopra). La procedura richiede di puntare, facendo uso dei motori elettrici del telescopio, due stelle luminose conosciute e l’allineamento è fatto.

Dal database interno di oggetti astronomici ho selezionato prima M39 e poi M71 e il telescopio me li ha puntati rapidamente centrandoli nel campo dell’oculare! Sorriso L’allineamento computerizzato di questo Celestron è davvero una gran cosa! Occhiolino

Come avevo scritto prima, questa recensione verrà aggiornata e approfondita dopo questa prima pubblicazione, in modo da poter meglio indicare pregi e difetti di questo notevole strumento astronomico.


sabato 29 ottobre 2011

La legge di Stevino

Come potremmo spiegare la legge di Stevino in maniera semplice? Supponiamo di avere un contenitore pieno d’acqua (o di qualsiasi altro liquido). Se in questo contenitore facciamo dei fori ad altezze diverse, osserveremo facilmente che il getto d’acqua da questi fori non avrà la stessa intensità. In particolare osserveremo che dai buchi fatti più in alto il getto d’acqua sarà abbastanza debole, dai buchi più in basso il getto d’acqua sarà nettamente più intenso. Questo è esattamente il fenomeno che possiamo vedere in questo filmato (l’esperimento lo potete ripetere tranquillamente anche a casa):

Perché avviene questo? Perché sopra il buco più in alto c’è uno strato d’acqua sottile che fa poca pressione, quindi il getto d’acqua è debole, mentre sopra il buco più basso lo strato d’acqua è spesso e fa molta pressione, quindi il getto d’acqua è più intenso.

Questo comportamento che osserviamo sperimentalmente ci suggerisce che la pressione dipende dall’altezza del liquido. In particolare si può dire che la pressione è direttamente proporzionale all’altezza del liquido.

Dal punto di vista matematico la legge di Stevino è esprimibile da questa formula:

dove P è la pressione, ρ (rho) è la densità del liquido, g è l’accelerazione di gravità (pari a 9,8 m/s2 sulla Terra), h è l’altezza del liquido. Se come unità di misura nella formula vengono inserite quelle del S.I., la pressione sarà espressa in Pa (Pascal).


Come trovare l’ispirazione?

Trovare l’ispirazione per scrivere un post non è sempre facile. Le tecniche per trovare l’ispirazione sono ovviamente molto soggettive e quindi non è detto che ci siano delle regole che valgono per tutti.

Prima di affrontare l’argomento devo dire che di solito tutti coloro che scrivono continuamente post su come scrivere bene, su come trovare l’ispirazione e altre cose del genere, in realtà è perché non hanno mai niente di interessante da scrivere. Se sai veramente come scrivere un post eccellente, perché non lo scrivi invece di elargire consigli su come scriverlo! ;-)

In questo post invece non voglio elargire consigli a nessuno, anche perché non ne avete bisogno: molti di voi lettori (se siete anche blogger) avete molte belle idee e anche migliori delle mie! Mi basta andare in giro tra i blog che leggo di solito per avere una prova tangibile di questa mia impressione.

Ma come faccio a trovare l’ispirazione per scrivere molti dei miei post? Ecco qualche esempio:

1) Dalla televisione. Spesso ci sono notizie di cronaca che non è possibile non riportare e commentare. Le cose che dicono in televisione sono una fonte inesauribile di post per qualunque blogger.

2) Notizie riportate da siti/blog stranieri. Anche i siti e i blog stranieri sono una fonte di informazioni preziose che meritano di essere prese in considerazione per divulgare notizie interessanti e per commentarle. Il blogger, secondo me, innanzitutto è un divulgatore e “diffusore” di contenuti di valore e non deve mai dimenticare questo ruolo.

3) Le cose che mi piacciono. Ci sono argomenti che ci appassionano: scrivere qualcosa di questi argomenti è una soddisfazione, quindi perché non farlo? :-)

4) Quando l’ispirazione manca del tutto? Ci sono due alternative: a) non si scrive nulla; b) si scrive un post su come trovare l’ispirazione si tira avanti ;-).

Buona ispirazione a tutti ;-)


giovedì 27 ottobre 2011

Ginnaste: un esempio per le ragazze di oggi!

Ho trovato molto interessante un recente programma televisivo che trasmettono su MTV. Sto parlando naturalmente di “Ginnaste – vite parallele”. Si tratta di un documentario molto bello che mostra la vita che fanno le atlete della nazionale italiana di ginnastica artistica. Il documentario è strutturato come un “reality” che mostra la vita delle ginnaste sia in allenamento che nella loro vita fuori dalla palestra.

ginnaste vite parallele

Altro che Grande Fratello! Altro che mondo di Patty! Questo è un programma televisivo davvero adatto per le giovani di oggi. La vita delle ginnaste è così straordinaria, piena di sogni e sacrifici, di ostacoli e ansie, vittorie e sconfitte, trionfi e disfatte, da essere l’emblema della vita stessa. E ciò avvicina queste giovani donne più a delle eroine moderne piuttosto che a delle semplici atlete!

Le ginnaste possono davvero essere un esempio per ragazze e ragazzi di questa generazione che sono stati guidati dagli adulti verso valori di dubbia validità.

Un consiglio per i più giovani lettori di questo blog (e anche per i meno giovani Occhiolino). Date un’occhiata alla programmazione di MTV in questi giorni e individuate gli orari di ginnaste – vite parallele. Guardatelo e fatemi sapere se avete avuto le mie stesse sensazioni positive Sorriso.

P.S. Questo documentario è piaciuto davvero a molti!

Nel seguente video che ho trovato su YouTube possiamo vedere la prima parte del primo episodio di “Ginnaste – Vite parallele” (tutti gli altri episodi sono facilmente reperibili su YouTube con una semplice ricerca).

Buona visione a tutti.


Gli UFO che nessuno ha mai visto

Quello degli UFO è un argomento estremamente controverso. Sono stati letteralmente sprecati "fiumi di inchiostro" e, da quando esiste internet, gigabyte di materiale di ogni tipo è stato pubblicato. C'è stata una vera e propria proliferazione di foto false e di testimonianze false.


La maggior parte dei testimoni non sono altro che persone senza scrupoli che cercano fama e soldi facili. E anche in Italia ci sono diversi esempi di questi individui, che non cito per non disperdermi in una sterile polemica. Poi dovremmo annoverare coloro che sono in buona fede e che soffrono di svariati tipi di disturbi mentali, come allucinazioni, deliri di tipo religioso, manie di persecuzione e tante altre che non elenco.

Il problema però è il seguente: ci sono molti avvistamenti che sono stati fatti da persone che non rientrano (almeno a prima vista) nelle precedenti categorie. Di solito tra questi ci sono numerosi piloti di aerei militari o di linea. E' ovvio che nemmeno questi soggetti sono immuni da errori di valutazione, ma molte di questi avvistamenti sono durati per periodi di tempo abbastanza lunghi per escludere grossolani errori di percezione, ad esempio gli UFO sono stati visti per diversi minuti o anche per intere ore.

Ciò, secondo me, può significare diverse cose che vi elenco subito.

1) Gli avvistamenti di UFO "veri" sono molto più rari di quelli che vengono pubblicizzati dai media.

2) Le informazioni su questi oggetti quindi sono così poche che non ci consentono in nessun modo di saltare a conclusioni "suggestive", come ad esempio di essere con certezza oggetti di origine extraterrestre.

3) Il fatto che gli UFO avvistati da testimoni attendibili siano capaci di manovre che gli attuali aerei non sono capaci di fare, non è affatto la prova di una "intelligenza" che li guida. Anche un fulmine è in grado di fare manovre che nessun aereo attuale è capace di fare, ma non c'è nessuna intelligenza che lo guida. Se molti avvistamenti UFO erano dovuti a fenomeni naturali ancora sconosciuti, presumibilmente il loro comportamento era tale da non essere imitabile da nessun velivolo di costruzione umana.

4) Le famose traiettorie "ad angolo retto" che di solito vengono considerate la prova che un velivolo non può essere di origine umana, possono essere una semplice illusione dovuta ad effetti di prospettiva.

5) Gli avvistamenti di UFO da parte di astrofili e astronomi sono davvero molto rari. Questo dimostra che non è vero che siamo continuamente sorvolati da strani oggetti sconosciuti.

6) I famigerati documenti segreti declassificati sugli UFO resi pubblici da diversi paesi del mondo, non sono altro che rapporti di testimonianze di avvistamenti o di incontri ravvicinati. Non aggiungono nulla alla nostra conoscenza sugli UFO, non più delle normali testimonianze che ci vengono da qualsiasi persona.

7) Resta il fatto che esistono tanti fenomeni naturali dal tutto sconosciuti che possono essere ancora scoperti e lo studio degli UFO può essere interessante per arrivare a capire cose che ancora ci sfuggono sul comportamento della nostra atmosfera nell'interazione con il resto del pianeta.

Il granchio di Halloween

In questo breve filmato si parla del granchio arlecchino, detto anche granchio di Halloween. Il tipico comportamento di questi granchi, che vivono nelle isole dell'oceano Pacifico, è di effettuare grandi migrazioni di massa dal mare alla terraferma. Vi sarà certamente capitato di vedere alcuni filmati che mostrano invasioni di granchi che attraversano le strade bloccando il traffico. Ecco, si tratta proprio del granchio arlecchino durante le sue "catastrofiche" migrazioni.

E' una specie terrestre è va in acqua solo per la riproduzione. Per saperne di più potete vedere questo filmato tratto dalla trasmissione televisiva Cose dell'altro Geo (RAI 3). Buona visione a tutti.

martedì 25 ottobre 2011

Turbina eolica Savonius per fare funzionare una pompa

Una turbina eolica non serve sempre per produrre energia elettrica. Nel caso presentato in questo filmato possiamo vedere una turbina eolica ad asse verticale, del tipo Savonius, autocostruita, adibita a svolgere un lavoro completamente meccanico.
Turbina eolica Savonius

Collegata ad un semplice meccanismo ad ingranaggi basato su una ruota di bicicletta, aziona una pompa ad acqua per irrigare i campi limitrofi.

Si tratta di una applicazione molto interessante, anche perché ricalca l’uso degli antichi mulini a vento, che servivano spesso anche per pompare l’acqua per l’irrigazione dei campi.

L’unica differenza è che la turbina eolica di tipo Savonius è molto piccola, poco rumorosa e facile da autocostruire per chi ha un minimo di attitudine per il fai da te. In questo caso è proprio l’ideale per l’irrigazione di piccole aree di terreno. Si noti che le pale della turbina sono state realizzare semplicemente tagliando a metà un barile metallico.

In questo filmato possiamo vedere questa interessante turbina eolica “in azione”. Il filmato non è di qualità, ma permette di vedere bene il meccanismo e la turbina eolica. Buona visione a tutti.



lunedì 24 ottobre 2011

La blatta

La blatta non è un insetto molto amato. Di solito le blatte fanno schifo solo a pensarci, ma in realtà hanno delle caratteristiche che in qualche modo potremmo definire “interessanti”.
blatta
Ad esempio sono davvero velocissime e mangiano di tutto, infatti vengono classificate come “detritivore”. Ciò significa che mangiano qualsiasi tipo di rifiuto e da ciò deriva la loro fama di insetti che danno un senso di sporcizia. Il loro corpo piatto permette alle blatte di nascondersi in anfratti sorprendentemente angusti.
In questo filmato viene intervistato Bruno Cignini che ci parla delle caratteristiche delle blatte.
Buona visione (si fa per dire) a tutti.


domenica 23 ottobre 2011

Google Panda update: 10 consigli per sopravvivere

Il famigerato Google Panda Update ha già seminato vittime illustri sia tra i siti/blog stranieri che tra quelli italiani. Per chi fosse un principiante del mondo di internet dico solo che Google Panda è un recente aggiornamento dell’algoritmo del motore di ricerca Google che permette di visualizzare in ordine di importanza i risultati di una ricerca.

Qualunque algoritmo non è mai perfetto e anche Google Panda ha fatto flop in alcuni casi. Molti blog di notevole qualità sono stati penalizzati da questo update nonostante abbiano sempre proposto contenuti di alta qualità.

Per non soccombere a Google Panda si possono seguire alcuni accorgimenti (del tutto empirici) per minimizzare la probabilità di incorrere in una pesante penalizzazione del posizionamento del sito/blog e vedere così diminuire vertiginosamente il numero di visitatori e anche gli (eventuali) guadagni derivanti dai visitatori.

Ecco a voi 10 consigli per sopravvivere al Google Panda update.

1) Conosci bene il tuo sito. In particolare bisogna conoscere i link in uscita dal sito o dal blog. Si analizzi se puntano a siti di buona qualità che non esibiscano contenuti copiati. Se ciò fosse vero, cancellare i link o aggiornarli verso siti di qualità migliore.

2) Migliora i link interni. Dopo avere analizzato i link che puntano a contenuti esterni, non bisogna dimenticare di curare anche i link che puntano a pagine del nostro stesso sito. La cosa più importante è che i collegamenti siano ottenuti facendo uso di parole chiave pertinenti.

3) Utilizza più servizi di Google. Google ovviamente favorisce i contenuti provenienti dai suoi stessi servizi. Per questo motivo fate in modo di utilizzare Blogspot, YouTube e Google+. Si tenga conto che i siti più premiati dopo il Google Panda update sono stati YouTube.com e Android.com.

4) Guadagna in autenticità. Se il pagerank del tuo sito è molto basso, cerca di ottenere dei backlink da siti o blog con alto pagerank in modo tale da aumentare anche il tuo.

5) Evita di mettere troppa pubblicità. Troppi annunci pubblicitari possono disturbare i lettori e peggiorare l’esperienza di navigazione del tuo sito. Meglio mettere un po’ meno banner pubblicitari o comunque metterli in posizioni dove non danno fastidio durante la lettura.

6) Concentrati sulla tua nicchia. Questo consiglio viene dato da tutti coloro che se ne intendono di blog, ma non credo che sia così pervasivo come si crede. Si tratterebbe di seguire un argomento monotematico e di non deviare mai da esso. Il successo di questo stesso blog è l’immagine vivente del fatto che seguire per forza una nicchia ben precisa non è una regola così ferrea.

7) Non copiare. Copiare contenuti da altri siti o blog può portare a pesanti penalizzazioni nel posizionamento in qualsiasi motore di ricerca. Se conosci qualcuno che ha copiato e ancora non è stato penalizzato, non temere, il suo crollo è imminente…

8) Rendi il tuo sito interessante. Più un sito è interessante e divertente, più visitatori riuscirà ad attrarre. L’interesse di un sito varia moltissimo a seconda dell’argomento trattato. Se scrivi di fotografia o di arte, è meglio curare al massimo l’aspetto estetico. Se scrivi di scienza è meglio un aspetto più sobrio, ma molto chiaro e ordinato.

9) Aggiorna spesso il tuo sito o blog. Questa è sicuramente una delle cose più importanti. Più il sito viene aggiornato con contenuti nuovi, interessanti e di qualità, più si mantiene vivo l’interesse dei visitatori. Gli algoritmi dei motori di ricerca lo classificheranno inoltre come un sito frequentemente aggiornato mantenendolo ai primi posti nei risultati delle ricerche.

10) Assumi un esperto SEO. Se il sito è molto grosso e c’è la possibilità di investirvi del denaro per farlo crescere, allora conviene avere una persona che si occupi dell’aspetto SEO per permettere al sito stesso di competere o di mantenersi “a galla” tra l’agguerrita concorrenza degli altri siti presenti su internet.


giovedì 20 ottobre 2011

Batteri al microscopio

In questo breve filmato possiamo vedere alcuni batteri al microscopio ottico (siamo a 5500 ingrandimenti). Si tratta di batteri del genere spirillum in una superficie formata da cellule epiteliali. Nell’immagine sono visibili anche alcune strutture delle cellule epiteliali, ad esempio i microvilli.

spirillum

Il filmato dura solo 32 secondi e i batteri spirillum appaiono abbastanza piccoli, quindi per vederli bisogna fare un po’ attenzione. Buona visione a tutti.


Qual è il mammifero più piccolo del mondo?

I più piccoli mammiferi del mondo sono il mustiolo (Suncus Etruscus), simile ad un toporagno e lungo 6-7 centimetri (coda inclusa), e il pipistrello calabrone (Craseonycteris thonglongyai) che vive in Thailandia e in Birmania, lungo solo 3,5 centimetri. In entrambi i casi il peso è di circa 2 grammi. Il mustiolo invece vive in Europa meridionale, Asia occidentale e meridionale e Africa centro-settentrionale.

Un’immagine che mostra un mustiolo. Si noti il confronto con la mano di un uomo.

mustiolo

 

In questa immagine invece possiamo vedere un pipistrello calabrone. Si noti anche in questo caso il confronto con le dimensioni di una mano.


mercoledì 19 ottobre 2011

Effetti ottici della Relatività Speciale

Cosa vedremmo se la velocità della luce fosse di solo 1 metro al secondo anziché i quasi 300000 chilometri al secondo correntemente misurati? A parte il fatto che sarebbe ben difficile correre troppo in autostrada Sorriso potremmo osservare spettacolari effetti ottici relativistici anche nella nostra vita quotidiana.

Effetti ottici relativistici

Questo è proprio ciò che viene immaginato nel bellissimo filmato che vi mostro in questo post. Nella prima scena possiamo vedere un tragitto senza alcun effetto relativistico. Si noti la posizione e l’orientazione delle strutture nel deserto. Nella scena successiva possiamo osservare gli effetti di aberrazione relativistica. Quando si accelera si può notare come l’effetto di compressione angolare crei l’iniziale impressione di un movimento all’indietro. Non appena si supera l’edificio, questo sembra ruotarci attorno. Questo è un effetto relativistico noto come rotazione di Terrell. La cosa più strana è che si riesce a vedere anche il muro nel retro dell’edificio. Si noti l’estrema deformazione di tutti gli oggetti e anche il cielo sembra “concentrarsi” tutto verso il punto di fuga.

Nel terzo spezzone invece si aggiunge anche il cambiamento cromatico della scena dovuta all’effetto Doppler relativistico. La scena appare sempre più blu in direzione del punto di fuga e sempre più rossa verso i bordi. Nel quarto spezzone, oltre all’aberrazione e all’effetto Doppler viene aggiunta anche la variazione di intensità luminosa. In questo caso si vede che la scena diventa luminosissima in direzione del punto di fuga e sempre più scura ai bordi man mano che si accelera.

A questo punto viene mostrata anche una scena in cui si passa nelle vicinanze di una forma cubica forata. Viene messa di nuovo in evidenza la rotazione di Terrell. La cosa più strana anche questa volta è che quando si è già nettamente superato il cubo, questo viene visto come se fosse ancora davanti a destra.

Nella scena successiva si vede cosa succede se si passa attraverso gli spazi interni del cubo. In questo caso la cosa più sorprendente è che nel momento in cui si è all’interno del cubo questo interno si vedrebbe proiettato come se fosse davanti a noi. Il risultato è uno spettacolare effetto caleidoscopico.

Tutte questi effetti ottici sono davvero spettacolari e sorprendenti e sono stati “calcolati” grazie alle formule matematiche della Relatività Speciale e trasformate in scene grafiche grazie ai computer.

Ma adesso vi lascio al filmato. Buona visione a tutti.


L’occhio in slow motion

In questo filmato possiamo vedere un occhio umano filmato in slow motion. Non si tratta però di un filmato a scopi scientifici. Chi lo ha filmato (ha filmato il proprio occhio) lo ha fatto solo per pura curiosità di vedere quali dettagli si potessero cogliere da una simile inquadratura.

Il risultato però è ugualmente molto interessante, perché noi guardiamo di tutto durante la giornata, ma non ci rendiamo realmente conto di quali siano i movimenti che compiono i nostri occhi. Con questo filmato possiamo soddisfare la nostra (eventuale) curiosità Occhiolino

Ed ecco a voi il filmato in questione prodotto dall’utente di YouTube SaintJimmey. Attenzione che il contenuto del video potrebbe risultare fastidioso per soggetti particolarmente impressionabili. Buona visione a tutti.


martedì 18 ottobre 2011

Per dormire bene fare sport e bagni caldi

Dormire bene predispone al buonumore e facilita tutte le attività della giornata. Purtroppo molte persone hanno difficoltà ad addormentarsi. Prima di rivolgervi al medico per risolvere il problema, provate alcuni di questi rimedi, compresa la tradizionale tazza di latte tiepido con miele di tiglio o arancio prima di andare a dormire.

dormire bene

Tra le altre attività che possono conciliare il sonno ci sono: fare un bagno caldo per almeno10 minuti, fare esercizio fisico per mezz'ora nel pomeriggio, fare una cena leggera evitando caffè, cioccolata, bibite a base di cola e bevande alcoliche almeno tre ore prima di addormentarsi, evitare attività stimolanti nelle ore serali, svegliarsi presto al mattino e andare a letto sempre alla stessa ora ogni sera. Non stare molte ore al computer prima di andare a letto la sera.

Se non volete fare il bagno potete sostituirlo con un pediluvio caldo. Per distendere i nervi, scaricare la tensione e cercare di scacciare i pensieri negativi una passeggiata può aiutare. Un ultimo fondamentale consiglio è quello di non riscaldare la stanza: il sonno arriva quando il corpo si scalda dopo essere stato raffreddato dall'atto dello spogliarsi. Questo aumento della temperatura è un fattore importante per favorire il sonno.


La dieta vegetariana

La dieta vegetariana. Quanto è veramente vegetariana? Quali sono gli aspetti positivi e i limiti eventuali di tale dieta? In Italia ci sono ben 7 milioni di sostenitori della dieta vegetariana che hanno rinunciato a bistecche e insaccati.

Dieta vegetariana

In generale i nutrizionisti non sono contrari alla dieta vegetariana, ma chi la pratica deve essere ben consapevole delle proprietà e della composizione di tutti gli alimenti. Bisogna sempre mangiare in modo da assumere tutte le sostanze necessarie per il funzionamento del nostro organismo. Una cosa che non tutti sanno è che anche i vegetariani possono andare incontro al sovrappeso e all’obesità e in questi casi le quantità di cibo devono essere limitate.

Il segreto della dieta vegetariana sta tutto in un delicato equilibro di sostanze per evitare carenze nutrizionali. Ad esempio per facilitare l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali conviene abbinarli ad alimenti ricchi di vitamina C. Un’altra abbinata vincente è la classica pasta e fagioli. Questa combinazione consente una buona sintesi proteica perché compensa l’assenza reciproca di alcuni amminoacidi importanti.

In questo filmato possiamo vedere alcune indicazioni interessanti sulla dieta vegetariana e sulla sua effettiva applicabilità. Buona visione a tutti.


lunedì 17 ottobre 2011

Jolly Roger

Jolly Roger è la bandiera tradizionale dei pirati americani ed europei, raffigurante un teschio bianco e due tibie incrociate su sfondo nero, simbolo di morte e distruzione. Ogni capitano pirata aveva la possibilità di scegliere il proprio vessillo e di modificare la bandiera a suo piacimento.

Jolly Roger

I pirati Calico Jack Rackam e Thomas Tew usavano una variante con due spade al posto delle ossa. Edward Teach (più noto come “barbanera”) usava uno scheletro che reggeva una clessidra in una mano e una spada o una freccia nell’altra, con a fianco un cuore sanguinante.

L’origine della locuzione “Jolly Roger” non è chiara. Una teoria vuole che derivi dal francese “jolie rouge”, bella rossa, che in inglese venne trasformato in “Jolly Roger”. Questo perché esistevano una serie di “bandiere rosse” molto temute dalle navi nemiche. La bandiera rossa infatti stava a significare che in battaglia non ci sarebbe stata alcuna pietà per il nemico.

Un’altra teoria vuole che il nome derivi da “Old Roger”, termine con cui si designava il diavolo.


L’invincibile armata

In spagnolo, Invencible Armada. Si tratta di una flotta navale armata nel 1588 dal re cattolico Filippo II di Spagna per invadere l’Inghilterra protestante governata dalla regina Elisabetta I. La flotta era composta da 130 navi e 30000 uomini, più altri 30000 soldati che si imbarcarono nei Paesi Bassi: uno degli eserciti più imponenti che avesse fino a quel momento solcato i mari, detta perciò “invincibile”, con moto di orgoglio e di ottimismo.

Invincibile Armata

(Le navi da battaglia inglesi respingono la flotta dell’Invincibile Armata, 25 luglio 1588)

Malgrado questo, la flotta spagnola si rivelò tutt’altro che invincibile: dapprima fu sorpresa da forti tempeste, poi venne respinta dalle navi inglesi comandate dall’ammiraglio Francis Drake nel Canale della Manica. Fu la prima battaglia combattuta interamente in mare con l’uso della sola artiglieria pesante, i cannoni. Solo la metà delle navi dell’Invincibile Armata fece ritorno in Spagna.


giovedì 13 ottobre 2011

La storia del doping

Ma perché il doping? Molti atleti sono sottoposti a una tale pressione psicologica e fisica che i loro allenatori e perfino i medici che li assistono li inducono a ricorrere all'uso di farmaci vietati per sfruttarne gli effetti stimolanti, aumentare o diminuire il peso, combattere la fatica, aumentare la resistenza cardiaca e la concentrazione mentale. Non dimentichiamo, poi, le motivazioni di carattere economico: il prestigio di una vittoria e i notevoli vantaggi, anche monetari, che ne derivano possono spingere gli atleti, contro tutti i principi dell'attività sportiva, ad affrontare carichi di allenamento difficilmente sopportabili se non si ricorre a sostanze dopanti.

sostanze dopanti

La storia del doping

•    Già nei Giochi olimpici del 668 a.C. si assumevano sostanze stimolanti: erano funghi allucinogeni.

•    Si dice che Milone di Crotone (VI sec. a.C.), vincitore della lotta in sei Olimpiadi, si nutrisse con 10 kg di carne e 10 litri di vino al giorno.

•    Il medico greco Ippocrate (460-377 a.C. circa) ricostruì la dieta di uno degli atleti greci, Biante: grandi quantità di formaggi, carne di maiale poco cotta, meloni, frutta, uova, vino in abbondanza. Egli concludeva che “l'atleta per diventare forte non può vivere a lungo”.

•    Secondo un altro medico greco, Claudio Galeno (130-200 d.C.), gli atleti greci erano “uomini con poco cervello destinati a morire presto”. Egli descrive anche, nei suoi scritti, le sostanze che assumevano gli atleti romani per migliorare le loro prestazioni.

•    Anche tra gli atleti aztechi era diffusa l'abitudine di mangiare grandi quantità di carne, tra cui cuore umano, prima delle gare.

•    Il ricorso a sostanze che fornivano aggressività e coraggio era molto diffuso tra i vichinghi.

•    Nella seconda metà dell'Ottocento, alcuni ciclisti europei assumevano sostanze eccitanti, tra le quali morfina.

•    Nel 1865 fu descritto per la prima volta in una rivista scientifica (il “British Medicai Journal”) un caso di doping (un nuotatore espulso da una gara ad Amsterdam).

•    Al 1886 risale la prima morte conosciuta per doping: un ciclista gallese (Arthur Linton), nella Parigi-Bordeaux.

•    Il vincitore della maratona nei Giochi olimpici del 1904, Thomas Hicks, aveva assunto stricnina e brandy durante la gara: non fu squalificato, perché le regole ancora non lo prevedevano.

•    Le anfetamine, sintetizzate negli anni Trenta del Novecento, diedero origine alla prima vera epidemia di doping farmacologico e iniziarono la loro avventura olimpica nel 1936, ai Giochi di Berlino. La loro diffusione su larga scala come sostanze dopanti ricevette poi grande impulso dal massiccio impiego che ne fecero tutte le forze armate impegnate nel secondo conflitto mondiale. La lista di atleti morti per assunzione di anfetamine è lunghissima; per limitarsi ai più noti:
—    il ciclista italiano Alfredo Falzini (1949, al termine della Milano-Rapallo);
—    il ciclista danese Kurt Jensen (Olimpiadi del 1960);
—    il ciclista inglese Tommy Simpson (1967, Tour de France, mentre scalava il Mont Ventoux, sotto gli occhi delle telecamere);
—    il calciatore francese Jean-Louis Quadri (1968).

•    Al 1952 (Olimpiadi di Helsinki), risale probabilmente l'inizio dell'uso degli anabolizzanti.

•    Nel 1954, ai Campionati del Mondo di sollevamento pesi di Vienna, gli atleti sovietici, imbottiti di testosterone, fecero incetta di medaglie d'oro.

•    Negli anni Cinquanta, in piena «guerra fredda delle medaglie», gli statunitensi risposero all'uso di ormoni sessuali maschili da parte dei sovietici assumendo diversi steroidi anabolizzanti.

•    Negli anni Settanta-Ottanta, le nuotatrici della DDR fecero uso di anabolizzanti.

•    Nel 1971 il CIO pubblicò una lista di sostanze proibite che viene periodicamente aggiornata.

•    Fra il 1987 e il 1990 morirono per doping diversi ciclisti.

•    Nel 1988, alle Olimpiadi di Seoul, il vincitore dei 100 metri, il canadese Ben Johnson, fu squalificato per uso di sostanze dopanti.

Ben Johnson

•    Agli inizi del 1990 si scoprirono archivi con i nomi di oltre 10.000 atleti della Germania dell'Est che avevano ricevuto sostanze dopanti come parte di un piano governativo.

•    Fra il 1987 e il 1990 le nuotatrici cinesi utilizzarono sostanze dopanti.

•    Nel 1998 esplose lo scandalo doping al Tour de France, vinto con grande distacco da Marco Pantani, che l'anno successivo, durante il Giro d'Italia, risultò positivo all'antidoping.

Marco Pantani

•    II 14 dicembre 2000 fu approvata la legge antidoping n. 376, per la tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping. Tale pratica quindi divenne un reato che comporta a chi lo pratica la reclusione da 3 mesi a 6 anni, con multe da 2500 a 52000 euro.

•    Recentemente sono state introdotte anche altre sostanze dopanti, difficili da rilevare attraverso le normali analisi del sangue e delle urine; tali sostanze agiscono accrescendo la capacità del sangue di trasportare ossigeno (eritropoietina, EPO) o stimolando la produzione di energia da parte delle cellule (ormone della crescita, GH).

La lotta al doping continua…


Un mondo nascosto rivelato: la superficie di Titano

Titano è il più grande satellite di Saturno. Fino a poco tempo fa la struttura della sua superficie era un mistero. Titano infatti è ricoperto da una spessa atmosfera impenetrabile dalle normali frequenze ottiche.

Titano è talmente grande da superare le dimensioni del pianeta Mercurio (un diametro equatoriale di 5150 Km contro i 4879 Km di Mercurio). Da molto tempo gli astronomi sospettano che Titano sia un mondo molto interessante per studiare i primordi dello sviluppo della vita.

La sonda Cassini è stata utilizzata per fare una mappa a falsi colori della superficie di Titano sfruttando le radiazioni infrarosse che possono penetrare la spessa atmosfera del satellite di Saturno. Le osservazioni (si tratta di una raccolta di dati durata ben 7 anni) della sonda Cassini sono state accuratamente riportate nella mappa visibile in questo filmato e coprono quasi tutta la superficie di Titano. E’ possibile notare vaste regioni di dune (in marrone), le aree elevate (in bianco), e alcuni laghi di metano vicino al polo nord.

Buona visione del filmato.


Come togliere il calcare

In commercio esistono tanti prodotti contro il calcare, ma con il tempo si rischia di rovinare le superfici su cui vengono utilizzati. Dalla natura vengono alcuni rimedi naturali, economici ed ecologici. Il più noto è l'aceto, che offre un'azione anticalcare efficace, purché non si intervenga su incrostazioni importanti.

aceto

Per agire, occorre utilizzare un panno imbevuto d'aceto e passarlo sulle macchie. Se necessario, conviene collocare sulle parti incrostate (come la base della rubinetteria) delle strisce di stoffa o di carta da cucina imbevute d'aceto e lasciarle agire per un'ora. Per togliere le incrostazioni di calcare dal water, la sera, prima di andare a dormire, versate una bottiglia di aceto rosso caldo e lasciatelo agire tutta la notte.

Al mattino, dopo aver lasciato scorrere a lungo l'acqua, potrete constatare il risultato. Se il problema del calcare riguarda l'interno delle pentole (inconveniente che può capitare soprattutto quando si lascia bollire per troppo tempo l'acqua), un aiuto può venire dal . Un pentolino d'acciaio, immerso nel tè al limone e fatto bollire per pochi minuti, tornerà come nuovo. Bisogna ricordarsi, però, di pulirlo alla fine con una spugna per piatti con la parte abrasiva e sciacquarlo abbondantemente.


mercoledì 12 ottobre 2011

Contro il mal di gola

"Mettiti la sciarpa quando esci, così non prendi freddo". Non dite che il monito della mamma nei rigorosi giorni invernali non vi risuona in testa anche adesso. Ma non è affatto dimostrato che tenere la gola coperta con una sciarpa quando si esce di casa prevenga il mal di gola.

Uomo con sciarpa

Quando il mal di gola ormai ce lo avete, potete cercare di farlo passare con rimedi naturali. Potete fare bollire due bastoncini di liquirizia in poca acqua, assieme a due foglie di alloro e bere l'infuso tiepido dolcificato con un cucchiaio di miele. Per disinfettare la gola, invece, diluite il succo di due limoni in mezzo bicchiere d'acqua e fate dei gargarismi.

Questi ultimi potete farli anche con un infuso di acqua bollente e foglie di basilico fresco. Affinché il miele sia più efficace come antinfiammatorio e lenitivo del dolore, si possono anche immergere 4 o 5 chiodi di garofano in un barattolo di miele e conservare in frigo per 12 ore. Tolte le spezie, il miele sarà pronto ad essere utilizzato. Un cucchiaino ogni due ore di un preparato realizzato con due cucchiaini di questo miele e un cucchiaino di cannella in polvere diluiti in un bicchiere d'acqua e portati ad ebollizione vi darà sollievo.


10 consigli per mantenersi in forma

Adotta sane abitudini a partire da… subito! Abitudini alimentari ben equilibrate, accompagnate da un sufficiente livello di attività fisica, ti permetteranno in futuro di evitare vere e proprie malattie come l'ipertensione, il diabete, la calcolosi, l'infarto e l'arteriosclerosi precoce!

Consigli per mantenersi in forma

E poi non dimenticare che una nutrizione errata influenza negativamente il rendimento fisico e intellettivo! Ecco perché è necessario adottare, anche in famiglia, abitudini alimentari corrette.

Ecco 10 consigli per mantenersi in forma:

1) Fai dello sport un'abitudine quotidiana.

2) L'alimentazione deve essere la più varia possibile: impara a mangiare di tutto!

3) Distribuisci in 4-5 pasti la tua alimentazione quotidiana e fai sempre una buona prima colazione.

4) Se devi allenarti nel primo pomeriggio, a pranzo mangia un buon piatto di pasta accompagnato da verdura e frutta.

5) Se hai almeno 3 ore di tempo fra il pranzo e l'allenamento, puoi consumare un pasto completo (pastasciutta, pesce o carne preferibilmente bianca, verdura e frutta).

6) L'acqua è un nutriente fondamentale, soprattutto per chi fa molto sport: bevine pure in abbondanza!

7) La pasta fornisce ottima energia agli sportivi: mangiala almeno una volta al giorno.

8) La frutta e la verdura sono ricche di minerali e di vitamine: gli sportivi devono consumarle quotidianamente.

9) Latte, yogurt e formaggi sono importanti per la crescita: consumane tutti i giorni.

10) Nutriti in maniera corretta e pratica sport con regolarità: se sei nell’età dello sviluppo crescerai armonicamente e in buona salute!


martedì 11 ottobre 2011

Eliminare il cattivo odore delle scarpe

Spesso le scarpe dopo un po’ di tempo di uso intenso fanno talmente tanto cattivo odore che viene voglia di buttarle. Ma come si possono profumare le scarpe?

eliminare il cattivo odore delle scarpe

Un profumatore naturale può essere preparato mescolando 3/4 di amido di riso o di mais con 1/4 di bicarbonato di sodio dentro un ampio contenitore. Aggiungere 10 gocce di olio essenziale alla menta e mescolare finché la miscela non diventi abbastanza omogenea.

Il potere assorbente dell’amido e l’azione antibatterica del bicarbonato combinato con il profumo di menta dell’olio essenziale fa di questo preparato un deodorante in polvere veramente efficace.

Per conservarlo, potete usare un barattolo di talco ormai vuoto o, preferibilmente, un contenitore ermetico. Oltre che nelle calzature questo deodorante naturale può essere utilizzato per i piedi dopo un pediluvio rilassante.

Un altro deodorante può essere preparato mescolando 50 g di timo al limone essiccato ridotto in polvere finissima e 50 g di argilla verde ventilata. Il prodotto ottenuto deve essere conservato in un barattolo di vetro asciutto e utilizzato per strofinare i piedi oppure mettendone un po’ all’interno delle scarpe prima di riporle.


Campo magnetico in 3D

Di solito gli esperimenti didattici che servono a mostrare il campo magnetico consistono nello spargere della segatura di ferro su una superficie e di vedere le linee del campo magnetico tracciate dalla limatura quando si avvicina una calamita. In realtà queste linee del campo magnetico sono solo delle “sezioni” delle vere linee del campo magnetico che si estende un uno spazio a tre dimensioni.

Con la semplice esperienza illustrata nel seguente filmato possiamo vedere come visualizzare un campo magnetico in 3D. Basta avere una bottiglia di vetro e un po’ di polvere di ferro ricavata dal nastro di una vecchia audiocassetta, per riuscire a visualizzare le linee del campo magnetico che si sviluppano nello spazio tridimensionale.

Nel filmato tutti i dettagli dell’esperienza. Il video è in portoghese, ma le indicazioni sono chiarissime e il procedimento è semplice. Buona visione a tutti.

Campo magnetico in 3D

domenica 9 ottobre 2011

Pannello solare termico costruito riciclando lattine

In questo filmato possiamo vedere un pannello solare termico realizzato riciclando lattine. Le normali lattine metalliche sono di alluminio e l’alluminio è un ottimo conduttore di calore. Ciò permette di raccogliere il calore solare che riscalda l’aria all’interno delle lattine. Ovviamente le lattine sono state verniciate in nero per favorire ulteriormente la raccolta di luce solare.

Pannello solare termico costruito con le lattine

Nel filmato si noti la presenza anche di un piccolo pannello fotovoltaico che alimenta una ventola da case di computer che favorisce il ricircolo dell’aria all’interno del dispositivo.

Con un pannello solare termico del genere è possibile produrre aria calda in maniera del tutto economica con una spesa davvero irrisoria. Una buona idea per chi si diletta nel fai da te e che vuole sperimentare in prima persona con le energie rinnovabili.

Buona visione del filmato che mostra questo interessante pannello solare termico costruito riciclando lattine.

Pannello solare termico costruito riciclando lattine


Pesci velenosi

I più noti pesci velenosi appartengono alla famiglia degli Scorpenidi: hanno tutti lunghissime spine associate a ghiandole velenifere ed eccezionali capacità mimetiche che li rendono molto pericolosi. Il pesce leone, il pesce scorpione e il pesce pietra vivono nelle acque tropicali, anche nei bassi fondali rocciosi della barriera corallina. Le loro punture possono essere mortali perché la tossina che producono è un potente veleno (quello del pesce pietra è perfino più potente di quello del cobra) che procura nelle vittime un dolore lancinante agendo sul sistema nervoso. Non sono aggressivi e se ne stanno pigramente adagiati sul fondo, in attesa di una preda; nessun altro abitante del mare li disturba riconoscendo, dai colori sgargianti, la loro pericolosità. Solo i pesci leone, più vanitosi, sfoggiano il loro vistoso aspetto "piumato", nuotando leggiadri e lasciandosi ammirare dai sub. Alcuni raiformi, come i trigoni a macchie blu, le pastinache o le aquile di mare, hanno un lungo aculeo velenoso alla base della coda, che viene usata come una frusta per allontanare gli importuni.

Uno scoglio… mobile!

Scorfano

Nei nostri mari si possono trovare gli scorfani, debolmente velenosi, "cugini" di pesci leone e scorpione. Gli aculei presenti nelle pinne branchiali e dorsali sono ricoperti da una guaina e il veleno viene secreto da apposite ghiandole appena la guaina si rompe nella carne della vittima.

 

Insidie della spiaggia

Tracina

Nascoste sott'acqua nella sabbia, da cui lasciano emergere solo gli occhi, le tracine, o pesci ragno, possono ferire i piedi di incauti bagnanti con gli aculei delle branchie e i raggi spinosi della prima pinna dorsale. Più l'esemplare è grande, più la puntura è dolorosa; il veleno delle tracine è termolabile, perciò per alleviare un po' il dolore bisogna immergere in acqua molto calda la parte ferita.

 

Diavoli di mare

Pastinaca

Quando si seppellisce nella sabbia, la pastinaca, dal corpo romboidale largo e piatto, risulta praticamente invisibile perfino nelle acque più limpide. Se si sente minacciata, avvolge il nemico con la sottilissima coda munita di aculeo seghettato all'estremità per iniettare il potente veleno, capace di provocare cancrena, tetano e perfino la paralisi del sistema cardiocircolatorio.

 

Mimetismo perfetto!

Pesce pietra

I pesci pietra sono gli Scorpenidi più velenosi, possono risultare anche mortali, sebbene esista un antidoto da iniettare immediatamente in caso di puntura. Vivono sul fondo, immobili e spesso restano intrappolati nelle pozze di scogliera dopo le ondate di marea, rappresentando
un pericolo per chi cammina a piedi nudi.

 

Sotto i flash

Pterois

Estendendo al massimo le pinne pettorali e dorsali i pesci del genere Pterois (pesce scorpione) ingannano i predatori sulle loro reali dimensioni. Nei mari tropicali, questi pesci sono tra i soggetti più ricercati dai fotografi.


sabato 8 ottobre 2011

Lemming tra mito e realtà

Esistono tante specie di lemming. Nel filmato possiamo vedere il lemming delle steppe che ha una provenienza euroasiatica (Mongolia, Russia, Siberia e altri luoghi molto freddi). I lemming in genere vivono nell’Europa centro-settentrionale.

lemming

I lemming sono dei piccoli roditori molto simili alle nostre arvicole, anche come dimensioni, e vivono per una parte della giornata sotto terra. Durante la primavera e l’estate escono fuori per molto più tempo alla ricerca di cibo. La loro caratteristica peculiare è che sono voracissimi di tutto ciò che è vegetale, arrivano a mangiare anche le cortecce degli alberi.

Sono in grado, in brevissimo tempo, di distruggere completamente la vegetazione di un piccolo territorio. Un esperimento del genere fu realizzato ad Oxford con un gruppo di lemming formato da pochi individui, nell’arco di pochissimo tempo i lemming furono in grado di mangiare tutto il cibo contenuto in un recinto. Sono anche molto prolifici.

Ma è vero che i lemming si suicidano? Questa storia nacque nel XVII secolo come una sorta di leggenda metropolitana che nasce dal fatto che spesso i lemming si spostano da un territorio all’altro in gruppi formati da moltissimi individui. Quando questo gruppi incontrano un burrone o un corso d’acqua procedono nel loro flusso di spostamento con conseguente morte di numerosi esemplari. Chiaramente questo comportamento non è affatto un “suicidio di massa”.

Nel filmato possiamo vedere, in studio televisivo, alcuni lemming della steppa. Buona visione a tutti.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...