In questo video si farà vedere la costruzione di un compasso per la falegnameria. Per la falegnameria si fa uso di diversi tipi di compasso. In questo caso verrà costruito un compasso in legno. L’utilità di questo video sta nel fatto che non è facile trovare in commercio dei compassi da falegnameria perché sono piuttosto grandi, quindi il “fai da te” in questo caso diventa più un’esigenza che un semplice esercizio.
Alcuni dicono che esiste un modo sicuro per vincere a pari o dispari, e forse potrebbe essere vero…
Pari o dispari è uno dei giochi più utilizzati in assoluto per prendere anche decisioni importanti! Alzi la mano chi non l’ha mai utilizzato per fare una cosa del genere!
Dal punto di vista matematico si può dimostrare che pari o dispari non è un gioco “equilibrato”, cioè un gioco in cui c’è la stessa probabilità di vincere o di perdere (ad esempio testa o croce).
Nel filmato possiamo vedere un piccolo esperimento fatto sfidando per strada i passanti a pari o dispari. Guardate il risultato…
Quanto è lungo un metro e quando dura un secondo? E poi: siamo sicuri che il mio metro è uguale al tuo? La storia delle unità di misura comincia più o meno con la Rivoluzione Francese. Prima di quel periodo c’era una confusione totale. Alcuni paesi usavano lo stesso nome per l’unità di misura di qualche quantità, ma il valore numerico non era per nulla lo stesso.
Per evitare questo tipo di confusioni si decise quindi di usare delle unità di misura che fossero uguali per tutti.
In questo video potete trovare una spiegazione semplice delle unità di misura e degli standard di riferimento.
Il plasma è considerato il quarto stato della materia. I primi tre stati sono i più comuni in natura e sono solido, liquido e gas. In ordine di temperatura, quindi, il quarto grado sarebbe proprio il plasma. Possiamo descrivere il plasma come un gas ad altissima temperatura e, soprattutto, come un gas fortemente ionizzato.
Cosa significa “ionizzato”?
Nel seguente video possiamo vedere una spiegazione semplice e chiara sulla natura del plasma e della ionizzazione.
Vi siete mai chiesti perché il cielo di notte è buio? La risposta sembra semplice: non c’è il Sole! In realtà non si sta pensando al fatto che nell’Universo ci sono miliardi di miliardi di stelle, ed è questa consapevolezza che genera il paradosso. Se l’Universo fosse infinito e quindi con un contenuto di infinite stelle, il paradosso si esprimerebbe nella maniera più drammatica possibile. Quanta luce fanno infinite stelle? La risposta è facile. E allora come mai il cielo di notte e buio?
In questo filmato la spiegazione (in chiave moderna) di questo paradosso…
In questo filmato possiamo vedere una breve intervista ai vincitori dell'edizione 2017 delle Olimpiadi italiane di astronomia. Si tratta di ragazzi che dimostrano grande passione e grande impegno nel campo dell'astronomia. Potrebbero essere loro gli astronomi italiani che un domani ci porteranno a fare grandi scoperte!
Si può fotografare un buco nero? In realtà si potrebbe fotografare il cosiddetto “orizzonte degli eventi” che non è altro per quella zona di confine oltrepassata la quale nessun segnale di tipo elettromagnetico può uscire dal buco nero.
Per fotografare l’orizzonte degli eventi occorre utilizzare lo strumento giusto. Per questo gli astronomi stanno usando una rete di radiotelescopi detta VLBI che abbraccia mezzo globo terrestre. In questo modo è come se si avesse un radiotelescopio con un diametro paragonabile al diametro terrestre con grande vantaggio per quanto riguarda la risoluzione dei dettagli degli oggetti osservati.
In questi giorni questa rete di radiotelescopi sarà puntata verso il buco nero nel centro della nostra galassia (Sagittarius A*) “ascoltando” alla frequenza di 230 Ghz. Dal 5 al 14 aprile 2017 si cercherà in questo modo di “vedere” l’orizzonte degli eventi di questo gigantesco buco nero.
In questo video si parla di radioattività. Viene spiegato che cos’è, come funziona, perché esiste, perché è dannosa e perché in certi casi invece ci può essere molto utile. Non si parlerà di atomi in senso stretto, ma di nuclei, perché la radioattività è un fenomeno che coinvolge i nuclei atomici.
Il mondo è pieno di persone che elaborano teorie strampalate e senza senso. La tecnologia ha permesso a queste persone di divulgarle senza limiti. Per fortuna internet permette anche alle idee scientifiche valide di diffondersi senza limiti.
In questo video si vuole sfatare un “mito” che si va diffondendo tra gli “studiosi” di scienze “alternative” e cioè che la gravità non esiste, cioè è una beffa e che Einstein aveva torto. In realtà sono tantissimi quelli che dicono che “Einstein aveva torto”, come se la teoria della Relatività fosse un’esclusività di Einstein. In realtà dopo Einstein la relatività (sia quella Ristretta che quella Generale) è stata studiata, completata, verificata sperimentalmente, sviscerata in tutti i suoi aspetti, da moltissimi altri scienziati. Non è che Einstein ha detto una cosa e tutti gli altri ci hanno creduto!
Ma per il momento vi raccomando di guardare questo interessantissimo video che ci fa capire che Einstein e tutti gli altri studiosi di relatività che sono venuti dopo di lui, hanno costruito una teoria straordinaria con un campo di applicabilità immenso.
In this video made by Roberto Maiorano and his friend Diego, let's see how you can make a RC model airplane powered by solar cells and without batteries.
This prototype can fly for 5 hours in a row without the need for batteries. The only current limit is the battery of the receiver, but we are in it.
Nessuno ha mai avuto la fortuna di vederlo. Non è nemmeno sicuro che esista. In realtà numerosi indizi hanno portato gli scienziati a credere che ci sia un pianeta, molto lontano, ai confini del Sistema solare. Lo hanno battezzato Planet 9, il pianeta 9: un enorme mondo misterioso, 10 volte più massiccio della Terra e con un’orbita talmente ellittica e lontana da portarlo a decine, o anche a centinaia, di miliardi di chilometri dal Sole.
E tu potresti essere la prima o il primo a trovarlo.
E come si potrebbe fare? La risposta è semplice: usando lo strumento online Backyard Worlds, i mondi nel nostro giardino: un tool di citizen science che consente a chiunque di visualizzare le immagini raccolte nel corso degli anni dal telescopio spaziale della Nasa Wise alla ricerca di qualcosa di sconosciuto che si muove.
Un artefatto che si sposta seguendo una traiettoria precisa. Compito difficile persino per i supercomputer più potenti del mondo, per il cervello umano risulta facile come se fosse un videogioco. Cosa bisogna fare? Ti viene proposta una sequenza di quattro o cinque immagini di una stessa porzione di cielo osservata a distanza di mesi, o anche anni. Se si nota un oggetto che sembra rispondere ai requisiti, lo clicchi con il mouse su ciascuna delle immagini. Quando hai finito, il programma ti permette di controllare se l’oggetto che hai individuato è già stato scoperto. E se non è così, ti viene chiesto di compilare un modulo da inviare agli astronomi per ulteriori verifiche.
Chissà se non sarai proprio tu a passare alla storia come colei, o colui, che ha riportato a nove il numero dei pianeti?