domenica 11 marzo 2012

Asteroide 2012 DA14 passerà a 27000 km dalla Terra il 15 febbraio 2013

L’asteroide 2012 DA14 è stato scoperto alcune settimane fa. Si tratta di una roccia di 40 metri di diametro con un’orbita che lo porterà a passare molto vicino alla Terra. L’anno prossimo, e precisamente il 15 febbraio 2013, passerà a 27000 km dal centro della Terra (quindi a circa 21000 km dalla sua superficie).

Come spesso succede, oggi stesso i peggiori siti del web hanno pubblicato la notizia scrivendo che questo asteroide “potrebbe colpire la Terra”. Non metto link per non pubblicizzare ulteriormente queste pessime testate giornalistiche che diffondono disinformazione scientifica a tutta forza.

Asteroide 2012 DA14

Ogni volta che qualche sassolino cosmico si avvicina alla Terra, si mette subito in moto il carrozzone del catastrofismo e della “fine del mondo annunciata”. Già c’è qualcuno che fa le solite affermazioni, del tipo: “Ma se la gravità della Terra cambia l’orbita? Poi potrebbe cadere!”.

Signori, ma godetevi la vita! Sorriso E poi un corpo di 40 metri di diametro, anche se cadesse da qualche parte, non può provocare la fine del mondo… (certo farebbe un bel po’ di danni se cade su zone abitate). Però non cadrà, proprio per il fatto che si è già calcolato che passerà a 27000 km di distanza dal centro della Terra. Perché la gente si fida molto di più delle vaghe previsioni dei “veggenti” che prevedono sventure e non si fidano altrettanto delle matematiche previsioni degli astronomi, anche quando prevedono cose positive? Questo, secondo me, è il vero mistero!

A beneficio di coloro che hanno già capito che l’asteroide 2012 DA14 non è una mortale minaccia per la Terra e per la nostra vita, propongo questo bellissimo filmato che mostra una spettacolare simulazione creata da Chris Laurel (con un software chiamato Cosmographia) dell’avvicinamento alla Terra di questo asteroide.

Nell’ultima parte del video si mette in evidenza che il passaggio ravvicinato alla Terra cambierà di molto i parametri orbitali dell’asteroide rendendo molto difficile valutare la distanza dei prossimi incontri. L’unica cosa da fare non è certo quella di prevedere catastrofi o la fine del mondo, ma puntare i telescopi di tutto il mondo per misurare con precisione i nuovi parametri orbitali e prevedere con la minima incertezza la data e la distanza del prossimo incontro di 2012 DA14 con la Terra.

Sarà anche una bella sfida per gli astrofili (mi metto anche io nel mezzo) per riuscire a vedere e fotografare questo asteroide che al momento della minima distanza dalla Terra dovrebbe avere una luminosità al limite della visibilità ad occhio nudo. Non sarà facile da puntare perché il suo moto apparente sulla volta celeste sarà notevole: quasi 50 primi d’arco ogni ora. Io farò di tutto per puntare il mio telescopio e vederlo. Per chi volesse fare la stessa cosa, ovviamente deve sapere che riuscirà a vedere solo un puntino luminoso del tutto simile alle stelle, perché un corpo di 40 metri di diametro a 21000 chilometri non può vedersi altro che come un oggetto puntiforme. L’unica cosa sarà dotarsi di buone effemeridi dell’asteroide (verranno sicuramente pubblicate su internet) e carte stellari e avere la pazienza di rintracciarlo. La cosa più interessante sarà quella di vederlo spostarsi tra le stelle di fondo e che questo movimento potrebbe essere apprezzabile anche tra osservazioni intervallate da pochi minuti. Il 15 febbraio 2013, se non è nuvoloso, sarò in balcone con il mio telescopio Occhiolino.


Come cambiare la scuola

Il nostro sistema di istruzione è al passo con i tempi oppure è obsoleto? La sensazione che sia ormai obsoleto è sempre più forte ormai da decenni e quindi occorre al più presto una profonda riforma. Ma, a parte i problemi politici ed ideologici che possono ritardare (o anche bloccare) una tale riforma, in che direzione dovremmo muoverci per cambiare alla base il nostro sistema di istruzione?

Per capirlo bisognerebbe prima analizzare come si è sviluppato e evoluto l’attuale sistema di istruzione. Se ci pensiamo le scuole in cui noi abbiamo studiato sono strutturate come se fossero delle catene di montaggio, cioè hanno una impostazione “industriale”. Ci sono campane che suonano ogni ora, ci sono registri per segnare assenze e ritardi, stanze in cui non è vietato entrare o uscire, gli studenti sono stipati nelle aule utilizzando come unico criterio l’età anagrafica. Per non parlare della burocrazia a cui sono sottoposti gli insegnanti: pagelle, pagellini, schede di valutazione, programmazioni strutturate e compagnia bella. E’ come se si stesse gestendo un’azienda e non la maturazione mentale dei bambini e dei ragazzi. La smania di “misurabilità” dei progressi degli studenti porta a eccessi di questo tipo. In realtà nella mente umana e nella sua crescita non è detto che sia tutto così misurabile.

(Una scena del film “The Wall” (1979) con la colonna sonora dei Pink Floyd. Nel film la scuola viene descritta come un luogo alienante).

Inoltre vengono valutate solo due tipi principali di abilità dell’intelletto umano: la capacità razionale e quella manuale. In base a questi due tipi di abilità le persone sono “smistate” verso lavori di tipo intellettuale-teorico o verso lavori di tipo manuale. Questa distinzione è ancora viva e operante nelle scuole attuali.

Sappiamo però che le abilità della mente umana non sono solo queste due. Ad esempio c’è la creatività e il pensiero divergente. Di solito la scuola, con i suoi metodi, distrugge sia la creatività, sia il pensiero divergente (che è quello che fondamentalmente genera la creatività). Si è potuto vedere che il pensiero divergente diminuisce all’aumentare dell’età e della scolarizzazione. E’ un vero peccato sprecare un tale patrimonio di creatività!

In questo filmato, davvero molto interessante, possiamo vedere, con una grafica davvero accattivante, il pensiero di Sir Ken Robinson, un esperto di fama mondiale sullo sviluppo dell’educazione. Guardate il filmato e fatemi sapere cosa ne pensate sul mondo dell’istruzione attuale e se è vero che deve essere rivoluzionato e non solo riformato.

Buona visione a tutti.


Come funziona un pannello solare fotovoltaico?

Sappiamo che i pannelli solari fotovoltaici sono in grado di convertire l’energia solare in energia elettrica. Ma qual è il processo fisico che spiega questa conversione? Per capire cosa succede dobbiamo prima partire da un fenomeno chiamato effetto fotoelettrico.

Come funziona un pannello solare fotovoltaico

L’effetto fotoelettrico non è altro che l’emissione di elettroni dalla superficie di un materiale colpito da radiazione luminosa. Il silicio è attualmente il materiale più usato come materiale per ottenere la conversione da energia luminosa ed energia elettrica.

Prima di continuare bisogna spiegare il significato di alcuni termini che userò di seguito.

  • Semiconduttori

Sono materiali solidi che presentano una resistività intermedia tra quella dei conduttori e quella degli isolanti.

  • Banda di valenza

E’ la più alta fra le bande di energia, in un semiconduttore o un isolante, in cui i livelli possono essere completamente occupati da elettroni.

  • Banda di conduzione

Banda di energia parzialmente vuota, al di sopra della banda di valenza. Gli elettroni della banda di conduzione possono muoversi liberamente all’interno del solido, dando luogo ad una corrente elettrica.

Teoria a bande

(Distinzione tra isolante, semiconduttore e metallo in base all’ampiezza dell’intervallo proibito detto gap, che separa la banda di valenza dalla banda di conduzione. L’energia elettronica viene misurata in elettronvolt [eV]. In un isolante il gap è troppo elevato perché gli elettroni possano saltare dalla banda di valenza e quella di conduzione, quindi all’interno di questi materiali non è possibile il movimento libero di cariche elettriche).

Il silicio è adatto perché è un semiconduttore e quindi il gap (intervallo proibito) tra la banda energetica di valenza e quella di conduzione è abbastanza piccolo da consentire ad un fotone incidente di far “saltare” un elettrone dalla banda di valenza a quella di conduzione. Il gap viene ulteriormente ridotto grazie all’immissione di impurità all’interno del silicio (semiconduttore drogato). La radiazione che colpisce il silicio quindi è in grado di aumentare il numero di elettroni di conduzione all’interno del materiale. Questo ovviamente aumenta sensibilmente la sua conducibilità elettrica. Purtroppo questo processo non è molto efficiente e l’energia luminosa che viene convertita in energia elettrica difficilmente supera il 20%. Per questo motivo si stanno sperimentando anche altri materiali per aumentare l’efficienza di conversione energetica, oppure dei metodi ottici per “concentrare” l’energia luminosa sulla superficie dei pannelli fotovoltaici.

Una volta che il silicio (o altro materiale semiconduttore) ha una conducibilità elettrica aumentata, è facile costruire un circuito in cui si fa circolare la corrente prodotta e il gioco è fatto! Ovviamente la realizzazione pratica di un pannello solare fotovoltaico è un po’ più complessa di come ho scritto in questo post. Infatti il pannello fotovoltaico è formato da numerosi elementi fotosensibili chiamati celle solari che vengono collegate tra loro per formare il circuito in cui passa la corrente. Poiché i pannelli solari forniscono ovviamente corrente continua, sarà necessario utilizzare un inverter per convertire la corrente continua così prodotta in corrente alternata utilizzabile nelle nostre abitazioni.

Un certo numero di celle solari formano un modulo fotovoltaico (o pannello) e diversi moduli formano un array, come possiamo vedere nella illustrazione sotto.

cella solare, modulo fotovoltaico, array

Se invece avete la curiosità di sapere come funziona un impianto solare fotovoltaico, potete guardare questo filmato (della durata di poco maggiore ai 2 minuti), dove vengono descritte le nozioni più semplici su questo tipo di impianti. Buona visione a tutti.


Forza centrifuga in una vasca d’acqua rotante

Quando un contenitore pieno d’acqua è fermo (in un sistema di riferimento inerziale) la superficie dell’acqua è piatta, quindi è orizzontale. Non appena il contenitore viene piazzato su una piattaforma rotante e ruota con una velocità angolare costante, la superficie dell’acqua assume un profilo di forma parabolica, dovuto alla forza centrifuga del sistema di riferimento rotante (non inerziale).

L’osservazione di questo effetto incoraggiò Isaac Newton a formulare le sue leggi del moto per i sistemi di riferimento inerziali. Si tratta della famosa esperienza del secchio di Newton che fece pensare al grande scienziato che esistesse uno “spazio assoluto” in cui era possibile descrivere il moto dei corpi.

secchio di Newton

Il concetto di un sistema di riferimento assoluto dominerà la Fisica fino al 1893, anno in cui Ernst Mach formulerà il suo principio di Mach che afferma che: l'inerzia di ogni sistema è il risultato dell'interazione del sistema stesso con il resto dell'universo. In altre parole, ogni particella presente nel cosmo ha influenza su ogni altra particella. Con l’avvento della Relatività ristretta (1905) e della Relatività Generale (1916) da parte di Einstein, il concetto di spazio assoluto viene completamente abbandonato.

Questo effetto, anche se non è vero che dimostra l’esistenza dello spazio assoluto, permette però di modellare la forma dei grandi specchi per telescopi professionali. Essi infatti devono avere un profilo perfettamente parabolico. Il vetro fuso viene fatto ruotare in una fornace a temperatura e velocità angolare costanti. La velocità di rotazione determina la curvatura parabolica esatta dello specchio. La temperatura viene gradualmente abbassata e lo specchio si solidificherà esattamente con la forma desiderata.

Nel seguente filmato possiamo vedere cosa provoca la forza centrifuga in una vasca d’acqua rotante. Buona visione a tutti.


sabato 10 marzo 2012

La Fisica mal conosciuta (e fraintesa)

Molte teorie della Fisica moderne richiedono una conoscenza matematica notevole. Però i divulgatori non rinunciano a semplificare la materia per renderla più “digeribile” al grande pubblico. La divulgazione, però, introduce anche alcune distorsioni. Credo sia inevitabile, ma in certi casi queste distorsioni diventano molto accentuate quando ci si mette in mezzo la “spettacolarizzazione” giornalistica. Anche nei film la Fisica viene trattata molto male e vi si vedono cose che non hanno alcun corrispettivo nella realtà.

Le teorie della Fisica più “distorte” da una cattiva divulgazione sono sicuramente tre:

1) Relatività.

2) Meccanica quantistica.

3) Teoria delle stringhe.

Nell’immaginario collettivo la Teoria della Relatività viene confusa con il “relativismo”. Spesso sento dire frasi come questa: “Einstein ha detto che tutto è relativo”. Niente di più falso, ovviamente. La Teoria della Relatività invece si basa su due postulati che non lasciano spazio al “relativismo”. Leggiamo insieme questi due postulati:

a) La velocità della luce è uguale in tutti i sistemi di riferimento.

b) Le leggi della Fisica appaiono uguali in tutti i sistemi di riferimento inerziali (cioè che si muovono tra loro con moto rettilineo uniforme).

Dov’è finito il “relativismo”? Se leggiamo bene i due postulati si potrebbe anzi concludere che Einstein volesse affermare che “tutto è assoluto”. Si potrebbe ribattezzare con il nome di Teoria dell’Assolutismo.

Per quanto riguarda la Meccanica Quantistica le cose vanno anche peggio. Il Principio di Indeterminazione è stato ridicolmente deformato diventando “tutto è incerto” o anche “tutto è indeterminato” o persino “niente è sicuro”. Anche in questo caso l’interpretazione è catastroficamente lontana dalla realtà. Il Principio di Indeterminazione afferma solo che due grandezze fisiche come posizione e impulso o energia e tempo non possono essere misurate simultaneamente con precisione infinita. Se si misura la posizione di una particella con precisione, si deve rinunciare ad altrettanta precisione nella misura dell’impulso; se si misura l’impulso con grande precisione, si deve rinunciare alla precisione nella determinazione dell’impulso.

Perché succede questo? La spiegazione di questa indeterminazione ha creato uno dei più gravi fraintendimenti di questa teoria.

Infatti si dice che l’indeterminazione quantistica è dovuta al fatto che quando si osserva un sistema fisico, nello stesso tempo si modifica in sistema stesso. Se voglio osservare la posizione di una particella, ad esempio, devo usare un almeno un fotone (o diversi fotoni) che urtano contro la particella, vengono riflessi fino a colpire il mio occhio (o un rivelatore). Il problema è che il fotone urtando la particella ne modifica necessariamente posizione e impulso. Da qui deriva l’indeterminazione. Il problema è che nell’immaginario collettivo questa indeterminazione viene estesa anche ai sistemi fisici visibili ad occhio nudo. Un oggetto visibile ad occhio nudo è formato da miliardi di miliardi di particelle e quindi i fotoni che vengono fatti urtare sulla sua superficie per poterlo vedere, non lo spostano di niente! Quando guardiamo un masso di una tonnellata la nostra “osservazione” non lo modifica per niente. Però questo non ha impedito a molti di restare legati alla convinzione che “l’osservazione modifica la realtà”, tanto da poter usare la Meccanica Quantistica come una conferma scientifica per spiegare fenomeni paranormali come la telecinesi. La cosa sembra suggerire che si possa cambiare la realtà con il pensiero! Peccato che la Meccanica Quantistica non ha nessuna correlazione con questa convinzione che così resta del tutto campata in aria, senza nessun supporto scientifico.

Il fenomeno dell’entanglement quantistico, divulgato in maniera distorta, ha fatto danni ancora maggiori. Se si creano due particelle nello stesso punto dello spazio-tempo, queste due particelle restano legate dal punto di vista delle caratteristiche fisiche anche se vengono allontanate a grande distanza. Se si modifica lo stato fisico di una particella, si modifica istantaneamente lo stato fisico dell’altra. Il fraintendimento di questo fenomeno è così radicato che ha creato la convinzione che possa fornire un supporto scientifico al fenomeno della telepatia, cioè della comunicazione a distanza con il pensiero. Peccato che l’entanglement quantistico non è in grado di trasmettere informazioni e quindi non permette di comunicare alcunché a distanza. Invece potrebbe avere applicazioni tecnologiche molto “fantascientifiche” come il teletrasporto. Alla fine, anche in questo caso, i fraintendimenti hanno generato una “leggenda metropolitana” dura a morire. Credo che per quanto riguarda i fenomeni paranormali questi fraintendimenti siano stati “voluti” allo scopo di dare una base scientifica a ipotesi che altrimenti sarebbero state completamente campate in aria.

La Teoria delle Stringhe è una teoria ancora più affascinante ed ha persino la pretesa di essere una “teoria del tutto”, cioè in grado di unificare i fenomeni della Fisica sotto un unico denominatore comune. Ma la Teoria delle Stringhe possiede una complessità matematica davvero straordinaria e più aumenta la complessità matematica e più il “grande pubblico” ci vede qualcosa di misterioso ed esoterico. In particolare uno dei principi compatibili con la Teoria delle Stringhe è il famoso Principio Olografico. Il fraintendimento di questo principio ha portato moltissimi pessimi divulgatori ad affermare che “siamo tutti degli ologrammi”! L’affermazione è stata riportata con il copia-incolla in moltissimi siti, blog, riviste, telegiornali senza minimamente controllarne la correttezza. Per anni e anni questo copia-incolla ha imperversato (e continua a farlo) fino a diventare una specie di “verità acquisita” dura a morire.

In realtà il Principio Olografico non dice affatto che siamo tutti ologrammi. E non è nemmeno un principio, ma una semplice congettura che afferma che le particelle che cadono in un buco nero possono essere descritte come se si muovessero in uno spazio bidimensionale (superficie) e non nel normale spazio-tempo a quattro dimensioni. La portata del Principio Olografico è quindi molto limitata e non si spiega come mai possa essere stato esteso a tutta la nostra esistenza fino a farlo diventare “siamo tutti ologrammi”.

Fate attenzione ai fraintendimenti scientifici Occhiolino.


venerdì 9 marzo 2012

Allarme meteo in Sicilia del 10 marzo 2012

Di nuovo allarme meteo in Sicilia per il 10 marzo 2012. Scuole chiuse in vari comuni della costa ionica della Sicilia. Non sono previste grandi precipitazioni ma vento molto forte. Le raffiche potrebbero raggiungere i 120 km/h. In questi casi fanno bene a chiudere scuole e uffici: la sicurezza non è mai troppa. Negli anni scorsi per chiudere le scuole doveva succedere qualcosa di realmente catastrofico, ma solo dopo che era successo! Negli ultimi tempi si comincia a fare un po’ di prevenzione. Per fortuna le previsioni del tempo sono diventate abbastanza accurate (viva le simulazioni con i supercomputer!) da non creare “falsi allarmi”.

Io ho già levato tutte le cose che potrebbero volare via dal mio balcone per evitare che possano cadere creando danni a qualcuno.

Diciamo che le previsioni del tempo corrette sono una gran cosa. Intanto sento già che l’intensità del vento sta crescendo. Speriamo che di notte non ci sia un rumore tale da disturbare il sonno. Domani vi farò sapere cosa è successo di preciso.

Intanto vi mostro un filmato che ho trovato su YouTube che mostra l’intensa grandinata che c’è stata tra Nicolosi, Pedara e Belpasso il 7 marzo 2012. Buona visione a tutti.


Un’ipotesi inutile

Le ipotesi scientifiche devono in qualche modo spiegare più fatti di quelli che lasciano irrisolti. Insomma, un’ipotesi che aggiusta una cosa e ne sfascia due non sembra essere una buona ipotesi. Poi esistono delle ipotesi che sembra che aggiustano tutto, ma in realtà non riescono ad aggiustare proprio niente.

Qualche mese fa mi è balenata in mente proprio una di queste (brillanti) ipotesi…

A parte lo scherzo dell’immagine sopra (che richiama in qualche modo l’idea che esporrò), sono partito da un noto mistero scientifico che assilla i fisici da molto tempo: il problema dell’antimateria. Com’è noto, nel nostro Universo l’antimateria sembra essere assente. Ovviamente ancora non si è del tutto sicuri di questa assenza, ma ormai sembra proprio che sia così. Le più moderne teorie del Big Bang invece prevedono che nell’istante iniziale si dovrebbero essere formate materia ed antimateria in ugual misura. Ovviamente questo non è successo, perché altrimenti non saremmo qui a parlare oziosamente di questi argomenti, infatti materia e antimateria primordiali si sarebbero annichilate rapidamente trasformando l’Universo in una “zuppa di fotoni” in cui non sarebbero mai esistite stelle e pianeti e quindi nemmeno la vita.

Ciò significa che in realtà nel Big Bang (o negli istanti immediatamente successivi) deve esserci stato un “surplus” di materia che in questo modo è sopravvissuta all’annichilazione ed ha formato l’Universo che noi conosciamo. I fisici ritengono che l’eccesso di materia rispetto all’antimateria si può stimare intorno al 1%. Solo questo 1% di materia in più ha formato il nostro immenso Universo.

Peccato però che questo eccesso di materia è del tutto inspiegabile con le attuali teorie della Fisica. Infatti queste prevedono una perfetta simmetria tra materia e antimateria.

Come uscire da questo labirinto?

E qui interviene la mia brillante idea!

Secondo il famoso fisico Feynman l’antimateria non sarebbe altro che materia che “si muove indietro nel tempo”. Da qui sorge la mia idea. Se nel Big Bang sono state prodotte esattamente le stesse quantità di materia e antimateria, perché non pensare che la materia si sia espansa avanti nel tempo e l’antimateria invece “indietro” nel tempo?

Per capirci meglio. Ci sarebbe un universo, o per meglio dire un “antiuniverso”, in cui l’antimateria si evolve con una freccia del tempo inversa rispetto alla nostra. Ovviamente all’interno dell’antiuniverso il tempo apparirebbe scorrere “in avanti” in maniera normalissima. La freccia del suo tempo sarebbe opposta rispetto alla nostra, ma lì non se ne potrebbe accorgere nessuno (se fosse abitato da esseri intelligenti), per quanto riguarda lo scorrere del tempo non ci sarebbe nessuna strana anomalia.

Ovviamente l’antiuniverso non sarebbe affatto la copia “in negativo” del nostro Universo. Non ci sarebbero, cioè, una anti-Terra e un anti-me che in questo momento sta anti-scrivendo un anti-post su delle anti-sciocchezze! Sarebbe un Universo che avrebbe esattamente le stesse leggi della Fisica del nostro Universo, con la sola differenza che sarebbe interamente formato di antimateria. Avendo le stesse leggi della Fisica probabilmente si evolverà in maniera molto simile. Ci sarebbero stelle, galassie, pianeti e forse, da qualche parte, anche la vita.

Se vogliamo visualizzare questa situazione con un diagramma di Penrose, lo possiamo disegnare così (in maniera molto semplificata, anche troppo):

diagramma di Penrose

La linea ondulata in mezzo rappresenta la singolarità del Big Bang. Il tempo del nostro Universo si sviluppa verso l’alto con l’espansione della materia. La cosa più ardita che ho pensato (e non so nemmeno se sia una cosa lecita dal punto di vista matematico) è che un anti-tempo si possa sviluppare “sotto” la linea della singolarità del Big Bang.

Sappiamo anche che la metrica di Friedmann-Lemaître-Robertson-Walker che descrive l’Universo si può scrivere così:

Si nota subito che dt è al quadrato, quindi se il tempo è positivo o negativo la cosa è indifferente. La metrica FLRW è simmetrica rispetto all’inversione dell’asse del tempo.

In buona sostanza l’evoluzione di questo Universo simmetrico avrebbe una freccia del tempo tale da essere formato interamente da antimateria (come lascia presagire l’affermazione di Feynman).

Il problema più grave di questa ipotesi qual è? E’ semplice: non c’è alcuna speranza di verificarla sperimentalmente! Infatti l’antiuniverso si troverebbe definitivamente “al di là” della singolarità iniziale dello spazio tempo e quindi nessun segnale luminoso (e nemmeno segnali di altra natura) potrà mai farci vedere la minima traccia di questo antiuniverso.

Bella ipotesi, molto simmetrica e forse anche elegante. Compatibile con le teorie di Feynman (e con la metrica FLRW) e spiegherebbe persino l’assenza di antimateria nel nostro Universo. Peccato che non c’è modo di trovare la benché minima prova della sua veridicità.

Insomma, un’ipotesi del tutto inutile!

Comunque, fatemi sapere se per caso trovate qualche errore nel mio ragionamento e perdonatemi questa mia escursione ai limiti della pseudoscienza Occhiolino.


giovedì 8 marzo 2012

Una nuova teoria sul naufragio del Titanic

Si avvicina l’anniversario del naufragio più famoso e tragico della storia: quello del Titanic (14-15 aprile 1912). Sono passati 100 anni e adesso viene formulata una ipotesi nuova per spiegare questo disastroso naufragio. Si tratterebbe di una marea eccezionale provocata da un allineamento Sole-Luna-Terra che capita molto raramente. Questa marea avrebbe mosso gli iceberg nella zona dell’incidente!

Sarà, ma questa ipotesi mi convince molto poco. Ogni volta che succede qualcosa, ci si appella sempre ai fantomatici “allineamenti planetari”. Di solito questa cosa viene usata per “prevedere” le catastrofi. Questa è una delle rare volte in cui l’allineamento tra pianeti viene usato per spiegarle. E’ di certo una novità, ma è altrettanto poco convincente delle previsioni! Fatemi sapere cosa ne pensate voi.

Per saperne di più potete guardare questo filmato, a cura di TG Leonardo, dedicato proprio alla nuova teoria per spiegare il naufragio del Titanic.

Buona visione a tutti.


lunedì 5 marzo 2012

Considerazioni sul bullismo

E’ da molti anni ormai che si parla di bullismo. Si cerca sempre di fare qualcosa per arginare questo fenomeno molto diffuso nelle nostre scuole. La sensazione, però, è che si stia perdendo la partita. Anziché diminuire, il fenomeno bullismo sembra sempre più presente nelle scuole e anche in altri contesti. E’ vero, l’Italia ha molti problemi in questo momento storico e queste difficoltà si riflettono sui comportamenti devianti dei giovani. L’assoluta mancanza di valori di riferimento, inculcati da una televisione sempre più povera di contenuti e sempre più ricca di immagini che inneggiano ad un modo di vivere falso e artefatto, fanno il resto del danno.

bullismo

C’è da dire che nelle scuole degli USA il bullismo sembra molto più diffuso che nelle nostre scuole (o forse è semplicemente meglio monitorato), nonostante tutte quelle “americanate” che vengono utilizzate come il “role playing” e altre tecniche a cui molti (giustamente) non credono. Forse è per questo che oltreoceano il bullismo dilaga quasi indisturbato nelle scuole? E’ un problema di metodologia sbagliata?

C’è da dire anche che molti telefilm americani (che i nostri giovani vedono molto volentieri in tv) mostrano il bullismo in maniera sottilmente positiva. Pur condannando il fenomeno in maniera formale, le immagini però raccontano qualcos’altro. Il bullo è sempre un bel ragazzo, alto, sportivo, bello, ammirato da un sacco di ragazze, la sua vittima invece è un ragazzo “sfigato” (si noti anche l’uso spropositato di questo fastidiosissimo vocabolo), magro, poco incline agli sport, rifiutato dalle ragazze, ancora vergine ben oltre i 18 anni…

Chi è quel fesso che vorrebbe indentificarsi con la vittima?

E’ un trionfo di luoghi comuni che vengono però assimilati ben bene dai nostri dodicenni (probabilmente anche più giovani) e forse vengono introiettati senza che gli adulti se ne accorgano, dato che i nostri figli sono lasciati davanti alla tv senza alcun controllo, basta che non “rompano le scatole”.

Il bullismo non può essere combattuto solo con alcune (discutibili) tecniche terapeutiche somministrate ad alunni difficili, ma deve essere combattuto anche sul fronte culturale. Se nei cervelli dei ragazzi inseriamo spazzatura, attraverso i media (soprattutto la televisione), dai loro cervelli otterremo solo spazzatura! E quando andranno a navigare su internet, non andranno mai e poi mai a cercare quelle risorse meravigliose che internet mette a disposizione di tutto il mondo, ma cercheranno solo quella spazzatura che è l’unica cosa che conoscono.

La prepotenza è un tratto tipico della natura umana, così come la sottomissione. Fanno parte del nostro universo “umano” e non sono eliminabili. I tratti della prepotenza e della sottomissione possono essere però largamente “smussati” da una visione del mondo che deve diventare contemporaneamente più ampia e profonda. Questa nuova visione però deve passare, secondo me, attraverso una profonda riforma dei palinsesti televisivi che non possono più propinare ai nostri giovani delle schifezze come quella, solo per fare un esempio, dell’affinità di coppia stabilita da un sms!

Ora basta con tutti questi reality (che di reale non hanno nulla), questi programmi che presentano il paranormale, gli UFO e altre amenità come se fossero un dato di fatto. Basta con i telefilm che inneggiano al bullismo. Basta con la spazzatura.

Se potete avere un minimo di controllo sui vostri figli (e se volete… soprattutto) fate in modo che possano vedere qualcosa di bello. Una visita in un museo, ad una mostra, una passeggiata in mezzo alla natura. Sul versante tecnologico, se sono un po’ più grandicelli, fategli vedere quante cose belle possono trovare su Internet. Fate in modo che diventi la loro enciclopedia personalizzata. Fate in modo che conoscano!

Chi conosce non ha paura e chi non ha paura difficilmente diventa violento…


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domenica 4 marzo 2012

Saturno e Marte, marzo 2012

In questo mese di marzo 2012 i pianeti del nostro Sistema Solare dominano il cielo. Giove, Venere e Mercurio sono visibili subito dopo il tramonto ad ovest, Marte e Saturno sono visibili ad ore più tarde a est. In particolare Saturno, all’inizio del mese, si alza abbastanza sull’orizzonte da essere osservato in maniera proficua solo dopo le ore 23.

In questi primi giorni di marzo 2012 ho provato a fotografare Marte e Saturno con il telescopio e vi mostro il (modesto) risultato. Modesto perché l’attrezzatura fotografica a mia disposizione non è delle più sofisticate, ma permette comunque di fare qualcosa. Ecco subito una foto di Saturno.

Saturno 3 marzo 2012

Non si vedono molti dettagli, ma si scorge con difficoltà la divisione di Cassini e una fascia atmosferica equatoriale. Per ottenere un’immagine più dettagliata gli astrofili di solito creano un filmato del pianeta (con una webcam) e sovrappongono (con appositi software come Registax e IRIS) i migliori fotogrammi per ottenere immagini spesso sorprendenti.

Ecco un’immagine di Marte.

Marte 3 marzo 2012

Anche in questo caso pochi dettagli. Si riesce però a scorgere la calotta polare in alto e una larga zona scura in basso. Anche in questo caso per ottenere migliori risultati occorre usare una webcam per sovrapporre i migliori fotogrammi.

Entrambe le foto sono state ottenute con un telescopio Celestron CPC 800, oculare Celestron ortoscopico 5 mm, fotocamera Casio Exilim EX-Z1050 da 10,1 megapixel.

Come programmi per il futuro, infatti, intendo comprare una webcam, anche di basso prezzo, per fare qualche prova. Credo di poter fare qualcosa di più.


mercoledì 29 febbraio 2012

Incredibile stampante Lego costruita da un ragazzo di 14 anni!

Su Inhabitat ho letto questa interessante notizia. Un ragazzo di 14 anni ha costruito una stampante con il Lego! Ovviamente per fare questo ha utilizzato il Lego Technic e la tecnologia Lego Mindstorms NTX. Il risultato è quello che vediamo nella foto sotto:

Direi che il “macchinario” è davvero affascinante. Il meccanismo si basa su tre motori che fanno muovere tre penne, in questo modo la stampante è in grado di disegnare e di scrivere. Ci sono anche quattro sensori che permettono il corretto movimento dei bracci che fanno muovere le penne. Sia i motori che i sensori sono componenti Lego normalmente acquistabili.

Ma chi è il “piccolo genio”? Si chiama Leon Overwheel e la sua fantastica stampante Lego è stata battezzata PrinNXT (da printer e NXT). Cosa è possibile ottenere da questa stampante dal punto di vista grafico? Il disegno sotto ci mostra le sue capacità grafiche:

Ovviamente non è paragonabile ad una stampante commerciale, ma il risultato è notevole. Naturalmente le immagini usano come colore solo il nero. La risoluzione delle immagini è di 120 x 140 pixels. Se volete vedere questa stampante Lego in azione, potete guardare il seguente video:

Personalmente sono sempre affascinato da realizzazioni come queste. Mostrano come con il Lego si può costruire veramente di tutto. Dispiace molto che la Lego da molti anni sia una azienda in crisi. I mattoncini più famosi del mondo possono sviluppare ingegno e creatività nei bambini e, visto il risultato ottenuto da questo ragazzo di 14 anni, questo risultato viene pienamente realizzato. Leon ha sicuramente imparato a costruire con il Lego quando era più piccolo, guardate cosa è arrivato a fare! Il problema è che i giochi con le “costruzioni” siano stati completamente oscurati dai “videogiochi” che occupano ormai quasi completamente gli interessi dei bambini. Speriamo che il recente investimento della Lego nell’energia eolica possa contribuire ad una sua rapida uscita dalla crisi.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...