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Depressione. Questi sono i “campanelli” d’allarme.

Come è possibile, di fatto, capire se una persona soffre veramente di depressione? Si tratta di una malattia che ha più facce ed esistono, quindi, su di essa, diversi indirizzi interpretativi.

Una delle teorie più diffuse individua due tipi di depressione:

1) La forma bipolare, o malattia maniaco-depressiva
2) La forma maggiore o unipolare

Quella “bipolare”
La depressione bipolare viene riconosciuta quando alla fase depressiva segue la cosiddetta “fase maniacale”, caratterizzata da grande euforia. Perché la diagnosi sia corretta, però, secondo il Dsm (”Diagnostic and statistical manual of mental disorder”, il manuale statistico e diagnostico delle malattie mentali) devono essere presenti almeno quattro dei seguenti sintomi:
• irrequietezza;
• aumento dell’attività lavorativa e sessuale;
• eccessiva loquacità e tendenza a parlare con tutti;
• stima esagerata di sé;
• diminuzione del bisogno di dormire;
• impulso di sperperare il denaro in acquisti inutili;
• uso di turpiloquio, aggressività, esibizionismo sessuale;
• elaborazione di troppe idee spesso contrastanti;
• esibizionismo e mania di grandezza.

…e quella “unipolare
Secondo quanto viene riportato nel Dsm, si è in presenza di depressione unipolare, o maggiore, quando la persona manifesta almeno cinque dei seguenti sintomi da almeno due settimane oppure se la loro presenza costituisce un grande cambiamento rispetto al precedente atteggiamento:
• perdita delle energie ed eccessiva stancabilità;
• insonnia o sonnolenza;
• fantasie suicide;
• umore depresso;
• perdita di interesse per tutte le, attività che davano soddisfazione;
• paura di morire e ricorrenti pensieri di morte;
• incapacità di concentrarsi e senso di impotenza;
• importante variazione del peso corporeo nell’arco di un mese in assenza di diete;
• nessun interesse per il sesso;
• alterazioni psicomotorie, come l’incapacità di stare fermi.

by sabidega

Fonte: Izzyweb.it

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