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Malattie esantematiche

Le malattie esantematiche sono 9.

- la varicella
- il morbillo
- la parotite
- la pertosse
- la rosolia
- la scarlattina
- la quarta malattia
- la quinta malattia
- la sesta malattia

Di solito colpiscono i bambini, ma per alcune di esse è possibile che siano contratte anche da adulti. Ecco i sintomi tipici che si manifestano con queste malattie:

Varicella

Il periodo di incubazione della malattia varia dalle 2 alle 3 settimane, in seguito appare un esantema cutaneo (rash), accompagnato da febbre non elevata e malessere generalizzato, a volte con mal di testa. Per 3 o 4 giorni piccole papule pruriginose di colore rosaceo compaiono a ondate sulla testa, sul viso, sul tronco e sugli arti e col tempo evolvono in piccole vesciche che si trasformano poi in croste destinate a cadere. La contagiosità cessa quasi completamente dopo 3-5 giorni con la fine della febbre e la cessazione dei sintomi generali; il liquido delle lesioni cutanee può però ancora veicolare la malattia in caso di rottura delle bolle.

Morbillo

I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica (esantema), composta di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo. L’eruzione dura da 4 a 7 giorni, l’esantema scompare a cominciare dal collo. A volte, rimane una desquamazione della pelle per qualche giorno.

 

Parotite

Inizia con mal di testa, febbre, dolori al collo e sotto le orecchie, dolore alla masticazione, a volte dolore addominale. Il primo sintomo evidente della malattia è il gonfiore delle parotidi. La durata della malattia è di circa 2 settimane.

 

Pertosse

I primi sintomi iniziano a comparire tra i 6 e i 20 giorni dopo l'infezione con una fase catarrale che coinvolge le alte vie respiratorie, in assenza di febbre e con tosse (in particolare, notturna) che, pian piano, aumenta d'intensità e di frequenza. Dopo due settimane inizia la fase convulsiva, con accessi di tosse violenti, che durano dalle 2 alle 4 settimane. La laringe viene stretta in uno spasmo, l'aria, passandovi, crea un rumore alto e stridente, che caratterizza la malattia nel linguaggio popolare: tosse canina, asinina o ferina. Dopo le 3-6 settimane inizia il periodo di regressione: gli episodi di tosse diminuiscono di intensità e di frequenza, fino alla guarigione completa. La pertosse lascia uno stato di immunità (ma non sempre permanente).

 

Rosolia

I sintomi comprendono febbre lieve, rigonfiamento doloroso delle linfoghiandole dietro il collo a cui segue eruzione cutanea (rossore) generalizzata e di brevissima durata (spesso inapparente). Le complicazioni possono essere: dolori articolari, trombocitopenia (1 ogni 3000) ed encefalite (1 ogni 5.000). Si può inoltre avere artrite temporanea particolarmente negli adolescenti e negli adulti.
La rosolia nelle donne in gravidanza spesso porta alla sindrome della rosolia congenita (CRS) che può danneggiare il bambino. Questa è una grave malattia caratterizzata da sordità, ritardo mentale, cataratta ed altre affezioni degli occhi, malattie congenite del cuore, nonché a malattie del fegato e della milza che possono provocare una riduzione del numero delle piastrine con petecchie (piccoli sanguinamenti) sotto la pelle. Le donne in che si sono infettate nel primo trimestre di gravidanza, andranno incontro ad un aborto o potranno avere un bambino con rosolia congenita nell'85% dei casi.

 

Scarlattina

Compaiono febbre, talvolta vomito, malessere generale, cefalea, mal di gola.
La lingua prima appare ricoperta da una patina biancastra, poi diviene molto rossa con piccole papille rilevate (lingua detta "a lampone" o "a fragola").
Le tonsille sono gonfie, molto rosse, talora ricoperte di pus.
Inoltre sulla cute sono visibili "puntini" rossi, fittissimi, poco rilevati, spesso confluenti in chiazze più grandi, localizzati prima all'inguine e alle ascelle, poi al resto del corpo, eccetto che intorno alla bocca.
L'esantema dura da poche ore a 1-2 giorni, poi alla sua scomparsa la pelle tende a desquamarsi.
Accanto a questo quadro tipico sono possibili forme lievi, in cui l'esantema è molto modesto e fugace, e la febbre e gli altri sintomi possono essere pressoché assenti (questa forma è detta "scarlattinetta", o "quarta malattia").

 

Quarta malattia

I sintomi di questa malattia insorgono solitamente dopo circa una settimana dal contagio: febbre, arrossamento alla gola (talvolta accompagnato da placche) ed esantema, costituito da piccolissimi puntini rossi in rilievo e molto vicini tra loro. Solitamente questi puntini si limitano a colpire l'inguine e i glutei, ma talvolta possono anche comparire sul viso.
La quarta malattia si esaurisce nel giro di circa 7-10 giorni e il trattamento è a base di antibiotici, da protrarre per 10 giorni, associato ad antipiretici nel caso di febbre. A circa due settimane dalla scomparsa della malattia è consigliabile effettuare l'esame delle urine, per accertarsi che la funzionalità renale sia buona, ed un tampone faringeo che confermi la scomparsa del batterio.

 

Quinta malattia

La malattia si manifesta con chiazze rosse e calde al tatto sulle guance, mentre il resto del volto resta pallido. In seguito le macchie si estendono al tronco, alle braccia, alle natiche e alle gambe. L'esposizione della cute ai cambiamenti di temperatura o al sole, possono favorire la ricomparsa delle macchie.

 

Sesta malattia

Inizia con febbre elevata, in genere sui 39°-41°C. Qualche volta vi può essere malessere generale, raffreddore, arrossamento del faringe con mal di gola, congiuntivite, facile irritabilità anche se di solito i bambini appaiono vivaci e in buone condizioni generali. Dopo 3-5 giorni, in corrispondenza con la scomparsa della febbre, compare un'eruzione cutanea (in termine medico esantema) che interessa prima il tronco ed il collo e successivamente si diffonde al viso e alle estremità scomparendo poi rapidamente nell’arco di 24-48 ore. Le manifestazioni cutanee hanno l’aspetto di macchioline grandi come capocchie di spillo, di colore rosa pallido, a volte lievemente rilevate, simili a quelle della rosolia. Non provocano solitamente prurito.

 

Leggi anche:

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>> Le malattie sessualmente trasmissibili

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Commenti

  1. mia figlia di 2 anni e 1/2 dopo tre giorni di febbre elevata l'ho portata dal pediatra il quale mi ha detto che sia lei che il maschio di 6 anni e 1/2 avevano la gola rossa e di dargli le gocce nasali. dopo 24 ore sono comparse le bollicine tipiche della sesta malattia, mentre al maschio era cominciata contemporaneamente alla scomparsa di febbre della sorella influenza molto elevata con mal di testa. dopo due giorni di febbre alta si sono rotti i capillari della tonsilla sinistra cominciando così a sanguinare dalla bocca, i pediatri e l'otorino del pronto soccorso mi hanno detto che si trattava di una tonsillite non curata, e hanno prescritto l'antibiotico. Al terzo giorno la febbre è scomparsa all'improvviso, e 24 ore dopo sono comparse le bollicine della sesta malattia. Possibile che di 4 medici non c'ha capito niente nessuno?

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  2. Credo che non sia facile dare una diagnosi immediata della sesta malattia, anche perché all'inizio si può confondere con raffreddore, mal di gola e malesseri tipici del raffreddamento.

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