mercoledì 27 giugno 2012

Alcuni oggetti astronomici del cielo estivo (foto)


Nel cielo estivo ci sono oggetti astronomici di molti tipi. In questo post vi mostro un ammasso aperto (M11), un ammasso globulare (M5), una nebulosa planetaria (M27) e una nebulosa ad emissione (M8). Sono tutte foto fatte da me. Non sono paragonabili a quelle che riuscirete a trovare in giro degli stessi oggetti, ma, come al solito, c’è una notevole soddisfazione a fotografare il cielo con una buona dose di “fai da te”. Tutte le foto sono state fatte con un telescopio Celestron CPC 800 xlt, una fotocamera digitale Canon EOS 600D e sono state ottenute grazie ad una tecnica di sovrapposizione di vari fotogrammi con pose massime di 30-35 secondi.

Ammasso aperto M11 (Costellazione Scutum, lo Scudo). E’ formato da più di un centinaio di stelle. Si trova a 6200 anni luce da noi e viene chiamato Ammasso dell’Anitra Selvatica, perché, con molta fantasia, ricorda il volo di uno stormo di anatra.

ammasso aperto M11




Ammasso globulare M5 (costellazione Serpens, il Serpente). Si trova a 24500 anni luce e contiene più di 100000 stelle. La sua età stimata è di 13 miliardi di anni e questo lo rende uno degli oggetti più “anziani” della nostra galassia.

ammasso globulare M5




Nebulosa planetaria M27 (Costellazione Vulpecula, la Volpetta). Chiamata anche nebulosa Dumbbell (“manubrio” e non “campana muta”, come sembrerebbe dalla traduzione letterale) Si trova a 1360 anni luce ed è il risultato dell’evoluzione finale di una stelle di massa simile a quella del Sole.

nebulosa planetaria M27 manubrio




Nebulosa ad emissione M8, detta “Laguna” (Costellazione Sagittarius, il Sagittario). E’ la foto che mi è venuta peggio a causa del fatto che è un oggetto basso sull’orizzonte e dalle mie parti è disturbata dall’inquinamento luminoso dovuto alla vicinanza di Catania. Si trova a 4100 anni luce ed è una zona in cui nascono nuove stelle.

nebulosa ad emissione M8 laguna



giovedì 21 giugno 2012

6 modi per raffreddare la casa

Nei prossimi giorni è prevista un’ondata di caldo, con picchi che supereranno i 40 gradi? Se odiate i condizionatori sappiate che, per fortuna, esistono ben 6 modi per raffreddare la casa senza ricorrere a costosi dispositivi che raffreddano la casa, ma nel frattempo consumano una quantità scandalosa di corrente e contribuiscono a inquinare l’ambiente a causa degli elevati consumi.

Ecco 6 modi per raffreddare la casa (ma anche l’ufficio) senza avere bisogno del condizionatore.

1) Usa gli indumenti giusti

Dopo il disastro di Fukushima e la conseguente crisi energetica, in Giappone il governo ha chiesto ai lavoratori di non usare cravatte, giacche o altri indumenti “formali” sul luogo di lavoro. L’uso di indumenti leggeri che permettono la traspirazione e non aumentano a dismisura la temperatura corporea permette di usare meno risorse energetiche per mantenere un ambiente confortevole dal punto di vista termico. In casa è molto più facile che la gente “stia in mutande”, ma non mancano casi di persone che non rinunciano a vestirsi in maniera ordinata anche a casa. Per stavolta potete fare uno strappo alla regola…

 

2) Non permettere al calore di entrare

Un modo incredibilmente efficace per prevenire il riscaldamento eccessivo di un qualsiasi locale (sia casa che ufficio) è di montare delle tende esterne alle finestre, soprattutto quelle che sono direttamente esposte alla luce solare. Un’altra fonte di calore che spesso viene trascurata è quella costituita dagli apparecchi elettronici in casa. Spegni tutti i computer, televisori, stampanti che non stai usando direttamente. Spegnili staccando direttamente la spina (o spegnendo l’interruttore della presa multipla): le vere fonti di calore di questi dispositivi sono i loro alimentatori che restano caldissimi e sotto alimentazione anche quando i dispositivi stessi sono spenti, con conseguente consumi parassiti di corrente.

 

3) Metti l’aria in movimento

Il movimento dell’aria, anche solo un lieve movimento, può fare una grande differenza. L’uso di ventilatori a soffitto o di ventilatori portatili aumenta la circolazione dell’aria e può rendere gli ambienti confortevoli con un basso consumo energetico. Aprire le finestre per creare correnti d’aria tra le stanze può aiutare, ma va fatto solo quando la temperatura esterna è minore di quella interna, altrimenti si corre il rischio di riscaldare la casa in maniera rapidissima. Ho notato che quando le temperature superano di molto i 40 gradi è molto meglio tenere tutto chiuso, esattamente come se fuori ci fosse una tormenta di neve!

 

4) Usa le fresche notti per avere fresche giornate

In alcuni posti c’è una notevole escursione termica tra giorno e notte. Questa caratteristica deve essere sfruttata a dovere. Finestre aperte di notte con ventilatori che soffiano l’aria dall’esterno all’interno per portare l’aria fresca negli ambienti; di giorno le finestre devono essere chiuse per impedire che l’aria calda del rovente mattino possa entrare.

 

5) Isola termicamente l’abitazione

Se sei disposto a mettere mano al portafogli è possibile trovare un rimedio radicale al caldo estivo in casa: un buon isolamento termico di soffitti, pareti e di finestre è utile anche d’inverno. In questo modo la casa (o qualunque altro ambiente) diventa un luogo con poca escursione termica. L’investimento iniziale permette però di abbattere notevolmente i consumi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento. Questa in realtà è la soluzione migliore da adottare soprattutto per gli edifici di nuova costruzione.

 

6) Scegli bene il condizionatore

Se proprio non volete fare a meno del condizionatore, almeno controllate che faccia bene il suo lavoro. Molto spesso durante l’estate vengono venduti condizionatori a prezzi molto scontati, ma avete controllato se hanno una buona efficienza? Spesso i prodotti economici consumano molto, ma non hanno una efficienza adeguata. Un altro errore che spesso si commette è di acquistare condizionatori nettamente sovradimensionati rispetto agli ambienti che si intendono raffreddare. Il motto “più potente è e meglio è” che viene raccomandato da molti commessi di negozi di elettrodomestici, non è sempre corretto. Stanno cercando di appiopparvi un prodotto che non fa per voi.

Ondata di caldo

Questi 6 modi per raffreddare la casa di solito sono quelli più raccomandati, ma se siete a conoscenza di qualche altro “metodo segreto” condividetelo con noi nei commenti. Estati fresche a tutti!


lunedì 18 giugno 2012

Saturno con reflex digitale

E’ possibile fotografare un pianeta come Saturno con una reflex digitale (in questo caso una Canon EOS 600d) ottenendo risultati apprezzabili? Se la turbolenza atmosferica (seeing) ti aiuta (questione di fortuna) e conosci un minimo di tecnica fotografica astronomica, si riescono ad avere belle soddisfazioni. Nel mio caso la tecnica fotografica è ancora da principiante, ma l’11 giugno 2012 l’atmosfera dalle mie parti era sufficientemente ferma da consentire una buona ripresa. Il risultato è questo:

Saturno 11 giugno 2012 reflex digitale

Per chi ha un minimo di conoscenza di fotografia planetaria, questa immagine è “quasi” paragonabile a quelle che si possono ottenere con sensori CCD dedicati all’imaging planetario. Si riesce bene a vedere la divisione di Cassini degli anelli di Saturno, qualche dettaglio delle fasce nuvolose dell’atmosfera, l’ombra del grande pianeta sui suoi anelli. Con un telescopio del diametro di 20 cm raramente si riesce a vedere qualche piccolo dettaglio in più.

I dati della ripresa sono:

Telescopio Celestron CPC 800 xlt, Canon EOS 600d al fuoco diretto, lente di barlow 2,5x, filmato 1920x1080 25 fps, elaborazione di 1000 su 2450 fotogrammi con Autostakkert 2 + Registax 6 + Photoshop 5.5. Seeing della serata: 6-7/10.

Ovviamente non mi fermo qui e se mi capita qualche altra serata con un seeing ancora migliore cercherò di fare qualche altra foto nella speranza di ottenere qualcosa di meglio Sorriso.


Tag di Technorati:

domenica 17 giugno 2012

Topolino su Mercurio fotografato dalla sonda Messenger!

Messenger è una sonda spaziale che sta orbitando attorno al pianeta Mercurio dal 2011 e ci sta mandando una meravigliosa serie di immagini di quel piccolo, ma caldissimo, pianeta. Le immagini di Messenger sono ad alta risoluzione, anche perché si tratta di riprese a distanza ravvicinata.

Tra le tante meraviglie che sono state fotografate, anche di altissimo valore scientifico, si possono trovare immagini molto divertenti, come quella che vi presento in questo post. Questa serie di crateri hanno un profilo che vi risulta familiare? Con buona pace di tutti coloro che credono di vedere una faccia su Marte di origine aliena, in questo caso nessuno ha osato pensare che la Disney ha fatto disegnare l’effigie di Topolino sulla superficie di Mercurio… O sbaglio? Sorriso

Il ragionamento è questo: anche se ci fosse una faccia su Marte niente ci dice che sia di origine aliena (e nemmeno di origine artificiale), così come questo profilo di Topolino non è stato “stampato” apposta su Mercurio. Si tratta solo del noto fenomeno psicologico della pareidolia, che ci fa riconoscere forme note da forme vaghe e con contorni poco netti.

Però devo dire che questo profilo di Topolino ci sta bene sulla superficie di Mercurio Occhiolino.


Tornado: cosa sono e come si formano?

Come si formano i tornado, i vortici e le trombe d'aria? In questo video un ricercatore del CNR ce lo spiega con alcuni interessanti esempi svolti in studio televisivo. Capiremo in questo modo cosa sono i "vortici forzati", generati da una causa artificiale. Anche nei vortici generati in natura c'è un "motore" che determina la rotazione del fluido (come l'aria) e sono i naturali moti convettivi che  interessano grandi masse d'aria e che sono prodotti dalle differenze di temperatura che ci sono tra le masse d'aria. Potrete vedere anche una meravigliosa macchina che genera i tornado! A dispetto delle apparenze, questa macchina si basa su un esperimento molto semplice che impiega del ghiaccio secco e una ventola di un computer. Ovviamente si tratta solo di un esperimento dimostrativo, ma è un ottimo esempio della genesi di un tornado o di una tromba d'aria.

Bisogna ricordare che la denominazione di tornado e di tromba d'aria non è una classificazione basata su reali differenze, ma è solo una classificazione basata sull'intensità del fenomeno. Anche in Italia si verificano tornado, ma l'intensità è (fortunatamente) molto più bassa rispetto ai fenomeni che si riscontrano nel continente americano che sono veramente pericolosi e distruttivi.

Se volete sapere qualcosa in più su come si formano i tornado e le trombe d'aria non vi resta che guardare il filmato (durata di circa 14 minuti) e scoprire molti dei segreti di questi violenti fenomeni della natura. Buona visione a tutti.

venerdì 15 giugno 2012

Punture di insetti: come comportarsi?

Le punture di insetti in questa stagione possono provocare fastidi, ma anche reazioni allergiche e addirittura shock anafilattico. Cosa deve sapere una persona che ha già delle allergie? Con l'arrivo della bella stagione, arriva anche la voglia di stare all'aria aperta. Attenzione però, perché, sia in città che in campagna, stando all'aperto meno coperti, si moltiplicano le possibilità di essere punti da api, vespe, calabroni. Si tratta di punture di insetti che non devono mai essere sottovalutate.

Alcuni insetti pungono per succhiare il sangue, come ad esempio le zanzare o le zecche, altri invece iniettano un veleno, come gli imenotteri, che sono le api, le vespe, i calabroni, e possono lasciare anche il pungiglione, che può essere molto fastidioso.

Gli insetti che pungono per succhiare il sangue iniettano delle sostanze che evitano la coagulazione del sangue e producono così una reazione infiammatoria e in casi rari anche una reazione di tipo allergico. Questa reazione allergica può essere locale, e si manifesta con arrossamento, gonfiore e prurito, ma in casi gravi può dare anche orticaria e in casi rarissimi addirittura uno shock anafilattico.

Pungiglione di insetto


In Italia sono circa 2 milioni le persone allergiche alle punture di insetti. Ecco allora qualche consiglio nel caso vi capiti di subire l'attacco di un insetto.

1) Bisogna applicare o del ghiaccio, se è disponibile, o dell'acqua fresca, ma soprattutto una crema cortisonica, che evita l'infiammazione ed evita anche lo stimolo a grattarsi. In alcuni soggetti particolarmente predisposti, dopo le punture di insetti, soprattutto multiple, si può verificare una dermatite e soprattutto nei bambini queste forme di dermatiti da punture di insetti possono essere molto fastidiose.

2) Attenti agli animali che vivono all'aperto. In particolare sono pericolose le punture delle zecche che si nascondono nel pelo dei cani. Il pericolo consiste nel fatto che la zecca rimane aderente e non bisogna staccarla subito con le mani o la pinzetta. In questi casi conviene applicare sopra o della vaselina (o qualunque unguento) per soffocare l'insetto che respira attraverso degli stomi. In seguito si può estrarre l'insetto per intero.

3) Gambe, braccia e collo sono le parti del corpo preferite dagli insetti, specialmente dalle zanzare perché in estate sono scoperte. E' consigliabile allora proteggerle con indumenti di colore chiaro. Poiché le zanzare sono attirate dall'odore che emana la pelle, si può prevenire l'attacco delle zanzare applicando degli spray repellenti. Le punture delle zanzare sono molto fastidiose, bisogna sempre applicare una crema cortisonica perché previene l'infiammazione ed evita l'insorgenza di dermatiti che portano insopportabili pruriti.

sabato 9 giugno 2012

Lampione solare eolico prodotto in Italia

Ancora oggi molti luoghi del territorio italiano non sono raggiunti dalla rete elettrica o comunque ci sono molte difficoltà nella distribuzione elettrica. Per fortuna la veloce diffusione di dispositivi alimentati ad energia solare oppure ad energia eolica possono risolvere rapidamente la situazione. In effetti quello che vi presento in questo breve video è un lampione per l’illuminazione stradale che potremmo definire “ibrido”. Infatti è sia solare che eolico. Possiede un piccolo pannello solare fotovoltaico che viene utilizzato per l’accumulo di energia elettrica durante le ore di illuminazione diurna e di una piccola turbina eolica ad asse verticale bipala che ne assicura l’alimentazione anche di notte o in giornate nuvolose. La lampada di cui è dotato è a led. In questo caso il fattore estetico è stato curato in modo tale da "sposarsi" con l'ambiente circostante.

Direi che è un ottimo modo per illuminare aree in luoghi un po’ “fuori mano” senza troppe difficoltà.
Per qualsiasi informazione su questo lampione solare eolico, completamente prodotto in Italia, è possibile collegarsi al seguente link: Step Technology.

Nel filmato possiamo vedere il lampione “ibrido” in piena azione. Buona visione.



Tag di Technorati:

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...