venerdì 5 novembre 2010

Rapimento (Rapture)

 

Questo filmato è stato realizzato dall’astrofotografo Tom Lowe e che mostra meravigliosi paesaggi e panorami stellari. Le varie scene sono state riprese nel sudovest degli USA. Rapture (rapimento) è un cortometraggio realizzato con la tecnica del timelapse ed è davvero meraviglioso.

Prima di far partire la riproduzione assicuratevi di avere abilitato la visualizzazione in HD e vi consiglio vivamente anche la visualizzazione a schermo intero Sorriso

Buona visione.

 

TimeScapes: Rapture from Tom Lowe @ Timescapes on Vimeo.

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giovedì 4 novembre 2010

Come creare gratis un blog con wordpress

 

In questo filmato viene fornita una breve (ma esauriente) spiegazione di come aprire un blog con WordPress. WordPress è forse la piattaforma per blog più diffusa e versatile al mondo. Se si vuole cominciare a bloggare in pochi minuti basta seguire le istruzioni del filmato e cominciare a scrivere subito i propri pensieri personali su Internet Sorriso

Buona visione del filmato.

Creare gratis un blog con wordpress

Levitazione umana

 

La levitazione umana è possibile? Ovviamente sì, basta guardare la foto sotto:

Avrete capito che si tratta di un’illusione ottica. Il ragazzo ha “i piedi per terra”, ma la macchia sull’asfalto crea l’illusione di una falsa ombra che da l’impressione (difficile da eliminare del tutto) che egli stia “levitando”.

Sono molti gli errori della nostra percezione e quindi bisogna stare sempre attenti. Ancora più pericolose sono le illusioni della nostra percezione culturale degli eventi. Per fare un esempio posso citare il caso in cui su internet si trovano notizie che mostrano come esistano complotti tesi a nascondere verità scomode come gli UFO, gli alieni, l’esistenza di fonti energetiche illimitate, la possibilità di guarire malattie gravissime con improbabili sostanze. Sono illusioni esattamente uguali a quella della foto, solo che invece di coinvolgere la “vistacoinvolgono la nostra capacità di interpretare i fatti dalle sole informazioni che troviamo in giro.

State in guardia, dunque Sorriso e visitate tutti i link di questo post, potreste scoprire cose che non avevate mai immaginato Occhiolino.

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mercoledì 3 novembre 2010

La sindrome del tunnel carpale

 

Dato che la sindrome del tunnel carpale è una patologia estremamente comune, ho cercato qualche informazione per riconoscerne i sintomi, capirne i motivi dell’insorgenza e avere qualche consiglio sui rimedi da parte di alcuni esperti.

Partiamo dalle definizioni. Intanto dobbiamo sapere che il tunnel carpale, come dice il nome, è una “galleria”, per usare un termine di facile comprensione, che mette in comunicazione l’avambraccio con la mano dalla parte del palmo. E’ una struttura rigida, ha tre pareti formate da osso e un legamento piuttosto consistente che fa da “tetto”. Quindi alla fine risulta essere un vero e proprio “canale”.

Dentro questo canale passano tutti i tendini flessori delle dita, cioè quelli che ci permettono il movimento di flessione e la chiusura del pugno (sono ben 9), e poi passa un nervo (il nervo mediano). Dal tunnel carpale non passano arterie o vene importanti.

La sindrome del tunnel carpale è la malattia determinata dall’alterazione del contenuto del tunnel carpale. Non è detto che sia per forza un’infiammazione.

Nelle fasi iniziali della patologia, la sindrome del tunnel carpale si manifesta con formicolii, sensazione di intorpidimento o gonfiore alla mano, prevalenti alle prime tre dita della mano e in parte al quarto dito, soprattutto al mattino oppure durante la notte; successivamente compare un dolore che si propaga anche all'avambraccio. Se la patologia si aggrava, compaiono perdita di sensibilità alle dita, perdita di forza della mano.

Ma quali sono le cause della sindrome del tunnel carpale? Nella maggior parte dei casi la malattia viene detta “idiopatica”, il che significa che può essere causata da vari motivi.

Tutti i dettagli nel filmato.

Buona visione.

Sindrome del tunnel carpale

Vortici che si scontrano

 

Questi due vortici a forma di anello si scontrano creando un effetto davvero sorprendente. I due vortici sono stati creati nell’acqua con due colori diversi per essere meglio evidenziati. Si noti la formazione di piccoli anelli il cui asse è perpendicolare alla direzione della collisione.

In ogni caso, mettendo da parte ogni aspetto tecnico, si tratta di un fenomeno davvero affascinante e sembra quasi preso da un film di fantascienza. In realtà si tratta di un esperimento condotto dal Fluid Mechanics Group dell’Università Nazionale di Singapore.

Buona visione del filmato.

Vortici che si scontrano

Non c’è campo

 

E poi dicono che non esistono i viaggiatori del tempo (time travellers) Occhiolino

Anche Apollo, raffigurato in questa statua di epoca greca, sta cercando il posto migliore per avere la migliore ricezione Sorriso per il suo cellulare (o si tratta di un iPhone?).

Questo esempio è stato ispirato alle recenti notizie che avevano diffuso le immagini di uno spezzone di un film di Charlie Chaplin (del 1928) in cui si vedeva una signora che portava la mano all’orecchio con un gesto che, secondo i nostri occhi “moderni”, sembra inequivocabile. Guardate il filmato, così potrete farvi un’idea.

Cellulare in un film di Charlie Chaplin del 1928

Secondo alcuni non c’è dubbio: il fatto che la signora abbia un cellulare si può spiegare in un solo modo e cioè che ci sono dei viaggiatori del tempo (come il famigerato John Titor) che si lasciano sorprendere ad apparire in foto o filmati d’epoca con strumenti tecnologici (o indossando indumenti) “anacronistici”.

Ma lasciate che vi mostri che non è affatto vero che quella dei viaggiatori del tempo è l’unica spiegazione. Eccone un’altra:

Un apparecchio acustico! Nel 1928 gli apparecchi acustici per gli ipoudenti erano già molto diffusi e notevolmente “miniaturizzati”. Per spiegare i “misterioccorre avere la mente aperta e non accontentarsi di una sola spiegazione…

Alla prossima Sorriso

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martedì 2 novembre 2010

Trailer di Harry Potter e i doni della morte (parte prima).

 

Ecco il trailer ufficiale in italiano del film Harry Potter e i doni della morte (prima parte). Tratto dal settimo (e ultimo) romanzo della saga di Harry Potter, non è però l’ultimo film della serie. Infatti l’ultimo episodio della saga è stato diviso, a causa della complessità della trama, in due film distinti. Il primo (quello presentato nel trailer di questo post) uscirà il 19 novembre 2010 e la seconda parte invece uscirà nel mese di luglio 2011 e, a quanto pare, sarà disponibile nelle versioni in 2D e in 3D.

Buona visione del trailer ufficiale di Harry Potter e i doni della morte (parte 1).

Trailer Harry Potter e i doni della morte (prima parte)

Teoria cinetica dei gas

 

La temperatura è una componente imprescindibile della nostra vita. La fisica affascinante che ha elaborato Newton tratta pochissimo l’argomento della temperatura, ma nonostante tutto c’è un nesso.

Esiste un collegamento tra la temperatura e il moto di atomi e molecole. Infatti sappiamo che il calore è dovuto al moto casuale di atomi e molecole.

In questo interessante filmato, a cura di Rai Edu1, viene illustrata una descrizione qualitativa e quantitativa della teoria cinetica dei gas.

Buona visione del filmato.

Teoria cinetica dei gas

Cos’è il tartufo?

 

Il tartufo è un fungo ipogeo (cioè che cresce sottoterra) appartenente al genere tuber. Di solito crescono vicino ad alcune specie di alberi, come il leccio o la quercia.

Il tartufo al giorno d’oggi è considerato un alimento pregiato e per questo motivo è anche molto costoso. Non è facile da trovare e la sua ricerca viene effettuata di solito dai “cani da tartufo”, cioè da cani addestrati a percepire il caratteristico odore dei tartufi. Una volta che il cane ha individuato la posizione del tartufo, questo viene raccolto a mano.

I tartufi si dividono in due famiglie principali: le Tuberacee e le Terfeziacee. Le più importanti specie di tartufi ricercate e conosciute per scopi alimentari appartengono al gruppo delle tuberacee che pur essendo classificate come funghi ipogei, possono in determinate condizioni affiorare dal terreno. Esse vivono in simbiosi con piante come querce, pioppi, noccioli, salici, faggi ed anche conifere.

Come tutti i funghi, anche i tartufi hanno come caratteristica comune la mancanza assoluta di clorofilla e di conseguenza, non potendo elaborare la sostanza organica necessaria al loro sviluppo, la traggono da altri organismi, vivi o morti, divenendo così parassiti o saprofiti, oppure costituiscono con l'ospite vivente una simbiosi mutualistica o comunità biologica, perché entrambi traggono qualche vantaggio dalla loro unione. È questo fenomeno che prende il nome di "micorrizia".

In genere la maturazione dei tartufi avviene nel periodo autunnale, ma esistono anche specie primaverili, estive ed invernali. Tra quelle più conosciute sul nostro territorio nazionale e che rivestono interesse economico e culinario se ne annoverano otto.

- tuber magnatum Pico (dal latino magnatum, dei magnati, dei ricchi signori);

- tuber melanosporum Vittadini (dal greco mèlasanos, nero dalle spore nere);

- tuber macrosporum Vittadini (dalle spore grosse);

- tuber aestivum (estate);

- tuber borchii Vittadini; (dal nome De Borch, studioso che lo descrisse per primo);

- tuber brumale (dal latino brumalis, invernale);

- tuber moscatum (dall'arabo musk, che odora di muschio);

- tuber mesentericum (dal latino ripiegato riferito alle vene miceliari della gleba).

 

Dal punto di vista morfologico i tartufi non sono altro che i corpi fruttiferi (sporocarpi) di funghi che compiono il loro intero ciclo vitale sottoterra (ipogei, come avevo evidenziato in precedenza) appartenenti al genere tuber. Devono obbligatoriamente vivere in simbiosi con piante arboree per produrre il prezioso sporocarpo. Sono formati da una parete esterna detta peridio, il quale può essere liscio o sculturato e di colore variabile dal chiaro allo scuro.

La massa interna, detta gleba, di colore variabile dal bianco al nero, dal rosa al marrone è percorsa da venature più o meno ampie e ramificate che delimitano degli alveoli in cui sono immerse delle grosse cellule (gli aschi) contenenti le spore. Le caratteristiche morfologiche del peridio, della gleba, degli aschi e delle spore, sommati alla dimensione ed alle caratteristiche organolettiche permettono l’identificazione delle specie di tartufo.

Il valore alimentare del tartufo è decisamente scarso; d'altra parte viene consumato abitualmente in quantità ridotte (visto l’enorme prezzo). Il suo intenso profumo è dovuto a un composto solforato privo di effetti nutritivi o energetici. Il suo valore nutrizionale è paragonabile a quello dei comuni funghi coltivati.
È cioè un esempio di come il nostro gusto e le nostre abitudini possano ingannarci e di come i concetti di cucina e alimentazione non siano necessariamente correlati.

Ecco la composizione tipica di un tartufo (riferita ad una quantità di 100 grammi).

Acqua
82,58 - 82,80
Ceneri
1,97 - 1,70
Azoto totale
0,88 - 0,87
Azoto non proteico
0,23 - 0,14
Proteine
4,13 - 4,50
Lipidi
2,08 - 1,90
Glucidi Solubili
0,36 - 0,17
Fibra alimentare
8,43 - 8,13

Un ultimo appunto riguardo ai prezzi del tartufo. Il Tartufo Bianco (tuber magnatum Pico) è quotato tra gli 800 e i 1500 euro al Kg. Il Tartufo Nero Estivo (tuber melanosporum Vittadini) è quotato invece tra i 190 e i 220 euro al Kg.

Buon appetito Sorriso

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lunedì 1 novembre 2010

Vivere fino a 120 anni

 

Riusciremo davvero a vivere fino a 120 anni? Da tempo di parla degli studi di genetica per allungare la vita. Il fatto è che siamo arrivati ormai molto vicini a questa possibilità. Si tratta di una prospettiva che sembra sconvolgere la nostra vita e la nostra società.

Piero Angela ha intervistato al riguardo il professor Piergiuseppe Pelicci (istituto europeo di oncologia di Milano) per fare il punto della situazione degli studi sulla longevità.

L’invecchiamento da alcuni anni è al centro dell’interesse degli scienziati. Domande sul perché invecchiamo o come invecchiamo cominciano a trovare risposte per niente scontate grazie alla scoperta dei cosiddetti geni dell’invecchiamento e dei geni della longevità.

Nel 1988, negli Stati Uniti, si scopre che eliminando un gene nel DNA del verme la sua vita si allunga di circa il 65%.

Nel filmato potete vedere cosa tutto ciò che fu scoperto dopo il 1988, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Buona visione.

Vivere fino a 120 anni

Reazione oscillante di Briggs-Rauscher

 

Lo sapevate che una reazione chimica può oscillare come se fosse un pendolo? In questo filmato possiamo vedere una reazione oscillante di Briggs- Rauscher. Le reazioni oscillanti sono tra i fenomeni più affascinanti della chimica e guardando il video potrete capire quanto sono “strane”.

Di seguito la descrizione per ottenere la reazione oscillante di Briggs-Rauscher (fonte: http://www.molecularlab.it/relazioni/chimica-magica/08_reazione-oscillante01.asp).

Effetto: il cambiamento periodico di colore della soluzione, dall'incolore al giallo paglierino, all'ambra, via via fino al marrone e al violetto, che si verifica in tre beute poste una di fianco all'altra fornisce l'impressione di un pendolo.

Materiale occorrente: 4 beute da 1 litro.

Reattivi:

- Soluzione A: sciogliere 43 g di iodato di potassio (KI03) in 1 litro di acqua contenente 9 ml di H2S04 concentrato (maneggiare con cautela; vedi procedura di sicurezza n°3);

- Soluzione B: sciogliere 15,5 g di acido malonico 0,3 g di amido e 3 g di MnSO4 in 1 litro di acqua;

- Soluzione C: immediatamente prima della dimostrazione, diluire con acqua 250 ml H202 al 30% (vedi procedura di sicurezza n° 1) a un volume totale di 500 ml.

Procedura: per la dimostrazione preparare tre beute da 1 litro, contenenti ciascuna una miscela costituita da 200 ml della soluzione A e 200 ml della soluzione B. Quando si vuole effettuare l'esperimento, aggiungere 200 ml della soluzione C a ciascuna delle tre beute. Dopo circa mezzo minuto il colore delle soluzioni comincerà a oscillare dall'incolore all'ambra e viceversa in tempi diversi per ciascuna beuta. Dopo circa 10 minuti la colorazione sarà violetta e cominceranno a formarsi pungenti vapori di iodio. A questo punto è opportuno rimuovere le beute dal bancone e riporle sotto cappa.

Buona visione del filmato. La reazione è ripresa in “tempo reale”, quindi l’evoluzione della reazione avviene esattamente con la velocità che si vede nel filmato.

Reazione oscillante

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...