martedì 2 ottobre 2007

Come viene usato Internet?

zeigarnik Ho scritto questo articolo per riflettere un po' sull'uso che si fa di Internet. Chi naviga e conosce un po' il web sa benissimo che i siti che fanno più "audience" raramente hanno come argomenti principali i libri, la scienza, la letteratura. Le ricerche che vengono fatte con Google sono del tipo: donne belle, sesso dilettante, suonerie polifoniche cellulari, ecc... Ovviamente esistono delle bellissime eccezioni, quali ad esempio: BloGalileo, Pharyngula e altri. Tuttavia credo che questi siti/blog difficilmente abbiamo lo stesso numero di visite di quelli che trattano argomenti come le donne nude, sesso, cellulari, suonerie, giochi. Ovviamente ciò è comprensibile, visto che una larga fetta dei navigatori è rappresentata da adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Ma perché certe cose piacciono più di altre? Per quando riguarda le donne belle non credo di dover dare troppe spiegazioni e nemmeno per quelle nude ;-). La domanda è: perché piacciono cellulari, suonerie e giochi? Io credo che i cellulari piacciono perché sommano in un solo oggetto varie cose che nell'immaginario collettivo sono considerate estremamente importanti. La prima di tutte è che si tratta di un telefono personale. Chi è stato bambino (o adulto) nell'era pre-cellulare ricorderà benissimo che in casa c'erano uno o due telefoni in casa e quando qualcuno chiamava, tutti lo venivano a sapere. Il cellulare permette di chiamare e di essere chiamati senza che la cosa faccia troppo "scalpore". Questo secondo me è uno dei motivi per cui il cellulare ha un successo assoluto tra gli adolescenti. La voglia di privacy è la molla psicologica che porta l'adolescente ad essere dipendente dal cellulare. Mandare sms a amiche del cuore, fidanzatino e fidanzatina, senza che nessuno ne sappia niente significa sperimentare anche una profonda complicità con i coetanei. Anche le suonerie che ci si scambia con tutti in realtà sembra quasi una scusa per socializzare. "Ti faccio sentire la suoneria che mi ha dato il mio amico! E' troppo divertente!" E subito tutti si incuriosiscono e dopo averla ascoltata la vogliono anche loro. Un attimo di relax e di risate insieme. I giochi invece permettono di sperimentare delle azioni che ti fanno uscire dal quotidiano. Uccidere soldati in Vietnam, ammazzare mostri alieni, cercare un assassino sono solo alcune delle esperienze dei giochi per pc, Xbox, PS2. Ma sono esperienze elettrizzanti che possono generare quel poco di adrenalina che per un po' ti può allontanare dalla piattezza della vita quotidiana. Non a caso i giochi possono generare dipendenza psicologica. Tornando al sesso su Internet, anche questo può generare delle gravi dipendenze che possono sfociare in comportamenti compulsivi anche molto gravi.

Primo dovere del "blogger" è cercare di riportare l'attenzione su contenuti più ricchi di informazione, cultura, scienza, musica, letteratura, natura, ambiente, ecc... allo scopo di arricchire il navigatore.

Da oltre 10 anni sono visibili oggetti che si muovono tra le stelle e che diventano luminosissimi per pochi secondi. Vengono scambiati per UFO

Il 5 maggio 1997 venivano lanciati i primi satelliti della flotta "Iridium" per telecomunicazioni cellulari a copertura planetaria. In origine erano previsti 77 satelliti in 7 orbite polari: per similitudine furono chiamati "Iridium", l'elemento che ha numero atomico 77 e che quindi ha, nello stato fondamentale, 77 elettroni che gli orbitano attorno. In realtà il progetto finale prevede 66 satelliti in 6 orbite polari ad una altezza di circa 780 chilometri (ma il nome non è stato cambiato in "Dysprosium"). Il lancio più recente è stato effettuato il 11 febbraio 2002. I satelliti Iridium sono relativamente piccoli (circa 4 metri di altezza) ed hanno sezione triangolare. Oltre ai pannelli solari possiedono 3 antenne per le telecomunicazioni chiamate MMA (Main Mission Antennas) dotate di una elevata riflettività le cui dimensioni sono 188 centimetri di altezza e 86 centimetri di larghezza, come la porta di una stanza.
Per essere operativo il satellite deve avere l'asse maggiore puntato verso il centro della Terra ed una delle MMA orientata in avanti. Quando l'angolo tra la linea che congiunge noi con il satellite e la direzione dei raggi riflessi del Sole dalla MMA è prossimo allo 0 (cioè tendono a coincidere) la MMA riflette direttamente la luce del Sole verso di noi ed osserviamo il brillamento (flare). Con opportuni calcoli è quindi possibile prevedere non solo quando il satellite è sopra l'orizzonte (in condizioni normali ha una magnitudine di +6 e quindi al limite della visibilità ad occhio nudo sotto un ottimo cielo, ma ben visibile anche con un semplice binocolo), ma soprattutto quando questo angolo è prossimo allo 0 e quindi le condizioni per un brillamento. E' importante non solo avere i parametri orbitali esatti dei satelliti, ma anche determinare le nostre coordinate con la maggior precisione possibile: infatti, essendo le grandezze in gioco sull'ordine dei decimi di grado, un errore nella determinazione della posizione di 10 chilometri può far variare la luminosità del brillamento di alcune magnitudini. I brillamenti eccezionali (magnitudine inferiore a -8) sono visibili in un raggio di pochissimi chilometri.
I satelliti che variano la propria luminosità perché hanno superfici con riflettività diverse non sono certo una novità, ma l'incremento di splendore dei satelliti Iridium durante un brillamento non ha eguali: è necessario vederlo dal vero per rendersene conto. La cosa straordinaria è la possibilità di prevedere l'istante esatto e la posizione nel cielo ... e fare una bella figura di "mago" con i vostri amici.
Spesso capita che questi satelliti, nel momento di massima luminosità, vengano scambiati per UFO da persone che non li conoscono, come si può leggere in questo articolo.

Come osservarli:
http://www.paolobussola.com/iridium.html

Fonte dell'articolo:
http://www.paolobussola.com/iridium.html

lunedì 1 ottobre 2007

Il disturbo di personalità borderline. Un disturbo mentale poco conosciuto ma in realtà molto più diffuso di quanto si creda.

Il disturbo borderline di personalità è una entità diagnostica molto controversa. Talvolta non viene neanche riconosciuto come un disturbo specifico, ma come una classificazione in cui inserire tutti quei casi non meglio diagnosticabili in altro modo. In realtà il disturbo borderline presenta delle caratteristiche specifiche piuttosto ben riconoscibili.
E' fondamentalmente un disturbo della relazione, che impedisce al soggetto di stabilire rapporti di amicizia, affetto o amore stabili nel tempo. Si tratta di persone che trascorrono delle vite in uno stato di estrema confusione ed i cui rapporti sono destinati a fallire o risultano emotivamente distruttivi per gli altri. Le persone affette da questo disturbo trascinano altri, parenti e partner in un vortice di emotività, dal quale spesso è difficile uscire, se non con l'aiuto di un esperto. Questi soggetti, infatti, sperimentano emozioni devastanti e le manifestano in modo eclatante, drammatizzano ed esagerano molti aspetti della loro vita o i loro sentimenti, proiettano le loro inadempienze sugli altri, sembrano vittime degli altri quando ne sono spesso i carnefici e si comportano in modo diverso nel giro di qualche minuto o ora.
Il disturbo borderline è stato spesso associato a eventi traumatici subiti nell'infanzia, quali abusi sessuali o fisici, ma non è detto che ciò sia sempre vero.
L'aspetto più evidente e preoccupante del disturbo borderline è che presenta sintomi potenzialmente dannosi per il soggetto (abbuffate, uso e abuso di sostanze, guida spericolata, sessualità promiscua, condotte antisociali, tentativi di suicidio, ecc.) e si associa a scoppi improvvisi di rabbia intensi.
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quarta edizione (APA, 1994) il disturbo borderline è caratterizzato da:

Una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sé e dell'umore ed una marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
1) sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono.
2) un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall'alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione.
3) alterazione dell'identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili.
4) impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto come ad esempio spendere eccessivamente, promiscuità sessuale, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate, ecc.
5) ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante.
6) instabilità affettiva dovuta ad una marcata reattività dell'umore (per es., episodica intensa disforia, irritabilità o ansia, che di solito durano poche ore, e soltanto raramente più di pochi giorni).
7) sentimenti cronici di vuoto.
8) rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (per es., frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici).
9) ideazione paranoide, o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.

Fonte:
http://www.ipsico.org/disturbo_borderline_di_personalit%C3%A0.htm

Missioni umane su Marte? No grazie, meglio i robot o i satelliti intelligenti.

Gli Stati Uniti hanno intrapreso dei progetti per colonizzare la luna entro il 2020 e per fare giungere gli astronauti su Marte, ma molti scienziati dicono che le missioni spaziali con equipaggi umani sono pericolose e costose e questa idea dovrebbe essere una cosa del passato, non del futuro.
I robot ed i satelliti intelligenti come quelli che già esplorano il pianeta rosso, dicono, fanno un buon lavoro e sono molto meno fragili degli organismi umani che potrebbero avere grossi problemi nel lungo viaggio Terra-Marte.
Andare sulla Luna era quasi come uscire per prendere una boccata d'aria. Andare su Marte è una cosa completamente differente. Sono tre i principali problemi per un viaggio su Marte con equipaggi umani:

1) Come proteggere l'equipaggio da imprevisti. Il viaggio dura quasi un anno e se qualcosa va storto a metà strada non si può certo scendere e spingere...
2) Radiazione cosmica, mancanza di peso, stress psicologico sono variabili difficili da valutare in un viaggio così lungo.
3) I costi. Un progetto simile potrebbe arrivare a costare svariate centinaia di milioni di dollari.

In realtà c'è un problema ancora più grave: non si sa come atterrare su Marte! Le sonde che sono state mandate su Marte fino ad ora, sono atterrate in maniera tutt'altro che "morbida" (le sonde Spirit ed Opportunity sono atterrate grazie ad una sorta di "airbag"). Con un equipaggio umano a bordo non si può pensare di atterrare allo stesso modo, quindi c'è ancora questo non indifferente problema tecnico da risolvere.
In ogni caso è ovvio che prima o poi i problemi tecnici verranno risolti, le sonde interplanetarie avranno una velocità molto più alta e riusciranno a coprire la distanza Terra-Marte in tempi ragionevolmente brevi. Da bravo scrittore di fantascienza mi piacerebbe vedere delle basi sulla Luna e su Marte dove decine di scienziati effettuano studi scientifici rivoluzionari! O forse il futuro ci riserva sorprese che nemmeno immaginiamo?

Una carrellata di immagini che mettono in evidenza le cosidette "illusioni ottiche". E' il nostro cervello che vede, non l'occhio.

Cosa sono le illusioni ottiche? Semplicemente disegni, forme o combinazioni di colori per le quali sarà difficile credere ai propri occhi! Oggetti che non possono esistere nella realtà, facce che nascondono altre figure, curve che sembrano rette, disegni curiosi, teschi, forme che sompaiono, luci che appaiono. Infatti, un illusione ottica è una qualsiasi illusione che inganna l'occhio umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo diverso qualcosa che è presente.

Osservate questa serie di immagini:

sabato 29 settembre 2007

I "Magnestars" (stelle magnetiche) sono tra gli oggetti più misteriosi dell'Universo.

Il Magnestars è un tipo particolare di stella di neutroni (stelle super compatte che possiedono la massa di una stella come il Sole concentrata in un corpo grande una decina di chilometri). I magnetars molto piccoli possiedono campi magnetici che sono almeno 100 miliardi di miliardi di volte più potenti del campo magnetico della Terra. Sono questi oggetti che producono occasionalmente dei potenti "lampi", che spargono la radiazione ad alta energia nello spazio. L'origine di queste eruzioni energetiche e dei forti campi magnetici è tuttora un mistero.
Gli astronomi hanno scoperto un magnetar con il NASA's X-Ray Timing Explorer della NASA nel luglio 2003, quando la sua brillantezza è diventata 100 volte superiore a quella che possiede normalmente. Hanno continuato a controllarla regolarmente con la European Photon Imaging Camera, conosciuta come EPIC, sull'osservatorio XMM-Newton dell'Ente Spaziale Europeo, fino a marzo 2006, quando l'oggetto è tornato alla luminosità che aveva prima dell'esplosione.
I ricercatori Tolga Guver e Feryal Ozel hanno paragonato lo spettro dei raggi X dei magnetar con le previsioni di un modello sviluppato al calcolatore. Questo modello è stato realizzato per descrivere dettagliatamente le proprietà fisiche della superficie e del campo magnetico dei magnetar.
Guver, Ozel ed i loro collaboratori hanno trovato che i dati raccolti corrispondono molto bene con un modello che ha simulato lo scoppio come se fosse avvenuto appena sotto la superficie del magnetar e nello stato limitato ad una zona di circa 3,5 chilometri di profondità.
“Questa è un'innovazione perché possiamo ora distinguere fra i fenomeni di superficie e quelli magnetosferici" ha detto Guver.
Il loro modello inoltre ha permesso a Guver, Ozel ed ia loro colleghi di determinare spettroscopicamente l'intensità del campo magnetico di questo oggetto. Il campo magnetico del magnetar è risultato intorno a 600 miliardi di miliardi di volte più forte del campo magnetico della Terra.
Gli astronomi dicono che ancora non si riesce a capire il meccanismo dell'esplosione, la quale probabilmente è innescata in qualche modo dal campo magnetico.
In ogni caso verranno raccolti altri dati nella banda dei raggi X e, con l'affinamento dei modelli con il calcolatore, si dovrebbe riuscire a trovare una risposta.

Le immagini da satellite mostrano le violenze nel Myanmar (Birmania).

Alcune foto da satellite, recentemente pubblicate, forniscono la prova che in Myanmar i militari hanno distrutto i villaggi e sfollato la gente nelle campagne.
L'immagine sopra mostra il villaggio com'è adesso e quella sotto fa vedere com'era prima della distruzione.



Diciotto delle posizioni monitorate da satellite hanno mostrato la prova della distruzione o di danneggiamento di villaggi.
E' stata trovata anche la prova di alcuni accampamenti militari espansi in altre quattro posizioni come pure i villaggi possibilmente riassegnati.

venerdì 28 settembre 2007

L'orientamento sessuale aumenta il rischio di suicidio.

Essere vittimizzati a causa dell'orientamento sessuale è il fattore di rischio principale per il suicidio fra gli allievi delle università degli Stati Uniti.
Heather Murphy ricercatore dell'università di Washington ha scoperto che un gruppo di allievi che si identificano come eterosessuali, ma che provano attrazione per individui dello stesso sesso, avevano una probabilità tre volte superiore di portare avanti progetti di suicidio e sei volte superiore di avere già tentato un suicidio, rispetto agli allievi eterosessuali.
Le allieve lesbiche e bisessuali, presentavano una probabilità doppia di progettare e tentare il suicidio, rispetto alle allieve eterosessuali.
Murphy ha esaminato più di 500 questionari di risposta degli allievi che contengono 86 domande e ne ha trovati 56 che hanno dichiarato di aver considerato seriamente il suicidio nei 12 mesi precedenti, mentre un dozzina di loro lo ha tentato veramente.
Lo studio quindi ha dimostrato che gay, lesbiche, bisessuali ed i eterosessuali attratti dallo stesso sesso, sperimentano una vittimizzazione verbale e fisica molto più forte rispetto agli allievi eterosessuali.
Per concludere si potrebbe dire che ciò è normale, anche altri individui, se messi di fronte ad un rifiuto della società (per un qualsiasi motivo), reagiscono con sensi di colpa, depressione, alcolismo, droga e quindi con progetti di suicidio, spesso portati a termine tragicamente.

I primi strumenti musicali nati nella preistoria. Quali strumenti suonavano i nostri antenati?

Nelle origini della musica, in particolare nell'invenzione degli strumenti musicali, la fase principale della sperimentazione è situata nella preistoria dell'umanità e consiste nella produzione di particolari suoni, che si possono ottenere usando oggetti naturali non lavorati, le prime sostanze sonore, la base del linguaggio sonoro e musicale universale.

Dai reperti archeologici in osso, pietra e conchiglia, i graffiti e le pitture, le uniche tracce sopravissute nel tempo, possiamo stabilire che la storia degli strumenti musicali segue la vicenda degli utensili usati dall'uomo; i primi oggetti sonori riconosciuti compaiono 40.000 anni fa con l'evento dell'homo sapiens sapiens nel Paleolitico superiore, paralleli all'arte simbolica e figurativa e sono tra i primi oggetti bucati artificialmente; come i pendagli ornamentali sonori, i fischietti di falange, i raschiatori e i rombi, mentre i primi flauti, tubi in osso con buchi per le dita, compaiono certamente 25.000 anni fa. Vi sono tracce dei primi archi, costruiti con materiali estremamente deperibili, di 15.000 anni, come le loro probabili raffigurazioni.







Si hanno tracce nel Paleolitico superiore di ripetute percussioni sopra stalattiti e stalagmiti. Non tutte le stalattiti estalagmiti suonano se percosse, ma alcune rivelano suoni veramente straordinari e incredibili, dai potenti gong bassi sino a suoni sottili e cristallini. Si sono potute registrare (in via del tutto eccezionale) anche nelle grotte di Borgio Verezzi questi fantastici suoni percuotendo le pietre direttamente con le mani o con appositi batacchi di gomma per non intaccarle.



Fonte: http://www.soundcenter.it/preistricerca.htm

giovedì 27 settembre 2007

Giulio Verne, un autore davvero straordinario che ha anticipato scoperte scientifiche che sono diventate realtà.

Proseguendo il discorso su uno degli argomenti principali di questo blog (la fantascienza) non potevo non dedicare un po' di spazio a uno dei più grandi romanzieri della storia: Giulio Verne.
Jules Verne nacque a Nantes l'8 febbraio 1828 e da giovane ebbe grossi contrasti con il padre che avrebbe voluto farne un avvocato. Nel 1847 partì per Parigi dove completò gli studi legali. Nella capitale francese ebbe modo di conoscere molte personalità importanti. Frequentò la Biblioteca Nazionale informandosi e documentandosi su casi scientifici e storici.
Nel 1850 abbandonò la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura, dedicandosi alle commedie per il teatro. Nel 1857 si sposò con Honorine Morel, donna di buone condizioni; il matrimonio gli garantirà una certa indipendenza finanziaria.
All'età di 35 anni cominciò la sua carriera di scrittore che lo porterà a scrivere, dal 1863 al 1919 (con pubblicazioni postume), ben sessantadue romanzi e diciassette racconti.
Il successo Verne lo dovette in gran parte all'editore Pierre-Jules Hetzel il quale dopo aver pubblicato un suo primo volume di racconti (Cinque settimane in pallone, del 1863), ne pubblicò tre all'anno, consentendo all'autore di abbandonare il suo impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.
Due anni dopo arriva "Viaggio al centro della terra" e nel 1865 "Dalla terra alla luna", pubblicato quest'ultimo sul serissimo "Giornale dei dibattiti".
Il successo è enorme: grandi e piccoli, ragazzi e adulti, tutti leggono i romanzi di Jules Verne molti dei quali tutt'oggi sono capolavori immortali.
Tra i più famosi citiamo: "Ventimila leghe sotto i mari" (1869), "Il giro del mondo in ottanta giorni" (1873), "L'isola misteriosa" (1874), "Michele Strogoff" (1876), "I cinquecento milioni della Begum" (1879). Alcuni tra questi saranno usati per una trasposizione cinematografica.
Jules Verne è ricordato come uno degli anticipatori della letteratura fantascientifica. Riuscì ad anticipare scoperte che nei suoi libri sembravano essere pura fantasia ma che, più tardi, vennero effettivamente realizzate in maniera rigorosa e scientificamente provata. Un sottomarino che solca i fondali marini e un proiettile che porta sulla Luna, sono solo alcune delle "invenzioni" di Verne che in qualche modo diventeranno realtà.
I biografi di Verne raccontano che lo scrittore, poco prima di morire, consegnò il manoscritto del romanzo “Dalla Terra alla Luna” a un suo nipote, dicendogli di conservarlo con cura, dal momento che avrebbe assistito al viaggio di uomini verso la Luna e avrebbe così potuto valutare l’esattezza delle sue previsioni.
In effetti, con circa un secolo di anticipo, Giulio Verne anticipò le modalità di volo della missione Apollo 8, effettuato nel dicembre 1968.
Indovinò con esattezza inoltre la nazione che avrebbe effettuato il primo lancio verso la Luna (gli Stati Uniti d’America), il mese in cui il lancio sarebbe avvenuto (dicembre), il numero di uomini a bordo (tre), il sistema di rientro a Terra (l’ammaraggio), nonché il luogo di ammaraggio (l’Oceano Pacifico). Infine, il luogo della partenza del proiettile, in Florida, venne situato nel romanzo a un centinaio di km di distanza dal punto in cui sarebbe sorta la base di Cape Kennedy, da cui effettivamente partirono le missioni Apollo.
Verne raccontò però, in un'intervista apparsa sulla Pittsburgh Gazette del 3 luglio 1902 - di fondare i suoi macchinari sull'attendibile, basandosi su invenzioni già esistenti, già per metà acquisite dalla Scienza, anche se poco note, o su tecniche facilmente prevedibili.

Un giovane la cui identità è tuttora incerta (c'è chi vuole si tratti di un nipote diseredato) tenta di ucciderlo con due colpi di rivoltella nel 1886. L'anziano scrittore cerca in ogni modo di mettere a tacere lo scandalo, ancora oggi poco chiaro. L'attentatore fu frettolosamente rinchiuso in un manicomio. Dopo quest'incidente Jules Verne, rimasto ferito, si abbandona alla sedentarietà: si ritira definitivamente ad Amiens dove viene eletto consigliere municipale nelle liste radicali (1889). Morirà ad Amiens il 24 Marzo 1905.

Foto e filmati davvero spettacolari di galassie in collisione.

L'universo è una vasta arena in cui lentamente si evolvono drammi più grandi di noi. Le immagini che seguono sono la testimonianza di uno dei fenomeni più grandiosi che si possano generare nelle profondità dello spazio, anche se, silenziosamente anche noi ne siamo protagonisti inconsapevoli.
Si tratta degli scontri tra galassie.
Quando due galassie a spirale si scontrano, le forze gravitazionali di marea deformano le galassie in maniera bizzarra, come si vede in alcune delle foto presentate. Le nubi di gas e di polvere delle galassie in collisione si fondono creando la matrice per la nascita di nuove stelle. Quindi lo scontro non è distruttivo, ma creativo, perché permette la nascita di una nuova generazione di stelle, in una rapida accelerazione di formazione. La cosa più incredibile è che i miliardi di stelle che formano le due galassie non si scontrano mai. Infatti le stelle sono piccolissime rispetto alla loro distanza reciproca, pertanto la probabilità di impatto tra stelle è quasi nulla. Le due galassie si limitano a "compenetrarsi" e a deformarsi. Ovviamente questi scontri avvengono nell'arco di milioni di anni e noi possiamo vedere una "istantanea" dello scontro ad un certo punto della sua evoluzione.
Un giorno anche la nostra Via Lattea avrà un impatto con una galassia. Questo scontro avverrà con la famosa galassia di Andromeda (M31). La collisione è prevista però tra circa 3 miliardi di anni (possiamo dormire sonni tranquilli...). Vista la loro bassa velocità le due galassie si fonderanno creando una galassia ellittica gigante.
La potenza crescente degli elaboratori elettronici, negli ultimi decenni, ha permesso di creare delle simulazioni di scontri tra galassie, come potete vedere in questi spettacolari filmati:

Collisione 1
Collisione 2
Collisione 3
Collisione 4
Collisione 5

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...