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martedì 20 novembre 2012

Per chi devo votare? Sei domande ai politici per la scienza.

Sono molti gli italiani che si pongono questa domanda. Sia che si tratti di elezioni politiche, regionali o altro, la domanda è sempre la stessa: per chi devo votare? La risposta è spesso: non ci vado a votare, tanto i politici sono tutti uguali… Oppure si va a votare per un amico, un parente o per qualcuno che ha fatto un favore…

Gli italiani sono piuttosto disinteressati alla politica e questo favorisce l’assenteismo alle urne e il “voto di scambio”. I pochi che sono interessati ragionano in termini di tasse, pensioni, opere pubbliche, posti di lavoro. Questo favorisce che i politici che vengono ascoltati e votati sono proprio quelli che promettono aumenti di pensioni, nuovi posti di lavoro, tagli il meno possibile dolorosi.

Ma qual è il criterio migliore per decidere per chi votare?

Avete notato che quasi tutti i politici parlano sempre e solo di tasse, pensioni, opere pubbliche, posti di lavoro o di tagli alle spese? E forse di poche altre cose. Ma è da decenni in Italia che si parla di queste cose e sono state discusse, modificate, rimaneggiate innumerevoli leggi. Eppure la crisi avanza senza sosta ed è come se tutte le misure adottate non abbiano avuto il minimo beneficio.

Cosa dimenticano i politici italiani? Dimenticano l’unica cosa che può tirare fuori il nostro paese dalla crisi: l’innovazione tecnologica. E non ci può essere innovazione tecnologica senza ricerca scientifica.

Avete mai sentito parlare un politico di rilancio della ricerca scientifica, di energia, di nuove tecnologie? Quasi mai, ne sono sicuro. Il motivo è che pochissimi uomini e donne che si occupano di politica hanno una formazione scientifica che permette di valutare l’importanza e la portata storica delle innovazioni tecnologiche e della ricerca scientifica.

Cosa ha cambiato di più la storia dell’umanità, le guerre o internet? Il cellulare o le rivoluzioni armate? La risposta potete darvela da soli. Le nostre vite sono cambiate in maniera profonda dalle nuove tecnologie. Se poi queste tecnologie la cambiano in meglio o in peggio è un altro discorso, ma dobbiamo ricordarci che non dobbiamo mai ragionare come gli “anziani” (dal punto di vista tecnologico) che hanno sempre paura del nuovo e nostalgia del vecchio.

Senza innovazione tecnologica non c’è nessuno sviluppo economico e senza sviluppo economico non ci sono posti di lavoro, pensioni, tasse ridotte, stipendi alti. E non c’è innovazione tecnologica senza ricerca scientifica…

Bisogna fare attenzione, perché molti credono che la ricerca scientifica più utile è quella che ha immediate applicazioni pratiche. Non è affatto vero. Un esempio è quello relativo allo studio della meccanica quantistica. Negli anni ‘30 del secolo scorso la meccanica quantistica era dominio esclusivo dei fisici teorici e nessuno aveva la minima idea di come usare in pratica questa teoria. Adesso tutta l’elettronica alla base di computer e dispositivi elettronici è basata su applicazioni della meccanica quantistica. Prima ancora, nel 1700, non si aveva la minima idea che utilità avessero gli studi sull’elettricità e il magnetismo, adesso lo abbiamo capito piuttosto bene Sorriso. Anche l’elettricità, non dimentichiamolo, ha cambiato la storia dell’umanità. La “ricerca pura” è sempre quella che raggiunge i risultati più inaspettati… e non va mai trascurata.

Bene, ma dopo questo bel discorso, alla fine, per chi devo votare? Forse sto cercando di far capire che la cosa migliore è un governo fatto di scienziati? Prima di arrivare a conclusioni così definitive Occhiolino dobbiamo capire bene cosa ne pensano i nostri politici della scienza e della tecnologia e che decisioni intendono prendere in futuro sull’argomento.

Per questo sul sito di “Le Scienze” è comparso un post in cui “un gruppo di giornalisti, blogger, ricercatori e cittadini chiede ai candidati alle primarie del centrosinistra di dichiarare la loro posizione concreta su sei temi centrali delle politiche della scienza e della ricerca” (cit.).

Ecco le sei domande:

1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani?
2. Quali misure adotterà per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico?
3. Qual è la sua posizione sul cambiamento climatico e quali politiche energetiche si propone di mettere in campo?
4. Quali politiche intende adottare in materia di fecondazione assistita e testamento biologico? In particolare, qual è la sua posizione sulla legge 40?
5. Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?
6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN?

Per il momento questa iniziativa è limitata ai canditati delle primarie del centrosinistra, ma in futuro potrebbe essere estesa a tutti. Finora ho notizia che solo la candidata Laura Puppato ha dato risposta alle sei domande. A quanto pare le risposte non sono affatto soddisfacenti… come possiamo leggere dai commenti in questo blog.

Speriamo che anche gli altri candidati diano le loro risposte, così potremo farci un’idea di chi merita davvero il nostro voto…

giovedì 2 febbraio 2012

Posto fisso, che monotonia! Tutti contro Monti.

Di solito non scrivo molti post di politica, ma dopo l’affermazione del Presidente del Consiglio Monti (ha detto che il posto fisso è monotono) anche io ho deciso di buttare giù due righe. Come al solito, però, quando faccio qualcosa del genere, la mia opinione è un po’ controcorrente.

Comincio col dire che Monti ha perfettamente ragione. Il posto fisso è qualcosa di realmente obsoleto nel nostro mondo di internet e dalla tecnologia in continua evoluzione. I tempi cambiano e ormai le rivoluzioni si susseguono in periodi molto più brevi di una vita umana. E’ davvero molto difficile fare sempre lo stesso lavoro per 40 e più anni di seguito. Anche in Italia ci dovremo adeguare a questo nuovo modo di vivere la società.

La cosa che fa storcere il naso ai più è che in Italia trovare uno straccio di lavoro è davvero difficile, se non impossibile. Solo quelli che hanno “amicizie” lo trovano subito e senza sforzo, gli altri restano a secco per anni e anni.

Se in Italia non ci si rende conto che il lavoro non può essere considerato più un “favore” ma è un “diritto”, la civiltà continuerà ad evolversi senza di noi… quindi non resteremo solo indietro, ma potremmo non restare affatto in piedi.

Un’altra critica che è stata mossa a Monti dopo questa affermazione suona così: “ma se non c’è il posto fisso, le banche non ci concedono il mutuo”. Anche le banche quindi dovranno “calare le corna” e concedere mutui e prestiti a chi non ha il posto fisso, altrimenti non ha senso che il mondo del lavoro si evolva in un certo modo.

Stavolta non siamo noi che dobbiamo svegliarci per assecondare il progresso (io lo farei volentieri), ma sono tutte quelle strutture di contorno che hanno il controllo del lavoro.

Speriamo che si sveglino presto, altrimenti per l’Italia sarà davvero un lungo sonno… In ogni caso Monti ha perfettamente ragione, spero che lo abbia capito anche lui!


sabato 2 luglio 2011

Berlusconi vince le elezioni nel 2013: meglio la fine del mondo nel 2012!

Da questo momento in poi ho deciso di credere che nel 2012 ci sarà veramente la fine del mondo! Non venitemi a dire, per favore, che non c'è alcuna base scientifica valida per prevedere la fine del mondo nel 2012, perché non vi ascolterò. Meglio la fine del mondo che la vittoria alle elezioni di Berlusconi nel 2013!


Nibiru (per sapere cosa è Nibiru seguite questo link), per favore, almeno tu, fermalo Berlusconi! ;-)

P.S. Non ci credo alla fine del mondo del 2012, ma credo che nel 2013 potrebbe esserci un disastro molto peggiore, che è quello che ho paventato poche righe sopra. Questo i Maya non l'avevano previsto... :-)

martedì 14 giugno 2011

Referendum e internet

 

Il Referendum del 12 e 13 giugno 2011 si è concluso con un ampio raggiungimento del quorum e con la vittoria schiacciate dei sì. Senza entrare nel merito delle considerazioni politiche, in questo post vorrei focalizzarmi su un’altra questione: quanto ha contato la campagna referendaria svolta su internet? In altra parole: sembra proprio che per la prima volta, in Italia, che una campagna elettorale sia stata portata avanti a colpi di Facebook, Twitter, blog e tutti gli altri mezzi di informazione che internet ci mette a disposizione.

Questo secondo me è un grande passo in avanti per la nostra Nazione. Per la prima volta sembra che Internet sia stata protagonista e la televisione sia stata solo da supporto. Il vantaggio è che su Internet la gente è più propensa ad essere interattiva, a discutere, e mettere in discussione, e quindi a sviluppare un maggiore senso critico. Ovviamente questa non è una legge assoluta, perché spesso Internet è un mezzo di diffusione di “bufale” di ogni tipo, ma per fortuna è anche un mezzo formidabile di divulgazione scientifica e tecnologica che permette di avere notizie importanti quasi in tempo reale.

Ciò significa che le prossime elezioni politiche avranno una campagna elettorale che si svolgerà soprattutto su Internet? Potrebbe essere e secondo me è sicuramente preferibile. Gli elettori fronte alla tv diventano “addormentati” e passivi, su Internet probabilmente sono più svegli e più critici. Alla televisione le cose vengono “dette”, su Internet nella maggior parte dei casi sono “scritte” e le cose scritte sono più facili di soppesare, è più semplice accorgersi di contraddizioni, di menzogne di esagerazioni.

E’ finita l’era della televisione? Non è facile dirlo, ma è sicuramente iniziata l’era di Internet, anzi, è iniziata già da molto tempo… Occhiolino


domenica 22 maggio 2011

La democrazia secondo Massimo Fini (video intervista)

 

Quale è la definizione di democrazia, oggi? Dove ci porterà questo modello di sviluppo? … dichiarare una democrazia contraddicendola continuamente con i suoi comportamenti. Questa sfacciataggine, oggi, è prevalente in Italia rispetto a tutti i paesi occidentali? C’è un’alternativa alla democrazia rappresentativa? Cosa ci sarà dopo il crollo del modello di sviluppo? Se andiamo verso il Neo Feudalesimo, l’Italia è praticamente cementificata… E siamo ormai avviati ai 64-66 milioni… cosa succederà?

A queste e ad altre domande risponde Massimo Fini, giornalista e scrittore, in una intervista della durata di poco più di dieci minuti. Le sue risposte fanno pensare, anche se non sono del tutto condivisibili…

Buona visione e buon ascolto.


mercoledì 16 febbraio 2011

Disinstallazione dittatori…

 

Un po’ di sana satira politica non guasta. E su facebook la satira politica non manca mai ed è proprio lì che ho trovato questa:

disinstallazione dittatori

Se fosse così semplice non sarebbe male Occhiolino


mercoledì 1 dicembre 2010

Catania 30 novembre 2010. Manifestazione universitaria contro la riforma Gelmini.

 

Queste immagini dovrebbero convincere il ministro Gelmini (ma non ci credo nemmeno se nasco un’altra volta) che non è vero che la gente è con lei per la riforma.

Questi cortei mi ricordano quelli che furono organizzati quando anche io ero studente universitario nel 1993, anno in cui cominciò una fase di rapida “distruzione” dell’università che portò alla fine alla privatizzazione e al numero chiuso. Anche in quegli anni c’erano studenti per le strade che gridavano slogan, che cantavano e che credevano che con la loro protesta qualcosa sarebbe cambiato in meglio. Queste immagini quindi per me sono un “deja vu”. Ma quelli studenti che vediamo nel filmato ancora non lo sanno che la disgregazione del sistema di istruzione e formazione sarà, purtroppo, inesorabile.

Temo solo che la loro tendenza all’idealismo e alla sete di giustizia verrà strumentalizzata per mostrare che gli studenti non sono altro che dei fannulloni che non fanno altro che bighellonare per le strade…

Buona (e amara) visione del filmato.

Manifestazione universitaria contro la riforma Gelmini il 30 novembre 2010 a Catania

giovedì 25 novembre 2010

Inception Berlusconi, il video virale che ha fatto il giro della rete.

 

Pubblicato il 15 novembre 2010, in soli dieci giorni (al momento in cui scrivo) conta già più di 560000 visualizzazioni. Si tratta di Inception Berlusconi, un cortometraggio pubblicato su YouTube che si ispira al film di fantascienza Inception. Il lavoro è stato realizzato da Giancarlo Fontana e da Giuseppe G. Stasi.

L’idea è brillante: innestare nella mente del premier l’idea di dimettersi dal suo incarico. L’impresa riuscirà? Se volete saperlo guardate il video:

Inception Berlusconi

Inoltre è possibile vedere un’intervista agli autori di Inception Berlusconi. Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi sono due bamboccioni Sorriso, neolaureati e, ovviamente, disoccupati che in questa intervista spiegano come e perché hanno realizzato questo cortometraggio che ha avuto un sorprendente effetto virale.

Buona visione dell’intervista.

Inception Berlusconi. Intervista agli autori.

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giovedì 30 settembre 2010

Di Pietro distrugge Berlusconi… ma non serve a niente!

 

Di Pietro pronuncia un discorso davvero durissimo contro Berlusconi, ma la cosa non serve a niente. Il 29 settembre 2010 Berlusconi ottiene lo stesso la fiducia. E adesso si tira avanti. Per chi volesse sentire quante gliene ha dette Di Pietro a Silvio, guardate il filmato.

Buona visione.

martedì 14 settembre 2010

La Gelmini pubblicizza l’iPad in maniera occulta?

 

Nel filmato il Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini dice testualmente:

“Io sono grata a chi ha inventato l'iPad, perché obiettivamente è diventato uno strumento di lavoro insostituibile e molto pratico. Tra l'altro è di facile utilizzo e consente, soprattutto per chi si sposta, viaggia, di avere un bagaglio più leggero.”

Ok, ormai siamo prevenuti nei confronti della Gelmini, tanto che ogni volta che starnutisce parte uno sciopero (del tutto sacrosanto, ovviamente), ma perché lodare così tanto una delle realizzazioni meno riuscite del mondo Mac?

Guardate il filmato, così potrete giudicare da soli. Si tratta di pubblicità occulta o semplicemente il Ministro (scusate la maiuscola…) ha fatto uno dei suoi soliti errori di valutazione?

Buona visione.

giovedì 27 maggio 2010

Storiella anticrisi…

 

Questa storiella è vecchia come il mondo, ma è sempre attuale, soprattutto di questi tempi dove sono richiesti tanti sacrifici, sempre alle stesse persone… e sempre alle persone più povere.

Buona lettura.

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
«Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno»
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e  malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', 
ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi  manici.
Questa volta però erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant'uomo disse a Dio : «Non capisco!»
- E' semplice - rispose Dio - 
essi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo non consente di nutrire se' stessi... ma permette di nutrire il  proprio vicino.
Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri!
Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi...

Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura... la differenza la portiamo dentro di noi!!!

ingordo

"Sulla terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per  soddisfare l'ingordigia di pochi.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo
".

Mahatma Gandhi.

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lunedì 24 maggio 2010

Cannes: l’attore Elio Germano tra i premiati polemizza contro la classe dirigente

 

Elio Germano, dopo aver ringraziato produttore e regista, ha voluto dedicare il premio agli italiani che fanno di tutto per rendere il paese migliore nonostante la loro classe dirigente. Si è trattata di una frase polemica, ma in questo momento storico dell’Italia è stata una bella stilettata contro un certo tipo di politica che svilisce continuamente l’arte e la scienza italiana. La cosa più bella è che questa esternazione è arrivata nel contesto internazionale di Cannes.

Bravo Elio Germano, continua così! ;-)

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mercoledì 19 maggio 2010

Blocco dei contratti per gli statali. Una proposta per protestare.

 

Gli statali in questi giorni vengono presi di mira ancora una volta da Tremonti e da Brunetta. Ancora non si hanno notizie certe, ma si parla di blocco dei contratti e di blocco degli scatti di anzianità. Ci stanno raccontando che tutto questo è colpa della Grecia… Ma non sarà forse una scusa?

Cosa possiamo fare per protestare?

La mia non è una proposta originale ma è sicuramente una proposta che andrebbe realizzata. C’è da dire che non sarà difficile realizzarla, visto che gli stipendi degli statali per un po’ di tempo non aumenteranno…

Il Governo fa tagli? Allora facciamoli anche noi; smettiamo di comprare:

1) Cibi inutili.

sorpresine 

Brioscine, biscotti, pasta, carni e altre cose pesantemente pubblicizzate in tv non devono più entrare nelle nostre case. Limitiamoci ad una sana alimentazione mediterranea. Pane, biscotti e pasta ce li possiamo fare anche in casa.

 

2) Vestiti “firmati”.

vestiti firmati

Per i maniaci del look sarà un sacrificio, ma è anche vero che certi capi di abbigliamento hanno un prezzo esagerato rispetto alla qualità. Non abbiamo bisogno di “apparire”, ma di “essere”. La nostra civiltà berlusconiana ci spinge ad “apparire” anche per convincerci a comprare capi di vestiario dal prezzo davvero esorbitante solo per avere l’illusione di essere “ricchi”.

 

3) Sigarette!

sigarette

Lo so, c’è la dipendenza da fumo, ma uno “sciopero delle sigarette” sarebbe un colpo basso per i consumi. In più ci guadagnerebbe la salute di tutti!

 

4) Gratta e vinci!

gratta e vinci

E anche tutti gli altri tipi di lotterie, scommesse e altre cose in cui lo Stato ci guadagna a man bassa. Anche qui c’è la dipendenza da gioco, ma chi dovesse riuscire a smettere di comprare gratta e vinci, risparmierebbe davvero molto, facendo perdere molti soldi all’industria del gioco d’azzardo “legalizzato”.

 

5) Televisori, elettrodomestici, computer e cellulari con il finanziamento.

elettrodomestici

La gente compra grandi elettrodomestici a rate dando l’impressione che ci sia una ripresa dell’economia, ma non è una ripresa perché stanno acquistando con soldi che non hanno!

 

6) Automobili di grossa cilindrata.

auto grossa cilindrata

Mi spiegate che ce ne facciamo di automobili che vanno a 200 e passa all’ora? Lo so, servono per “apparire”, ma consumano molto carburante e aumentano l’inquinamento delle città. Non è meglio orientarsi verso una “utilitaria”. Non farà “fighi”, ma è economica da tutti i punti di vista. Se la si potesse comprare in contanti sarebbe ancora meglio.

 

7) Biglietti del cinema, uscite per pub e ristoranti.

pizza

La riduzione di questo tipo di divertimenti potrebbe essere avvertito come una costrizione, ma se ci facciamo caso i cinema “multisala” moderni hanno prezzi davvero spropositati. Ora che ci sono i film 3D una famiglia di 4 persone spenderebbe ben 36 euro solo per vedere il film! Anche i pub e i ristoranti hanno prezzi esagerati. Una pizza margherita in Sicilia può costare meno di 4 euro, ma in altre regioni si superano persino i 12 euro. Se vogliamo riunirci con gli amici si può fare in maniera meno dispendiosa.

 

Per molti il rispetto di questi 7 punti non è più buona volontà, ma è già pura necessità. Alcuni non possono fare nessuna delle cose appena elencate. Io stesso alcune non le posso fare più (altre non mi interessano, ma non potrei farle comunque…).

Se non ci muoviamo in questo modo ci troveremo in grosse difficoltà in futuro. Questi uomini che ci governano pretendono che consumiamo sempre di più, dando sempre meno soldi a certe categorie di cittadini e sempre di più ad altre.

Protestiamo rispettando i 7 punti di questo post. Basterebbe anche solo un mese per fare capire che “ci siamo” e che stiamo cercando di cambiare la realtà.

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mercoledì 16 dicembre 2009

La storia del Novecento italiano secondo 280 prime pagine dei quotidiani.

La storia del Novecento italiano è stato costellato da guerre, crisi, stragi, vittorie e sconfitte. In questo intelligente filmato possiamo vedere questa storia descritta dal susseguirsi di 280 prime pagine dei quotidiani dell'epoca. In poco più di dieci minuti vediamo scorrere la storia d'Italia dall'assassinio di re Umberto fino ai "capricci" di Antonio di Pietro. Sono dieci minuti che ci fanno venire i brividi e che ci fanno capire quanta violenza c'è stata nel nostro passato. Ciò che è successo recentemente a Berlusconi è nulla in confronto a ciò che possiamo leggere in queste pagine.

Buona visione.

domenica 22 novembre 2009

La nascita della Democrazia

 

Nel 508 avanti Cristo ad Atene avviene un evento che cambierà la storia della Grecia antica e, in definitiva, anche l'assetto politico e sociale del mondo intero. Per la prima volta il popolo si ribella ai propri capi per governarsi da solo. E' l’inizio di una serie di avvenimenti che porteranno alla nascita della Democrazia.

In seguito fu Clistene che inventò letteralmente il sistema del “voto”. Un sasso bianco per esprimere voto positivo, uno nero per il voto negativo. Con questa idea, semplice e chiara, definì le caratteristiche di un nuovo assetto politico. Un sistema di governo che ora noi chiamiamo “Democrazia”.

In questo frammento video vengono ripercorsi gli eventi storici principali che portarono alla nascita di questa moderna forma di governo.

Buona visione.

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lunedì 12 ottobre 2009

Checco Zalone Show dell’11 ottobre 2009. Un grande successo.

 

La serata dell’11 ottobre 2009 su Canale 5 è stata una serata di comicità e di satira. Un grande successo per Checco Zalone e tutta la sua “band”. In questo filmato possiamo ascoltare la gustosissima “tarantella di centro-destra”, una canzone di satira politica dedicata ai politici del centro-destra. Da ascoltare assolutamente ;-)

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Obama investe sulla scuola, in Italia si taglia sulla scuola. Ma perché i nostri politici sono così ottusi?

Brunetta e Microsoft. Anche in questo l'Italia va in direzione opposta rispetto al resto del mondo...

Berlusconi non licenzierà nessuno... semplicemente non riconfermerà i contratti dei precari!

Barack Obama investirà 150 miliardi di dollari nella ricerca scientifica!

Obama ha vinto!

Beh, in effetti su una cosa Brunetta aveva ragione...

Presidente, io da lei mi farei toccare!

5 settembre 1938. Per non dimenticare...

I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.

lunedì 25 maggio 2009

Predicare la disaffezione nei riguardi dell’attuale sistema di governo è divenuto quasi una passione per me!

 

La frase del titolo sembra adattarsi in maniera perfetta ai nostri tempi, ma in realtà fu pronunziata il 18 marzo 1922 da Gandhi in occasione del processo che lo vedeva come imputato con l’accusa di manifestare o tentare di manifestare odio o disprezzo o istigare o cercare di istigare alla disaffezione verso il governo di Sua Maestà, costituito per legge nell’India britannica.

Durante la lettura della sua dichiarazione Gandhi ebbe modo di dire anche che:

Non chiedo misericordia. Non mi appello ad alcuna attenuante. Sono qui, anzi, per chiedere e accettare di buon grado la più alta pena che mi si possa infliggere per quello che, secondo la legge, è un crimine deliberato, mentre a me pare il più alto dovere di un cittadino”.

Queste semplici frasi possono portare a moltissime riflessioni. In Italia da molti decenni c’è sempre (in fondo) lo stesso sistema di governo che adesso sta raggiungendo il culmine assoluto di grottesca parodia di una democrazia. Non si tratta di accusare quel politico o quell’altro perché non sono loro i colpevoli assoluti (sono però colpevoli lo stesso) di ciò che sta succedendo.

La vera prima responsabilità appartiene a tutti coloro che non hanno ritenuto necessario compiere quel “più alto dovere di un cittadino”.

Quindi intanto cominciamo con la disaffezione, poi vedremo cosa si può fare…

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giovedì 21 maggio 2009

Una foto di Hitler da bambino

 

Adolf Hitler è da sempre sinonimo di cattiveria, crudeltà, pazzia, razzismo, antisemitismo, nazismo e molte altre cose tremende. Ci dimentichiamo così che anche lui è stato un bambino (anche se questo ovviamente non giustifica alcun perdono), carino, tenero, cicciotto come tutti gli altri bambini. In questa foto possiamo vedere il dittatore in un periodo della sua vita in cui nessuno avrebbe mai potuto prevedere come sarebbe diventato da adulto. Ciò, ovviamente, è molto inquietante, perché ci fa capire quanto il destino di ogni uomo sia imprevedibile…

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domenica 29 marzo 2009

La fine di Berlusconi

 

Quale sarà la fine di Silvio Berlusconi? E’ difficile dirlo, però potrebbe essere possibile azzardare qualche ipotesi. Io ci ho pensato partendo dalle seguenti osservazioni:

 

a) Non ha mai trovato un suo erede.

I suoi figli non sembrano alla sua altezza e nemmeno i politici suoi alleati lo sembrano. Nessuno di loro sembra possedere il suo carisma e le sue capacità. Se venisse a mancare, nessuno potrebbe continuare l’opera che lui ha cominciato.

 

b) Non è mai riuscito a creare una “cultura di destra”.

Niente teatro di destra, cinema di destra, scrittori o scienziati di destra. Insomma sembra che tutti gli “intellettuali” siano di sinistra, quelli orientati a destra restano una minoranza. In ogni caso sarebbero comunque di “vera destra” e non “berlusconiani”. Non c’è un ideologo di destra che potrebbe portare avanti le idee di Berlusconi.

 

Questi due presupposti fanno pensare che la sua scomparsa segnerà anche la fine dell’”era Berlusconiana”. Parlo di scomparsa non perché gli stia augurando qualche disgrazia, ma perché mi sembra improbabile che la sinistra attuale sia in grado di batterlo alle elezioni nei prossimi 20 anni… quando lui avrà ben 93 anni e la sua scomparsa non sarebbe certo precoce! In ogni caso finirebbe la sua vita da trionfatore.

Voi cosa ne pensate?

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giovedì 26 marzo 2009

Le bollette? Paghiamole con l’ottimismo di Berlusconi…

 

Pensando a questa crisi, mi sono venute alcune idee geniali per risolverla in pochissimo tempo. Ah, se ci fossi io al Governo dell’Italia! A quest’ora sarebbe il Paese più bello del mondo…

In realtà devo essere un po’ più modesto, perché (non ditelo troppo in giro, però) queste idee mi sono state ispirate da quell’immenso e straordinario Statista qual è Silvio Berlusconi. Un uomo dallo straordinario acume politico e anche un ottimo psicologo!

Ottimismo! Lo dice anche il famoso Seligman, che ha scritto un famoso bestseller sull’ottimismo.

E qui mi si è accesa una lampadina…

Ho pensato che tutti coloro che hanno perso il lavoro, per pagare i loro debiti, le loro bollette, le loro rate, potrebbero pagare in ottimismo!

Potrebbero dire: “Soldi non ne ho, ma ho tanto tanto tanto, ma tanto ottimismo!" Pago con quello. Niente assegni, né bancomat, OTTIMISMO!”.

Ma se nemmeno l’ottimismo può risolvere il problema, allora c’è quell’altra soluzione…

Qual è? Ma dico, ma non mai state attenti quando Lui parla?

L’altra soluzione è sposare uno dei suoi figli, che diamine!

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