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venerdì 16 marzo 2012

Soluzione per l’obesità in Giappone (video)

In Giappone l’obesità è molto rara. Solo 3 giapponesi su 100 ne soffrono (basti pensare che il loro governo ha fissato un limite massimo di 85 centimetri per il girovita); negli USA invece sono 10 volte di più. Il segreto della loro “forma fisica” è sicuramente legata alla loro particolare alimentazione. I loro cibi preferiti sono molto diversi da quelli tipici degli italiani e soprattutto degli statunitensi.

(Da noi in occidente il piatto giapponese più famoso è il sushi).

In questo filmato a cura del programma televisivo Cosmo, possiamo vedere quali sono i segreti che permettono ai giapponesi di evitare l’obesità. Infatti si analizza l’intera filiera alimentare giapponese per capire quali sono i suoi segreti e le sue stranezze. Dall’analisi dell’alimentazione in Giappone si possono trarre preziosi consigli alimentari per risolvere il problema dell’obesità nei paesi occidentali.

Buona visione del servizio televisivo dedicato alla cucina e all’alimentazione in Giappone.


mercoledì 18 gennaio 2012

Sette falsi miti della salute

Avete mai sentito parlare del fatto che le carote fanno bene alla vista? Bene, sappiate che questa “leggenda metropolitana” è una storia del tutto inventata. Non è affatto vero che le carote aumentano la vista. Fanno bene, certo, ma con la vista non hanno mai avuto nulla a che fare. La cosa più incredibile è che secondo una indagine sembra che una persona su cinque creda veramente a questa urban legend.

carote fanno bene alla vista

Le sorprese non finiscono qui. Ci sono tanti altri falsi miti che riguardano la salute e sono talmente ben radicati che ormai li consideriamo dei dati di fatto. Invece sarebbe opportuno sapere quali sono questi falsi miti della salute per non incorrere in clamorosi errori.

Ne analizziamo sette, tra i più famosi.

 

1) Bere otto bicchieri di acqua al giorno.

In effetti bere otto bicchieri di acqua al giorno non è una cattiva idea; il problema è che molti cibi già contengono acqua al loro interno, ad esempio la frutta. Questo significa che non è affatto necessario berne per forza otto al giorno, dato che possiamo soddisfare il nostro fabbisogno di acqua da altre fonti.

 

2) Mangiare poco quando si ha la febbre.

Spesso quando la febbre è alta l’appetito viene a mancare, ma non è mai consigliabile privare l’organismo del giusto nutrimento, soprattutto quando si ha un raffreddore o un’influenza. I nostri corpi hanno bisogno di buoni cibi per mantenersi sempre in buona salute.

 

3) Una mela al giorno leva il medico di torno.

Questo, in un certo senso, potrebbe essere anche vero. Infatti le mele hanno una bassa percentuale di grassi e sono uno spuntino a basso contenuto calorico e ricco di antiossidanti. Sappiamo che gli antiossidanti proteggono il nostro corpo da vari tipi di danni. Alcuni studi (non confermati) affermano persino che possono proteggere dalle malattie cardiache e dal cancro. In ogni caso non è vero che basta una mela al giorno per levare il medico di torno, ma un minimo contributo le mele lo potrebbero dare se unite anche ad altri cibi sani.

 

4) “Scrocchiare” le ossa causa l’artrite.

Uno studio del 1990 ha stabilito che quelli che fanno scrocchiare le ossa in maniera compulsiva non presentano una percentuale di casi di artrite superiore a quello di coloro che non lo fanno. Ciò significa che lo scrocchiare le ossa è del tutto ininfluente per l’insorgere dell’artrite. Anche se non provoca l’artrite, il rumore dello scrocchiare le ossa può dare molto fastidio a molte persone!

 

5) La cioccolata fa venire i brufoli.

I dermatologi hanno ormai da tempo stabilito che l’acne è causata dai geni, dagli ormoni e dal tipo di pelle che abbiamo. Per l’acne gli unici rimedi utili sono gli antibiotici e altri tipi di medicazioni e non una variazione della dieta. Però accade che alcune persone vedono un miglioramento della loro acne quando smettono di mangiare cioccolato; in questi casi la cosa migliore è fare un test: smettete di mangiare cioccolato per alcuni giorni o settimane e vedete se la vostra acne diminuisce sensibilmente.

 

6) Il brodo di pollo è la medicina migliore.

In fondo anche questa potrebbe essere una (mezza) verità. Infatti quando stiamo male il nostro corpo tende a disidratarsi e quindi un buon brodo non può fare altro che reintegrare i liquidi e i sali minerali persi. Però esistono molti altri modi per riacquisire liquidi e sali minerali, non solo il brodo di pollo. Anche delle buone insalate di verdura possono sortire esattamente lo stesso effetto.

 

7) Uscire fuori al freddo con i capelli bagnati fa venire il raffreddore e la febbre.

A parte il fatto che stare fuori al vento e al gelo con i capelli bagnati è una sensazione così fastidiosa da farmi desistere in ogni caso e penso che sarete tutti d’accordo con me. Però bisogna sempre ricordare che raffreddore e influenza sono causati da virus e non dal freddo, quindi non sarà uscire con i capelli bagnati a farvi venire il raffreddore, a meno che non incontriate qualcuno che il raffreddore già ce l’ha.


martedì 17 gennaio 2012

Curare la cellulite

La cellulite. E’ una malattia? Oppure è un semplice difetto fisico? Qualunque sia la sua natura la cosa che più importa alla gente è capire se esiste un rimedio.

Intanto cominciamo col dire che la cellulite è tessuto grasso, cioè tessuto adiposo alterato, che da un aspetto omogeneo passa prima ad un tessuto rigonfio ed emadoso e poi ad un aspetto nodulare e a volte anche fibroso. La causa della cellulite è un disturbo del microcircolo dovuto a vari fattori. Innanzitutto c’è un fattore ormonale (e questo è il motivo perché è più frequente nelle donne), poi ci sono anche fattori costituzionali, lo stile di vita (soprattutto il fumo e le abitudini sedentarie), e, ovviamente, pesa moltissimo l’alimentazione.

Cellulite

I rimedi della cellulite

Alcune creme aiutano a risolvere il problema, in particolare i cosiddetti cosmeceutici, che non sono cosmetici ma farmaci veri e propri attivi localmente (la cui efficacia, è doveroso dirlo, non è sicura perché non sono stati testati con metodo scientifico). Però esistono dei trattamenti veri e propri che possono combattere la cellulite in maniera efficace. I più noti sono:

- la mesoterapia lipolitica;

- l’idroelettroforesi;

- il trattamento con ultrasuoni;

- il trattamento con la radiofrequenza.

In alcuni casi si può ricorrere alla chirurgia e qui l’ultima novità è la tecnica della laserlipolisi. Una fibra laser molto sottile (circa un millimetro), porta due lunghezze d’onda diverse. Una serve per sciogliere il grasso e l’altra per tonificare i tessuti. E’ un trattamento chirurgico sicuro e può essere effettuato con anestesia locale con una breve convalescenza. Finora non sono state descritte complicanze importanti.

La liposuzione invece è l’intervento chirurgico sulla cellulite che è più richiesto in assoluto perché il grasso viene rimosso completamente.

La mia opinione personale è che molte persone abusano di certe terapie contro la cellulite, considerata da molti un inestetismo insopportabile anche quando presente in quantità trascurabile. In ogni caso bisogna sempre valutare con attenzione quali sono i reali benefici. In questo caso ho riportato delle tipiche terapie contro la cellulite che gli esperti considerano collaudate e senza complicazioni, ma non è affatto detto che non possano mai avvenire problemi. Ci vuole prudenza ogni volta che ci si sottopone ad un qualsiasi intervento chirurgico, sia in anestesia locale, sia (soprattutto) in anestesia totale.

Nel seguente servizio televisivo possiamo ascoltare l’intervista del prof. Maurizio Valeriani, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e specialista in chirurgia vascolare presso l’ospedale San Filippo Neri di Roma.

Buona visione a tutti.


giovedì 12 gennaio 2012

Perché l’influenza viene in inverno?

Perché l’influenza viene in inverno? Quelli invernali sono i mesi in cui in quasi tutte le famiglie italiane c’è qualcuno che accusa i tipici malesseri della stagione. Di solito non è facile stabilire quale sia la vera e propria influenza anche perché i virus in circolazione sono molto numerosi. In ogni caso nel mese di gennaio si raggiunge il picco massimo di epidemia per l’inverno.

La domanda più interessante che ci possiamo porre è: come mai il virus dell’influenza è così efficace proprio durante i mesi più freddi?

La spiegazione tecnica è davvero molto interessante. Finora si era sempre pensato che il freddo causasse un abbassamento delle difese immunitarie e che quindi questo preparasse il terreno per l’infezione dei virus. Questa ipotesi, che a prima vista sembra assolutamente ragionevole, in realtà non è mai stata verificata. L’ipotesi infatti non spiegava perché i massimi epidemici si verificano quando, oltre alle basse temperature, c’è anche alta pressione atmosferica e vento. Queste condizioni rendono l’aria molto secca. Ed è proprio questa particolare condizione atmosferica, caratterizzata da bassa umidità, che permette al virus di permanere nell’aria mantenendosi con notevole vitalità. Inoltre predispone le mucose al suo attacco.

Anche l’altra ipotesi che andava per la maggiore, quindi, risulta incompleta, cioè quella che affermava che in inverno l’influenza si diffonde perché si sta molto più a lungo in luoghi chiusi e ciò favorisce il contagio. Questa semmai potrebbe essere un veicolo che potenzia la diffusione del virus, ma non la vera causa.

La scoperta non è recente, infatti risale al 2008 ed è stata fatta da alcuni ricercatori dalla Mount Sinai School of Medicine di New York. In ogni caso è una scoperta davvero interessante. Personalmente sono rimasto molto sorpreso dal fatto che una malattia così diffusa in tutto il mondo come l’influenza abbia avuto una spiegazione in tempi così recenti.

Nel seguente servizio televisivo tutti i dettagli sul perché l’influenza viene in inverno. Buona visione e buon ascolto.


giovedì 5 gennaio 2012

Frutta secca: fa bene o fa male?

La frutta secca negli ultimi anni è stata al centro di opinioni contrastanti. C’è chi dice che fa bene, ma alcuni la pensano in maniera diametralmente opposta. Come si fa a capire chi ha ragione e perché? In realtà nessun alimento fa davvero male se viene consumato in quantità opportuna. Il pericolo maggiore consiste nel fatto che la frutta secca ha sempre un alto contenuto di grassi, ma, per fortuna, anche un notevole contenuto di proteine, di vitamine e di minerali. Da molti è consigliata delle diete vegetariane e nelle diete di chi fa molto sport.

frutta secca

Alcune ricerche affermano anche che la frutta secca fa bene al cuore perché contribuisce ad un calo del colesterolo. E’ consigliata anche per chi svolge un lavoro intellettuale ma nello stesso tempo stressante. Sembra proprio che la frutta secca debba essere presa in considerazione sia per chi fa sforzi fisici sia per chi fa sforzi intellettuali. Penso che sia ottima anche per chi sta molte ore davanti al computer a lavorare (spesso) in maniera davvero stressante!

E’ naturale che un abuso di frutta secca può essere dannoso perché, ricordiamolo ancora, ha un alto contenuto di calorie e di grassi. Per questo non è certamente consigliata nelle diete dimagranti.

Nel seguente servizio televisivo possiamo ascoltare alcune interessanti informazioni importanti sulla frutta secca.

L’avete trovato interessante? Penso di sì, dato che comunque la frutta secca è davvero buona e io stesso ogni tanto mi concedo il piacere di mangiarla.

Per finire ecco alcune informazioni essenziali sui più diffusi tipi di frutta secca.

Arachidi
Sono i semi commestibili della pianta di arachide e sono oggetto di una notevole attività agricola e industriale. Dalla spremitura dei semi di arachide si ricava l'omonimo olio, qualitativamente adatto all'alimentazione umana. In America le arachidi vengono consumate soprattutto nella forma di una preparazione burrosa chiamata peanuts butter (il famoso burro di arachidi). Questo alimento è poco diffuso in Europa dove si consumano prevalentemente semi di arachide tostati.

Mandorle
Sono uno dei componenti base dell’alimentazione mediterranea: il seme del mandorlo è infatti consumato come frutta secca oppure impiegato nella preparazione della pasta di mandorle o marzapane (“pasta reale” in siciliano), con la quale si ottiene anche una bevanda fresca (latte di mandorla). Sempre con i semi si preparano i confetti, che è tradizione offrire per festeggiare battesimi, lauree, matrimoni.

Pistacchi
I pistacchi vengono coltivati per i loro semi commestibili: possono essere consumati al naturale, dopo essere stati salati e tostati; oppure impiegati in pasticceria, per la fabbricazione di gelati e dolciumi, e per estrarne un olio particolarmente grasso. In Italia il pistacchio è coltivato in Sicilia nelle provincie di Catania, Caltanissetta e Agrigento, a un’altitudine compresa fra i 300 e gli 800 metri, in pistacchieti naturali o artificiali.

Pinoli
I pinoli, o pinocchi, sono i semi commestibili di alcune specie di pino, in modo particolare di quello comune (Pinus pinea); si annidano tra le scaglie legnose dei loro frutti, detti pigne, trovando protezione nel guscio che li avvolge. Le mandorle di questi semi rappresentano i pinoli veri e propri, che si acquistano al supermercato nei pratici sacchettini.

Nocciole
E’ il frutto dell’albero di nocciolo contenente un solo seme. I semi, detti anch’essi nocciole, sono ricchi di olio e sono commestibili. Oltre che come frutta secca, le nocciole vengono largamente utilizzate nell’industria dolciaria, per cui la pianta è coltivata su vasta scala in vari paesi, tra i quali sia annoverano la Turchia, l’Italia e la Spagna. In realtà la Turchia è il primo produttore di nocciole al mondo.

Noci
Sono i semi commestibili dell’albero di noce. Le noci sono un importante supporto alimentare. Oltre che consumata fresca o secca, la noce è utilizzata per ricavarne liquori (nocillo o nocino), e fa parte di alcune preparazioni culinarie: tipica la salsa di noce preparata in Liguria e utilizzata per condire ravioli e trenette.


lunedì 14 novembre 2011

I tipi di materasso. Quali sono i più comodi?

Negli ultimi anni sono stati realizzati molti tipi diversi di materassi, soprattutto per soddisfare esigenze di comodità ed ergonomia. Un materasso che induce il corpo ad assumere posizioni scomode o scorrette (ad esempio non segue la colonna vertebrale) può compromettere la qualità del sonno o può causare vari tipi di dolori.

materasso

Ci sono anche altri parametri da considerare, come la traspirazione, cioè la capacità di assorbire l’umidità del corpo umano, l’isolamento termico e la frequenza di manutenzione. Non bisogna dimenticare nemmeno l’aspetto che riguarda le allergie. Molti tipi di materasso diventano un vero e proprio “allevamento di acari” e quindi possono creare fastidi ai soggetti che soffrono di allergie.

Quali sono le tipologie di materasso che si possono trovare? Ecco un piccolo elenco corredato da tabelle che ne spiegano pregi e difetti.

 

Materasso di lana

materasso di lana

Artigianale Traspirazione Segue la colonna vertebrale Manutenzione Adatto agli allergici
Buona No Frequente e costosa No

 

Materasso a molle

materasso a molle

Artigianale Traspirazione Segue la colonna vertebrale Manutenzione Adatto agli allergici
No Buona (adatto a chi suda molto) In maniera parziale Nulla

 

Materasso in lattice

materasso in lattice

Artigianale Traspirazione Segue la colonna vertebrale Manutenzione Adatto agli allergici
No Ottima. E’ consigliabile usare una base che consenta lo smaltimento dell’umidità prodotta dal corpo umano. In maniera totale Nulla

 

Materasso in poliuretano

materasso in poliuretano

Artigianale Traspirazione Segue la colonna vertebrale Manutenzione Adatto agli allergici
No Buona. E’ un ottimo isolante ed è adatto per i climi freddi. In maniera quasi perfetta Nulla Sì. Contrasta la formazione degli acari.

 

Materasso ad acqua

materasso ad acqua

Artigianale Traspirazione Segue la colonna vertebrale Manutenzione Adatto agli allergici
A volte Pessima Di solito vengono usati per prevenire le piaghe da decubito a causa del fatto che l’acqua (liquido incomprimibile) obbedisce al principio di Pascal e quindi il materasso segue perfettamente le posizioni del corpo umano.    

 

Materasso ad aria

materasso ad aria

Artigianale Traspirazione Segue la colonna vertebrale Manutenzione Adatto agli allergici
No Non ottimale Di solito viene usato per prevenire le piaghe da decubito, ma è meno efficace del materasso ad acqua perché l’aria è comprimibile, quindi non segue alla perfezione la posizione del corpo. Si buca spesso

 

Materasso di origine vegetale

Artigianale Traspirazione Segue la colonna vertebrale Manutenzione Adatto agli allergici
Sì. E’ ottenuto materiali  occasionali come foglie,
felci, torba, fieno ed erbe aromatiche.
Non si conosce bene l’efficacia. ? ? ?

 

Futon

Artigianale Traspirazione Segue la colonna vertebrale Manutenzione Adatto agli allergici
? Non segue la colonna vertebrale, ma sta diventando sempre più di moda in occidente (è un tipo di letto di origine giapponese) Non frequente ?

martedì 1 novembre 2011

Cellulari e tumori: nessuna correlazione

E’ da quando si sono diffusi i cellulari che si dice che questi apparecchi siano i responsabili di un netto aumento dei tumori al cervello. Le ricerche in questo campo sono cominciate sin dagli anni ‘90 ma, tra affermazioni e smentite, non sono riuscite a trovare una risposta univoca al problema dei tumori prodotti dai cellulari.

Ovviamente sembra che la minaccia di fare male alla salute non abbia scoraggiato quasi nessuno dal comprare uno o più cellulari! I cellulari sono diventati simili alle sigarette: fanno male alla salute? Allora c’è subito un boom di vendite! ;-) In questo caso però sembra che gli studi più recenti abbiano stabilito che tra cellulari e tumori non esista alcuna correlazione. E stavolta lo studio è stato condotto su un campione statisticamente rilevante: ben 350000 soggetti. La ricerca è stata condotta per un arco di tempo di 18 anni dall’Istituto di epidemiologia oncologica della Danimarca ed è stato pubblicato dal British Medical Journal.

Ovviamente si tende a considerare questo studio come “non definitivo”, ma certamente si può dire che è tranquillizzante. Almeno sappiamo che non sono i cellulari ad essere responsabili di molte gravi patologie che possono affliggere la popolazione.

La mia personale opinione è che c’è stato un grande allarme sulla questione dei tumori provocati dai cellulari a causa di un diffuso modo di pensare piuttosto irrazionale. La gente ha una paura matta che con il cellulare gli viene il tumore al cervello, però compra lo stesso un sacco di cellulari! La cosa strana è che quasi nessuno si preoccupa di usarli mentre si è alla guida (lo vedo quotidianamente ogni mattina quando vado al lavoro)! E quante persone hanno perso la vita perché erano distratti dal cellulare mentre guidavano? Risultato: la gente ha paura delle cose che hanno un pericolo molto dubbio, ma quando il pericolo diventa tangibile la paura magicamente scompare! Me lo spiegate questo mistero? ;-)

Attenzione al cellulare mentre si guida! :-)

Nel seguente filmato possiamo vedere un servizio a cura di TG Leonardo che illustra la ricerca su cellulari e tumori citata in questo post. Buona visione a tutti.


martedì 18 ottobre 2011

Per dormire bene fare sport e bagni caldi

Dormire bene predispone al buonumore e facilita tutte le attività della giornata. Purtroppo molte persone hanno difficoltà ad addormentarsi. Prima di rivolgervi al medico per risolvere il problema, provate alcuni di questi rimedi, compresa la tradizionale tazza di latte tiepido con miele di tiglio o arancio prima di andare a dormire.

dormire bene

Tra le altre attività che possono conciliare il sonno ci sono: fare un bagno caldo per almeno10 minuti, fare esercizio fisico per mezz'ora nel pomeriggio, fare una cena leggera evitando caffè, cioccolata, bibite a base di cola e bevande alcoliche almeno tre ore prima di addormentarsi, evitare attività stimolanti nelle ore serali, svegliarsi presto al mattino e andare a letto sempre alla stessa ora ogni sera. Non stare molte ore al computer prima di andare a letto la sera.

Se non volete fare il bagno potete sostituirlo con un pediluvio caldo. Per distendere i nervi, scaricare la tensione e cercare di scacciare i pensieri negativi una passeggiata può aiutare. Un ultimo fondamentale consiglio è quello di non riscaldare la stanza: il sonno arriva quando il corpo si scalda dopo essere stato raffreddato dall'atto dello spogliarsi. Questo aumento della temperatura è un fattore importante per favorire il sonno.


La dieta vegetariana

La dieta vegetariana. Quanto è veramente vegetariana? Quali sono gli aspetti positivi e i limiti eventuali di tale dieta? In Italia ci sono ben 7 milioni di sostenitori della dieta vegetariana che hanno rinunciato a bistecche e insaccati.

Dieta vegetariana

In generale i nutrizionisti non sono contrari alla dieta vegetariana, ma chi la pratica deve essere ben consapevole delle proprietà e della composizione di tutti gli alimenti. Bisogna sempre mangiare in modo da assumere tutte le sostanze necessarie per il funzionamento del nostro organismo. Una cosa che non tutti sanno è che anche i vegetariani possono andare incontro al sovrappeso e all’obesità e in questi casi le quantità di cibo devono essere limitate.

Il segreto della dieta vegetariana sta tutto in un delicato equilibro di sostanze per evitare carenze nutrizionali. Ad esempio per facilitare l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali conviene abbinarli ad alimenti ricchi di vitamina C. Un’altra abbinata vincente è la classica pasta e fagioli. Questa combinazione consente una buona sintesi proteica perché compensa l’assenza reciproca di alcuni amminoacidi importanti.

In questo filmato possiamo vedere alcune indicazioni interessanti sulla dieta vegetariana e sulla sua effettiva applicabilità. Buona visione a tutti.


giovedì 13 ottobre 2011

La storia del doping

Ma perché il doping? Molti atleti sono sottoposti a una tale pressione psicologica e fisica che i loro allenatori e perfino i medici che li assistono li inducono a ricorrere all'uso di farmaci vietati per sfruttarne gli effetti stimolanti, aumentare o diminuire il peso, combattere la fatica, aumentare la resistenza cardiaca e la concentrazione mentale. Non dimentichiamo, poi, le motivazioni di carattere economico: il prestigio di una vittoria e i notevoli vantaggi, anche monetari, che ne derivano possono spingere gli atleti, contro tutti i principi dell'attività sportiva, ad affrontare carichi di allenamento difficilmente sopportabili se non si ricorre a sostanze dopanti.

sostanze dopanti

La storia del doping

•    Già nei Giochi olimpici del 668 a.C. si assumevano sostanze stimolanti: erano funghi allucinogeni.

•    Si dice che Milone di Crotone (VI sec. a.C.), vincitore della lotta in sei Olimpiadi, si nutrisse con 10 kg di carne e 10 litri di vino al giorno.

•    Il medico greco Ippocrate (460-377 a.C. circa) ricostruì la dieta di uno degli atleti greci, Biante: grandi quantità di formaggi, carne di maiale poco cotta, meloni, frutta, uova, vino in abbondanza. Egli concludeva che “l'atleta per diventare forte non può vivere a lungo”.

•    Secondo un altro medico greco, Claudio Galeno (130-200 d.C.), gli atleti greci erano “uomini con poco cervello destinati a morire presto”. Egli descrive anche, nei suoi scritti, le sostanze che assumevano gli atleti romani per migliorare le loro prestazioni.

•    Anche tra gli atleti aztechi era diffusa l'abitudine di mangiare grandi quantità di carne, tra cui cuore umano, prima delle gare.

•    Il ricorso a sostanze che fornivano aggressività e coraggio era molto diffuso tra i vichinghi.

•    Nella seconda metà dell'Ottocento, alcuni ciclisti europei assumevano sostanze eccitanti, tra le quali morfina.

•    Nel 1865 fu descritto per la prima volta in una rivista scientifica (il “British Medicai Journal”) un caso di doping (un nuotatore espulso da una gara ad Amsterdam).

•    Al 1886 risale la prima morte conosciuta per doping: un ciclista gallese (Arthur Linton), nella Parigi-Bordeaux.

•    Il vincitore della maratona nei Giochi olimpici del 1904, Thomas Hicks, aveva assunto stricnina e brandy durante la gara: non fu squalificato, perché le regole ancora non lo prevedevano.

•    Le anfetamine, sintetizzate negli anni Trenta del Novecento, diedero origine alla prima vera epidemia di doping farmacologico e iniziarono la loro avventura olimpica nel 1936, ai Giochi di Berlino. La loro diffusione su larga scala come sostanze dopanti ricevette poi grande impulso dal massiccio impiego che ne fecero tutte le forze armate impegnate nel secondo conflitto mondiale. La lista di atleti morti per assunzione di anfetamine è lunghissima; per limitarsi ai più noti:
—    il ciclista italiano Alfredo Falzini (1949, al termine della Milano-Rapallo);
—    il ciclista danese Kurt Jensen (Olimpiadi del 1960);
—    il ciclista inglese Tommy Simpson (1967, Tour de France, mentre scalava il Mont Ventoux, sotto gli occhi delle telecamere);
—    il calciatore francese Jean-Louis Quadri (1968).

•    Al 1952 (Olimpiadi di Helsinki), risale probabilmente l'inizio dell'uso degli anabolizzanti.

•    Nel 1954, ai Campionati del Mondo di sollevamento pesi di Vienna, gli atleti sovietici, imbottiti di testosterone, fecero incetta di medaglie d'oro.

•    Negli anni Cinquanta, in piena «guerra fredda delle medaglie», gli statunitensi risposero all'uso di ormoni sessuali maschili da parte dei sovietici assumendo diversi steroidi anabolizzanti.

•    Negli anni Settanta-Ottanta, le nuotatrici della DDR fecero uso di anabolizzanti.

•    Nel 1971 il CIO pubblicò una lista di sostanze proibite che viene periodicamente aggiornata.

•    Fra il 1987 e il 1990 morirono per doping diversi ciclisti.

•    Nel 1988, alle Olimpiadi di Seoul, il vincitore dei 100 metri, il canadese Ben Johnson, fu squalificato per uso di sostanze dopanti.

Ben Johnson

•    Agli inizi del 1990 si scoprirono archivi con i nomi di oltre 10.000 atleti della Germania dell'Est che avevano ricevuto sostanze dopanti come parte di un piano governativo.

•    Fra il 1987 e il 1990 le nuotatrici cinesi utilizzarono sostanze dopanti.

•    Nel 1998 esplose lo scandalo doping al Tour de France, vinto con grande distacco da Marco Pantani, che l'anno successivo, durante il Giro d'Italia, risultò positivo all'antidoping.

Marco Pantani

•    II 14 dicembre 2000 fu approvata la legge antidoping n. 376, per la tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping. Tale pratica quindi divenne un reato che comporta a chi lo pratica la reclusione da 3 mesi a 6 anni, con multe da 2500 a 52000 euro.

•    Recentemente sono state introdotte anche altre sostanze dopanti, difficili da rilevare attraverso le normali analisi del sangue e delle urine; tali sostanze agiscono accrescendo la capacità del sangue di trasportare ossigeno (eritropoietina, EPO) o stimolando la produzione di energia da parte delle cellule (ormone della crescita, GH).

La lotta al doping continua…


mercoledì 12 ottobre 2011

Contro il mal di gola

"Mettiti la sciarpa quando esci, così non prendi freddo". Non dite che il monito della mamma nei rigorosi giorni invernali non vi risuona in testa anche adesso. Ma non è affatto dimostrato che tenere la gola coperta con una sciarpa quando si esce di casa prevenga il mal di gola.

Uomo con sciarpa

Quando il mal di gola ormai ce lo avete, potete cercare di farlo passare con rimedi naturali. Potete fare bollire due bastoncini di liquirizia in poca acqua, assieme a due foglie di alloro e bere l'infuso tiepido dolcificato con un cucchiaio di miele. Per disinfettare la gola, invece, diluite il succo di due limoni in mezzo bicchiere d'acqua e fate dei gargarismi.

Questi ultimi potete farli anche con un infuso di acqua bollente e foglie di basilico fresco. Affinché il miele sia più efficace come antinfiammatorio e lenitivo del dolore, si possono anche immergere 4 o 5 chiodi di garofano in un barattolo di miele e conservare in frigo per 12 ore. Tolte le spezie, il miele sarà pronto ad essere utilizzato. Un cucchiaino ogni due ore di un preparato realizzato con due cucchiaini di questo miele e un cucchiaino di cannella in polvere diluiti in un bicchiere d'acqua e portati ad ebollizione vi darà sollievo.


10 consigli per mantenersi in forma

Adotta sane abitudini a partire da… subito! Abitudini alimentari ben equilibrate, accompagnate da un sufficiente livello di attività fisica, ti permetteranno in futuro di evitare vere e proprie malattie come l'ipertensione, il diabete, la calcolosi, l'infarto e l'arteriosclerosi precoce!

Consigli per mantenersi in forma

E poi non dimenticare che una nutrizione errata influenza negativamente il rendimento fisico e intellettivo! Ecco perché è necessario adottare, anche in famiglia, abitudini alimentari corrette.

Ecco 10 consigli per mantenersi in forma:

1) Fai dello sport un'abitudine quotidiana.

2) L'alimentazione deve essere la più varia possibile: impara a mangiare di tutto!

3) Distribuisci in 4-5 pasti la tua alimentazione quotidiana e fai sempre una buona prima colazione.

4) Se devi allenarti nel primo pomeriggio, a pranzo mangia un buon piatto di pasta accompagnato da verdura e frutta.

5) Se hai almeno 3 ore di tempo fra il pranzo e l'allenamento, puoi consumare un pasto completo (pastasciutta, pesce o carne preferibilmente bianca, verdura e frutta).

6) L'acqua è un nutriente fondamentale, soprattutto per chi fa molto sport: bevine pure in abbondanza!

7) La pasta fornisce ottima energia agli sportivi: mangiala almeno una volta al giorno.

8) La frutta e la verdura sono ricche di minerali e di vitamine: gli sportivi devono consumarle quotidianamente.

9) Latte, yogurt e formaggi sono importanti per la crescita: consumane tutti i giorni.

10) Nutriti in maniera corretta e pratica sport con regolarità: se sei nell’età dello sviluppo crescerai armonicamente e in buona salute!


martedì 4 ottobre 2011

Come far passare il singhiozzo

Cominciamo cl dire che il singhiozzo è una contrazione improvvisa e involontaria del muscolo del diaframma che chiude l’epiglottide producendo il caratteristico rumore. Il singhiozzo può essere provocato da forti emozioni, da bruschi sbalzi di temperatura o da liquidi ingeriti troppo velocemente.

Come fare passare il singhiozzo

Molto frequente nei neonati e negli adulti, soprattutto dopo un pasto abbondante, in realtà non indica nessuna malattia, ma se insistente, può essere sintomo di danni alla mucosa gastrica che riveste lo stomaco.

Ma quali sono i rimedi migliori per far passare il singhiozzo?

Diciamo subito che tutti questi rimedi in realtà sono del tutto “empirici” e quindi funzionano a seconda del soggetto che li applica. Ogni metodo quindi deve essere “provato” per vedere se funziona bene sulla propria persona.

Ecco alcuni esempi di metodi per fare passare il singhiozzo che ho trovato in giro per la rete.

1) Adatto per i neonati. Un cucchiaino di limone con un po’ di zucchero. Le smorfie che farà il bimbo serviranno a far scomparire il singhiozzo.

2) Ingerire rapidamente acqua a piccoli sorsi, oppure metterne un sorso in bocca e spingerla violentemente nell'esofago (il tratto del tubo digerente compreso tra la gola e lo stomaco).

3) Bere un bicchiere d’acqua a testa in giù, mettendo le labbra sulla parte superiore della circonferenza del bicchiere. Per capirci meglio: normalmente appoggiamo il labbro inferiore sull’esterno del bicchiere e il labbro superiore sull’interno, nella sezione inferiore della circonferenza. Ecco, bisogna fare il contrario: tenere il bicchiere in mano ed appoggiare il labbro inferiore all’interno. Il tempo che ci mettete a capire come fare, e il singhiozzo vi è già passato… ;-)

4) Prendere un cucchiaino di aceto: in virtù della sua composizione acida, l'aceto determina una lieve contrazione dell'esofago, spesso sufficiente a interrompere lo spasmo del diaframma.

5) Si tappano con una mano naso e bocca.

6) Trattenere il respiro per 10 o 15 secondi.

7) Un luogo comune invita a far spaventare la persona che ha il singhiozzo. Non sempre funziona :-)

8) Favorire uno starnuto (si può usare una piuma con cui solleticare la base del naso). In questo caso si mette in azione tutta la muscolatura diaframmatica e quella intercostale. Di conseguenza si dà uno scossone violento al sistema che riparte riprendendo il suo ritmo normale.

9) Stare in equilibrio su una sola gamba.

10) Guardare una luce.

Questi sono solo alcuni dei metodi per fare passare il singhiozzo che si possono trovare e spero che almeno uno di essi abbia funzionato con te :-)


martedì 27 settembre 2011

TAC: Tomografia Assiale Computerizzata

TAC è la sigla di Tomografia Assiale Computerizzata, la TAC è una tecnica diagnostica che consente, attraverso l’utilizzo di un computer, di ottenere radiografie di sottilissimi strati degli organi sotto esame.

Le radiazioni emesse dal corpo sottoposto alla TAC vengono trasformate in impulsi elettrici, rielaborati dal computer per ottenere l’immagine di una sezione dell’organo interessato. La possibilità di analizzare strati sottili degli organi permette di verificare ogni anomalia o differenza di densità da punto a punto. Le prime apparecchiature TAC venivano inizialmente utilizzate solo per lo studio dell’encefalo; i lunghi tempi di esposizione necessari a registrare le immagini ne impedivano infatti l’uso per organi in movimento (per esempio quelli della cavità toracica o addominale).

I progressi in ambito tecnologico hanno permesso in seguito di eseguire questo esame su quasi tutte le strutture corporee. La TAC, assai più evoluta delle tradizionali radiografie, è particolarmente efficace per quanto riguarda l’individuazione di patologie traumatiche, tumorali e vascolari.

In questo filmato, tratto da una recente puntata del programma televisivo Superquark, possiamo vedere una spiegazione del funzionamento della TAC. In studio viene intervistato il fisico Paco Lanciano.

Buona visione a tutti.


giovedì 15 settembre 2011

Il cacao fa bene al cuore

Il cioccolato è considerato già da molto tempo una delizia e un peccato, troppo buono per resistere, ma anche troppo ricco di grassi per poterne mangiare in quantità eccessive.

Dagli Stati Uniti, un paese che ha sempre avuto grandi problemi a causa dell'alta incidenza di obesità e di malattie cardiovascolari, arriva la notizia che proprio nel cioccolato si nascondono preziose sostanze in grado di annientare ipertensione e ictus.

In realtà questi miracolosi composti chimici non si trovano nel cioccolato, che è un prodotto dolciario, ma nel cacao, cioè nel frutto dal quale il cioccolato viene ricavato. Il cacao cresce nelle piantagioni tropicali dove ha già compiuto una sorta di miracolo.



Infatti noi sappiamo che in America il 90% degli anziani soffre di ipertensione, invece i ricercatori della Harvard Medical School hanno notato che gli indiani Cuna, che vivono nelle isole San Blas, al largo della costa orientale di Panama, non si ammalano mai di ipertensione né di ictus e non sviluppano demenza senile in vecchiaia.

Sembrava che il segreto della buona salute dei Cuna risiedesse del fatto che i Cuna non usano sale. Infatti il sale di solito è uno dei maggiori responsabili dell'ipertensione. In realtà si è visto che i Cuna, al contrario, usano moltissimo sale. In seguito si è scoperto che queste persone si dissetano con una bevanda a base di cacao bevendone più di 5 bicchieri al giorno.

Pestando con l'acqua i semi di cacao i Cuna liberano un gruppo di sostanze dette flavonoidi che nel cacao sono molto abbondanti. Sono queste sostanze che proteggono il cuore e le arterie dai danni del colesterolo e ne favoriscono la dilatazione.

Il cacao è un vero e proprio anti ipertensivo naturale e adesso sta per essere sottoposto ad un test ancora più importante. Si vuole dimostrare che, non solo il cacao favorisce la dilatazione delle arterie, ma che protegge anche dalla demenza senile, che è il declino cognitivo legato all'età. E in effetti si è già riusciti a dimostrare che il cacao riesce a incrementare la circolazione arteriosa nel cervello, adesso bisogna solo capire se questo aumento porti dei benefici a livello dei processi cognitivi.

Per maggiori informazioni sul cacao e sulle sue meravigliose proprietà curative di ipertensione e ictus, vi consiglio di guardare questo servizio di SuperQuark che ha ispirato questo post.

Buona visione.

martedì 23 agosto 2011

Curare il mal di testa

Come curare il mal di testa? Il mal di testa (detto anche cefalea) è forse uno dei disturbi più diffusi al mondo e non risparmia nessuno. Ne soffrono anche i bambini; gli adulti e gli anziani ne sono molto colpiti, soprattutto le donne. Le statistiche indicano che gli italiani che ne soffrono sono ben 6 milioni e il 75% sono donne. Di solito chi soffre di frequenti mal di testa non si rende conto che la medicina moderna ha tutti gli strumenti per risolvere il problema e quindi, spesso, finisce con il convivere con il proprio disturbo per molti anni prima di trovare la cura giusta.

Le donne sono tre volte più soggette al mal di testa rispetto agli uomini

La realtà è che il mal di testa non è affatto una malattia incurabile. Ma per quale motivo trovare la cura giusta è così difficile? La spiegazione è che esistono tantissimi tipi di cefalee e che se non si fa una classificazione scrupolosa del proprio disturbo specifico, difficilmente si trova la cura giusta. Spesso il mal di testa non passa, non perché è difficile curarlo, ma perché si ricorre troppo spesso all'improvvisazione.
Ai primi sintomi di mal di testa la prima cosa che si fa è prendere un analgesico, ma pochi sanno che i normali analgesici pubblicizzati in tv non servono proprio a niente contro questo disturbo. La cura per il mal di testa non può essere generica, ma specifica per il paziente.

Alcuni consigli da seguire per prevenire il mal di testa sono questi:

1) Evitare le abbuffate. Chi soffre di emicrania sa benissimo che dopo una grossa mangiata son dolori! Possono esistere anche alcuni alimenti specifici che sono un fattore scatenante per il mal di testa. Anche in questo caso vale il consiglio di effettuare una scrupolosa auto osservazione delle proprie abitudini alimentari per poter stabilire cosa causa il disturbo e cosa no. Ovviamente una alimentazione sana ed equilibrata riduce l'insorgenza di mal di testa e questo è dimostrato.

2) Evitare lo stress. Lo stress è un killer, lo sappiamo benissimo. Anche chi non soffre abitualmente di mal di testa, di fronte a sforzi eccessivi, preoccupazioni, troppo lavoro, troppe ore davanti al computer, finisce per soffrirne. Se è possibile bisogna evitare di sottoporsi a stress che, oltre ad essere una delle cause scatenanti del mal di testa, è fonte di numerosi danni a carico di tutto l'organismo.

3) Non fumare. Anche il fumo non fa bene per le cefalee e non fa bene anche ai polmoni, quindi smettere di fumare il più presto possibile è un consiglio che non salva solo dal mal di testa.

4) Non bere alcolici. Non credo che ci sia bisogno, come per il fumo, di parlare dei pericoli dell'alcool. L'unica cosa da ricordare è che un uso eccessivo di alcool causa mal di testa anche nei soggetti che di solito non ne soffrono abitualmente. Ne è un esempio il tipico mal di testa del "dopo sbornia".

5) Evitare la vita sedentaria. Se lo stress è dannoso, la vita sedentaria forse lo è ancora di più. Una buona attività sportiva regolare (non troppo intensa) diminuisce l'insorgenza di cefalee e anche di tanti altri disturbi.

6) Attenzione al clima. Esporsi al freddo o caldo eccessivo è fonte di mal di testa. In estate non bisogna stare al sole per troppe ore e non bisogna camminare senza un cappello. In inverno invece in caso di vento freddo bisogna sempre ricorrere ad un cappuccio di lana. L'aria condizionata troppo forte è da evitare assolutamente perché può provocare anche altri disturbi ancora più fastidiosi.

7) Inquinamento. L'inquinamento dell'aria è uno dei maggiori fattori di insorgenza di mal di testa. Bisognerebbe evitare di camminare per strada negli orari di massimo traffico cittadino in cui c'è la massima concentrazione di monossido di carbonio.

Finora abbiamo visto alcuni consigli generici per prevenire, ma per curare il mal di testa, cosa si potrebbe fare?

In questo caso vale quanto detto prima. Se la prevenzione ammette il "fai da te", la cura invece richiede l'intervento del medico e la massima collaborazione del paziente. La classificazione del disturbo serve per trovare una cura perfettamente mirata e personalizzata.

Di seguito, per chi volesse approfondire, vi propongo alcuni link di siti dedicati al disturbo del mal di testa.

Miscoppialatesta.it. Un portale dedicato a chi soffre di mal di testa.

www.cefalea.it. Un altro portale dedicato al mal di testa (cefalea). E' presente anche un forum e un blog.

www.chemalditesta.it. Tipi, cause, cure e prevenzione sul mal di testa. Interessanti sono anche gli approfondimenti.

lunedì 1 agosto 2011

Sintomi delle allergie alimentari e delle intolleranze alimentari

Le allergie alimentari NON corrispondono alle intolleranze alimentari. Si tratta di due patologie distinte e separate anche se alcuni sintomi apparentemente sono simili. Entrambe le patologie sono in rapido aumento nei paesi più ricchi. La differenza più evidente tra allergie alimentari e intolleranze alimentari è che le prime producono shock anafilattico e si possono rilevare con i test allergometrici cutanei, le seconde invece sono più difficili da individuare perché la reazione dell’organismo non è immediata dopo avere ingerito il cibo. Vediamo quali sono i sintomi principali che distinguono i due disturbi.

Sintomi delle allergie alimentari (si manifestano subito dopo l’ingerimento del cibo)

- prurito alla bocca;

- orticaria;

- eczema e congestione degli occhi;

- In alcuni casi, si possono avere reazioni anafilattiche gravi, con:

- edema della gola;

- restringimento delle vie aeree e difficoltà respiratoria;

- nausea, vomito, dolori addominali;

- diarrea.

I cibi che più frequentemente portano a reazioni allergiche possono essere: pesce, arance, uova, soia, latte vaccino, pesche, kiwi, crostacei, ecc.

 

Sintomi delle intolleranze alimentari (NON si manifestano subito dopo l’ingerimento del cibo)

- Riniti, sinusiti, tosse, asma.

- Coliti, colon irritabile, gonfiori, stipsi, diarrea, dolori addominali, gastrite, prurito anale.

- Calo della libido, disuria, cistiti e vaginiti ricorrenti.

- Aritmie, palpitazioni.

- Crampi, spasmi, dolori ossei e muscolari.

- Eczema, acne, prurito, seborrea.

Esistono solamente 4 sostanze in grado di provocare intolleranze, i cui effetti sono stati sufficientemente studiati, e quindi riconosciute dalla comunità scientifica:

- intolleranza al lattosio;
- intolleranza al fruttosio e/o al sorbitolo;
- intolleranza al glutine.

I rimedi?

Al giorno d’oggi ancora non esistono adeguati trattamenti per la cura definitiva delle allergie e delle intolleranze alimentari. Una volta diagnosticata l’allergia, l’unico rimedio efficace è la cosiddetta dieta “di esclusione”, cioè l’eliminazione dell’alimento in questione dalla dieta della persona allergica. Occorre sempre ricordare che la completa rimozione di un alimento, soprattutto se di uno di quelli principali, dalla dieta deve avvenire sotto stretto controllo medico per evitare, in particolare nei bambini, carenze nutrizionali.


sabato 23 luglio 2011

I cinque sensi in realtà sono quindici!

A scuola si limitano a citare solo i primi cinque sensi del nostro corpo. Sin dalle scuole elementari ci insegnano che abbiamo cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. In realtà i ricercatori arrivano a contare anche fino a 20 sensi! In questo post viene proposta una classificazione dei sensi meno estesa (15 sensi), ma sicuramente più corposa di quella che di solito impariamo a scuola Occhiolino.

Ecco gli altri 10 sensi che si possono individuare nel nostro corpo.

1) Il senso di “quando si deve andare in bagno”.

Forse non ci si pensa, ma se non ci fossero dei recettori nervosi nel retto o nella vescica che ci avvertono che dobbiamo defecare o urinare, sarebbe un piccola guaio Sorriso.

 

2) Il senso della fame e della sete.

Anche in questo caso esistono dei recettori che ci avvertono della necessità di bere o di mangiare. In realtà dovrebbero essere due sensi distinti e separati, ma per alcuni animali marini non c’è distinzione tra sete e fame, dato che traggono il liquidi dal cibo.

 

3) Il senso del prurito.

Nella pelle esistono diversi tipi di recettori, quelli che ci danno il senso di prurito sono separati dagli altri. Questi sono i recettori più facili da ingannare in tutto il corpo. Scommetto che in questo momento stai cominciando a sentire prurito in tutto il corpo Occhiolino.

 

4) Il senso della pressione.

Riusciamo a capire quando qualcosa non ci tocca, quando ci tocca leggermente e quando ci tocca fortemente. Riusciamo a capirlo anche quando non sentiamo alcun dolore. Il senso della pressione ci permette di evitare di riempirci di lividi tutti i giorni Occhiolino. Il senso della pressione è molto importante per gli esseri viventi vertebrati per evitare lo schiacciamento.

 

5) Il senso della temperatura.

Anche il senso della temperatura è molto importante per non farci male seriamente. Ci impedisce di bruciarci quando cuciniamo e di congelarci se di notte stiamo a guardare le stelle. I recettori della pelle che ci fanno sentire caldo o freddo sono specializzati e funzionano indipendentemente dagli altri recettori.

 

6) Il senso della posizione del corpo rispetto a se stesso (propriocezione).

La propriocezione ci permette di trovare le chiavi in tasca o di guardare la tv mentre stiamo scrivendo qualcosa sulla tastiera del pc e anche di lavarci i denti. Ci fornisce il senso del nostro corpo in relazione a se stesso. Senza questo senso nei cinema non venderebbero più patatine e popcorn, perché nessuno sarebbe capace di portare il cibo alla bocca al buio Occhiolino. La propriocezione ha salvato Hollywood Sorriso.

 

7) Il senso della posizione del corpo.

E’ la capacità di capire se siamo in piedi o a testa in giù e che ci permette di capire subito se stiamo cadendo. Senza questo senso sarebbe difficile scendere o salire le scale Sorriso.

 

8) Il senso del movimento.

Questa è una sensazione che potrebbe essere molto legata alla vista, ma in realtà noi siamo in grado di rilevare spostamenti del nostro corpo anche ad occhi chiusi.

 

9) Il senso del trascorrere del tempo.

Dopo avere visto Il Signore degli Anelli al cinema non ci stupisce che quando usciamo dalla sala sono passate “solo” tre ore e mezza! Anche se ci siamo immedesimati completamente con il personaggio di Frodo e abbiamo partecipato con cuore e anima alle epiche battaglie contro il Signore Oscuro, non abbiamo percepito un tempo pari a giorni o mesi. Distratti dalle belle scene abbiamo mantenuto una buona percezione di quanto tempo è passato in realtà.

 

10) Il senso del dolore.

Forse è uno dei sensi più importanti che possiede il nostro corpo. Scientificamente si chiama nocicezione ed è quello che ci insegna che dobbiamo essere sempre molto prudenti nei nostri movimenti. Probabilmente in molti casi il dolore ci da veramente fastidio e ci piacerebbe non sentirlo. A volte un breve dolore ci consente di evitare danni che per curarli ci vorrebbero anni.


giovedì 14 luglio 2011

Quanta acqua bisogna bere al giorno?

Quanta acqua è consigliabile bere ogni giorno? La domanda di solito ce la poniamo quando c'è caldo, in inverno invece sembra che la questione venga "congelata", in tutti i sensi ;-) In realtà il problema di quanta acqua bisogna bere ogni giorno non è esattamente facile da risolvere. Di solito, se si fa una piccola ricerca su internet si trovano quantità che variano dai 2 ai 3 litri al giorno (3 litri in estate). Tuttavia bisogna fare alcune considerazioni.



1) Se si fa attività fisica le quantità citate prima aumentano proporzionalmente all'attività fisica stessa. I medici consigliano di bere 2 ml di acqua ogni kcal consumata durante il giorno.

2) La quantità d'acqua di cui abbiamo bisogno varia da individuo a individuo. Di solito è la sensazione di sete che ci indica se ne abbiamo davvero bisogno, quindi fidiamoci del nostro "istinto". In caso di disidratazione o di colpo di calore la sete potrebbe non sentirsi a causa dello stato confusionale che sopravviene, ma in questo frangente occorre rivolgersi ad un medico.

3) L'acqua deve essere minerale o oligominerale? Di solito si consiglia di bere acqua minerale dopo uno sforzo fisico prolungato che ha provocato intensa sudorazione. L'acqua oligominerale viene consigliata ovviamente in tutti quei casi in cui il soggetto presenta disturbi renali.

4) Molti dicono che bere molto aiuta a prevenire la ritenzione idrica, aiuta nella depurazione dei reni e diminuisce addirittura la tendenza alla cellulite. In realtà questi effetti non sono per nulla dimostrati, l'unico effetto realmente verificato è che bere molto fa bene alla salute della pelle, mantenendola giovane e senza rughe.

5) Molti medici consigliano di incrementare del 30% il consumo di acqua durante la gravidanza.

martedì 5 luglio 2011

Dormire con il caldo

Non è facile dormire la notte con tutto questo caldo! Ci si gira e ci si rigira nel letto fino alle tre del mattino senza riuscire a prendere sonno e quando ci si riesce ci si sveglia di soprassalto con il cuscino bagnato di sudore. Esiste una soluzione per dormire durante le calde notti estive? La soluzione banale sarebbe di installare un condizionatore, ma non è possibile farlo in qualsiasi situazione e quindi come fare in tutte le situazioni in cui il condizionamento non è possibile?


La maggior parte dei consigli che ho letto riguardano il rilassamento e l'alimentazione. Essere rilassati prima di andare a letto chiaramente favorisce il sonno, ma non è detto che funzioni se le temperature notturne sono davvero troppo alte. In realtà ciò che da fastidio non è tanto la temperatura ma l'umidità. Infatti è l'umidità che provoca la difficoltà di evaporazione del sudore, che finisce col ristagnare sulla pelle provocando i fastidi che impediscono un sonno sereno. Quindi la soluzione potrebbe essere installare un deumidificatore portatile? Anche questa è un'idea...

Personalmente non credo ai metodi che definirei "della nonna" o persino anche "omeopatici" basati sull'alimentazione. Il fatto che si mangi frutta e si beva molta acqua ti salva dalla disidratazione, ma non è detto che ti eviti l'insonnia se di notte ci sono più di 30 gradi! Il caldo è caldo e spesso l'unico rimedio è aspettare che arrivi settembre! ;-)

Per fortuna che "il caldo aguzza l'ingegno" e molti riescono ad escogitare diversi rimedi personalizzati spesso anche bizzarri, come ad esempio mettere il cuscino in frigorifero prima di andare a letto, oppure andare a dormire in balcone, dormire sul pavimento, coricarsi a contatto con delle bottiglie contenenti acqua ghiacciata e tanti altri. Io di solito non soffro moltissimo per il caldo notturno e riesco a dormire qualche ora anche nelle notti più "bollenti". Unico rimedio che utilizzo è quello di mettere in camera da letto un ventilatore a velocità regolabile messo al minimo e posto lontano dal letto in modo da non dare fastidio con l'eventuale ronzio. Per me funziona benissimo :-)

E voi che rimedi usate per contrastare il caldo notturno?

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...