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venerdì 6 marzo 2015

Non è vero che Homer Simpson ha previsto la massa del bosone di Higgs

In questi giorni impazza sui social network e nei vari blog bufalari sparsi per la rete, la notizia che in una puntata dei Simpson del 1998 (nell’episodio, intitolato “In The Wizard of Evergreen Terrace”) apparirebbe una equazione che prevede correttamente la massa del bosone di Higgs, scoperto con l’acceleratore LHC del CERN nel 2012. La notizia è stata divulgata da Simon Singh, autore del libro “The Simpsons and their Mathematical Secrets” (I Simpson e i loro segreti matematici).

L’immagine incriminata sarebbe questa:

L’equazione della massa del bosone di Higgs sarebbe quella della prima riga. In essa compaiono diverse costanti, come pigreco, la costante di struttura fine, la costante di Planck, la velocità della luce e la costante di gravitazione universale.

Facciamo un rapido calcolo per vedere se la massa del bosone di Higgs calcolata con questa formula è la stessa (o almeno è paragonabile) con quella misurata che è pari a circa 125,2 Gev/c2.

Nell’equazione:

sostituiamo i corrispondenti valori delle costanti:

Eseguendo il calcolo si ottiene una massa di , che corrispondono a circa 776,6 Gev/c2. Direi che è un valore molto lontano dai reali 125,2 Gev/c2. La notizia è quindi una bufala a regola d’arte forse diffusa per pubblicizzare il libro di Simon Singh.


sabato 31 gennaio 2015

La Teoria delle Stringhe secondo Brian Greene (TEDItalia)

La Teoria delle Stringhe è una delle ipotesi scientifiche (non è propriamente una teoria) più interessanti che siano state formulate negli ultimi decenni. In questo filmato di TEDItalia, Brian Greene, uno dei protagonisti che hanno sviluppato questa grandiosa ipotesi, ci descrive gli aspetti più affascinanti della Teoria delle Stringhe, come le 11 dimensioni e la possibilità di unificare tutte le forze della Natura. Lo scienziato ci descriverà a grandi linee anche un esperimento (realizzabile grazie al grande acceleratore di particelle LHC presente al CERN di Ginevra) che potrebbe determinare se la Teoria delle Stringhe è giusta o sbagliata.

Buona visione a tutti.


L’equilibrio in Fisica (equilibrio del corpo rigido esteso): un semplice esperimento.

I corpi rigidi estesi si comportano come se la forza peso che agisce su di essi fosse applicata in un punto particolare detto centro di gravità o baricentro. Si può verificare facilmente che un corpo appoggiato resta in equilibrio e non si rovescia  fin tanto che le retta tracciata perpendicolarmente dal centro di gravità verso il suolo cade all’interno della base di appoggio.

Esistono tre tipi di equilibrio: stabile, instabile e indifferente.

Un corpo si dice in equilibrio stabile se, sottoposto ad uno spostamento, ritorna nella sua posizione iniziale. Il baricentro G si posiziona lungo la verticale che parte dal punto di sospensione P e al di sotto di quest’ultimo.

Si dice in equilibrio instabile se, sottoposto ad uno spostamento, non torna nella sua posizione iniziale. Il baricentro G si trova lungo la verticale che passa da P, ma al di sopra del punto di sospensione.

Si dice in equilibrio indifferente se, sottoposto ad uno spostamento, rimane in equilibrio nella nuova posizione. In questo caso il baricentro G coincide con il punto P di sospensione.

Nel seguente filmato possiamo vedere un semplice esperimento sull’equilibrio realizzabile con materiali che tutti possono avere in casa. Bastano due forchette, qualche stuzzicadenti e una bottiglia di plastica.

Buona visione del filmato.


domenica 25 gennaio 2015

Una semplice spiegazione del momento angolare (video)

Se sei arrivato a questo post è perché stai cercando una spiegazione semplice del momento angolare. Il momento angolare è una grandezza fisica (quindi una quantità misurabile) che riguarda tutti gli oggetti che presentano un movimento rotatorio. La Terra stessa che ruota attorno al proprio asse, possiede un momento angolare, ma anche la Luna che gira attorno alla Terra o la Terra che gira attorno al Sole e persino il Sole che gira attorno al centro della Via Lattea sono oggetti che possiedono un momento angolare.

In questo breve filmato (poco più di tre minuti) possiamo vedere una semplice spiegazione del momento angolare. Anche se il video è in inglese, si riesce a capire molto bene l’argomento, grazie ai disegni ed ai semplici esempi che vengono mostrati.

Buona visione a tutti.


giovedì 13 novembre 2014

Fusione nucleare nelle stelle (video)

In questo filmato (durata 45 minuti) viene spiegata come avviene la fusione nucleare nelle stelle. Le stelle brillano grazie alle reazioni di fusione nucleare e quindi si tratta di reazioni che hanno una importanza assoluta per quanto riguarda la struttura dell’Universo conosciuto. La vita stessa sulla Terra dipende dall’energia che proviene dal nostro Sole e quindi, alla fine, dipende dalla fusione nucleare che avviene nel nucleo della nostra stella.

Buona visione della lezione.


mercoledì 12 novembre 2014

La forza di gravità. Documentario Ulisse (Alberto Angela)

In un’estate di oltre tre secoli fa, un fisico se ne stava comodamente seduto sotto un albero di melo. All’improvviso si verificò un evento destinato a rimanere molto famoso nella storia della scienza. Una mela si staccò dall’albero e cadde ai suoi piedi. Come mai cadono le mele? Perché sono attratte dalla Terra, ovviamente, così come lo sono tutti gli altri oggetti intorno a noi. In fondo la Terra è come una gigantesca “calamita” che attira tutto. Ma se è una banalità dire che la Terra attira la mela, molto meno banale è dire che anche la mela attira la Terra. Ovviamente la forza di attrazione della mela sulla Terra è davvero molto piccola, ma questa forza, in effetti, c’è.

Mela di Newton

Quel fisico si chiamava Isaac Newton. Ovviamente Newton non aveva bisogno di una mela per capire questi concetti, che in realtà aveva già molto ben chiari. Quella della mela è solo una metafora di un fenomeno che pervade tutta la materia, non solo qui sulla Terra, ma anche in tutto il resto dell’Universo. Tutte le grandi strutture dell’Universo, le galassie, i pianeti, le stelle, le comete, gli asteroidi, ecc… sono “plasmati” dalla forza di gravità e i loro movimenti reciproci sono modellati dalla stessa forza. Possiamo vedere una sorta di enorme “giostra cosmica” in perenne movimento. Tutti questi movimenti sono regolati da quella legge di gravitazione universale che Newton era riuscito a tradurre in formule matematiche.

In questo filmato ci si soffermerà sulle conseguenze della forza di gravità sulla Terra. Spesso non ci facciamo caso, ma ogni giorno dobbiamo confrontarci con la forza di gravità e dobbiamo combatterla con grandi sforzi e fatiche.

Di questo documentario avevo già postato un frammento di alcuni minuti qui, ma adesso posso segnalarvi l’intero servizio della durata di circa un’ora e tre quarti.

Buona visione a tutti.


sabato 8 novembre 2014

Analisi matematica. Le equazioni differenziali (parte 2 di 6)

Ecco la seconda lezione dedicata alle equazioni differenziali (la prima a questo indirizzo). Stavolta si spiegano le equazioni differenziali di ordine n a coefficienti costanti. La lezione è molto chiara anche perché il docente fa molti esempi di risoluzione di equazioni.

Buona visione a tutti.


mercoledì 24 settembre 2014

Come si forma la pioggia

Nel mare, come sappiamo, la pressione idrostatica aumenta con la profondità per effetto del peso della colonna di liquido sovrastante. Analogamente nell’atmosfera la pressione dipende dalla massa di aria che si trova al di sopra di un certo punto. La pressione atmosferica è quindi massima al livello del mare e diminuisce man mano che si sale di quota. Infatti, scendendo velocemente di quota, avvertiamo generalmente che le orecchie si “tappano”, proprio a causa dell’aumento di pressione.

Occorre comunque precisare che nel caso dell’aria, a differenza dell’acqua, la diminuzione della pressione è accompagnata da una diminuzione della densità e che, pertanto, i cambiamenti della pressione atmosferica al variare della quota hanno un andamento complesso.

Variazione pressione Atmosferica con l'altezza

In ogni caso la diminuzione della pressione con l’altitudine è uno dei fattori fondamentali che dà luogo al più importante fenomeno atmosferico sul pianeta: la pioggia.

Per spiegare la formazione della pioggia partiamo immaginando di lasciare libero un palloncino pieno di elio: questo inizierà a volare verso l’alto in quanto la sua densità è inferiore a quella dell’aria. Nella salita il palloncino si troverà attorno una pressione sempre minore: l’elio tenderà ad espandersi fino probabilmente a fare esplodere il palloncino.

La “fisica dei gas” ci permette di sapere che una massa d’aria che si espande senza cambi di calore tende a raffreddarsi. Sappiamo inoltre che il vapore acqueo presente nell’aria umida può condensare per raffreddamento, come accade sullo specchio freddo del bagno. Un effetto simile può verificarsi anche senza una superficie solida: quando una massa d’aria umida si raffredda si possono formare mini goccioline d’acqua che si trasformano in pioggia se raggiungono una certa dimensione.

Dunque, con questi “ingredienti” fisici possiamo intuire che una massa d’aria che sale verso l’alto si espande e contemporaneamente si raffredda, come accade all’elio del palloncino. Il raffreddamento fa sì che l’umidità dell’aria condensi in piccolissime gocce d’acqua dando origine alle nuvole. Se l’aria è sufficientemente carica di vapore acqueo e i moti verticali sono consistenti, le goccioline possono diventare abbastanza grandi per formare infine le gocce di pioggia.


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martedì 23 settembre 2014

L’accelerometro negli smartphone

Quasi tutti i moderni telefoni cellulari , come altri dispositivi elettronici, contengono al loro interno accelerometri in cui funzionamento è basato su sensori che misurano le forze agenti su una massetta nota.

Il principio di funzionamento di questi sensori si basa sulla misura della forza impressa agli elementi elastici che racchiudono la massetta disposti lungo i tre assi di un sistema cartesiano.

Accelerometro smartphone

Si può assumere che se la deformazione degli elementi elastici è molto piccola la massa acceleri in modo solidale con il telefono . Per il secondo principio della dinamica, se il telefono viene accelerato in avanti, la forza necessaria per far accelerare la massa al suo interno verrà impressa dall’elemento elastico che gli sta dietro che risulta leggermente compresso. Il dispositivo è progettato per misurare tramite sensori le forze impresse sugli elementi elastici. Dalla misurazione della forza impressa si può risalire al valore dell’accelerazione in avanti del telefono.

Naturalmente anche la gravità genera una forza sulla massa. Questi accelerometri sono pertanto in grado di determinare la direzione della forza di gravità. Se, per esempio, l’apparecchio è posizionato verticalmente, i sensori misurano un’accelerazione di 9,81 m/s2 lungo la direzione y; se invece è in posizione orizzontale l’accelerazione si manifesta lungo la direzione x. Proprio sulla direzione della forza di gravità si basa la diversa modalità dello schermo che passa istantaneamente da “ritratto” a “panorama” con una semplice rotazione dell’apparecchio.


lunedì 22 settembre 2014

I frattali (documentario)

In questo interessante documentario si compie un affascinante viaggio nel complesso mondo dei frattali. Verranno presentati due concetti fondamentali della geometria frattale: l’autosomiglianza e il caos. Verranno presentati anche due personaggi che hanno dato un contributo fondamentale a queste idee: Benoît Mandelbrot e Edward Norton Lorenz.

Perché questo grande interesse per la geometria frattale? Perché in natura le forme geometriche semplici, come sfere, ellissi circonferenze, sono delle rare eccezioni, mentre le forme geometriche molto complesse sono molto più comuni. Di solito è difficile studiare forme geometriche complesse con un approccio formale. La geometria frattale ci viene in soccorso. Come si fa a descrivere una nuvola? E una montagna? Anche gli alberi hanno una struttura complessa. La geometria euclidea (quella che si impara a scuola) non riesce a rendere conto di queste strutture complesse. Il linguaggio della geometria frattale invece è il linguaggio giusto per descrivere la complessità delle forme della natura.

Insieme di Mandelbrot

In poco più di un’ora questo documentario vi conquisterà (ve lo assicuro) e permetterà di capire i concetti più basilari e affascinanti del mondo dei frattali. La geometria frattale ha al giorno d’oggi molte applicazioni pratiche che permettono di risolvere problemi che spaziano dalla geologia, all’astronomia fino alla biologia.

Buona visione del documentario.


domenica 21 settembre 2014

La sezione aurea

La sezione aurea è sempre esistita, sia nel nostro Universo, sia nella nostra casa: la Terra. La sua storia è antica di 3 millenni; rappresenta lo standard di riferimento della perfezione e dell’armonia. I primi che la studiarono furono i greci che la utilizzarono in architettura e scultura. Numerosi artisti e matematici la approfondirono nel corso dei secoli. Uno dei più importanti matematici del medioevo, Fibonacci, scrisse il Liber Abaci, un libro che introdusse l’algebra araba nel mondo occidentale. In questo libro compare anche il rapporto aureo, considerato come un numero che dona perfezione. Qui compare anche la cosiddetta successione di Fibonacci, ossia una serie di numeri che parte dal numero zero:

0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55…

i successivi sono la somma dei precedenti fino all’infinito. Questi numeri sono i numeri aurei. Dividendo due numeri ci si accorge che, più andando avanti, più il risultato diventa sempre più vicino al numero aureo 1,61803…

In natura troviamo innumerevoli esempi di proporzioni auree; le conchiglie dei molluschi gasteropodi, ad esempio, hanno una forma a spirale che è detta spirale aurea. L’esempio che meglio rappresenta la spirale aurea è il guscio del Nautilus.

Anche molte galassie presentano una forma a spirale che approssima molto bene la spirale aurea, come vediamo ad esempio nella galassia M74, visibile e fotografabile con piccoli telescopi nella costellazione dei Pesci.

Nel seguente filmato possiamo vedere una bella spiegazione della sezione aurea in molti dei suoi aspetti più interessanti. Si passa dalla matematica alla pittura, dalla natura alla fotografia. Si tratta di una notevole ricerca realizzata dalla classe 3a A del Liceo Scientifico “G. Spezia” di Domodossola. 29 minuti di un vero e proprio documentario in cui, con esempi semplici ed incisivi, potrete capire molte cose sulla sezione aurea.

Buona visione a tutti.


mercoledì 17 settembre 2014

Oro falso: come si riconosce.

L’oro è un metallo prezioso che nella nostra società ha un valore intrinseco anche se la sua quotazione può cambiare. Nel passato questo metallo veniva usato per scambi di merci tra Paesi le cui monete avevano valore proprio in virtù del materiale con cui erano fatte. Con l’oro si forgiavano monete e lingotti che venivano utilizzati per i pagamenti.

Monete d'oro

Ma come verificare che una moneta, un lingotto o un gioiello siano veri? A un esame visivo è quasi impossibile capire se un oggetto invece di essere di oro zecchino è stato ottenuto mescolando metalli diversi, o semplicemente placcato in oro. Scalfire l’oggetto o valutarne la resistenza alla deformazione attraverso un morso, come si vede nei film western, sono metodi che possono essere utilizzati per riconoscere oggetti falsi; questi metodi tuttavia rovinano irrimediabilmente gli oggetti stessi.

Si racconta che per primo, Archimede escogitò un esperimento per verificare la purezza di una corona costruita per il tiranno di Siracusa Gerone II da un orafo di fiducia, senza intaccarne la bellezza.

Archimede si basò sull’osservazione che due quantità di uguale massa di argento e oro, immerse in un vaso colmo d’acqua, fanno fuoriuscire quantità di liquido differenti. Egli confrontò quindi la quantità di acqua fuoriuscita dal vaso immergendo prima la corona, poi una quantità di oro puro di uguale massa. Racconta l’architetto e scrittore romano Vitruvio: “Onde discorrendo sopra quel che più usciva fuori, ponendovi la corona, che ponendovi la massa, ritrovò il mescolamento dell’argento con l’oro, e insieme il manifesto furto dell’orefice”.

L’esperimento progettato da Archimede si basa sul fatto che l’oro ha una densità molto alta (19,3 g/cm3), superiore a quella di molti altri metalli. Ed è proprio determinando la densità, attraverso misure di massa e di volume, che è possibile smascherare eventuali inganni.


martedì 16 settembre 2014

La spinta di Archimede

In quale modo la spinta di Archimede determina quando un corpo andrà a fondo?

In questo esempio sperimentale vedremo come analizzare i dati per determinare la spinta di Archimede che agisce su un corpo.

 

Materiale occorrente

- corda lunga 50 cm

- sasso

- Dinamometro

- Contenitore di dimensioni sufficienti a contenere il sasso

- Vaschetta di plastica

- Spugna

- Tovaglioli di carta

- Pesetto da 100 g

- Pezzo di legno legato a un piombino da pesca

- Cilindro graduato da 250 ml.

 

Procedimento

1. Ricopia la tabella mostrata alla fine del post

2. Lega un’estremità della corda al sasso e l’altra estremità al dinamometro. Tieni il dinamometro all’estremità libera, in modo che il sasso rimanga sospeso. Misura e annota nella tabella il suo peso in aria.

3. Poni il contenitore in posizione verticale nella vaschetta di plastica e riempilo completamente con acqua, avendo cura di non versare acqua nella vaschetta di plastica.

4. Abbassa il sasso legato al dinamometro nel contenitore, fino a quando non è completamente immerso nell’acqua (ma senza fargli toccare il fondo). Annota nella tabella il peso apparente in acqua del sasso. Rimuovi il sasso dal contenitore.

5. Rimuovi con cura il contenitore dalla vaschetta di plastica, evitando che si versi altra acqua. Versa l’acqua contenuta nella vaschetta nel cilindro graduato. Annota il volume dell’acqua spostata in tabella.

6. Ripeti i passaggi ad 2 a 5, prima con il pesetto da 100 g e poi con il pezzo di legno legato al piombino da pesca.

7. Per determinare la spinta di Archimede per ogni oggetto, sottrai il peso apparente in acqua dal suo peso in aria. Annota questi valori in tabella.

8. Calcola il peso dell’acqua spostata da ogni corpo (1 mL di acqua pesa 0,0098 N). Annota i valori in tabella.

 

Analisi e conclusioni

- Quale forza è responsabile della differenza tra il peso di un oggetto in aria e il suo peso apparente in acqua?

- In quale modo la spinta di Archimede è legata al peso del liquido spostato?

- Definisci la spinta di Archimede e descrivi due modi per misurarla e calcolarla.

- Spiega che cosa fa galleggiare o affondare un corpo, utilizzando i termini spinta di Archimede, peso, forza, densità e gravità.

 

OGGETTO PESO IN ARIA (N) PESO APPARENTE IN ACQUA (N) SPINTA DI ARCHIMEDE (N) VOLUME ACQUA SPOSTATA (mL) PESO ACQUA SPOSTATA (N)
Sasso          
Pesetto da 100 g          
Blocco di legno con piombino          


lunedì 8 settembre 2014

La Meccanica Quantistica spiegata a chi non ne sa nulla (video conferenza)

Ho trovato su YouTube questa interessante conferenza sulla Meccanica Quantistica. Come dice il titolo, questa conferenza spiega questa teoria basilare del nostro Universo a chi non ha basi scientifiche. Devo dire la verità: di solito non sono entusiasta riguardo alla divulgazione e semplificazione “estrema” di teorie che per essere capite in maniera adeguata richiederebbero conoscenze matematiche notevoli. Il pericolo di interpretazioni non corrette è sempre dietro l’angolo. La difficoltà è che fare scienza è una cosa, interpretare la scienza è cosa ben diversa. In molti casi però sono contento quando anche i “non addetti ai lavori” possono sapere che esistono teorie che hanno cambiato in maniera profonda la nostra visione della realtà.

Nel filmato interviene Roberto Battiston, Ordinario di Fisica all'Università degli studi di Trento.

Buona visione a tutti.


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lunedì 7 luglio 2014

Il moto dei proiettili (video)

In questo filmato possiamo vedere una descrizione del moto dei proiettili secondo le leggi della Fisica. Vedrete quali sono i parametri che determinano la traiettoria di un proiettile conoscendo le condizioni iniziali del moto.

Buona visione a tutti.

lunedì 7 aprile 2014

La relatività non è per nulla relativa!

C'è una bella differenza tra Relatività e "relativismo". Molti, che non hanno conoscenze scientifiche approfondite, credono che la teoria della Relatività affermi che "tutto è relativo". Questa visione è profondamente sbagliata.

Alcune cose non sono relative, ad esempio la Prima Guerra mondiale è accaduta prima dell'uscita del film Guerre Stellari. Altri concetti invece sono relativi come il caldo e il freddo, il bello e il brutto, il grande e il piccolo.

In fisica i concetti "relativi" non vengono presi in considerazione. Al posto del grande e del piccolo, viene assunto il concetto di lunghezza, area o volume, al posto di caldo e freddo, si parla di temperatura, ecc...

La Teoria della Relatività Speciale afferma che lo spazio e il tempo sono relativi solo perché la loro "unione", lo spazio-tempo, è un concetto assoluto. Cioè un intervallo di spazio-tempo non varia al variare dell'osservatore che lo misura. La conseguenza è che gli intervalli di spazio e di tempo, invece, presi separatamente, devono variare a seconda dell'osservatore che li misura.

Un altro postulato della Relatività è che la velocità della luce è uguale per tutti gli osservatori che la misurano. La Relatività avrebbe dovuto chiamarsi in modo diverso... ;-)

Nel seguente filmato possiamo vedere una brillante spiegazione del fatto che la Relatività non è per niente relativa. Si tratta di un video in inglese, ma con i sottotitoli (sempre in inglese) e quindi la difficoltà di traduzione è molto bassa.

Buona visione a tutti.

venerdì 7 marzo 2014

Tre modi semplici per viaggiare nel tempo (e tre modi più complicati...)

Viaggiare nel tempo può essere complicato e anche abbastanza pericoloso, quindi non ci soffermiamo sugli aspetti più paradossali dei viaggi nel tempo. Invece parliamo di alcuni modi semplici per viaggiare nel tempo senza lasciare la propria casa.

1) Non fare niente. Stai già viaggiando nel tempo! Ad esempio, se stai guardando il filmato sotto, a questo punto sono già passati 15 secondi. Quindi siamo tutti dei viaggiatori nel tempo. Ovviamente si tratta di un tipo di viaggio molto noioso. Sarebbe più interessante viaggiare nel tempo rispetto ad altre persone.

2) Comincia a camminare. In questo modo si viaggia nel tempo relativamente a qualcuno che, nello stesso sistema di riferimento, è fermo! Nella Teoria della Relatività Speciale, infatti, il tempo e lo spazio sono intimamente legati a formare lo "spaziotempo" e un corpo che si muove rispetto ad un altro sperimenta un trascorrere del tempo più lento. Se si fa una passeggiata intorno all'isolato, si diventa 3 femtosecondi più giovani rispetto al vicino di casa che è rimasto fermo a casa!

3) Alzati! Adesso, essendo più lontano dal centro della Terra, la forza di gravità è più debole. Nella Teoria della Relatività Generale, il trascorrere del tempo dipende dall'intensità del campo gravitazionale. Il questo modo alzandosi si è viaggiato nel tempo rispetto a chiunque sia rimasto seduto. Maggiore gravità significa tempo più lento. Se si sta in piedi per un minuto, i piedi invecchiano 10 femtosecondi in meno rispetto alla testa.

Ma qualche modo per viaggiare nel tempo che permetta di spostarsi qualcosa in più di qualche femtosecondo? Basta guardare il seguente filmato per vedere come fare.

Buona visione a tutti.

martedì 4 marzo 2014

Analisi matematica 1 - funzioni reali di variabile reale e dominio di una funzione.

In questo video (a cura del prof. S. Bonafede) possiamo vedere una breve, ma chiarissima, lezione sulle funzioni reali di variabile reale e sul dominio di una funzione. Si tratta di uno degli argomenti più basilari di un tipico corso di Analisi matematica 1.

In soli 7 minuti e mezzo potrete capire qualcosa in più su questo argomento.

Buona visione a tutti.

domenica 23 febbraio 2014

La conduzione del calore (video esperimento)

Un semplice esperimento sulla conduzione del calore che tutti possono facilmente realizzare in casa.

Prepariamo una ciotola con tre cucchiai:
- uno di legno
- uno di plastica
- uno di metallo.

Usiamo un pezzettino di burro per attaccare un mattoncino Lego ad ogni cucchiaio.

Versiamo acqua calda nella ciotola e aspettiamo...

Il mattoncino Lego attaccato al cucchiaio di metallo si stacca dopo 5 minuti. Il mattoncino attaccato al cucchiaio di plastica resiste per circa 30 minuti. Dopo 35 minuti cade anche il mattoncino attaccato al cucchiaio di legno.

Nel filmato possiamo vedere come fare esattamente e cosa succede.

Buona visione a tutti.



La bilancia di Cavendish

L'esperimento della bilancia di Cavendish fu eseguito nel 1797-98 dallo scienziato inglese Henry Cavendish. Egli seguì un metodo consigliato e un apparato costruito dal geologo John Mitchell che era morto nel 1793. L'apparato era una "bilancia di torsione", in pratica si trattava di una sbarra metallica orizzontale con due sfere metalliche alle estremità.

L'attrazione gravitazionale prodotta da una coppia di masse produce una rotazione dell'apparato. In questo modo fu possibile una prima misurazione della costante di gravitazione universale G.

L'esperimento diventò molto popolare perché la determinazione di G permise il calcolo della massa terrestre.

In questo breve video possiamo vedere in maniera schematica il funzionamento della bilancia di Cavendish.

Buona visione.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...