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domenica 4 settembre 2016

Giocattoli a pannelli solari (automobile e grillo)

Esistono diversi giocattoli che funzionano senza batteria e sono alimentati da pannelli solari. In questo filmato possiamo vedere un grillo e una automobilina a pannelli solari. Questi due prodotti sono reperibili ai seguenti link:

Grillo a pannello solare.

Mini automobile con pannello solare.

Il sito a cui si fa riferimento è Bank Good. Qui è possibile trovare molte cose a prezzi interessanti.

Buona visione del filmato che mostra grillo e auto a pannelli solari. Alla fine viene mostrata anche una “culla di Newton” detta anche Biglie di Newton.


giovedì 25 agosto 2016

Pannello solare e generatore eolico fai da te

In questo video possiamo vedere come costruire sia un pannello solare fotovoltaico, sia un generatore eolico. Entrambi, ovviamente, fai da te Winking smile. Ovviamente l’utilità di un doppio generatore consiste nel fatto che è possibile avere energia sia di giorno che di notte. In molti casi, infatti, è necessario avere energia di notte (ad esempio in un campeggio senza corrente elettrica) e poi di giorno si possono ricaricare eventuali batterie con un pannello solare. Di notte la turbina eolica può aiutare a non fare scaricare le batterie troppo rapidamente.

In effetti l’eolico ad uso “personale” non si è sviluppato moltissimo negli ultimi anni, forse perché di notte queste turbine possono fare rumore e disturbare il sonno, quindi apparentemente non sono una comodità. Tuttavia una turbina eolica di queste dimensioni non fa molto rumore, soprattutto se si riesce a sistemare a qualche metro di distanza.

Buona visione del filmato e spero che lo troviate interessante.


lunedì 22 agosto 2016

Pannello fotovoltaico fatto in casa. Come costruirlo con progetto fai da te.

Se cercate un semplice video che mostra come poter costruire un pannello fotovoltaico 100% home made, siete arrivati nel blog giusto!

Un pannello fotovoltaico è un dispositivo optoelettronico, composto da celle fotovoltaiche, in grado di convertire l'energia solare incidente in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico, tipicamente impiegato come generatore di corrente in un impianto fotovoltaico. Può essere meccanicamente preassemblato a formare un pannello fotovoltaico, pratica caduta in disuso con il progressivo aumento delle dimensioni dei moduli, che ne hanno di fatto incorporato le finalità. Può essere esteticamente simile al pannello solare termico, ma, pur avendo entrambi l'energia solare (radiazione solare) come fonte di energia primaria, hanno scopi e funzionamento differenti.

In questo filmato possiamo vedere le istruzioni da seguire per costruire il tuo pannello fotovoltaico!


sabato 28 maggio 2016

Turbine eoliche: la più potente del mondo è la Enercon E126

Qual è la turbina eolica più potente del mondo? Stiamo parlando della gigantesca Enercon E126. Altezza 135 metri, diametro del rotore 126 metri, altezza totale 198 metri, potenza generata 7,58 megawatt. Il peso delle fondamenta di questa grande turbina eolica è di 2500 tonnellate, la torre invece pesa 2800 tonnellate. La cabina pesa 128 tonnellate, il generatore 220 e il rotore con le pale 364. Il peso totale si aggira quindi intorno alle 6000 tonnellate. La prima turbina eolica di questo modello fu installata a Emden, in Germania, nel 2007.

Il “prezzo di listino” di una unità Enercon E126 è di 14 milioni di dollari (spese di installazione escluse).

In questo filmato possiamo vedere una spettacolare e affascinante presentazione di questa gigantesca turbina eolica.

Buona visione a tutti.


lunedì 25 aprile 2016

Auto ad energia solare. Archimede è il prototipo made in Siracusa.

Archimede solar car 1.0 è un prototipo low cost di auto elettrica alimentata ad energia solare. Questo interessante prototipo è stato presentato presso il Polo Bioscientifico dell’Università di Catania.

Ha una scocca lunga 4,5 metri e raggiunge una velocità massima di 75 km/h. La cosa più interessante, però, è che la sua autonomia è potenzialmente illimitata. La vettura è stata ideata e realizzata da Futuro Solare ONLUS grazie al sostegno del Comune di Siracusa e dell’azienda Enecom Power Hf di Torino, al coordinamento scientifico del prof. Rosario Lanzafame e alla collaborazione di allievi ingegneri e piccole realtà imprenditoriali siciliane.

Ovviamente si tratta di una realizzazione molto interessante e che può portare a notevoli sviluppi nel campo delle auto ed energia elettrica e ad energia solare. Personalmente sono convinto che lo sviluppo in questo campo sia abbastanza avanzato, ciò che manca è l’interesse del “grande pubblico” che ancora vede l’automobile come uno “status symbol” e non come un mezzo di trasporto. E manca anche la visione “ecologica” dell’automobile che non viene scelta per le sue caratteristiche di economicità e di basso impatto sull’ambiente, ma in base all’estetica e alla “potenza” a suon di cavalli vapore. Si spera che questa “mentalità” cambi anche grazie a Archimede Solar Car 1.0.

Per ulteriori dettagli su Archimede solar car 1.0, potete guardare il seguente filmato. Buona visione a tutti.


giovedì 14 aprile 2016

Pannello solare termico fai da te a basso costo (video)

E’ possibile costruire un pannello solare termico fai da te senza usare sofisticate tecnologie? Sì che è possibile! A tal proposito, nel video che vi presento possiamo vedere come costruire in maniera semplice e a basso costo un pannello solare termico (che quindi produce acqua calda, non corrente elettrica). Vedrete che la costruzione è molto semplice e il pannello solare si riesce a completare in pochi passaggi. Basta avere un pannello di legno, un sacco dell’immondizia di quelli neri, un tubo di gomma il più lungo possibile, una pompa e il gioco è fatto. Dalla semplicità si arriva facilmente all’efficienza. Basterà un pannello solare del genere per avere acqua calda senza fare uso della corrente elettrica o del gas. Nell’esempio mostrato in questo filmato l’acqua passa da una temperatura ambientale di 22 °C ad una temperatura massima di circa 40 °C; non male per un impianto del genere, anzi, direi che è quasi sorprendente.

Molto probabilmente il pannello solare presentato nel video è migliorabile dal punto di vista funzionale (magari applicando un tubo più lungo e arrotolato “a girella”) e anche dal punto di vista estetico (montandolo all’interno di un box trasparente), ma il mio parere è che questo modo di progettare e realizzare “minimalista” è davvero interessante e incontra di più i miei gusti personali.

Buona visione del filmato.


domenica 10 aprile 2016

Come costruire un generatore eolico fai da te

In questo video possiamo vedere come costruire un generatore eolico con motoriduttore di microonde. Una delle cose più interessanti di questa realizzazione è che il progetto è totalmente costruito con materiale riciclato.
Questa è solo la prima parte di questo progetto, a breve seguirà la parte elettrica con accumulatori, regolatore di carica e inverter da 500W continui.

Buona visione a tutti.

 


martedì 1 dicembre 2015

Caricabatterie solare USB fai da te

E’ facile costruire un caricabatterie solare USB fai da te. L’autore di questo video ci avverte che non è difficile, ma occorre avere una minima conoscenza dell’elettronica di base. In questo caso, con pochi componenti è possibile realizzare questo piccolo progetto. Il filmato che segue, in ogni caso, ci guiderà passo per passo alla realizzazione di questo interessante caricabatterie solare USB.

Buona visione a tutti.


martedì 1 settembre 2015

Impianto fotovoltaico autocostruito (fai da te)

Un altro interessante filmato dedicato ad un impianto fotovoltaico fai da te. Quasi un mini documentario della durata di poco meno di 15 minuti che descrive in dettaglio tutte la parti di questa bellissima realizzazione. Vi rimando subito al video.

Buona visione a tutti.


domenica 12 aprile 2015

Mini turbine eoliche domestiche da un giovane imprenditore di 17 anni

Di solito crediamo che gli imprenditori giovanissimi (soprattutto quelli impegnati nel campo delle energie rinnovabili) siano roba da Stati Uniti, ma non è sempre così! Con piacere leggiamo questo trafiletto che altrimenti sarebbe rimasto abbastanza ignorato:

“Lo stabilimento, nato per consentire la produzione del nuovo modello di turbina domestica, è diventato ben preso terreno fertile per ulteriori progetti made in Italy da promuovere all’estero attraverso un vivace incubatore di imprese. Il tutto senza finanziamenti pubblici. L’orizzonte del giovane imprenditore Gianluigi Parrotto si allarga sulle orme di un cammino avviato nel 2013 con una start-up, impresa inglobata nell’attuale azienda: se prima gli aerogeneratori venivano prodotti a Brescia, oggi grazie al successo commerciale riscosso dal mini impianto eolico e grazie al supporto economico di alcuni investitori statunitensi, il sogno del giovanissimo imprenditore si trasferisce al Sud, promettendo interessanti prospettive future. A 17 anni Perrotto ha creato il primo prototipo di pala eolica al servizio delle famiglie. La sfida è quella di continuare a puntare sulla ricerca per offrire a questo Paese nuove occasioni di sviluppo.”

Molto bene, facciamo i nostri complimenti ed in bocca al lupo a Perrotto e che la sua iniziativa possa prosperare in futuro.

Nel seguente filmato possiamo vedere Gianluigi Perrotto intervistato per descrivere brevemente la sua esperienza.

Buona visione a tutti.


Eolico verticale fai da te

Un’altra proposta per una turbina eolica ad asse verticale rigorosamente fai da te. In questo blog non perdo l’occasione per mostrare risorse e filmati che riguardano le energie rinnovabili in casa con delle interessanti costruzioni fai da te. In questo caso si tratta di un prototipo di una turbina eolica e l’utente che ha realizzato e il filmato (e la turbina eolica) ci avverte che “manca l'alternatore magneti permanenti che verrà montato in basso con catena alla ruota dentata”. Speriamo che possa in breve completare la realizzazione per mostrarcela con le sue piene funzionalità.

Intanto guardiamo il suo filmato della sua turbina eolica ad asse verticale. Buona visione a tutti.


domenica 22 marzo 2015

Impianto fotovoltaico portatile a costo zero

Un impianto fotovoltaico portatile può essere molto utile per sostituire i rumorosi e puzzolenti gruppi elettrogeni ed per avere sempre a disposizione energia elettrica. In questo video vediamo come l’utente di Youtube Basilio Busà è riuscito a costruire un semplice impianto fotovoltaico portatile facendo uso di un carrello porta attrezzi su due ripiani, un pannello fotovoltaico, un amperometro/voltmetro, un regolatore di carica, un inverter da 500 W, due batterie da 60A. Questo dispositivo è davvero molto interessante e facile e versatile da usare.

Vi rimando alla visione del breve filmato per avere più informazioni.

Buona visione di questo interessante impianto fotovoltaico portatile.


venerdì 6 marzo 2015

Pannello fotovoltaico a diodi: una interessante innovazione

I pannelli solari fotovoltaici senza silicio sono un realtà. In questo video (della durata di soli 2 minuti) possiamo vedere una breve descrizione di pannelli fotovoltaici a diodi per lo sfruttamento dell’energia solare che presentano un’efficienza molto maggiore dei pannelli fotovoltaici basati sul silicio.

Un pannello di dimensioni 1600x1000 mm può produrre una potenza di 984 watt con una efficienza del 64%. Inoltre abbiamo un lifetime (tempo di vita) di 50 anni, che è molto più elevato rispetto a quello dei pannelli solari fotovoltaici tradizionali. Nel video è possibile vedere un confronto tra questo nuovo sistema di realizzazione dei pannelli fotovoltaici e quello tradizionale.

Buona visione del filmato.


sabato 31 gennaio 2015

Come realizzare un impianto fotovoltaico fai da te (video)

Come posso realizzare un impianto fotovoltaico fai da te? (tratto da qui).

Ecco gli argomenti trattati in questo post:

1) Le autorizzazioni e la connessione in rete.

2) Come realizzare un impianto fotovoltaico fai da te.

3) L’impianto fotovoltaico fai da te con i kit fotovoltaici.

4) Cosa contiene un kit fotovoltaico?

5) Come gestire le pratiche burocratiche nel caso del fotovoltaico fai da te?

6) Realizzare un impianto fotovoltaico fai da te: quali sono i vantaggi?

 

Le autorizzazione e la connessione in rete

Se i pannelli che si utilizzano sono amovibili non necessitano di nessuna autorizzazione comunale. Se invece i pannelli si fissano sul tetto della casa (senza modificarne la sagoma) avranno bisogno nella gran parte dei casi di una semplice comunicazione preventiva all’ufficio tecnico del Comune. Per i piccoli impianti domestici, in genere, le autorizzazione non sono un problema.

Connettere l’impianto alla rete elettrica non è obbligatorio. Si possono utilizzare i propri pannelli per produrre energia e poi accumularla in batterie, oppure auto-consumarla tutta sul momento. Attenzione: fare un piccolo impianto non connesso in rete non vuol dire che la casa rimane staccata dalla rete Enel. L’utente, ogni volta che ne ha bisogno, continua a prelevare elettricità dalla rete. L’impianto fotovoltaico, invece, non può mai immettere in rete l’energia prodotta.

Realizzare un piccolo impianto autonomo dalla rete ha il vantaggio di essere libero dagli aggravi degli allacciamenti in rete: costi, burocrazia, adeguamenti normativi, ecc… D’altro canto ha lo svantaggio di non poter immettere in rete il surplus produttivo dell’impianto.

Nel filmato è possibile leggere gli altri punti trattati.

Buona visione a tutti.


sabato 6 dicembre 2014

Caricabatteria cellulare con pannelli solari fai da te

Un caricabatteria fotovoltaico per cellulare è molto comodo in tutti quei casi in cui ci si trova il luoghi dove non possiamo collegarci con la rete elettrica. Questo succede in alta montagna o nei campeggi più fuori mano. In questo filmato possiamo vedere come realizzare questo caricabatteria fotovoltaico riciclando le classiche lampade solari da giardino. Ne bastano tre di queste lampade. Perché costruire da soli un caricabatterie fotovoltaico se lo si potrebbe comprare già pronto? Perché l’autocostruzione è una passione, credo. L’utente che ha postato questo video di YouTube ha scelto la strada dell’autocostruzione perché già possedeva alcune lampade solari da giardino.

Le istruzioni di assemblaggio del caricabatterie sono chiare e semplici. Consiglio di vedere il filmato perché potrebbe essere un ottimo spunto per tutti coloro che sono appassionati di autocostruzione.

Buona visione.


martedì 30 settembre 2014

Le fonti energetiche: classificazione.

L’energia si trova dappertutto, ma solo una piccola parte è effettivamente disponibile per essere recuperata, trasformata, trasportata e utilizzata con le tecnologie oggi disponibili. In fondo, la materia stessa è una forma estremamente condensata di energia, come ha dimostrato Albert Einstein con la celebre equazione E = mc2, secondo cui una certa massa m di materia può liberare un’energia E pari al prodotto della massa medesima per la velocità della luce c al quadrato. Tuttavia, solo in condizioni particolarissime e con particolari tecnologie riusciamo a sfruttare questa enorme potenzialità.

Le fonti primarie

Quella piccola parte di energia effettivamente sfruttabile dall’uomo con le tecnologie attuali è contenuta nelle cosiddette fonti primarie. Una fonte di energia è definita primaria quando è presente in natura e quindi non deriva dalla trasformazione da parte dell’uomo di nessuna altra forma di energia. Rientrano in questa categoria i combustibili direttamente utilizzabili (petrolio grezzo, gas naturale, carbone), l’energia nucleare, l’energia del sole, del vento, dell’acqua e delle biomasse. D’altra parte, la stessa parola “fonte”, benché usatissima, non è appropriata dal punto di vista fisico: non c’è nulla che generi energia dal nulla! Essa va intesa semplicemente in riferimento all’uomo (e alle sue tecnologie) e quindi alle nostre capacità di conversione. Cento anni fa l’uranio non sarebbe stato considerato una fonte di energia e duecento anni fa nemmeno il gas naturale.

Tra le fonti primarie, quelle più utilizzate sono i combustibili fossili. Quelli solidi, le cui caratteristiche sono riassunte nella tabella sotto, derivano dalla carbonizzazione di biomasse legnose e per questo hanno contenuti di carbonio che variano dal 50% per i carboni più recenti a oltre il 90% per quelli più antichi.

I principali combustibili solidi derivati da biomasse

Torba carbonizzazione di vegetali erbacei, mescolata con terriccio, nessun uso industriale
Lignite carbonizzazione di piante ad alto fusto
Litantrace è il carbon fossile, bassa umidità, basso tenore di ceneri, viene distillato per produrre coke e gas combustibili
Antracite termine estremo del processo di carbonizzazione, basso tenore di sostanze volatili, difficoltà all'innesco, uso domestico per riscaldamento
Coke porzione di litantrace solida dopo riscaldamento a 900-1000 °C in assenza di aria, pregiato se poco poroso e resistente a compressione, è utilizzato in altoforno

Anche il petrolio si è formato in tempi geologici in seguito all’alterazione termica di depositi di materiale organico accumulatosi in diverse migliaia d’anni e ricoperto successivamente da strati impermeabili che ne hanno impedito la fuoriuscita e dispersione nell’ambiente. Il petrolio è un liquido denso, vischioso, dall’odore caratteristico e di colore variante da giallo-bruno a nerastro, costituito principalmente da una miscela di idrocarburi naturali liquidi (olio) e, in proporzione minore, gassosi (gas naturale) e solidi (bitumi e asfalti). Si concentra in bacini sedimentari, all’interno di rocce porose, dove è presente in gocce invisibili a occhio nudo. In genere in queste rocce si ritrovano gas, petrolio e acqua distribuiti secondo la loro densità: il gas, più leggero, negli strati più alti bloccato dagli strati impermeabili; sotto, il petrolio; e alla base, l’acqua, più pesante. La composizione del petrolio può variare sensibilmente a seconda del giacimento e si usa distinguere fra oli pesanti (minore di 26° API, una scala fissata dall’American Petroleum Institute, in sigla appunto API), medi (scala API compresa tra 26° e 34°) e leggeri (sopra 34°), i più pregiati. Un altro parametro importante per la caratterizzazione del greggio è il contenuto di zolfo: il greggio viene detto sweet (dolce) quando il contenuto di zolfo è inferiore alle 0,5% in volume, e medium sour e sour (acido) rispettivamente quando il contenuto di zolfo è compreso fra lo 0,5% e l’1,5% o superiore. I greggi a basso contenuto di zolfo sono di maggior valore perché se ne possono ottenere derivati più pregiati nei processi di raffinazione (vedi tabella sotto).

I principali combustibili liquidi derivati dal petrolio.

Benzina prima frazione di distillazione (Temperatura di ebollizione = 30-200 °C), miscela di idrocarburi con 4-12 atomi di C, alta volatilità, elevato potere antidetonante
Cherosene seconda frazione di distillazione (T.eb. = 150-280 °C), densità più elevata della benzina, bassa volatilità, usato per alimentazione di motori a turbina, riscaldamento
Gasolio    terza frazione di distillazione (T.eb. = 250-350 °C), usato per motori diesel, elevata tendenza all'accensione spontanea
Oli combustibili residui della distillazione, viscosità variabile, ma piuttosto elevata

Il gas naturale è una miscela di vari gas fra cui principalmente metano (fra il 70 e 90%) ed etano, butano, propano e pentano, tutti composti più o meno complessi del carbonio. Agli inizi è stato considerato una iattura dai petrolieri quando usciva dai pozzi e solo nella seconda metà del ‘900 si è cominciato a sfruttarlo commercialmente grazie allo sviluppo di tecnologie per la compressione e il trasporto. Nel caso dell’energia nucleare si distingue tra fusione e fissione. Il processo di fusione nucleare è quello che alimenta le stelle e, in particolare il Sole: sotto l’effetto di enormi pressioni e temperature, nuclei di atomi leggeri – tipicamente isotopi di idrogeno, deuterio e trizio – si uniscono in un nucleo più pesante. In questo tipo di reazione il nuovo nucleo costituitosi e il neutrone liberato hanno una massa totale leggermente inferiore (circa l’1%) della somma delle masse dei nuclei reagenti con conseguente liberazione di un’elevata quantità di energia (seconda la già citata legge E = mc2) che conferisce al processo caratteristiche fortemente esotermiche. La reazione incontrollata di fusione nucleare è stata già utilizzata nella cosiddetta “bomba H”; sulla fusione controllata si sta lavorando da decenni, purtroppo non è stato ancora raggiunto alcun risultato di pur minimo interesse pratico, a causa di una serie di ragioni di carattere tecnico fra cui la difficoltà di raggiungere e mantenere le enormi temperature necessarie (oltre 10 milioni di gradi) per innescare la fusione.

Nella fissione nucleare (il processo che alimenta le attuali centrali nucleari per la produzione di energia) il nucleo di atomi pesanti è scisso tramite il bombardamento con neutroni o altre particelle elementari in frammenti. La somma della massa dei nuclei e delle altre particelle formatasi dalla reazione è inferiore a quella del nucleo iniziale e del neutrone utilizzato per bombardarlo (di circa lo 0,1%), con conseguente liberazione di energia. Dal momento che nella reazione di fissione si liberano altri neutroni, se la massa di materiale fissile è sufficientemente alta (se cioè si raggiunge la massa critica) si innesca una reazione a catena che può essere controllata come nelle centrali nucleari o incontrollata come nelle bombe atomiche sganciate nell'agosto del 1945 su Hiroshima e Nagasaki.

 

Le fonti secondarie

Le fonti secondarie sono quelle che possono essere utilizzate solo a valle di una trasformazione di energia. La benzina e il gasolio utilizzati nei trasporti vengono per esempio prodotti tramite raffinazione del petrolio. L'energia elettrica prodotta tramite centrali termiche alimentate con combustibili fossili è tipicamente una fonte di energia secondaria. Il fatto che le fonti primarie siano disponibili in natura non significa che non siano necessari interventi più o meno rilevanti per po' cric sfruttare commercialmente. Le sabbie bituminose del Canada, r esempio, richiedono speciali tecnologie facenti uso di vapore o solventi (e quindi energeticamente costose) per ricavare petrolio. Anche l'estrazione di petrolio in mare (offshore) o tramite iniezione di acqua o gas può richiedere un notevole investimento energetico. Questo è vero anche nel caso della produzione di uranio. Quello Utilizzabile negli impianti di fissione nucleare è solo l'uranio con 235 neutroni (indicato quindi come U235), che si trova in concentrazioni molto inferiori al più comune e meno radioattivo isotopo U238 (detto isotopo perché ha lo stesso numero di protoni dell'U235, ma un maggior numero di neutroni). Per passare da una concentrazione media in natura di uranio 235 dello 0,7% a quella del 3%, necessaria per far funzionare impianti nucleari ad acqua leggera, è necessario sottoporre il minerale a un processo di arricchimento energeticamente molto costoso perché, essendo i due isotopi dello stesso elemento, non è possibile separarli per via chimica ma per diffusione o centrifugazione utilizzando la piccolissima differenza in peso (meno dell'1,5%). Il plutonio 239, utilizzato come materiale fissile nelle centrali autofertilizzanti, non esiste in natura e quindi va classificato come fonte secondaria.

 

Fonti rinnovabili e non rinnovabili

Le fonti primarie possono poi essere classificate come fonti rinnovabili e fonti non rinnovabili (o esauribili). Queste ultime sono notoriamente petrolio, gas e carbone, dal momento che la loro coi naturale richiede tempi geologici. Anche l'uranio non è una fonte rinnovabile. Al contrario, solare, idroelettrico, eolico, geotermico e l'energia delle maree e del moto ondoso sono risorse rinnovabili perché si rigenerano in continuazione tramite fenomeni naturali. Questo è vero anche per l'energia ricavata dalle biomasse, sebbene queste ultime, pur rinnovabili, siano potenzialmente esauribili quando il tasso di sfruttamento è sistematicamente superiore a quello di rigenerazione. Per parte sua, l'idroelettrico è soggetto alla variabilità (e ai cambiamenti) del clima: benché il ciclo dell'acqua, alimentato dall'energia del sole, sia certamente inesauribile, tuttavia un bacino idroelettrico mal sfruttato può diventare temporaneamente improduttivo. Al contrario, sole, vento, maree, moto ondoso e calore della Terra possono essere considerate fonti sostanzialmente inesauribili (per quanto la convenienza del loro sfruttamento da un punto di vista commerciale dipenda da specifiche condizioni locali). A parte l'energia geotermica o quella prodotta con centrali nucleari, tutte le altre fonti di energia primaria sono direttamente o indirettamente alimentate dal Sole. I combustibili fossili si sono formati principalmente milioni di anni fa in processi geologici che hanno operato su immensi depositi di biomassa vegetale morta, prodotta a sua volta attraverso la fotosintesi clorofilliana che utilizza l'energia solare. Il vento è un movimento di masse d'aria generato da gradienti (variazioni) di pressione e temperatura originati dall'irraggiamento del Sole. Solare fotovoltaico e termico ricevono energia direttamente dal Sole. L'energia geotermica è dovuta in parte al decadimento di alcuni elementi radioattivi, fra cui l'uranio, e in parte dai lenti processi di raffreddamento del nucleo del pianeta che risalgono alla genesi della Terra.


Bibliografia: Energia e salute della Terra. (Giulio de Leo, Giulia Fiorese, Giorgio Guariso). Fondazione Achille e Giulia Boroli.


venerdì 19 settembre 2014

Turbina eolica fai da te in alluminio (tripala)

In questo video della durata di poco più di un minuto possiamo vedere una interessante turbina eolica fai da te. Si tratta di una turbina realizzata in alluminio, tripala, in configurazione ad asse orizzontale (quella più classica). Il diametro del rotore è di 2,5 metri. Durante la ripresa del filmato la velocità del vento era di 10 metri al secondo. Il vento è una risorsa molto interessante anche per essere sfruttata con piccole turbine eoliche che alimentano una singola abitazione. Ovviamente in Italia la maggior parte delle abitazioni sono immensi alveari condominiali che non consentono l’installazione di piccole turbine eoliche.

Tuttavia le abitazioni isolate in luoghi non cittadini potrebbero ben avvalersi di installazioni di turbine eoliche e pannelli solari. Invece sono ancora pochi che riescono a installare simili impianti, non so se per disinteresse o per le numerose difficoltà burocratiche. In realtà non mancano nemmeno le difficoltà tecniche; ad esempio una turbina eolica deve trovarsi ad una distanza minima dall’edificio e non tutti dispongono di simili spazi attorno ad una casa seppur isolata, inoltre è necessario che l’intensità media del vento sia sufficiente e anche questo non si può dare per scontato per tutti i luoghi (la velocità del vento deve essere di almeno 5 metri al secondo). In questi casi però si potrebbe pensare ad un impianto con pannelli solari fotovoltaici.

L’importante è che ci si attrezzi per l’uso di energie rinnovabili… Sorriso

Buona visione del filmato.


venerdì 12 settembre 2014

Pannello solare termico fai da te per autoproduzione acqua calda

In questo filmato possiamo vedere un pannello solare termico fai da te per la produzione di acqua calda. L’acqua viene accumulata in un piccolo boiler da 50 litri. La produzione di acqua calda di questo impianto è sufficiente per il fabbisogno di due persone.

Il pannello è formato da un tubo di gomma nero che si avvolge all’interno di un cassone, una configurazione classica per questo tipo di pannelli solari termici fai da te. Nell’impianto sono presenti anche una pompa per il ricircolo dell’acqua da 24V, un regolatore della velocità della pompa, un miscelatore, un termostato differenziale, un termostato deviazione acqua solare/gas, una sonda NTC del pannello. Si tratta davvero di un sistema costruito in maniera accurata.

Ma adesso vi lascio al filmato che vi mostrerà questo affascinante impianto di produzione di acqua calda basato su un pannello solare termico fai da te.

Buona visione a tutti.


giovedì 21 agosto 2014

Turbina eolica fai da te con bottiglie PET

Ecco una simpatica esperienza didattica per mostrare come il vento può indurre un movimento adatto a generare energia, cioè una rotazione. Si tratta di un lavoretto che si può fare insieme ai bambini per insegnare la cultura delle energie rinnovabili. Si tratta di una semplice turbina eolica fai da te realizzata tagliando opportunamente delle bottiglie PET e incollandole tra loro. Non genera alcuna energia, ma sicuramente riesce a girare quando c’è un po’ di vento Sorriso

Il filmato dura pochi secondi ma è sufficiente per capire come è stata realizzata questa piccola turbina eolica fai da te. Buona visione a tutti.


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giovedì 14 agosto 2014

Mini pannello solare fatto in casa (parte 3)

Ecco la terza ed ultima parte della serie di filmati dedicati alla costruzione fai da te di un mini pannello solare. Qui trovate la prima parte e qui la seconda parte.

In questo filmato potete vedere pro e contro riguardo l'incapsulamento delle celle solari in resina di poliestere o epoxy.

Materiali necessari:

- silicone

- stagno

- 10 celle fotovoltaiche 1” x 3”

- ribbon

- filo elettrico

- flux pen

- resina di poliestere o epossidica

- barra di alluminio

- un pezzo di vetro o plexiglass.

 

Strumenti necessari:

- saldatore

- forbici

- taglierino

- tester

- righello.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

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