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martedì 10 febbraio 2015

I Pilastri della Creazione (video)

I Pilastri della Creazione sono delle formazioni nebulari presenti all’interno del vasto complesso nebulare denominato M16 (nebulosa Aquila). Non difficile da vedere anche con un binocolo nella costellazione del Sagittario, la nebulosa Aquila è una delle più belle del cielo estivo. Per osservare i Pilastri della Creazione, invece, occorre usare un telescopio potente sotto un cielo molto scuro, oppure si possono vedere molto più facilmente nelle fotografie a lunga posa con telescopi non necessariamente molto grandi. La foto sotto mostra i Pilastri della Creazione in una immagine realizzata da me sommando 38 pose da 4 minuti ciascuna.

Pilastri della Creazione

L’immagine è un dettaglio della seguente, che mostra tutta (o quasi) l’estensione della nebulosa M16. Cliccando sulla miniatura la potete vedere ingrandita e potete leggere anche le informazioni tecniche della foto.

Recentemente il Telescopio Spaziale Hubble ha realizzato un’altra immagine dei Pilastri della Creazione, dopo 20 anni dalla prima che era stata fatta. Nel seguente video possiamo vedere l'immagine astronomica più celebre commentata, per il pubblico di Media INAF, dalla persona che prima al mondo ebbe occasione d’ammirarla: Paul Scowen, l’astronomo dell’Arizona State University che nel 1995, insieme al collega Jeff Hester, coordinò la prima serie d’osservazioni della Nebulosa dell’Aquila con Hubble.

Guardando questo oggetto ciò che vediamo è l’ambiente nel quale si formano le stelle quando si separano dalla loro culla stellare. Si formano nel cuore di una nube molto densa di gas molecolare e spazzano via l’ambiente circostante mano a mano che si accendono ed emettono una radiazione intensa che comincia a scavare un buco all’interno della nube molecolare e quando, alla fine, questa bolla si estende fino a raggiungere il bordo esterno della nube molecolare, esplode, e quello che ora si vede è ciò che noi chiamiamo una nebulosa.

Nel filmato tutti i dettagli dell’intervista.

Buona visione a tutti.


mercoledì 4 febbraio 2015

Cielo di febbraio 2015 (video)

Cosa si potrà osservare nelle notti di febbraio 2015? Verso sud si consiglia di osservare i due ammassi aperti M46 ed M47. Venere sarà sempre più facile da osservare nel cielo del tramonto verso ovest. Giove sarà osservabile per quasi tutta la notte mentre Saturno sorgerà nelle ultime ore della notte. La Luna sarà piena il 4 febbraio e nuova il 19.

Nel filmato maggiori dettagli.

Buona visione a tutti.


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sabato 31 gennaio 2015

Un’altra Terra e un altro Sole. Il sistema di Kepler-444.

Un sistema planetario antichissimo: Kepler-444. Questa stella e i suoi 5 pianeti conosciuti si sono formati 11,2 miliardi di anni fa, quando l’Universo era ancora giovane (età dell’Universo: 13,8 miliardi di anni). Le dimensioni di questi 5 pianeti sono comprese tra quelle di Mercurio e quelle di Venere, si tratta quindi di pianeti rocciosi di dimensioni paragonabili a quelle della Terra. E’ una scoperta importante perché ci fa capire che i pianeti rocciosi simili alla Terra si sono cominciati a formare sin dalle fasi primordiali della vita dell’Universo. Da ciò si affaccia un’ipotesi affascinante e cioè che la vita possa essersi sviluppata molto presto nell’Universo e nella nostra Galassia.

Kepler-444

(Una raffigurazione pittorica del sistema planetario Kepler-444).

Nel seguente filmato possiamo ascoltare l’intervista a Alessandro Sozzetti dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, fra i firmatari dell’articolo su Kepler-444, che attualmente di trova in Cile per attività di ricerca.

Buona visione e buon ascolto.


sabato 24 gennaio 2015

Civetta, uomo che corre e vortice, tre sorprendenti oggetti celesti

Nel cielo invernale è possibile fotografare molti oggetti celesti davvero sorprendenti. Partiamo da una nebulosa a riflessione e ad emissione nella ricca costellazione di Orione. Si tratta di NGC 1977, chiamata “The Running Man” (l’uomo che corre). Il suo nome è dovuto ai contorni di una nebulosa oscura al suo interno che ricordano una forma umana nell’atto di correre. Ecco la foto che ho fatto la sera del 21 gennaio 2015.

ngc1977maximgrezzo Scaled_elab_small

SCHEDA TECNICA

Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: Antares f/6.3 SCT

Software: Stark Labs PHD GUIDING 1.14.2, Maxim DLphotoshopO'Telescope BackyardEOS

Risoluzione: 4490x2991

Date: 21 gennaio 2015

Pose: 39x240" ISO800 21C

Integrazione: 2.6 ore

Dark: ~11

Flat: ~15

Dark dei flat: ~15

Bias: ~21

Giorno lunare medio: 0.50 giorni

Fase lunare media: 0.28%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 7.00

Centro AR: 83,845 gradi

Centro DEC: -4,784 gradi

Campionamento: 0,726 arcsec/pixel

Orientazione: -177,829 gradi

Raggio del campo: 0,544 gradi


Nel mese di gennaio, a tarda notte, cominciano a farsi vedere le costellazioni tipiche dei mesi primaverili. Anche l’Orsa Maggiore comincia ad alzarsi sull’orizzonte in direzione nord-est per mostrare le sue leggendarie sette stelle principali. In questa costellazione sono visibili numerose galassie e una delle più belle è sicuramente M51, la “Galassia Vortice”, in realtà formata da due galassie molto vicine tra loro. Si tratta del prototipo delle galassie interagenti e in cui è facile vedere gli effetti di marea gravitazionale che deformano il normale aspetto delle galassie. Ecco la foto realizzata la notte del 15 gennaio 2015.

bau

SCHEDA TECNICA

Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: riduttore spianatore 0,8x

Software: DeepSkyStackerIrisMaxim DL, photoshop

Risoluzione: 5118x3409

Date: 15 gennaio 2015

Pose: 24x300" ISO800 20C

Integrazione: 2.0 ore

Dark: ~11

Flat: ~11

Dark dei flat: ~15

Bias: ~21

Giorno lunare medio: 23.65 giorni

Fase lunare media: 34.33%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 7.00

Centro AR: 202,467 gradi

Centro DEC: 47,242 gradi

Orientazione: -178,370 gradi

Raggio del campo: 0,427 gradi


Sempre nella costellazione dell’Orsa Maggiore è possibile ammirare M97, detta “Nebulosa Civetta” o “Nebulosa Gufo”, una nebulosa planetaria ben visibile anche con piccoli telescopi. Deve il suo nome al fatto di avere due zone più scure all’interno di una forma circolare, queste zone scure sembrano due grandi occhi di una civetta o di un gufo. M 97 dista circa 2600 anni luce da noi. Questa la foto realizzata la notte del 21 gennaio 2015.

M97maximgrezzo Scaled_elab_small

SCHEDA TECNICA

Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: Antares f/6.3 SCT

Software: Stark Labs PHD GUIDING 1.14.2, Maxim DLphotoshopO'Telescope BackyardEOS

Risoluzione: 4467x2975

Date: 21 gennaio 2015

Pose: 17x240" ISO800 20C

Integrazione: 1.1 ore

Dark: ~11

Flat: ~15

Dark dei flat: ~15

Bias: ~21

Giorno lunare medio: 0.50 giorni

Fase lunare media: 0.28%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 7.00

Centro AR: 168,697 gradi

Centro DEC: 55,020 gradi

Campionamento: 0,725 arcsec/pixel

Orientazione: -177,010 gradi

Raggio del campo: 0,541 gradi


mercoledì 21 gennaio 2015

La sonda New Horizons si avvicina a Plutone

Ha viaggiato per nove anni per raggiungere Plutone. La sonda New Horizons sta per giungere nelle vicinanze del suo traguardo: l’osservazione di uno dei pianeti (nani) più interessanti del Sistema Solare. A fine dicembre 2014 la sonda ha acceso i suoi strumenti per cominciare le sue osservazioni. A partire da domenica 25 gennaio 2015 la sonda comincerà a scattare immagini del misterioso Plutone. Se devo essere sincero, la mia curiosità è davvero alle stelle (!), perché sin da bambino (sì, quando ancora era considerato un pianeta) Plutone era il più misterioso dei corpi celesti appartenenti al nostro sistema planetario. Finalmente l’attesa sta quasi per finire e vedremo il vero aspetto di Plutone e delle sue 5 lune. Sono quasi sicuro che saranno scoperte anche altre lune. Dopo il 25 gennaio scriverò un altro post per tenervi informati sugli sviluppi della missione.

Intanto guardatevi il filmato, a cura dell’INAF, dedicato alla missione New Horizons su Plutone.

Buona visione a tutti.


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domenica 11 gennaio 2015

Cometa C/2014 Q2 Lovejoy. Le mie foto.

Nei giorni scorsi ho avuto la fortuna di poter fotografare la cometa protagonista dei nostri cieli in queste settimane. Si tratta della C/2014 Q2 Lovejoy, una cometa che nei giorni scorsi è diventata abbastanza luminosa da essere al limite della visibilità ad occhio nudo. Nelle foto è possibile mettere in evidenza una debole coda. Non si tratta della cometa più spettacolare degli ultimi anni, ma certamente vale la pena cercare di osservarla visualmente o di fotografarla.

Ecco le mie due foto, la prima del 23/12/2014 e la seconda del 07/01/2015.

(cliccare sulla foto per vederla ingrandita)

Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Riduttori di focale: Antares f/6.3 SCT

Software: DeepSkyStackerIrisphotoshop, O'Telescope BackyardEOS

Risoluzione: 4484x2989

Date: 23 dicembre 2014

Pose: 23x30" ISO1600 20C

Integrazione: 0.2 ore

Dark: ~21

Flat: ~11

Dark dei flat: ~21

Bias: ~21

Giorno lunare medio: 1.02 giorni

Fase lunare media: 1.17%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 7.00


Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: Antares f/6.3 SCT

Software: DeepSkyStackerStark Labs PHD GUIDING 1.14.2photoshop, O'Telescope BackyardEOS

Risoluzione: 4962x3197

Date: 07 gennaio 2015

Pose: 25x120" ISO1600 20C

Integrazione: 0.8 ore

Dark: ~11

Flat: ~15

Dark dei flat: ~15

Bias: ~21

Giorno lunare medio: 16.42 giorni

Fase lunare media: 96.92%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 7.00


giovedì 1 gennaio 2015

Storia di un avvistamento UFO

Sono un astrofilo con alle spalle circa 33 anni di esperienza osservativa. Negli ultimi 3 anni mi sto dedicando anche alla fotografia (potete vedere le mie foto a questo link). Nel mio diario, in data 12 ottobre 1985 leggo:

“12/10/1985. Serata limpida. Oggetti osservati: Tr. 2, St 23, H1, NGC 381, 136, 7788, 133, 225, 1501, 891, 1444, 253, 288. Durante la serata ho visto un oggetto strano di colore giallastro solcare il cielo a velocità sostenuta.

UFO

C’è anche un piccolo disegno dell’oggetto “misterioso”. Perché è così importante questo avvistamento? Forse perché conferma l’esistenza degli UFO? Lo vedremo presto. In realtà è importante perché è l’unico oggetto “strano” che ho visto nei miei 33 anni di osservazioni astronomiche. E’ stato quindi l’unico che non sono riuscito a identificare, almeno in un primo momento. Non essendo riuscito a identificarlo, per molti anni ho creduto di avere visto un UFO, nel senso di “oggetto volante non identificato”; ovviamente non mi è mai passato per la testa di avere visto una “astronave aliena”.

Due anni fa, però, ho visto qualcosa che mi ha fatto capire cos’era quello strano oggetto…

Prima di svelarvi la soluzione di questo mistero, vorrei far notare una caratteristica tipica degli avvistamenti UFO effettuati da osservatori occasionali. Di solito si tratta di situazioni del tipo:

“Circa 20 (o qualsiasi altro numero, ma sempre molto alto) anni fa, uscivo dal ristorante di sera…”, oppure “Ero in macchina e dal finestrino ho visto…”. Poi le testimonianze continuano generalmente con la descrizione dell’oggetto, ad esempio sfere di luce, dischi, sigari, ecc… e a volte con la descrizione di movimenti rapidi, con curve a gomito “impossibili da eseguire per aerei o elicotteri”.

Il denominatore comune di questi avvistamenti è però uno: la maggior parte dei testimoni fornisce una collocazione temporale (e spaziale) molto vaga, infatti difficilmente ricordano il giorno esatto dell’avvistamento e molti addirittura non riescono a ricordare nemmeno l’anno! Il giorno viene ricordato solo se l’avvistamento avviene a ridosso di date particolari, come matrimoni, battesimi, festività, ecc…

I singoli avvistamenti quindi si possono considerare delle prove dell’esistenza degli UFO? Generalmente no, dato che sono spesso molto “imprecisi”. Ma qualcuno potrebbe pensare: gli UFO li ho visti io stesso, li ha visti mio zio, li ha visti il mio amico, li ha visti mio cugino, li hanno visti MIGLIAIA di persone. Sommando tutti questi avvistamenti (e sono MOLTE migliaia), non si possono avere più avere dubbi: gli UFO esistono con assoluta certezza!

E invece non è così… sommando anche moltissimi avvistamenti di scarsa qualità, non otteniamo affatto una prova di qualità. Perché? Perché non possiamo affatto sommarli. Se non si sa nemmeno l’anno dell’avvistamento, possiamo fare dei “confronti incrociati”? Ovviamente no, ed è proprio per questo che anche se ci sono milioni di avvistamenti “scadenti”, questi non si possono cumulare per determinare una prova valida. In tutti quei casi in cui invece si conosce minuto, ora, giorno, mese ed anno dell’avvistamento, si è sempre potuto risalire ad una origine non misteriosa dello stesso. Ad esempio si è sempre riusciti a capire che si trattava di pianeti luminosi, aerei, palloni sonda, satelliti, meteoriti, ecc…

Valgono quindi le seguenti evidenze:

a) se non c’è una buona determinazione temporale e spaziale dell’avvistamento non è possibile fare “confronti incrociati” con eventuali altri avvistamenti e quindi l’avvistamento costituisce uno scarso indizio di qualche “fenomeno sconosciuto”. In pratica non serve a niente.

b) se c’è una buona determinazione temporale e spaziale dell’avvistamento si riesce a trovare una causa “naturale” o “convenzionale”.

Ma torniamo all’avvistamento UFO oggetto di questo post. La sera del 8 luglio del 2013 capisco cosa avevo visto 28 anni prima. Mentre sto effettuando una sessione fotografica dell’ammasso globulare M15, passano alcuni volatili, probabilmente dei rapaci notturni (ovviamente non ne sono sicuro, non me ne intendo), ad alcune decine di metri di altezza rispetto alla mia postazione. Stanno planando e quindi hanno le ali ferme per diversi secondi e la loro parte inferiore è illuminata dalle luci stradali che conferisce loro un colore giallastro quasi fosforescente. Scivolano nel cielo totalmente silenziosi come dei fantasmi irreali, poi battono le ali e fanno una virata stretta che li porta a scomparire dietro un palazzo.

Il disegno fatto nel 1985 è perfettamente compatibile con un volatile, ma la distanza, la poca luce, la brevità dell’osservazione, non mi consentirono di capirlo e mi diedero l’impressione di qualcosa di “solido” che si muoveva nel cielo.

Se non avessi preso questo appunto e fatto quel disegno, non avrei mai capito che quello era un volatile e, possibilmente, con la normale elaborazione psicologica dei ricordi, avrei ricordato tutt’altro e mi sarebbe rimasta per sempre l’impressione di avere visto qualcosa di strano.

Questa storia ci insegna che se si vogliono indagare dei “misteri”, presunti o reali che siano, bisogna essere il più possibile accurati, perché solo in questo modo siamo in grado di scoprire di cosa si tratta. Anzi, devo farmi una tiratina d’orecchie da solo, perché nell’avvistamento non ho riportato l’orario preciso, cosa che avrei dovuto fare.

La prossima volta che vedete qualche oggetto in cielo che vi sembra strano, non raccontatelo semplicemente a parenti e amici dopo mesi o anni. Prendete appunti! Orario preciso e luogo preciso. Non avete giustificazioni adesso, perché praticamente tutti avete uno smartphone dotato di gps e quindi potete prendere nota di orario, posizione e descrizione dell’avvistamento. In questo modo sarà più facile fare dei confronti incrociati e sarà molto più facile capire cosa avete visto.


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giovedì 13 novembre 2014

Fusione nucleare nelle stelle (video)

In questo filmato (durata 45 minuti) viene spiegata come avviene la fusione nucleare nelle stelle. Le stelle brillano grazie alle reazioni di fusione nucleare e quindi si tratta di reazioni che hanno una importanza assoluta per quanto riguarda la struttura dell’Universo conosciuto. La vita stessa sulla Terra dipende dall’energia che proviene dal nostro Sole e quindi, alla fine, dipende dalla fusione nucleare che avviene nel nucleo della nostra stella.

Buona visione della lezione.


mercoledì 12 novembre 2014

Sbarco sulla cometa. Il video (prima parte)

In questo filmato possiamo vedere il rlascio del lander Philae della missione Rosetta sulla superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko. Si tratta della diretta dell’ESA del mattino del 12 novembre 2014 con commento in italiano delle fasi più salienti.

Per vedere l’altra fase della diretta di questo importante evento (a partire dalle 16:30 del 12 novembre 2014), collegatevi qui.

Buona visione.


domenica 21 settembre 2014

Quando saremo mangiati dalla galassia di Andromeda

La galassia di Andromeda è una delle poche galassie del cielo visibile ad occhio nudo. Nelle belle serate di fine estate o di autunno è possibile rintracciarla nei pressi della stella Mirach sfruttando come punti di riferimento le stelle mu andromedae e nu andromedae. La galassia, catalogata come M31 (o anche NGC 224), è visibile molto vicino alla stella nu andromedae come un fuso luminoso allungato in direzione NE/SW.

Una bella immagine della galassia di Andromeda ottenuta dall’astrofilo Riccardo Cafarelli.

Non tutti sanno che tra cinque miliardi di anni la galassia di Andromeda e la nostra Via Lattea avranno una collisione. La nostra galassia, come tante sua consimili, è cresciuta di dimensioni e di peso anche cannibalizzando intere piccole galassie, e nonostante non vi siano stati recenti banchetti, i resti di queste libagioni sono riconoscibili per gli astronomi.

Fra qualcosa come cinque miliardi di anni la Via Lattea cercherà di addentare la vicina galassia di Andromeda (attualmente a 2,3 milioni di anni luce), ma tecnicamente in realtà sarà lei a mangiare noi, visto che è più grande.

Nel filmato possiamo vedere una simulazione di come sarà questo immane scontro. Negli scontri tra galassie le stelle non si urtano reciprocamente, ma le nubi di gas e di polveri si compenetrano aumentando la loro densità. Questo innescherà nuovamente una intensa formazione stellare.

Buona visione del filmato.


venerdì 19 settembre 2014

Corso di astronomia a Catania il sabato dal 8 novembre al 20 dicembre 2014.

Cari amici, vi comunichiamo che sono aperte le iscrizioni al XXIX Corso di Astronomia del Gruppo Astrofili Catanesi (GAC) che si svolgerà tutti i sabati, dall'8 novembre al 20 dicembre 2014, nell’Aula Magna gentilmente messa a disposizione dal CUS Catania, alla Cittadella Universitaria.

Lezioni teoriche, attività pratiche e attività on-line. Si farà uso di tecniche multimediali con proiezione di immagini, filmati e simulazioni realizzate al computer. Durante le attività pratiche, condotte in gruppi fissi, guidati ciascuno da un tutor, si potranno usare i telescopi e le fotocamere del GAC. I gruppi saranno omogenei come età e i tutor coetanei dei corsisti.
Da casa propria (senza obbligo) si potrà partecipare, via internet, a una classe virtuale per esercitazioni e condivisione di materiale e ad un forum per notizie e domande.
Quattro lezioni di astrofisica saranno tenute da astronomi, tra cui due ricercatori dell'INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania.

Il corso si terrà il sabato dalle 16:00 alle 18:30 nell'aula magna del CUS CATANIA (Città universitaria) ingresso consigliato: via Santa Sofia 66. Inizio 8 novembre 2014.

Le iscrizioni si ricevono a Catania in VIA MILO 28, il giovedì dalle 19 alle 21. Per il corso è richiesta la quota di €50. I soci GAC in regola con le quote del 2015 potranno partecipare gratuitamente. Per poter essere inseriti nei gruppi devono comunque formalizzare l'iscrizione al corso. Ogni corsista riceverà dispense di appunti, mappe stellari e software astronomici. Il corso, divulgativo, è aperto a tutti. L’attestato è valido come credito formativo per gli studenti delle scuole secondarie.

A fine corso, sorteggio di un binocolo astronomico e di libri, forniti dal GAC.

PROGRAMMA
Un incontro si svolgerà da un sito con basso inquinamento luminoso - osservazioni ad occhio nudo, esercitazioni al telescopio e realizzazione di semplici foto astronomiche.

8 novembre 2013
Prof.ssa Claudia Russo - Stelle e costellazioni.

Conferenza. Illustrazione attività online. Conoscenza Tutors.

 

15 novembre
1. Dott. Paolo Romano (INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania) -Il Sistema Solare nell'Era spaziale
2. Con la guida dei tutors - Riconoscere stelle e costellazioni.

Conferenza. Premiazione attività online. Osservazioni a occhio nudo.

 

22 novembre
1. Prof. Giuseppe Marino- La vita di una stella
2. Con la guida dei tutors - L'osservazione astronomica

Conferenza. Osservazioni al telescopio.

 

29 novembre
Dott. Giuseppe Cutispoto (INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania) - La ricerca di pianeti extrasolari

Conferenza. Premiazione attività online.

 

6 dicembre
1. Dott. Alfio Bonanno (INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania) - Big Bang e destino dell'Universo
2. Con la guida dei tutors -L'osservazione astronomica

Conferenza. Osservazioni al telescopio.

 

13 dicembre
Con la guida dei tutors - L'osservazione astronomica

Da un sito con basso inquinamento luminoso - osservazioni ad occhio nudo, esercitazioni al telescopio e realizzazione di semplici astrofoto.

 

20 dicembre
Prof. Giovanni Strazzulla (INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania) - Nel Cosmo alla ricerca della vita

Conferenza. Consegna degli attestati di partecipazione, estrazione finale di un binocolo astronomico e di libri.


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giovedì 11 settembre 2014

NGC 6946: galassia fuochi d’artificio.

Ecco una bella galassia a spirale immersa in un ricco campo stellare. Si tratta di NGC 6946, nota come Fireworks Galaxy, la galassia “fuochi d’artificio”. Perché viene chiamata così? Perché in questa galassia, negli ultimi 100 anni sono esplose ben 9 supernovae! L’ultima esplosione è avvenuta nel 2008.

E’ possibile osservarla nella costellazione del Cigno ed è lontana 10 milioni di anni luce, la sua larghezza è di circa 58000 anni luce. Si tratta di una galassia interessante perché le sua braccia a spirale sono ricche di regioni HII, cioè regioni in cui c’è una intensa attività di formazione stellare.

E’ visibile abbastanza facilmente anche con un grosso binocolo, ma solo con telescopi da almeno 30 cm di diametro è possibile cominciare a scorgere la forma delle braccia a spirale.

Nelle foto a lunga posa la galassia mostra dettagli e colori davvero affascinanti. Il 25 agosto 2014 ho potuto fare questa foto che vi mostro subito:

Dati tecnici della foto:

Telescopi o obiettivi di acquisizione: Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: Antares f/6.3 SCT

Software: photoshop, DeepSkyStacker

Risoluzione: 5087x3394

Date: 25 agosto 2014

Luoghi: Rifugio "Margio Salice"

Pose: 29x180" ISO800 25C

Integrazione: 1.4 ore

Dark: ~13 Flat: ~21 Dark dei flat: ~21 Bias: ~21

Giorno lunare medio: 28.99 giorni

Fase lunare media: 0.33%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 4.00

SQM medio: 21.30

Centro AR: 308,716 gradi

Centro DEC: 60,153 gradi

Orientazione: -179,970 gradi

Raggio del campo: 0,523 gradi


Galassia M74, una perfetta spirale!

La galassia M74 è una bella galassia e spirale visibile nella costellazione dei Pesci. Osservando lo sviluppo delle sua braccia a spirale non si può non notare la simmetria della loro forma, almeno nella parte più vicina al nucleo. La galassia si trova a circa 35 milioni di anni luce ed è larga quindi circa 80000 anni luce. La visione in piccoli telescopi è piuttosto difficoltosa a causa del nucleo piccolo e della bassa luminosità superficiale. Solo sotto cieli poco inquinati dalle luci cittadine è possibile osservare lo sviluppo delle braccia a spirale, purché si abbia a disposizione di un telescopio di almeno 20 centimetri di diametro.

M74 appare in tutta la sua bellezza nelle foto a lunga posa fatte con reflex digitali o con camere CCD. Il 26 agosto 2014 anche io mi sono cimentato nella fotografia di questa galassia e sotto potete vedere il risultato.

Dati della foto:

Telescopi o obiettivi di acquisizione: Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: Antares f/6.3 SCT

Software: photoshop, DeepSkyStacker

Risoluzione: 5007x3388

Date: 26 agosto 2014

Luoghi: Rifugio "Margio Salice"

Pose: 39x240" ISO800

Integrazione: 2.6 ore

Dark: ~12 Flat: ~21 Dark dei flat: ~21 Bias: ~21

Giorno lunare medio: 0.36 giorni

Fase lunare media: 0.14%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 4.00

SQM medio: 21.30

Centro AR: 24,153 gradi

Centro DEC: 15,781 gradi

Orientazione: 179,882 gradi

Raggio del campo: 0,619 gradi


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lunedì 8 settembre 2014

Il cielo di settembre 2014 (video)

Settembre è un mese di transizione in cui dopo il tramonto si possono vedere ancora per qualche ora le costellazioni estive e in tarda serata dominano le costellazioni autunnali. Prima dell’alba si può cominciare a godere della visione di costellazioni invernali come Orione e il Cane Maggiore. Nel video si descrivono gli oggetti che è possibile vedere nel mese di settembre 2014, come l’ammasso globulare M15. Marte e Saturno sono visibili solo per poco prima del tramonto, mentre Giove e Venere sorgono poco prima dell’alba. Alcuni fenomeni celesti, come le congiunzioni planetarie, sono descritte nel filmato.

Buona visione a tutti.


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mercoledì 13 agosto 2014

Etna 12 agosto 2014 da Serra la Nave (CT)

La sera del 12 agosto sono andato presso la località Serra la Nave (CT), vicino all’osservatorio astronomico. Il mio intento era quello di vedere qualche Perseide, nonostante il disturbo della Luna. Perseidi ne ho viste davvero poche, in compenso ad aspettarmi c’era una intensa attività esplosiva dell’Etna che ho fotografato e filmato.

Ecco un paio di foto effettuate con fotocamera Canon 600d, la prima con obiettivo Canon EF-S 55-250mm f/4-5.6 IS II.

IMG_7732

Questa è stata ottenuta sempre con Canon 600d e obiettivo EF-S18-55mm f/3.5-5.6 IS II.

Cassiopea e Etna in eruzione

Ecco il filmato, sempre con fotocamera Canon 600d, obiettivo Canon EF-S 55-250mm f/4-5.6 IS II.


martedì 12 agosto 2014

Superluna (Supermoon) del 10 agosto 2014.

Negli ultimi anni si è diffusa la “moda” delle notizie sulle “superlune” o delle “bluemoon” e altre amenità del genere. In realtà il 10 agosto c’è stata davvero una superluna. Ma cosa è una superluna? E’ semplicemente una luna piena ad una distanza minima dalla Terra. Il 10 agosto era lontana “solo” 357534 Km dal nostro pianeta. Dal punto di vista astronomico non è un evento molto importante, ma evidentemente dal punto di vista mediatico è diventato un fenomeno importantissimo…

Chissà perché poi è diventato un fenomeno così importante. Dopotutto non è per niente facile accorgersi ad occhio nudo della piccola differenza di dimensione che c’è tra la Luna al perigeo e la Luna all’apogeo. Ma in fondo non mi stupisce più di tanto: siamo nell’epoca delle notizie “vuote” di contenuti, ma ricche di suggestioni. Probabilmente l’illusione di poter vedere una luna gigantesca nel cielo scatena delle emozioni molto profonde.

Luna o superluna, fotografare il nostro satellite naturale è sempre un divertimento. Ed ecco che anche io, sulla scia della suggestione della superluna, la sera del 10 agosto 2014 ho scattato una foto della Luna piena.

Questo è il risultato:

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Spero che vi piaccia.

Per i dettagli tecnici cliccare sull’immagine piccola sotto.


venerdì 8 agosto 2014

Come si scopre un pianeta di un’altra stella.

Molti mi pongono una domanda molto interessante: come si fa a scoprire un pianeta che orbita attorno ad una stella? Molti hanno letto che sono stati scoperti numerosi pianeti appartenenti ad altre stelle (pianeti extrasolari o esopianeti) e sono curiosi di sapere come hanno fatto gli astronomi a scoprirli.

A questa domanda risponde efficacemente minutephysics con un bellissimo video dedicato proprio alla scoperta degli esopianeti. In realtà esistono diversi metodi per scoprirli, ma tali metodi si possono dividere in due grandi categorie: i metodi diretti (vedere il pianeta vicino alla stella direttamente con un telescopio), oppure i metodi indiretti (scoprire il pianeta grazie alle influenze gravitazionali sulla stella o a transiti che ne fanno diminuire la luminosità in maniera molto lieve). I pianeti scoperti con metodi diretti sono molto pochi, con i metodi indiretti invece ne sono stati scoperti molti di più.

Tutti questi metodi hanno dei “difetti”, ad esempio il metodo dei transiti permette di scoprire solo pianeti che hanno un piano orbitale che passa proprio davanti alla stella e questa eventualità è piuttosto rara, infatti solo circa lo 0,5% dei pianeti gode di questa fortunata posizione orbitale. Il metodo diretto funziona solo nei casi in cui la stella è poco luminosa e il pianeta è grande e lontano.

Il video spiega in maniera divulgativa e divertente alcuni dei metodi più efficaci per scoprire gli esopianeti. Buona visione a tutti.


sabato 5 luglio 2014

Le meraviglie del cielo di luglio 2014

La nebulosa Laguna è uno degli oggetti celesti più belli che caratterizzano il cielo estivo. Non è facile da individuare ad occhio nudo, molto meglio con un binocolo. E' possibile trovare in queste sere di luglio verso sud, in direzione della costellazione del Sagittario, all'interno della Via Lattea. Apparirà come un batuffolo luminescente, circondato da numerose stelle. Nel filmato potete ascoltare altre descrizioni di oggetti ed eventi celesti di questo luglio 2014.

Buona visione e buon ascolto.

martedì 6 maggio 2014

Il cielo di maggio 2014 (video)

In questo filmato possiamo vedere le meraviglie visibili in cielo in questo mese di maggio 2014. Si descrive l'ammasso globulare M5, la costellazione del Leone, della Vergine e del Boote con la brillante stella Arturo. Anche le costellazioni estive in questo periodo anticipano sempre più il loro sorgere. Anche i pianeti come Marte, Saturno e Giove in questo periodo godono di buona visibilità, soprattutto Saturno che sarà in opposizione l'11 maggio e che quindi sarà visibile per tutta la notte.

Buona visione del filmato.

martedì 18 febbraio 2014

La pietra marziana: risolto il mistero

Risolto il mistero della pietra improvvisamente comparsa lo scorso gennaio 2014 nei pressi del rover Opportunity su Marte. Si tratta di una pietra dall'aspetto inusuale con un centro rossastro. Si è capito che è un frammento di una roccia più grande su cui le ruote del rover erano passate in precedenza, frantumandola e facendone rotolare una parte leggermente più a valle, dove era stata appunto fotografata la misteriosa pietra.

Mi dispiace ovviamente per tutti coloro che avevano creduto che il fenomeno fosse "inspiegabile dalla scienza ufficiale" e che quindi avevano cominciato a fantasticare su fantomatici alieni che avevano provocato il fatto.

Per conoscere tutti i dettagli conviene però guardare il filmato per intero (solo 1 minuto e 44 secondi).

Buona visione a tutti.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...